efficienza termosifoni su living

3 anni fa

Cari Pro, oggi il mio dilemma è sul riscaldamento. Il mio appartamento in ristrutturazione era composto da tinello, cucinino e ingresso ma nelle ultime 2 stanze non erano presenti termosifoni. Creando un living di 40 mq mi è stato stimato un fabbisogno di circa 3.500 w, suddiviso in 2 termosifoni. Manterrò quello esistente, in ghisa sotto la finestra e aggiungerò un termosifone in acciaio sulla parete opposta che dovrebbe sviluppare circa 1700 w. Consideriamo anche che, in caso di necessità nei giorni più freddi, sarà possibile integrare con il condizionatore. Mi è stato proposto un termosifone h. 2000 x 8 elementi ma il mio dubbio è che più i termosifoni sono alti minore sia l'efficienza, quindi preferirei valutare un termosifone h. 1800 senza aggiungere elementi. Che dite, me ne potrei pentire? La mia convinzione è sbagliata? Grazie in anticipo per qualsiasi delucidazione.

Commenti (3)

PRO
Architetto Michele Abbate
3 anni fa
Ultima modifica: 3 anni fa
Ciao @ngy, non è esattamente come scrivi tu. Un radiatore, qualsiasi forma esso abbia, ha esattamente la resa termica indicata nella sua scheda tecnica. Vero è che la resa termica, non è l'unica variabile da tenere in considerazione: ce ne sono altre come l'esponente n, il contenuto d'acqua ecc. E' anche vero che spesso, troppo spesso, non sapendo quello che ti ho appena scritto, sostituiamo nelle nostre case i radiatori considerando soltanto la loro resa temica. Ovviamente sbagliamo perché, facendo così, rischiamo di squilibrare l'impianto facendo si che l'acqua non arrivi a determinati radiatori, con la giusta temperatura e con la giusta velocità. Cosa potrebbe comportare tutto ciò? Che uno o più radiaori, soprattutto se alti, non riscaldino del tutto come dovrebbero. Addirittura spesso succede che toccandoli, si avvertono alcune parti calde ed altre fredde, ma ciò non è colpa del radiatore in se, ma del mancato equilibrio dell'impianto. Cioè, in teoria, non sarebbe corretto sostituire radiatori senza verificare che le tubazioni di mandata e ritorno dell'intero impianto siano dei diametri giusti per quella particolare configuarazione di utilizzatori. Ovviamente intervenire sui diametri delle tubazioni, spesso è impossibile perché significa "porre mano" all'interno impianto. Nel tuo caso dunque come si può fare? Se la tua ristrutturazione prevede anche il rifacimento dell'impianto allora non c'è problema. Il tuo tecnico o chi per lui, calcolerà l'impianto e quindi a quel radiatore alto, arriverà acqua calda alla giusta temperatura ed alla giusta velocità, riscalderà in maniera uniforme esattamente come qualsiasi altro radiatore. Insomma non cambierà nulla, nel senso che non è la forma a determinare il comportamento termico di un utilizzatore. Viceversa, se non intervieni sull'impianto, l'eventuale problema può essere "attenuato" fino a forse farlo sparire completamente agendo opportunamente sulle valvole detentrici, regolando le valvole termostatiche ed aumentando la tempertura di mandata direttamente al generatore.

Cos'altro dirti per rassicurarti? A me capita pesso di progettare impianti con radiatori di marche e forme diverse. Sempre, per esigenze di spazio, in alcuni ambienti metto radiatori che si sviluppano in verticale: non ho mai avuto alcun problema, soprattuttto di quelli da te paventati, ma i miei impianti sono però rigorosamente calcolati. Ecco, fossi una mia cliente, ti rassicurerei in merito perché il problema non sussisterebbe, ma di sicuro ti sconsiglierei di utilizzare insieme radiatori di ghisa e radiatori di altro materiale perché cambia proprio il loro modo di funzionare. Quelli in ghisa scaldano dopo rspetto agli altri e quando si spegne l'impianto, raffreddano dopo, mantenendo il calore prodotto in precedenza, più a lungo. Ciò significa che nel tuo ambiente, un radiatore (quello da sostituire), nell'ipotesi che sia in equilibrio, riscalderà prima dell'altro e quando spegnerai l'impianto, il nuovo si raffredderà prima. A volere essere pignoli, manco la valvola termostatica del radiatore in ghisa funzionerà in maniera correttissima. Insomma, io ti consiglierei di cambiare anche i radiatori in ghisa e se puoi, fatti ricalcolare l'interno impianto: è vero che spenderai dei soldi in più, ma li recupererai tutti, un po' alla volta in fatture energetiche, senza contare che puoi anche usufruire dell'ecobonus.
@ngy
Autore originale
3 anni fa
@Architetto Michele Abbate grazie mille per la sua risposta molto esaustiva che ora devo leggere attentamente e metabolizzare! In realtà la mia abitazione è in un condominio con riscaldamento centralizzato quindi non ho la possibilità di rifare l'impianto che mi offrirebbe sicuramente maggior efficienza. Seppur incompetente, il mio dubbio sul termosifone alto 2m vs quello 1,8 era proprio per il tumore che le parti alte rimanessero fredde ma non immaginavo la motivazione o gli altri razionali che mi ha elencato. Cercherò di approfondire con il mio architetto e l'impresa che sta eseguendo la ristrutturazione. Tra l'altro, nessuno di loro mi ha suggerito di sostituire tutti i termosifoni con lo stesso materiale anzi, questa era la mia richiesta iniziale (onestamente pensavo alla coerenza estetica e non all'efficienza!) da cui alla fine mi sono fatta dissuadere.... grazie ancora!!!
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Ciao Alessandra. Lo spazio è veramente ridotto (controlla le misure che ci hai dato 2.2x1,5 il living???). Sarebbe necessario ricorrere ad un vero progetto "su misura". Se vuoi qualche consiglio utile dovresti fornire una piantina più dettagliata dove si possano capire le posizioni delle aperture ed eventualmente degli impianti (termosifoni, prese, etc.).
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(3) commenti
Ciao Angelo. Il principio all base di un riscaldamento a radiatori è definito convezione. Esso presuppone, in linea teorica, che quanti più punti di una stessa stanza sono coperti da radiatori, tanto più si raggiunge prima la temperatura desiderata e tanto prima le relative valvole termostatiche staccano dal circuito i relativi radiatori con coseguenti risparmi in bolletta. Ne deriva che per 32 mq. io ne metterei almeno due disposti il più possibile in maniera diametralmente opposta. Ma nel tuo caso, se arrederai come da disegno, non vedo scelta: uno tra le due aperture in basso vicino al divano, l'altro sulla parete a destra tra la cucina e l'apertura, facendo però in modo che la sua presenza non dia fastidio alla fruizione della cucina. Ma tutto ciò però, devo dirti che non basta, perché bisogna calcolarne la potenza che devono avere e quindi, di conseguenza, il numero di elementi che ciascun radiatore da porre in opera deve avere. Ciò dipende da una serie di variabili (ubicazione, esposizione, isolamento, marca e modello del radiatore ecc.) che un termotecnico riesce a risolvere tranquillamente. Quindi il consiglio che ti do è quello di trovare un termotecnico che possa farti il calcolo di tutto l'impianto: tantoil suo costo lo recupererai nel giro di poco tempo sui risparmi in bolletta che avrai. Per intenderci c'è anche chi ancora applica una formuletta per il calcolo della potenza dei termosifoni che tiene conto solo della superficie da coprire: non fidarti perché è ovvio che riscaldare 32 mq. a Succivo non è la stessa cosa che riscaldare 32 mq. ad Aosta. Inoltre, usando la sola formuletta, rischi seriamente di avere un impianto in cui la circolazione dell'acqua non è equilibrata con la conseguenza che potresti anche avere alcuni ambienti più freddi ed altri più caldi, ma sicuramente la bolletta sarà più alta. Quindi termotecnico e vai tranquillo.
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Ringrazio Veronica, Roberta, Lorenzo e Donatella. Le soluzioni prospettate sono di grande aiuto e mi pare di poter prendere spunto da tutte per risolvere il problema. Con i mobili l'effetto corridoio certo si attenuerà. Per quanto riguarda invece l'utilizzo delle pareti siamo un po' vincolati dalle tante finestre e dalla presenza dei termosifoni: anche per questo motivo tavolo e divano non sono appoggiati ai muri perimetrali. Mi soffermo sulla proposta di Donatella. L'idea mi piace, anche se mi spaventa un po' (per mia inesperienza). 1. La paretina a destra dell'ingresso ha uno spessore di 12 cm. I tre livelli di controsoffittatura (1, 2, 3 come li ho indicati in rosso nel tuo disegno) se fossero dello stesso spessore abbasserebbero il soffitto nella zona ingresso di 36 cm. Ci potrebbe stare, in quanto il soffitto è alto 2,90 cm. 2. Nella zona giorno-studiolo pensavamo a una libreria su tutta la parete con inserita una piccola scrivania. La presenza della controsoffittatura, come tu l'hai pensata, presuppone ora una libreria che si adatti ad essa, e quindi con altezze a scalare. Potrebbe essere o lo scalino di soli 12 cm tra un controsoffitto e l'altro è troppo poco accentuato per ottenere un effetto gradevole?? 3. Ho inserito alcune misure nel tuo disegno, per cercare di capire l'ampiezza dei tre controsoffitti in rapporto ad esse. Quindi, per le misure dei controsoffitti, pensavo: Controsoffito 3. 250x120 (sporgerebbe di 20 cm dalla perianetta a destra dell'ngresso). Controsoffitto 2. 350x140 (sporgerebbe di 20 cm rispetto al controsoffitto 3) Controsoffitto 1. 450x160 (sporgerebbe di 20 cm rispetto al controsoffitto 2) In questo modo il controsoffitto 1 terminerebbe a 1 metro dalla porta finestra, e corrisponderebbe alla linea mediana della stessa porta. La differenza in larghezza dei controsoffitti è di soli 20 cm ciascuno: ho un po' di timore nell'aumentarla perché non vorrei che tutta la struttura diventasse eccessiva rispetto alle proporzioni della stanza (830x550). È anche vero che con queste misure la quinta risulterebbe troppo vicina alla porta di ingresso (120cm). Si potrebbe secondo te spostarla del tutto fuori dalla struttura del soffitto, ad esempio a 220 cm dalla porta di ingresso?. Ciao e grazie del prezioso aiuto. Giorgio
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Architetto Michele Abbate
3 anni fa
Ma di nulla. Figurati

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