posa pavimento e fuga quale?
Mariangela Catania
3 anni fa
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Commenti (19)
Antonio
3 anni faDiscussioni simili
Posa pavimento.
(9) commentiInfatti Marco, come le ha anche detto il collega, la fuga non ha nulla a che vedere con il riscaldamento. Premesso ciò io credo che questo venditore sia un dilettante alle prime armi inconsapevole delle cavolate che dice. La fuga di quel pavimento serve solo a rendere meno visibili le mattonelle..! Mi spiego: più è larga la fuga, più si capisce che è una mattonella e non un legno. Se vuole un consiglio è ancora non ha acquistato il pavimento: guardi altro e non i finti legni. Ci sono dei gress meravigliosi. Ultimamente io feci posare un 120x120 bianco opaco e le posso assicurare che è uno spettacolo.... mostra di piùPavimento 60x60 senza fuga
(23) commentiVerissimo Francesca, ma un posatore dovrebbe fare il proprio lavoro in funzione di ordini ricevuti dal D.L. che si assume le responsabilità un bel po' di cose, compresa la perfetta regola d'arte. In assenza del D.L. l'ordine, anche se non materialmente dato, si intende impartito dal committente che pertanto si assume ogni responsabilità. Vero anche che se penso ai posatori con cui lavoro normalmente molti si rifiuterebbero di fare un lavoro del genere. Molti ma non tutti. In ogni caso le indicazioni di posa sono riportate su ogni scatola di mattonelle, oltre che nelle schede tecniche, nelle UNI relative e in una miriade di altri posti: anche se consideri solo quanto scritto su ogni confezione di mattonelle, il posatore non bravo ma furbo, non ci metterebbe molto ad asserire che pur conoscendo la perfetta regola d'arte, è stato costretto dalla committenza (ad esempio) o da non so chi a posarle in quel modo, scaricando su quest'ultimo ogni responsabilità. Legalmente parlando, ci sarebbe l'art. 1176 C.C.che ti da ragione, ma non ci si può fermare li purtroppo per Antony. Questo perché lo stesso codice civile ha anche l'art. 1660 che parla di variazioni sulla perfetta regola d'arte, ma più che quello c'è il 1662 che parla di controlli da parte del committente, in teoria tutelandolo, ma in pratica finisce per non essere così, nel senso che non ci vuole moltissimo, basandosi sul 1662, sui controlli insomma, a ritenere accettato un lavoro fatto male. Per spiegare meglio ilmio pensiero raccondo un episodio che mi è capitato qualche anno fa. In un cantiere che era giunto ormai agli sgoccioli, l'impiantista (un bravissimo impiantista) stava montando i sanitari. Bene, lui per eccesso di zelo, nel timore di graffiare i sanitari, non li scarta mai completamente: toglie solo le protezioni minime e indispensabili per la corretta posa in opera (a perfetta regola d'arte) del pezzo stesso. Poi, quando non deve più aggeggiare con attrezzi che in qualche maniera potrebbero danneggiare il pezzo, a montaggio finito, finisce di levare le protezioni, fa le ultime cose e poi pulisce il tutto. Fa questo per abitudine e francamente, per me fa bene, perché per quanto attento possa essere nella posa, può scappargli un attrezzo e danneggiare il pezzo. Bene, in quel cantiere ed in mia presenza, fa esattamente quanto descritto nel montaggio di un bidet, ovviamente munito di certificazioni CE anche sulla qualità produttiva asserenti che il pezzo aveva superato i controlli di qualità. Finisce di scartarlo e si vede subito, su un suo lato un incavo anche bello profondo e visibilissimo. L'incavo era palesemente un difetto produttivo, tanto più che era anch'esso perfettamente rifinito. Chiamo il rifornitore per dirgli del problema e dopo varie attese e varie chiamate finalmente parlo con il responsabile "reclami" di quella rivendità che se ne esce subito con una frase del tipo: "Architetto, ma lei cosa fa? Prima fa montare i pezzi (riferendosi all'art 1662 c.c. aggiungo io) e poi reclama? Ora non possiamo farci nulla". E qui non ci ho visto più. Cioè una marca notissima e vendutissima di pezzi igienici fa un attestazione di qualità a norma CE attestante che il pezzo ha superato ogni controllo di qualità, uno dei migliori rivenditori in zona mi vende il pezzo difettato e tra ditta produtrice e rivenditore non me sostituite e non lo fate non perché non ammettete il difetto, ma perché è stato montato prima di riscontrare il difetto? E no, gli risposi semplicemente che avrei sollevato, nei confronti della ditta produttrice un tal poverone mediatico e che in ogni caso, loro, la rivendita, con me aveva chiuso. Si sono preoccupati su quest'ultima minaccia: la mia fortuna è che in zona lavoro abbastanza e godo della stima di tanti altri colleghi. Insomma il chiudere con me per loro significava che perdevano una fetta di mercato, non so quanto sostaziosa, ma di sicuro non da poco. Bene, ti garantisco che il bidet è stato sostituito solo per questa minaccia, non per altro.... mostra di piùPavimento problema con fuga
(9) commentiBe', dire che le fughe si siano "rovinate" al punto di disgregarsi in pochi mesi a causa dei detergenti o sistemi di pulizia usati mi sembra poco corretto da parte del posatore. Tanto più che Lei, Antonella, potrebbe dire la stessa cosa di loro. Infatti alcuni piastrellisti sono i primi a lavare i pavimenti con prodotti molto acidi, come l'acido muriatico, per eliminare le tracce di stucco a fine posa, invece di usare più costosi ma più delicati prodotti specifici ( qui un esempio di prodotti professionali adatti a vari pavimenti https://blog.filasolutions.com/pavimento-nuovo-ecco-perche-e-fondamentale-il-lavaggio-dopo-posa/ ). Ma si fa presto a escludere questa ipotesi. Si cerca una zona del pavimento che non è mai stata lavata perché si trova sotto a un mobile, e si osserva la differenza tra le fughe mai trattate e quelle dove normalmente si passa e si pulisce ogni giorno. Se anche quelle sporcano il tovagliolo e sono bucherellate, allora il problema è la scarsa qualità del materiale. Se invece non lasciano traccia sul tovagliolo... be', anche in questo caso il problema è nel materiale, ma solo per il fatto che essendo a base di cemento è poroso, e in quanto tale assorbe i liquidi. Sfido chiunque abbia fughe in stucco cementizio a pulirle con lo spazzolino e sapone, o bicarbonato, e non ritrovarsi con una schiumetta sporca. Quando giravo il mondo per lavoro e dovevo "disinfestare" gli alloggi in cui dovevo soggiornare per periodi più o meno lunghi, mi sono varie volte dilettato a pulire fughe con spazzola e bicarbonato, tanto erano sporche. E quanto nero usciva fuori, anche se avevo già passato l'aspirapolvere e lavato i pavimenti.... mostra di piùConsiglio scelta pavimento e direzione della posa
(10) commentiIn generale la posa sfalsata si sposa meglio con ambienti tradizionali, moderni ma non troppo, viceversa quella allineata con ambienti più moderni e minimali. Dovresti inoltre considerare la texture delle piastrelle, se hanno superficie mossa e stonalizzazioni accentuate fra una piastrella e l'altra, la posa leggermente sfalsata, diciamo di un terzo, potrebbe funzionare in quanto l'effetto è molto simile alla pietra naturale. Se invece le piastrelle hanno superficie liscia e seppur variegate nel complesso hanno un aspetto più uniforme, allora secondo me è meglio la posa allineata in quanto più attuale, meno scontata e visivamente più ordinata. Avendo scelto un pavimento chiaro ti consiglio di prestare molta attenzione alla fuga, sia per quanto riguarda la larghezza (2mm possibilmrnte non di più, leggi comunque sulle scatole delle piastrelle perché di solito è indicata la larghezza fuga consigliata dal produttore), sia per quanto riguarda il colore che deve essere il più possibile in tinta con la piastrella usando però un tono leggermente più chiaro piuttosto che più scuro perché nel tempo con utilizzo o lavaggi scuriscono sempre e siu un pavimento molto chiaro danno un senso di sporco.... mostra di piùAntonio
3 anni faAntonio
3 anni faMariangela Catania
3 anni faAntonio
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3 anni faMariangela Catania
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Matteo Magnabosco