Professionisti da Casa: Come Stai Organizzando il tuo Tempo?
Leonora Sartori
l'anno scorso
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Commenti (13)
Ristruttura Interni S.r.l.
l'anno scorsoArchitetto Marco Finardi
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Come sistemare l'esterno della nostra nuova casa?
(22) commentiSalve purtroppo dall' immagini non e’ chiara la metratura dello spazio esterno. Altro aspetto fondamentale e’ come vorreste sfruttare questo spazio e un’idea del buget spesa che vorreste usare per sistemare lo spazio. Purtroppo l’esterno e’ un’area della casa dove i costi variano molto in base ai materiali utilizzati ancora in maniera più’ evidente che nelle ristrutturazioni interne. Se volete un consiglio sui materiali da utilizzare che sono fondamentali per avere un ambiente di tendenza ma sopratutto resistente a quello che sono gli agenti esterni come il sole l’acqua le temperature entrate nel nostro sito www.lgtekoutdoor.com dove troverete materiali di nuova generazione per arredare e progettare spazi outdoor. Altro aspetto importante e’ lo studio del verde anche qui e’ fondamentale capire la vostra idea di come sfruttare lo spazio e il tempo che potete dedicarci in base a questi aspetti si possono decidere le piante da utilizzare. Nel caso foste interessati a un mini progetto inviateci una piantina della terrazza e un vostro recapito telefonico. Distinti saluti Villa Michele LGTEK OUTDOOR Garden design... mostra di piùCome trasformare una casa del 1967 in una moderna
(53) commentiCiao Marco, io credo che se tu non spieghi bene le tue esigenze, desideri, abitudini, volontà e intenzioni, diventi impossibile anche solo provare ad aiutarti.. anche il semplice fatto di “vivere il salone solo poche ore al giorno”, ed esempio, è una cosa che fino a questo momento sapevi solo tu. Io ti consiglio di riflettere a fondo e capire bene cosa vuoi, quali lavori sei disposto a fare e quali no, il budget che sei disposto a investire, etc… quando avrai le idee chiare, se avrai ancora bisogno di aiuto, illustracele nel modo più chiaro e completo possibile e posta una planimetria più precisa (specie se intendi mantenere più muri possibili). Nel frattempo, se ti piace disegnare, sbizzarrisciti: prova, sposta, ribalta la casa in attesa di affidarti a un professionista, ma non dimenticare di rispettare le distanze minime e le proporzioni reali degli oggetti, e lo dico per te, perché anche se non hai risposto alle mie domande, dubito fortemente che tu possa inserire tutto quello che hai disegnato, in cucina come nel bagno in camera, e così rischi di fantasticare su cose irrealizzabili… Lo spazio non ti manca, anzi! Vedrai che uscirà un gran bel appartamento, ma va ragionato bene! Buon lavoro :-)! Ps. Se vivi poco la zona giorno e non vuoi uno spazio grande da riscaldare, potresti anche pensare di - trasformare la cucina in studio con bagno dedicato - trasformare lo studio in ripostiglio - trasformare il ripostiglio accanto al bagno principale in lavanderia - ricavare nella zona giorno un unico open space con cucina, sala e salotto... mostra di piùUseresti il colore più amato al mondo in casa tua?
(60) commentiNon l'ho in casa mia. Amo i verdi solo se declinati in sottotonalità calde, anche se non disdegno i blu con tocchi di verde, ma molto saturi. Tuttavia lo apprezzo in casa d'altri quando è ben dosato e sapientemente accostato ad altri colori o materiali che lo valorizzano: accessori, tessili, con textures in rilievo, sfumato. Molto gradevole in bagno e nelle località molto calde, dona un senso di freschezza. Fonte immagine: https://www.easyrelooking.com/blog/idee-per-utilizzare-il-marrs-green/... mostra di piùCome ristrutturare casa anni 70 tutta in mattoni a facciavista?
(20) commentiScusa Daniele ma non avevo avuto la possibilità di leggere fino in fondo la tua ultima domanda. Tutto si puà fare, anche cappotti mezzi fuori e mezzi dentro, ma attento che quelli interni se non ben progettati, potrebbero generarti condensa prima e muffe poi. In genere, i cappotti interni, in casi tipo il tuo, li sconsiglio, principalmente per questo motivo, ma anche per altri. Ad esempio, se casa tua fosse nel territorio del mio paese e supponessimo d fare un cappotto mezzo interno e mezzo esterno, ad esempio in EPS con grafite, staremmo parlando di lastre esterne dello spessore di almeno 12 cm. Ovvio che dove, all'esterno si va an interrompere in cappotto, questi docici centimetri di maggior spessore, li leggeresti tutti e la cosa potrebbe essere gradevole ma anche sgradevole e scomoda. All'interno, supposto che il calcolo ti dia i medesimi spessori, significherebbe perdere 12 cm. su tutte le pareti esterne oltre che dover fare attenzione anche nell'appendere un semplice quadro ecc. Naturalmente sto un attimo estremizzando, lo faccio per farti capire i concetti ma è ovvio che esistono anche soluzioni diverse, a più basso spessore, ma in genere, costano di più. Diciamo che il miglior compromesso tra risultato termico atteso, costi, disagi e benefici te lo da sempre e solo un cappotto esterno fatto ad hoc. Per farti un pochino di idee sugli edifici con cappotto a norma, nel mio spazio trovi, il progetto B&B, non molto indicativo per quello che hai chiesto, perché il prima era un rustico. Ma li però leggi il dentino tra la arte intonacata e con cappotto ed il piano terra rivestito in pietra senza alcun cappotto. Poi trovi il progetto chiamato semplicemente casa dove mi era stato commissionato il solo cappotto ed una timida rivisitazione di alcuni elementi esterni. Da li si capiscono un po di cosette. In primis che l'aspeto finale non cambia chissà di quanto se il prima era già intonacato. Nel caso specifico, in particolar modo, siamo alla fine del centro storico, con un piano del colore attivo e quindi non si nemmeno potuto giacare più di tanto con i colori. Diciamo che nel tuo caso, con un classico cappotto, non leggeresti più i mattoni e potresti decidere le colorazioni da usare, rendendo il tutto decisamente più moderno. Poi, ancora una volta, leggi il dente dove finisce il cappotto. Questo perché non tutti i proprietari dell'immobile hanno deciso di realizzare il cappotto e quindi al piano seminterrato, il cappotto non c'è. Infine si legge la protezione in gres del primo metro di altezza da terra delle parti di proprietà dei miei clienti. Al disotto di quelle lastre c'è ancora il cappotto. Questa operazione la puoi fare per il primo metro di altezza, assolutamente non puoi rivestire totalmente un classico cappotto. Ma se vuoi fare una cosa di questo tipo esistono delle più costose lastre che simulano i più svariati rivestimenti. In pratica sono le lastre di cui ti parlava vecchiosetter. Purtroppo dei due progetti NZEB (edifici a consumi energetici quasi nulli) non sono autorizzato a postare foto degli esterni. I progetti sono casa A&G con un cappotto del tipo di quelli di cui ti ho già scritto e casa R&G che mi dispiace non poterti far vedere perché è un esempio di come sia possibile fare una NZEB senza alcun cappotto né esternoné interno. Il cappotto sta in mezzo. Cioè, i muri esterni sono a doppia parete, grosso modo occupano lo stesso spazio di un comune muro più cappotto esterno, l'isolante è posto tra un concio e l'altro della doppia parete. Le pareti ovviamente tendono più verso l''esterno, questo prrché è necessario abbattere i ponti termici dati dai solai, dai pilastri e dalle travi. Il cappotto è stato fatto così perché la committenza voleva una NZEB con le pareti esterne completamente rivestite con i listelli tipo "lecablocco splittato" (scrivi esattamente così su google se non sai cosa sono e desideri vederli). Mi dispiace non poter farti vedere il risultato, ma, in verità, nemmeno tanto. Sai perché? Perché è un tipo di intervento che si fa tranquillamente in fase di costruzione ex novo. Mentre sull'esistente ...... si avrebbero dei costi più alti dovuti alla necessità di demolizione di almeno una parte della doppia parete (sempre che ci sia), necessaria, per poter mettere l'isolante al suo interno. Infine, sempre nell'ipotesi di doppia parete presente, ci sarebbe un'ulteriore "soluzione": l'insufflaggio. Tale tecnica consiste nel riempire l'intercapedine dei muri a cassa vuota di cortina (così si chiamano i muri esterni fatti da due conci con l'intercapedine interna, che poi sono i muri che hanno la maggior parte delle case italiane, almeno quella costruite grosso modo tra il 70 e ben oltre il 90) di materiali isolanti tipo la cellulosa, ma anche a volte la perlite, la fibra di vetro, l'argilla espansa e l'eps in granuli. Tale operazione viene fatta praticando dei semplici buchi nel paramento interno ed iniettando l'isolante dell'intercapedine. Poi si chiudono i buchi, si rifinisce il tutto ed il gioco è fatto. Il pro di questa tecnica è che è mlto rapida, quindi non si hanno troppi disagi nell'avere operai a casa per molto tempo. Ci sono però un sacco di contro a mio avviso. In primis in genere non si ottengono chissà quali risultati nell'abbattimento della trasmittanza della parete, poi non hai la garanzia che le intercapedini siano riempite per bene, anche se, con le foto termiche, lo leggi chiaro dove bisogna intervenire ancora. Infine c'è il problema serissimo che non si riescono ad abbattere determinati ponti termici, proprio per l'impossibilità fisica di inserire l'isolante sulle parti esterne di tali ponti termici. Ma allora perché te l'ho citata questa tecnica? Semplicemente perché se il tuo problema è l'eccessivo spessore che potrebbe avere un cappotto esterno, la combinazione tra insuflaggio e cappotto esterno, di fatto ti abbatterebbe lo spessore del cappotto esterno, ma ti aumenterebbero i costi totali dell'intera operazione però. Bene, scusami per il tedioso e lunghissimo messaggio di risposta, ma credo che ora avrai le idee più chiare un po' su tutto.... mostra di piùSilvia Di Gioia
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