Professionisti da Casa: Come Stai Organizzando il tuo Tempo?
Leonora Sartori
4 anni fa
Ultima modifica:4 anni fa
Risposta in evidenza
Commenti (13)
Ristruttura Interni S.r.l.
4 anni faArchitetto Marco Finardi
4 anni faDiscussioni simili
Help: casa nuova, ma tutta da rifare :)
(28) commentiSalve Malu, ti allego una bozza di progetto. Ho deciso di movimentare l'ingresso della casa per valorizzare la zona giorno che per la presenza dei due terrazzi in posizione opposta risulta scollegata tra le parti. Entrando si è indirizzati verso la sala da pranzo, la cucina e il soggiorno che da direttamente sul terrazzo. Nel soggiorno si viene a creare uno spazio privato sinuoso, adibito a studio o letto per gli ospiti, che si innesta nella libreria lungo il muro del soggiorno. Ho cercato di ridurre al minimo la dimensione dei disimpegni creando nicchie per degli armadi a muro. I bagni sono areati e la stanza doppia (che ha servizi igienici privati) è pensata con letti a castello o soppalco. (?) IL bagno principale è ampio e luminoso, con la possibilità di inserire uno spazio lavanderia/ripostiglio. Spero di aver stimolato la tua fantasia, questo è il nostro compito su HOuzz... in ogni caso se volessi contattarmi privatamente ti lascio i miei contatti. Buona giornata FRAncesco ROviaro tel: 338.1702163 ; fraro77@gmail.com... mostra di piùcasa in campagna da ristrutturare
(5) commentiBuonasera, la prima cosa che ho pensato guardando la planimetria è che è un vero peccato non avere il soggiorno che affaccia direttamente sulla terrazza. Questo è stato l'input che mi ha permesso di trovare questa soluzione. Sicuramente sacrifichiamo un bagno rendendolo cieco ma i pro dell'intervento si possono riassumere nei seguenti punti: - si riesce comunque a ricavare una terza stanza che, anche se stretta e lunga, supera i 9 mq. (non avendo un rilievo preciso mi sono basata sulle uniche lunghezze che si dispone ovvero le misure delle finestre). Questa da normativa si può ricondurre ad una camera singola oppure ad uno studio. - si ricava un bagno che è di servizio e gli ospiti non devono per forza entrare nella zona notte; - l'altro bagno può rimanere a servizio della camera matrimoniale ma può comunque essere condiviso con le altre stanze spostando il tramezzo. - gli aspetti principali sono aver ricavato una zona Living ampia e luminosa che si configura alle nuove esigenze moderne e la possibilità di sfruttare maggiormente la terrazza. Sulla muratura portante si è creato solamente un passaggio da 80 cm. Per ulteriori informazioni non esiti a contattarmi. Saluti. Irene Di Marzio Architetto irene.dimarzio@gmail.com... mostra di piùUseresti il colore più amato al mondo in casa tua?
(60) commentiNon l'ho in casa mia. Amo i verdi solo se declinati in sottotonalità calde, anche se non disdegno i blu con tocchi di verde, ma molto saturi. Tuttavia lo apprezzo in casa d'altri quando è ben dosato e sapientemente accostato ad altri colori o materiali che lo valorizzano: accessori, tessili, con textures in rilievo, sfumato. Molto gradevole in bagno e nelle località molto calde, dona un senso di freschezza. Fonte immagine: https://www.easyrelooking.com/blog/idee-per-utilizzare-il-marrs-green/... mostra di piùCome ristrutturare casa anni 70 tutta in mattoni a facciavista?
(20) commentiScusa Daniele ma non avevo avuto la possibilità di leggere fino in fondo la tua ultima domanda. Tutto si puà fare, anche cappotti mezzi fuori e mezzi dentro, ma attento che quelli interni se non ben progettati, potrebbero generarti condensa prima e muffe poi. In genere, i cappotti interni, in casi tipo il tuo, li sconsiglio, principalmente per questo motivo, ma anche per altri. Ad esempio, se casa tua fosse nel territorio del mio paese e supponessimo d fare un cappotto mezzo interno e mezzo esterno, ad esempio in EPS con grafite, staremmo parlando di lastre esterne dello spessore di almeno 12 cm. Ovvio che dove, all'esterno si va an interrompere in cappotto, questi docici centimetri di maggior spessore, li leggeresti tutti e la cosa potrebbe essere gradevole ma anche sgradevole e scomoda. All'interno, supposto che il calcolo ti dia i medesimi spessori, significherebbe perdere 12 cm. su tutte le pareti esterne oltre che dover fare attenzione anche nell'appendere un semplice quadro ecc. Naturalmente sto un attimo estremizzando, lo faccio per farti capire i concetti ma è ovvio che esistono anche soluzioni diverse, a più basso spessore, ma in genere, costano di più. Diciamo che il miglior compromesso tra risultato termico atteso, costi, disagi e benefici te lo da sempre e solo un cappotto esterno fatto ad hoc. Per farti un pochino di idee sugli edifici con cappotto a norma, nel mio spazio trovi, il progetto B&B, non molto indicativo per quello che hai chiesto, perché il prima era un rustico. Ma li però leggi il dentino tra la arte intonacata e con cappotto ed il piano terra rivestito in pietra senza alcun cappotto. Poi trovi il progetto chiamato semplicemente casa dove mi era stato commissionato il solo cappotto ed una timida rivisitazione di alcuni elementi esterni. Da li si capiscono un po di cosette. In primis che l'aspeto finale non cambia chissà di quanto se il prima era già intonacato. Nel caso specifico, in particolar modo, siamo alla fine del centro storico, con un piano del colore attivo e quindi non si nemmeno potuto giacare più di tanto con i colori. Diciamo che nel tuo caso, con un classico cappotto, non leggeresti più i mattoni e potresti decidere le colorazioni da usare, rendendo il tutto decisamente più moderno. Poi, ancora una volta, leggi il dente dove finisce il cappotto. Questo perché non tutti i proprietari dell'immobile hanno deciso di realizzare il cappotto e quindi al piano seminterrato, il cappotto non c'è. Infine si legge la protezione in gres del primo metro di altezza da terra delle parti di proprietà dei miei clienti. Al disotto di quelle lastre c'è ancora il cappotto. Questa operazione la puoi fare per il primo metro di altezza, assolutamente non puoi rivestire totalmente un classico cappotto. Ma se vuoi fare una cosa di questo tipo esistono delle più costose lastre che simulano i più svariati rivestimenti. In pratica sono le lastre di cui ti parlava vecchiosetter. Purtroppo dei due progetti NZEB (edifici a consumi energetici quasi nulli) non sono autorizzato a postare foto degli esterni. I progetti sono casa A&G con un cappotto del tipo di quelli di cui ti ho già scritto e casa R&G che mi dispiace non poterti far vedere perché è un esempio di come sia possibile fare una NZEB senza alcun cappotto né esternoné interno. Il cappotto sta in mezzo. Cioè, i muri esterni sono a doppia parete, grosso modo occupano lo stesso spazio di un comune muro più cappotto esterno, l'isolante è posto tra un concio e l'altro della doppia parete. Le pareti ovviamente tendono più verso l''esterno, questo prrché è necessario abbattere i ponti termici dati dai solai, dai pilastri e dalle travi. Il cappotto è stato fatto così perché la committenza voleva una NZEB con le pareti esterne completamente rivestite con i listelli tipo "lecablocco splittato" (scrivi esattamente così su google se non sai cosa sono e desideri vederli). Mi dispiace non poter farti vedere il risultato, ma, in verità, nemmeno tanto. Sai perché? Perché è un tipo di intervento che si fa tranquillamente in fase di costruzione ex novo. Mentre sull'esistente ...... si avrebbero dei costi più alti dovuti alla necessità di demolizione di almeno una parte della doppia parete (sempre che ci sia), necessaria, per poter mettere l'isolante al suo interno. Infine, sempre nell'ipotesi di doppia parete presente, ci sarebbe un'ulteriore "soluzione": l'insufflaggio. Tale tecnica consiste nel riempire l'intercapedine dei muri a cassa vuota di cortina (così si chiamano i muri esterni fatti da due conci con l'intercapedine interna, che poi sono i muri che hanno la maggior parte delle case italiane, almeno quella costruite grosso modo tra il 70 e ben oltre il 90) di materiali isolanti tipo la cellulosa, ma anche a volte la perlite, la fibra di vetro, l'argilla espansa e l'eps in granuli. Tale operazione viene fatta praticando dei semplici buchi nel paramento interno ed iniettando l'isolante dell'intercapedine. Poi si chiudono i buchi, si rifinisce il tutto ed il gioco è fatto. Il pro di questa tecnica è che è mlto rapida, quindi non si hanno troppi disagi nell'avere operai a casa per molto tempo. Ci sono però un sacco di contro a mio avviso. In primis in genere non si ottengono chissà quali risultati nell'abbattimento della trasmittanza della parete, poi non hai la garanzia che le intercapedini siano riempite per bene, anche se, con le foto termiche, lo leggi chiaro dove bisogna intervenire ancora. Infine c'è il problema serissimo che non si riescono ad abbattere determinati ponti termici, proprio per l'impossibilità fisica di inserire l'isolante sulle parti esterne di tali ponti termici. Ma allora perché te l'ho citata questa tecnica? Semplicemente perché se il tuo problema è l'eccessivo spessore che potrebbe avere un cappotto esterno, la combinazione tra insuflaggio e cappotto esterno, di fatto ti abbatterebbe lo spessore del cappotto esterno, ma ti aumenterebbero i costi totali dell'intera operazione però. Bene, scusami per il tedioso e lunghissimo messaggio di risposta, ma credo che ora avrai le idee più chiare un po' su tutto.... mostra di piùSilvia Di Gioia
4 anni fail bagno e la casa
4 anni faUltima modifica: 4 anni fagardenstudio
4 anni faAntichità Barberia
4 anni faAE Studio
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4 anni faArch. Cristina Odorisio
4 anni faCiquattro Servizi Edili srl
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4 anni fa
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Architetto Michele Abbate