Naturalità o perfezione?
Alessia Athanassopulo architetto
4 anni fa
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Commenti (32)
dyliane
4 anni faDiscussioni simili
Foto: vera o render?
(420) commentiIl lampadario fronte finestra ha un materiale, luci ed ombre troppo plasticose. La proiezione delle luci a soffitto ("super lucciole") sulle pareti seppur sia veritiera con quelle onde, sono troppo uguali tra loro rispetto alla superficie incidente. Altri dettagli come l'illuminazione del cane ed il materiale della giacca appesa sembrano artificiali. Da fotografo, conoscitore di illuminotecnica e lavorando anche con software 3d, personalmente dico che è un bel render.... mostra di piùparquet poi sto o v parquet oliato o verniciato?
(4) commentiMi accodo ai commenti, si apre un mondo e serve sicuramente conoscere le persone che abiteranno. Il pavimento ad olio è il massimo in naturalezza e mutevolezza, cambia colore nel tempo, serve una piccola manutenzione ma sicuramente invecchia molto bene. Al contrario il pavimento a vernice offre maggiore protezione, costanza di colore ma invecchia peggio e quando molto rovinato va carteggiato. Noi come soluzione intermedia usiamo olii UV, di base naturali ma in grado di offrire maggiore protezione rispetto agli olii naturali cerosi. Ad ognuno il suo! Se vogliamo poi parlare di forma si apre un ulteriore mondo, come n el nostro caso.... mostra di piùRiscaldamento a pavimento: parquet prefinito o massello?
(6) commentiLe incollo una definizione dei due parquet, ma le dico che con un radiante cambiano leggermente solo i massi e i collanti...buona scelta...!!! PARQUET IN LEGNO MASSELLO ( O TRADIZIONALE) I listelli di parquet in legno massello sono costituiti interamente da legno nobile ricavato da un unico blocco con uno spessore che raggiunge i 22 mm, per una lunghezza compresa tra 220 mm e 2000 mm; i supporti di legno nobile possono essere realizzati adottando differenti essenze lignee, ovvero: la betulla, che garantisce maggiore stabilità, tipologia che viene montata sovrapponendo tanti strati, al fine di garantire alte prestazioni meccaniche; le sue caratteristiche sono sinonimo di alta qualità, ma al contempo di prezzo elevato; l'abete e il pioppo sono le essenze più impiegate per le loro caratteristiche di stabilità; essi possono essere montati anche sull'impianto di riscaldamento a pavimento; il frassino e il pino sono, invece, impiegati, per la realizzazione di parquet di tipo economico; mdf o hdf, vengono utilizzati per la realizzazione di supporti a pavimenti in legno laminato, impiegati per la pavimentazione di attività commerciali e capaci di resistere all'usura del calpestio. PARQUET IN LEGNO MASSELLO Il lungo e costoso lavoro di finitura del parquet in legno massello è dovuto, non solo alla qualità dell'essenza legnosa impiegata, ma anche al lavoro della messa in posa e della successiva levigatura e verniciatura manuale (almeno 2 mani). La messa in posa del parquet tradizionale, solitamente, viene realizzata in non meno di 40 giorni, a differenza della velocità con cui viene realizzato il parquet prefinito. Si procede con l'incollaggio dei listoni al pavimento, oppure si sceglie di posare il parquet con i chiodi su un fondo in travetti. Quest'ultima è la soluzione che viene solitamente scelta quando si è in presenza di listelli molto lunghi, o quando si cerca di ripristinare il massello ormai rovinato e scadente: il risultato sarà quello di un leggero scricchiolìo quando si calpesterà il parquet. In un parquet tradizionale, la prima lamatura viene effettuata almeno entro i 10-15 anni successivi alla posa e solo dopo questo procedimento la successiva verniciatura sarà possibile valutare il colore definitivo e la lucentezza del legno. PARQUET PREFINITO Il parquet prefinito, invece, possiede solo uno strato superiore di legno nobile, con uno spessore che varia dai 3.0 ai 4.0 mm, il quale viene a sua volta incollato su un supporto di legno povero o in multistrato e conoscerne la qualità e lo spessore, in quest'ultimo caso, è importante al fine di determinare la stabilità e il prezzo. Gli spessori dei supporti variano dai 7 ai 14/15 millimetri, i listelli raggiungono lunghezze da 180 a 220 cm per una larghezza che va da 18 a 20 cm. PARQUET PREFINITO I vantaggi del parquet prefinito, rispetto a quello in massello, risiedono soprattutto sul costo inferiore della posa e nella maggiore resistenza: queste caratteristiche derivano dal fatto che il parquet prefinito viene trattato industrialmente e verniciato per resistere ai graffi (6-7 mani). Il colore e la lucentezza del parquet prefinito sono già visibili anche prima della messa in posa, tranne il caso in cui si impiegano essenze legnose soggette ad un naturale processo di ossidazione a contatto con la luce: solitamente il legno risulterà più scuro. La messa in posa del parquet prefinito è molto più semplice e veloce rispetto a quella del parquet tradizionale: infatti, è possibile calpestare e praticare il pavimento in legno già subito dopo 1 o al massimo 3 giorni; essa avviene tramite incollaggio oppure per mezzo della posa flottante, ovvero applicando sul pavimento uno strato di poliuretano espanso da 2 mm, dalle caratteristiche fonoassorbenti e, qualora fosse necessario, anche un tappetino di plastica, strategicamente posizionato per prevenire l'umidità. Su questi due strati vengono appoggiati i listoni di parquet, seguendo l'incastro maschiato che va incollato preoccupandosi di ricoprire tutta la superficie. Questa tecnica è ampiamente impiegata quando al di sotto del parquet si vuole tutelare il pregio di un pavimento, o addirittura quando si vuole impiegare e nello stesso tempo conservare temporaneamente il parquet per traslochi futuri. Per questa tipologia di parquet, la prima lamatura viene fatta entro un tempo differente rispetto a quello tradizionale e raggiungere, in questo caso, i 20-25 anni.... mostra di piùconsigli su cestoni da 120 o da 90+45
(34) commentiPossiamo darti delle idee e ci mancherebbe Adelina, però la camera non può essere una camera da letto con questi presupposti... in regola forse, come ripostiglio, però. Detto questo: per capire meglio: avrai due lavelli, di cui uno per lavare i panni e uno per i piatti? Ci sono parecchi vincoli nel disegno della cucina in effetti: ti avrei suggerito di allontanare le colonne dalla finestra, perché bloccano la luce che entra in cucina, ma mettendole più verso l'ingresso della stanza bloccheresti di più la luce a bagno e "camera da letto". Il mio consiglio è quello che ti abbiamo dato all'inizio: il forno mettilo in colonna al posto della semicolonna, le basi falle regolari.... mostra di piùHermann
4 anni faAlessia Athanassopulo architetto
4 anni favecchiosetter
4 anni faUltima modifica: 4 anni faAlessia Athanassopulo architetto
4 anni favecchiosetter
4 anni favecchiosetter
4 anni faAlessia Athanassopulo architetto
4 anni faLidia Zitara
4 anni faFonte del Rustico
4 anni fastefaniasasso61
4 anni faUltima modifica: 4 anni faHermann
4 anni faUltima modifica: 4 anni fastefaniasasso61
4 anni faHermann
4 anni faRAIMONDO MASU TEAM
4 anni faUltima modifica: 4 anni faRAIMONDO MASU TEAM
4 anni faUltima modifica: 4 anni faUser
4 anni fastefaniasasso61
4 anni faHermann
4 anni faUltima modifica: 4 anni faUser
4 anni faUltima modifica: 4 anni faing_enuo
4 anni faHermann
4 anni faUltima modifica: 4 anni faRAIMONDO MASU TEAM
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4 anni fastefaniasasso61
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4 anni faUltima modifica: 4 anni fastefaniasasso61
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4 anni fa
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