battiscopa filomuro

Fabrizio Silvagni

3 anni fa

Salve, bella l'idea del battiscopa filomuro! di che materiale è? come viene incassato alla parete?
Grazie Fabrizio

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Commento (1)

PRO
Studio GD Architetture
3 anni fa
Ciao Fabrizio, scusa per il ritardo nella risposta. Siamo contenti che ti piaccia l'idea del battiscopa filomuro. Si tratta di un prodotto di facile installazione. Dapprima viene murato un telaio di alloggio e successivamente viene posato il battiscopa con un sistema a CLIP. Ti consiglio di visionare i prodotti della Eclisse a riguardo. Se già non fatto ti chiedo, sempre se ti va, di diventare un follower della nostra pagina, dove periodicamente pubblichiamo nuovi progetti che potrebbe darti novi spunti ed idee. Grazie ancora. Cordiali saluti. GDA
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Buonasera Gloria, il battiscopa è sempre un gran dilemma! Elemento funzionale sì, ma anche compositivo in quanto definisce il cosiddetto "attacco a terra" del piano verticale e dunque diventa oggetto di disquisizioni architettoniche o (peggio) di "scelte modaiole". Fino a qualche tempo fa era un must il battiscopa alto (oltre i 10 cm.) a memoria degli interni neoclassici: bianco e lavorato con incisioni o sormontato da piccole cornici. Ora la tendenza sembra quella del "minimo indispensabile", alto anche solo 5 cm., pressoché invisibile che fa corpo con la parete. O addirittura la sua totale eliminazione con l'utilizzo di adatte vernici di finitura. Opzione, questa, per i più coraggiosi e poco maniaci delle pulizie casalinghe, ma certo non adatta con una pavimentazione in doghe di legno. Se poi si volesse davvero eliminarlo otticamente ma preservarne la sua funzione, ed è ancora nel pieno dei lavori di ristrutturazione (ancora intonaci e pitture da realizzare), il battiscopa ad incasso (o filomuro) sarebbe una scelta architettonica à la page. Si tratta di predisporre sottointonaco un apposito profilo di alluminio sul quale, una volta posata la pavimentazione, applicare ad incollo il battiscopa in mdf laccato bianco (meglio se in multistrato), in modo che sia a filo con la parete. (le posto delle immagini esemplificative). Nella mia esperienza, lavorando in gran parte dei miei progetti di interni con l'arredo su misura, anche il battiscopa viene realizzato artinagialmente, per cui diventa un elemento coerente - nella finitura e nelle dimensioni - con tutto l'arredo. Questa per me è la scelta ottimale, ma mi rendo conto che non sempre sia possibile il "su misura"! Il consiglio che le posso dare, non conoscendo però l'arredo e la finitura delle pareti, è di un battiscopa bianco alto i canonici 7-8 cm, a spigolo vivo (io non amo le stondature), che non le darà grandi problemi nella scelta degli arredi e delle finiture delle pareti. Insomma una scelta senza infamia e senza lode, ma sicuramente che non le darà angustia. A questo punto anche i coprifili delle porte, secondo me, andrebbero scelti di colore bianco. Saluti e buona ristrutturazione Alessandra Forino Battiscopa filomuro bianco battiscopa filomuro in rovere (scelta anche questa possibile su pavimento della stessa essenza).
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(5) commenti
Non so se le può essere utile, ma qualche tempo fa divagammo sul tema ... Le riporto la discussione: Buonasera Gloria, il battiscopa è sempre un gran dilemma! Elemento funzionale sì, ma anche compositivo in quanto definisce il cosiddetto "attacco a terra" del piano verticale e dunque diventa oggetto di disquisizioni architettoniche o (peggio) di "scelte modaiole". Fino a qualche tempo fa era un must il battiscopa alto (oltre i 10 cm.) a memoria degli interni neoclassici: bianco e lavorato con incisioni o sormontato da piccole cornici. Ora la tendenza sembra quella del "minimo indispensabile", alto anche solo 5 cm., pressoché invisibile che fa corpo con la parete. O addirittura la sua totale eliminazione con l'utilizzo di adatte vernici di finitura. Opzione, questa, per i più coraggiosi e poco maniaci delle pulizie casalinghe, ma certo non adatta con una pavimentazione in doghe di legno. Se poi si volesse davvero eliminarlo otticamente ma preservarne la sua funzione, ed è ancora nel pieno dei lavori di ristrutturazione (ancora intonaci e pitture da realizzare), il battiscopa ad incasso (o filomuro) sarebbe una scelta architettonica à la page. Si tratta di predisporre sottointonaco un apposito profilo di alluminio sul quale, una volta posata la pavimentazione, applicare ad incollo il battiscopa in mdf laccato bianco (meglio se in multistrato), in modo che sia a filo con la parete. (le posto delle immagini esemplificative). Nella mia esperienza, lavorando in gran parte dei miei progetti di interni con l'arredo su misura, anche il battiscopa viene realizzato artinagialmente, per cui diventa un elemento coerente - nella finitura e nelle dimensioni - con tutto l'arredo. Questa per me è la scelta ottimale, ma mi rendo conto che non sempre sia possibile il "su misura"! Il consiglio che le posso dare, non conoscendo però l'arredo e la finitura delle pareti, è di un battiscopa bianco alto i canonici 7-8 cm, a spigolo vivo (io non amo le stondature), che non le darà grandi problemi nella scelta degli arredi e delle finiture delle pareti. Insomma una scelta senza infamia e senza lode, ma sicuramente che non le darà angustia. A questo punto anche i coprifili delle porte, secondo me, andrebbero scelti di colore bianco. Saluti e buona ristrutturazione Alessandra Forino Battiscopa filomuro bianco battiscopa filomuro in rovere (scelta anche questa possibile su pavimento della stessa essenza).
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purtroppo non sono poche le imprese impreparate per questi lavori piu particolari, che in realtà non sono di tendenza perchè molti prodotti esistono da almeno 15 anni ( sia le filomuro sia gli essential) ma certamente per poterli eseguire devi essere bravo e curioso e avere oltre alle capacità per installarle e occorre avere anche l'umiltà di conoscerle e studiarle. Perciò il mio consiglio spassionato è di pretendere che l'impresa sia diligente e precisa nelle finiture di questi telai e profili altrimenti è meglio optare per le porte con telai complanari. anzitutto devi identificare il tipo di porta, se vuoi che mantenga una sua identità oppure che si mimetizzi in un decorativo materico con la parete. la porta solo intonacabile di solito la sconsiglio perchè non è un muro che non tocchi mai ma è un pannello che tocchi piu volte al giorno con le mani e si sporca e se è ad intonaco assorbe e ogni sei mesi la devi ridipingere. Ma anche una porta in vetro in zona giorno a filomuro può essere una meravigliosa variante d'arredo ad esempio così in ogni caso tutte le porte garofoli hanno la variante filomuro e sono meravigliose, vai sul sicuro. anche questa ad esempio è una biglass di garofoli che abbiamo abbinato in zona notte con le miraquadra tradizionali che intravedi dal vetro riflettente trasparente. ( lo zoccolino qui non l'abbiamo messo noi ma il piastrellista del committente , però la porta si apre a spingere, diversamente sarebbe stato necessario eliminarlo)
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Probabilmente per Maestrino intende il traverso superiore. Secondo me le farei tutt'altezza a 2700 mm e senza traverso, uniformando tutti gli ambienti e senza vedere alcune porte a 2400 e altre a 2700. E gli armadi vanno per conto loro, perchè vedere tutte le porte interne fino a soffitto senza il traverso superiore rende le stanze più snelle e, soprattutto, più eleganti. Le allego alcune immagini di una realizzazione di Porte interne INVERSA COMPLANARI senza traverso superiore laccate bianco opaco, eseguita in zona Udine. Tutte le porte hanno apertura verso l'interno, tranne una che per comodità ha il senso a tirare. Ma sono comunque tutte complanari tra anta e Coprifilo da 90 mm. Il risultato si commenta da solo. Se invece decidesse di optare per Porte RASO PARETE, deve decidere se predomina il desiderio della porte senza coprifili Raso Parete e mettere un battiscopa molto basso fino alla porta, Altrimenti, valutare un lavoro ben fatto una volta per tutte anche con il battiscopa Filomuro.
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