Ristrutturazione pavimenti

4 anni fa

Ultima modifica:4 anni fa

Buonasera. Dovrei cominciare a muovermi con una prossima ristrutturazione.

Per quanto riguarda la divisione degli spazi, cercherei di non variare nulla. Solo l’ingresso mi crea dei problemi con un disimpegno a vIsta. Semmai aprirò una discussione a parte.

Inizierei dai pavimenti. (Tranne la cucina separata, le camere da letto, -pavimento comunque marron-, e i bagni), l’appartamento di circa 150 mq ha delle mattonelle anni 80, credo di scarso valore, ma in ottimo stato. Secondo voi, sono da cambiare assolutamente, o con un arredatore si riesce a valorizzarle? Grazie a tutti.

Risposta in evidenza

User

4 anni fa

Ma Ber...di solito cerco di essere diplomatica, anche perché parlo solo per gusto personale non essendo del mestiere.

in questo caso non riesco a trattenermi....quel pavimento è orrendo. Di colore, di sfumatura, di fattura e ahimè anche versatilità (nulla)..

Fossi in te lo metterei come prima voce della ristrutturazione! Proprio perché non devi variare nulla nella struttura esistente della casa, affronterei la spesa e la scocciatura di sostituirlo o ricoprirlo per non dovermi accontentare e mangiarmi le mani in futuro.

Scusa per la franchezza!

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Commenti (11)

Ivi Nic
4 anni fa
Ciao, non sono una prof ma, personalmente, cambierei sicuramente il pavimento. Considera che una volta che vai ad abitarci sarà difficile cambiarlo considerando che l'appartamento sarà ammobiliato e ci vivi dentro. È una scelta da ponderare bene.
PRO
MICROCOSMO Interior Design
4 anni fa
Buongiorno, il pavimento è parte dell'insieme. Se ha un'idea di come sarà la sua casa, o intende avvalersi di un professionista, la valutazione se lasciarlo o sostituirlo sarà una delle valutazioni che dovrà fare considerando il tutto.
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Hermann
4 anni fa
Ultima modifica: 4 anni fa
Buongiorno Ma Ber. Quando si ristruttura totalmente una casa di quasi 40 anni è il caso di non procedere con i lavori "un passo alla volta", ma partire con un progetto generale e pianificare i lavori nella successione corretta. Non si inizia dai pavimenti, che con i rivestimenti sono nella fase semifinale di finitura di ogni ristrutturazione, a cui seguono solo la decorazione (tinteggiatura o carta da parati) e arredamento. Prima vengono impianti (elettrico, punti luce, idraulico, riscaldamento) e il ripristino della muratura o del massetto eventualmente danneggiati dai necessari lavori ed eventuale coibentazione, poi gli infissi esterni. Indi si posano pavimenti, rivestimenti e si montano i sanitari. Io le consiglio di valutare quindi sia l'eventualità che nel rifacimento degli impianti il pavimento attuale venga, anche solo parzialmente, demolito e rovinato (e in tal caso, se vuole conservarlo dovrà scegliere altri modi di far passare gli impianti, senza dover tracciare il pavimento, quindi a parete o a soffitto), sia, in caso contrario, l'aspetto estetico: le piace il marrone sfumato di quelle mattonelle? Pensa di poterci convivere per altri 20, 30 anni? Se la risposta è no, non indugi e lo cambi ora, è il momento migliore. Dopo, come le hanno già detto, sarebbe troppo complicato, con l'arredamento presente e la famiglia che ci vive.

Ne scelga uno compatibile col tipo di arredamento che intende adottare, nello stile che le piace. Non commetta l'errore di acquistare o conservare un pavimento che la costringa poi a dovergli "adattare" i mobili di conseguenza. E' necessario anche un progetto complessivo di interior design, che comprenda rivestimenti, decorazione e arredamento.

Buon lavoro!
Ma Ber
Autore originale
4 anni fa
Grazie dei consigli.

Sì, sono consapevole di dover affidarmi a un architetto e a un arredatore che pianifichino totalmente il lavoro.

Chiedevo se, considerato che quel pavimento è presente negli ambienti pprincipali (ingresso, disimpegni e soggiorno di 30 mq), e che non dovrò abbattere tramezzi, spostare cucina o bagni, e toccare gli impianti, se potesse essere un pavimento abbinabile a qualche stile (mi viene in mente lo stile industriale, cambiando anche gli infissi).

Concenterei i lavori sui colori degli intonaci, punti luce e infissi.

Altrimenti dovrei coprire il tutto con un parquet flottante, o demolire. Grazie.
Hermann
4 anni fa
Ultima modifica: 4 anni fa
Negli anni '80, Ma Ber, a quei pavimenti ci ho visto abbinare di tutto, rustico, moderno, classico, persino Barocco piemontese :) Erano alla moda, ed erano ovunque, quando ristrutturavano le case toglievano pavimenti più "vecchiotti" come graniglie e cementine per sostituirli con quelle piastrelle di ceramica verdi, rosa beige o marroni marezzate (e celesti in bagno). Se per voi è questione di budget e preferite destinarlo ad altre spese più importanti, non c'è molta scelta. Oltretutto sostituirli o coprirli in seguito con un parquet flottante non sarà tanto complesso, visto che sono disimpegni e un soggiorno, con mobili più facili da spostare rispetto ad armadi pesanti o una cucina. Con lo stile industrial non ci azzeccano, con un bel moderno o contemporaneo un po' meglio. Guardo in giro sul web se c'è qualche esempio di ambientazione con pavimenti simili :)

Comunque c'è chi ha trovato di peggio, guardi il pavimento di questa discussione su Houzz

https://www.houzz.it/discussions/5449384/pavimento-anni-80-della-discordia-aiuto
Hermann
4 anni fa
Ultima modifica: 4 anni fa
Diplomazia o meno, concordo sulla oggettiva "bruttezza" di quel tipo di rivestimento. Non capisco come facesse la gente, a suo tempo, a comprare piastrelle simili (cosa ci trovava? Resterò con questo interrogativo a vita), ma ciò che è peggio è che sia esistito un designer capace di partorire un simile prodotto.

Purtroppo conosco altre persone che non sono riusciti a cambiarlo, ristrutturare costa tantissimo, e anche loro hanno dato la precedenza a impianti e sanitari, esaurendo il budget e riservandosi di farlo in futuro. Una coppia di conoscenti, pur di non vedere quelle piastrelle, è arrivata a tappezzare i pavimenti con decine di pezzotti valtellinesi da pochi euro, creando un involontario ambiente BoHo. Hanno preferito convivere con gli acari che con le mattonelle...
Ma Ber
Autore originale
4 anni fa
Ultima modifica: 4 anni fa
Sì, sono veramente brutti (anche se ho visto di molto peggio). Mi andrebbero anche bene se con l’arredo giusto potessero essere inquadrati in uno stile. A quanto pare è davvero impossibile. All’epoca furono accoppiati con mobili stile Luigi xv in massello. Il risultato ve lo lascio immaginare ...

Toccherà coprire tutta la casa con un parquet flottante, anche se non mi piace molto, per la delicatezza. A questo punto anche nei bagni e la cucina per evitare il gradino. Mannaggia
6bar8
4 anni fa
Buonasera Ma Ber, dal momento che chiedi un parere ... secondo me chi ha scelto quel pavimento negli anni Ottanta già non aveva alcun gusto. Per me sarebbe una tortura vederlo quotidianamente, ma magari tu hai un occhio diverso. Devi valutare che, se poi non ti piacerà, comincerai a cercare di coprirlo con tappeti e forse risolvi meglio con un pavimento flottante. Quel pavimento tende comunque a penalizzare qualsiasi tipo di arredamento. Tenuto conto che ce l’hai proprio in soggiorno, uno degli spazi a cui si dedicano generalmente le scelte più accurate, risparmierei su tutto, ma quella spesa sarebbe per me prioritaria. Detto questo, devi valutare il budget a tua disposizione per le opportune valutazioni
Virginie P.
4 anni fa
Ma Ber, ho visto il pavimento della tua casa ed è come se una macchina del tempo mi avesse riportato nell'adolescenza, c'era in tante case delle mie compagne di scuola. Era già inguardabile allora (io lo chiamavo "la malattia tropicale") figuriamoci ora. Sì, cambialo, ti condizionerebbe troppo nell'arredamento, nel piano colore, nella decorazione. 30, 40 metri quadrati di un flottante non sono una spesa così ingente da doverla posticipare a un futuro, che, credimi, non verrà mai, è troppo impegnativo cambiare i pavimenti in casa vivendoci dentro.
PRO
OFFICINE VITTORIO COLOMBO SAS
4 anni fa
Concordo sulla sostituzione, potresti forse pensare anche al microcemento che ha uno spessore minimo

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