Oltre a quelle già citate..C'è anche "garofoli, gidea"..e tantissime altre..c'è ne sono alcune che adesso mi sfugge il nome considerate porte invisibili perché sono davvero quasi a scomparsa..! se poi non vuole acquistare nessuna delle case citate, può farsi fare la porta da nessuna parte m falegname e si fidi che avrà di sicuro un prodotto di qualità..! per farle capire: ..questo è un lavoro con porte a filo realizzate da un falegname..!

La collezione no Limits di Gidea sono in laminato, strutturalmente sono sempre porte in legno (stipite e parte perimetrale dell’anta , tamburate e poi rivestite. Gidea e Garofoli sono due aziende diverse con un unica testa, partendo dal presupposto della qualità , Garofoli si occupa di porte in legno (quelle tutte massellate per intenderci ) mentre Gidea di tutte le altre varianti tra cui anche quelle in laminato. Lualdi è un marchio molto apprezzato, parecchi anni fa produsse alcuni modelli che sono stati molto innovativi (Ala, Esse etc..) e dei veri e propri cult . Oggi a mio parere si è molto adagiata sui bei tempi che furono ed è molto sopravvalutata, ci sono aziende che fanno porte molto più belle e ricercate anche nel design e nei materiali con un rapporto qualità prezzo migliore ad esempio la stessa Porta poema di Garofoli in essenza è una porta tutta massiccia con finiture estremamente tattili o le Ghizzi top design in tamburato con telaio reverse sono molto più ricercate nel design rispetto alle lualdi. Ma è un mio parere, Lualdi resta sempre un must nel settore, diciamo che come marchi questi tre accennati potremmo paragonarli a Mercedes, Bmw e Audi. Dipende dal gusto personale ma la qualità è alta per tutte. Gidea invece si occupa di porte in vetro e alluminio che sono in fascia qualitativa molto alta insieme ai metacrilati lucidi, ma si occupa anche di porte in laminato che sono porte più “economiche” anche se si collocano in una fascia di buona qualità. Ovviamente un confronto tra una porta in laminato e una porta in legno non è appropriato, indipendentemente dal marchio mi fa scegliere la porta in legno, ma credo che Lualdi in essenza costi almeno tre quattro volte tanto rispetto ad una no limit quindi dipende da quanto puoi investirci.

Mauro, ha ragione, nel caso si cambi tipo di materiale dell'anta, basta cambiare il carrellino, che è diverso se per vetro o per legno. Si possono tranquillamente tenere il controtelaio e il binario esistenti. Se invece si vuole soltanto dotare la porta esistente di un sistema di chiusura rallentata come quello che ha citato, non è necessario cambiare il carrellino, basta toglierlo, montarci sopra l'accessorio e reinserirlo. Lei lo ha già avuto in dotazione, quindi non è il suo caso, ma per chi fosse interessato, proprio dal catalogo EKU l'accessorio è EKU DÄMPFUNG, Sistema Soft Stop (rallentamento) della EKU. "Di facile inserimento su tutti i modelli EKU-PORTA 100, anche su quelli già montati da più anni. Il sistema integrato nel binario, permette all’anta in vetro di avere una frenata assistita evitando così i notevoli disagi nell’accompagnare la porta fino alla sua completa chiusura od apertura. Il montaggio è molto semplice, basta togliere il carrello esistente nel binario e reinserirlo con il dispositivo montato". Presumo che anche altri marchi di ferramenta abbiano in catalogo questo semplice accessorio.

Ciao Debora! A me l’idea della paretina che divide l’ingresso dalla zona salotto piace molto. Sopratutto se realizzata in listelli di legno (vanno moltissimo di moda in questo periodo ☺️). Probabilmente la soluzione migliore sarebbe l’unione delle 2 prima ipotesi. Anche secondo me , poggiare la tv su questa paretina, non è il massimo… immagina che si vedrebbe il retro con tutti i cavi entrando in casa. Se dovessi avere bisogno di uno sviluppo più approfondito del layout spaziale, però, ti posso dare una mano sviluppando un piccolo progetto! Scrivimi senza problemi 😄