isolamento per il riscaldamento a pavimento
CC J
4 anni fa
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Commenti (59)
CC J
4 anni faArchitetto Michele Abbate
4 anni faUltima modifica: 4 anni faCC J ha ringraziato Architetto Michele AbbateDiscussioni simili
MA IL PARQUET SUL RISCALDAMENTO A PAVIMENTO .. DA PROBLEMI ????
(8) commentiBuongiorno. Il legno è un materiale isolante, perciò non è logico posare un parquet su di un pavimento riscaldato, causa, tanto spreco di energia ed un scarsissimo rendimento (0.2 / 0.3). Tuttavia esistono varie tipologie di parquet e non tutte sono sconsigliate in questo caso. Sicuramente scordatevi i masselli, possiedono bassi valori di trasmittanza termica e tendono a dilatarsi facilmente in presenza di calore. Se volete garantire una posa che duri per l'eternità (o quasi), vi consiglio di posare un parquet stratificato con un primo strato (la superficie di calpestio) di legno nobile, spessore 2,5 mm; secondo strato composto da supporto in HDF (High Density Fiberboard) un legno molto denso ad elevata conducibilità termica in grado di disperdere il calore generato dall'impianto di riscaldamento a pavimento (in questo caso la dispersione è utile per riscaldare l'ambiente). Un consiglio per la scelta del materiale: http://www.bauwerk-parkett.com/it/apropos-parkett/scelta-del-parquet.html Saluti http://michelerutigliano.houzz.it/... mostra di piùChe pavimento scegliere per il b&b country chic?
(40) commenticiao Sara, scusami se non ho letto tutti i commenti. Brevemente: che tipo di solai verranno fatti? immagino che rimani sul tradizionale dell'edificio, quindi in legno (qui in Alto Adige ne usiamo molto). Non sono solai rigidi per cui il legno è la soluzione migliore. Userei delle assi massicce da 3-4 cm e farei in modo che collaborino con la struttura portante in modo da risparmiare sul materiale per la realizzazione dei solai. Con un valido collega e strutturista si riesce a ideare un buon pacchetto esecutivo del solaio. Se addirittura riesci a recuperare del legno vecchio (un vecchio tetto) e quindi ben stagionato, senza tarme e funghi, hai solo i costi del taglio e trasporto. A volte si trovano tali "occasioni". Ci sarebbero dei vinilici che riproducono in modo fedele il legno. Ma che differenza! Se hai solai rigidi, in calcestruzzo armato, allora puoi usare la pietra, il cotto e le piastrelle. Sconsiglio Resine o materiali a basi acriliche, epossidiche etc... non fanno bene alla salute. Cerca sempre materiali con basse emissioni di solventi anche per il resto dei materiali di ristrutturazione. Il tuo B&B rispetterà anche la salute di chi ci viene e l'ambiente! buona ristrutturazione!... mostra di piùRiscaldamento a pavimento e tipologia di pavimento adatta
(2) commentiSalve Martina, con gli attuali impianti di riscaldamento a pavimento si possono posare tutti i pavimenti che hai elencato ed in tutta casa! Scegliendo il parquet hai un pavimento che mantiene il calore maggiormente rispetto alle piastrelle sena particolari inconvenienti al contrario di quanto sostengono spesso alcuni idraulici e piastrellisti. Se invece l'impianto di riscaldamento a pavimento è di vecchia concezione (già negli anni '80 esistevano gli impianti a pavimento) il parquet NON può essere posato perché quegli impianti raggiungevano temperature di circa 70° a terra e il legno non resisterebbe in quelle condizioni.... mostra di piùche legno per riscaldamento a pavimento?
(3) commentiL'articolo c'è, ma cliccando sul link google mi dice che non lo trova. Le faccio un copia incolla: Quali pavimenti in legno per un impianto a pavimento? Alcune essenze sono sconsigliate nel caso di impianto radiante, scopri quali sono 12/07/2019 L'avvento del parquet prefinito o multistrato ha reso più stabili (meno soggetti a movimenti e fessurazioni) il legno rispetto al passato, ma lo stress generato dall'impianto di riscaldamento a pavimento mette a dura prova il nostro pavimento. Specie se non abbiamo posto la dovuta attenzione alla scelta dell'essenza corretta da utilizzare. Argomento WikiPavimenti in legno Riscaldamento a pavimento Quale parquet su impianto a pavimento? Stai pensando di posare un parquet sopra ad un impianto di riscaldamento a pavimento? Hai dubbi sul funzionamento dell'impianto radiante nel caso in cui venga associato al pavimento in legno? Vuoi sapere se è meglio mettere un grès oppure un parquet su un impianto a pavimento? In questo articolo cercherò di chiarire il funzionamento dell'impianto radiante abbinato al parquet e confronterò le performance del pavimento in legno rispetto agli altri materiali. Infine ti elencherò le essenze di pavimenti in legno più adatte al riscaldamento a pavimento. Insomma avrai tutte le indicazioni per stabilire se e come realizzare un "parquet radiante". Pavimento in legno e impianto radiante non vanno d'accordo L'accoppiata "impianto a pavimento" e "pavimento in legno" è fantastica per chi ci abita! Regala un pavimento naturale e, grazie all'impianto radiante, piacevolmente tiepido su cui è gradevole camminare a piedi scalzi d'inverno. Ma è intuibile come questi due elementi vadano poco d'accordo tra di loro per due motivi, principalmente: Il legno, come si dice, è un materiale "vivo", soggetto a movimenti che sono amplificati dallo stress che subisce dal riscaldamento a pavimento È anche un materiale isolante, per cui ostacola la risalita del calore Quindi il parquet è inadatto all'impianto di riscaldamento a pavimento? Parquet e impianto a pavimento: un matrimonio forzato Nonostante ciò sono migliaia, ogni giorno, i metri quadrati di pavimenti in legno che vengono posati su impianti radianti, quindi non è in discussione il fatto che sia o meno possibile posare il legno su un impianto radiante. Impareremo assieme, nel corso della lettura, quali debbano essere le cautele, le precauzioni da adottare perché questo matrimonio forzato funzioni. Prima di affrontare la specificità della posa di parquet su impianto radiante, ti consiglio di leggerti le accortezze da adottare IN GENERALE per la posa del legno, che troverai in questo link: Accortezze per il parquet Poi capiremo quali pericoli corriamo "forzando" la convivenza tra questi due elementi e quali parquet sono più adatti a sopportare lo stress di questo matrimonio forzato. Pavimento in legno e umidità di equilibrio Devo farti una premessa, fondamentale, che riguarda il legno ed in particolare l'umidità contenuta nelle singole assi al momento in cui vengono posate. Quando, un po' più sopra, ti parlavo dello "stress" che subisce il pavimento in legno mi riferivo al fatto che l'impianto a pavimento scalda il massetto e di conseguenza il parquet incollato su di esso e provoca una (ulteriore) essiccazione del parquet, che diminuisce il contenuto di umidità ottimale all'interno della tavola. Il pavimento in legno dovrebbe, invece, mantenere la sua condizione di umidità ottimale. La normativa Uni En 13226 prevede che il contenuto di umidità standard nel parquet massiccio, al momento della consegna, sia attorno al 10% (dal 7 al 11%). Mentre la norma Uni En 13489 prevede che il contenuto di umidità nel prefinito (la norma lo definisce multistrato) debba essere compresa tra il 5% ed il 9%. E quindi? Il parquet si rovina su impianto a pavimento? L'obiezione sorge quindi spontanea: "Ci sono un sacco di pavimenti in legno posati su impianti a pavimento e non mi sembra che abbiano problemi". Oppure: "Dovrei quindi rinunciare al pavimento in legno per il timore di danni?" Vediamo allora di capire bene quali saranno le conseguenze al momento in cui accenderai l'impianto. Come abbiamo detto dopo qualche giorno il legno inizierà a perdere umidità. La conseguenza più significativa, e facilmente immaginabile, riguarda la riduzione della massa dell'assicella legno a causa di una ulteriore essiccazione della tavoletta di parquet. La riduzione delle dimensioni della tavola significa e la comparsa di fessure tra una tavola e l'altra. Generalmente la cosa non è grave, anche se esteticamente potrebbe risultare fastidiosa. Ma è una conseguenza che va tollerata: le fessure si richiuderanno con lo spegnimento del riscaldamento a pavimento. Come non stressare troppo il pavimento In casi gravi la riduzione della massa del legno può anche determinare torsioni o deformazioni. Questo accade quando il parquet scelto è particolarmente sensibile e "nervoso" oppure se viene stressato da un utilizzo improprio dell'impianto radiante o, infine, se sono stati fatti degli errori nella esecuzione del massetto o nella posa del legno. A proposito di massetto e di problematiche che può ingenerare ti suggerisco di leggere questo articolo: Il massetto per l'impianto di riscaldamento a pavimento Tieni conto che anche la manutenzione ordinaria può avere conseguenze a lungo termine sul tuo pavimento in legno: un pavimento su massetto radiante non va lavato troppo spesso con troppa acqua. Ne parliamo in un articolo dedicato proprio alla pulizia dei pavimenti in legno: Pulizia dei pavimenti in legno Il pavimento in legno lascia passare il calore? Il secondo motivo di disaccordo tra riscaldamento a pavimento e legno è il fatto che il legno è un cattivo conduttore. Il parquet non conduce energia statica (e questo è positivo) ma è anche un cattivo conduttore del calore. Il pavimento in parquet, insomma, può rappresentare un ostacolo alla diffusione del calore nell'ambiente dal massetto radiante a pavimento. Anche questo, se ci pensi, è piuttosto intuitivo: le maniglie delle pentole della nonna erano di legno, proprio per non scottarsi. Ma non erano fredde: quindi un po' di calore passava. Quanto calore? Ora lo scopriremo...ma intanto ti anticipo che il calore, pur mettendoci di più, comunque passa. La differenza, rispetto ad altri materiali per pavimenti, sta, quindi, sopratutto nella differente velocità con cui si scaldano. La resistività termica del parquet e degli altri pavimenti Nella tabella seguente vediamo il confronto tra legno e altri pavimenti, quali piastrelle in ceramica, moquette o linoleum. Il confronto è in termini di capacità di condurre il calore o, meglio, in termini di "resistenza al passaggio del calore": più il valore è alto, meno il prodotto conduce calore. Un parquet di legno di spessore 10 mm. ha una resistenza al passaggio del calore (resistività termica) di 0,050 contro gli 0,015 di una piastrella in ceramica. Una piastrella conduce meglio il calore rispetto al legno in modo più efficace e più rapido. Impianto a pavimento: il parquet va bene? Queste due prime considerazioni potrebbero portarci a pensare che tutti i legni sono inadatti all'impianto a pavimento. È davvero così? Il pavimento in legno è sconsigliato in caso di impianto a pavimento? No, non necessariamente! Certamente, come abbiamo visto, ci sono dei materiali, quali ad esempio le piastrelle in grès porcellanato, che hanno una migliore conducibilità termica e migliori performance. Ma, seppure più lentamente, anche il legno lascia passare il calore. Se il pannello inferiore su cui appoggiano i tubi è correttamente dimensionato "vincerà" la resistenza isolante del legno ed il calore riuscirà a fuoriuscire dal massetto verso l'alto. Certo, servirà un periodo di tempo più lungo e magari uno o due gradi in più di temperatura dell'acqua. Poca cosa rispetto alla bellezza di camminare su un pavimento in legno che emana calore. Un altro aspetto da valutare è la differenza tra materiali che sono assolutamente insensibili a variazioni di temperature come quelle determinate dall'impianto a pavimento (ad esempio la piastrella) ed altri che invece soffrono di perdita di umidità e di massa. Il legno è un materiale "umido", contiene circa un 10% di acqua al momento della posa, per cui qualche criticità in più da gestire. Se una quindicina di anni fa, con i primi impianti di riscaldamento a pavimento, queste criticità potevano determinare dubbi o problemi oggi abbiamo superato entrambe queste remore. Le problematiche che in passato erano dovute alla scarsa conoscenza dell'abbinamento riscaldamento a pavimento/pavimento in legno oggi sono risolte. Abbiamo metodi, tecniche e tecnologie che consentono di gestire bene questo "difficile matrimonio" che ormai conosciamo bene ed applichiamo con successo. Quale parquet sul radiante? Massiccio o prefinito? Il pavimento in legno massiccio presentava, certamente, molte più problematiche sull'impianto a pavimento rispetto al prefinito a due o a tre strati. L'avvento del prefinito multistrato - che è più stabile e sopporta meglio lo stress causato dal riscaldamento e dalla perdita di umidità - ha consentito un utilizzo più sicuro sugli impianti radianti a pavimento. Beninteso: ci è capitato, soprattutto in passato, di dover posare parquet in legno massiccio sopra ad impianti a pavimento. In questo caso occorre essere molto attenti: scegliere produttori di qualità, essenze giuste, essiccati in modo corretto, con spessore e strato di finitura opportunamente calibrati. Tutto deve essere molto accurato per riuscire a garantire un buon comportamento del parquet massiccio sull'impianto radiante. Certamente, il prefinito "perdona" di più: è in grado di gestire meglio lo stress provocato dall'impianto a pavimento. Solo prefiniti di qualità su impianti radianti Come sempre accade non si può generalizzare: un prefinito di cattiva qualità (e magari di provenienza "esotica") può comportarsi peggio di un massiccio prodotto con la massima cura. Una cattiva qualità di un prefinito a due strati, sollecitata dall'impianto radiante, può dare luogo a fenomeni di delaminazione del nobile che compromettono gravemente la funzionalità del pavimento e richiedono interventi invasivi. E' molto importante accertarsi di una serie di caratteristiche del prefinito: tipo di collanti utilizzati per incollare nobile e supporto, tipo di supporto, modalità e tempi di essiccazione del nobile. Noi controlliamo, con visite nello stabilimento, i nostri fornitori. Ma non è ancora sufficiente. Vanno eseguiti a regola d'arte anche i lavori di posa del prefinito, controllando il massetto, rispettando i tempi di maturazione del massetto ed eseguendo lo shock termico. Infine è necessario scegliere la giusta tipologia di legno. Leggi anche: i controlli da fare sul massetto prima della posa Leggi anche: Lo shock termico Quali essenze di parquet non sono adatte su impianto radiante? Quali sono, infine, le essenze di pavimenti in legno più adatte e quali quelle più nervose e quindi NON adatte ad essere posate su un impianto a pavimento? Iniziamo da queste ultime. ACERO L'acero, che nel mondo dei pavimenti è apprezzato per il suo colore chiaro tendente all'avorio con riflessi molto eleganti: purtroppo non è adatto all'impianto a pavimento perché perde molta massa a seguito dell'accensione dell'impianto. Le fessure che si creano sono particolarmente evidenti, vista la colorazione chiara, cosa che ne sconsiglia l'utilizzo. Approfondimento: ACERO CILIEGIO Il ciliegio è un legno poco consigliato su impianto di riscaldamento a pavimento in versione massiccia, mentre nella versione multistrato è possibile utilizzarlo. Il suo ritiro dimensionale è leggermente inferiore (0,23 rispetto a 0,25) a quello dell'acero. Per questo non è propriamente un legno consigliato su impianto a pavimento. Approfondimento: CILIEGIO FAGGIO Il faggio ha un ritiro dimensionale superiore ad entrambi i precedenti legni, raggiunge 0,31. Questo unitamente alla colorazione chiara ne sconsiglia l'utilizzo in sovrapposizione su impianto radiante. Approfondimento IL FAGGIO FRASSINO Il frassino ha un ritiro simile a quello del faggio. Anche questo sconsigliato, tra l'altro anche il frassino ha una colorazione molto chiara. Se sottoposto a termotrattamento il frassino diventa, invece, assolutamente consigliato. In quel caso la colorazione diventa scura. Approfondimento: IL FRASSINO ABETE E LARICE I legni resinosi, come Abete e Larice hanno ritiri importanti e non sono considerati legni stabili per cui sono sconsigliati su impianti radianti. Questi legni solitamente vengono proposti in versione a tre strati: in questa versione - e magari scegliendo una posa flottante - il legno acquisisce maggiore stabilità e può essere comunque posato. WENGE Tra i legni esotici il wengé è caratterizzato da un ritiro elevato e presenta, quindi, problematiche simili ai legni appena visti: va assolutamente evitata, come per gli altri che lo precedono, la posa in versione massiccia mentre per la posa in versione prefinito è necessario verificare con attenzione il tipo di supporto e la costruzione per evitare cattive sorprese. Quali essenze di parquet sono perfette per l'impianto a pavimento? ROVERE Il più diffuso ed utilizzato tra i parquet è certamente il Rovere che troviamo in moltissime finiture. Il prefinito di rovere si adatta bene all'impianto radiante e non presenta particolari problematiche. Approfondimento: IL ROVERE NOCE Altrettanto consigliato è il Noce che ha caratteristiche del tutto simili al rovere come comportamento all'umidità. Approfondimento: IL NOCE ESOTICI Tra i legni esotici le essenze consigliate su impianti di riscaldamento a pavimento sono Afrormosia, Iroko, Paduk, Teak e Doussiè.... mostra di piùArchitetto Michele Abbate
4 anni faUltima modifica: 4 anni faCC J ha ringraziato Architetto Michele AbbateCC J
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