Onorari: a percentuale o a corpo?
Fabricamus Architettura e Ingegneria
4 anni fa
Ultima modifica:4 anni fa
a corpo: una cifra unica come ricompensa delle prestazioni
a percentuale: come nei vecchi tariffari, in base all'importo lavori
Altro (motivate nei commenti please)
Risposta in evidenza
Ordina per:Più vecchia
Commenti (15)
Bartolomeo Fiorillo
4 anni faFabricamus Architettura e Ingegneria ha ringraziato Bartolomeo FiorilloFabricamus Architettura e Ingegneria
4 anni faDiscussioni simili
Tariffario minimo architetti
(10) commentiSalve Beatrice, la storia relativa ai minimi tariffari è abbastanza lunga e complessa. Cerco di spiegargliela in poche parole. Tempo fa esistevano i minimi tariffari al di sotto dei quali non si poteva andare mentre sopra si, poi sono stati tolti in nome della concorrenza, dicendo che, ciascun architetto poteva calcolare il suo compenso come riteneva più opportuno ed ovviamente al ribasso. Poi è successo che ci sono stati svariati contenziosi in merito al mancato pagamento delle parcelle. Così, la giurisprudenza, ha stabilito che, ciascun architetto, deve fare obbligatoriamente un preventivo ed un contratto, utilizzando dei sofware specifici e che fanno obbligatoriamente riferimento ai tariffari da lei citati. Rimane però in essere la storia della concorrenza che viene esplicitata sotto forma di sconto (in percentuale) sia sul preventivo e sia sul contratto. Tale percentuale di sconto (in teoria e per la giurispudenza) la decide il professionista e sempre in teoria (poi ci sarebbero delle implicazioni di natura fiscale per il professionista), potrebbe anche essere pari al 100% e quindi tutto gratis.... mostra di piùArchitetti vs. Artigiani/Imprese Edili vs. Mobilieri
(22) commentiBeh, insomma..dipende molto dall'ampiezza dello spettro che ciascuno ha in testa per definire "considerevole" una spesa. Penso si possa sgrossare e concordare che un bagno "di medio livello" con soluzioni che non siano sanitari e piastrelle del più basso capitolato cinese e con una disposizione appena semplicemente diversa da quella già obbligata dalla posizione precisa degli impianti esistenti, non può costare meno che tra 5 e 10mila euro. Esiste un mondo intero di rivenditori e muratori che cercano di minimizzare l'aspettativa dei costi per invogliare il cliente ad imbarcarsi nel lavoro (che poi deve finire per forza) lasciandogli il compito di fare le addizioni alla fine e, se non proprio "distraendolo", quantomeno non cercare di fargli leggere esplicitamente che tra demolizioni (con i problemi nascosti che possono derivare dal far saltare una mattonella e vedersi partire le 5 adiacenti), buon senso (si sostituiscono rivestimenti e sanitari: è sciocco non rinnovare tubazioni vetuste degli impianti, il che comporta però dover demolire un pavimento intero incluso il massetto: non si vuole fare? Allora forse risulta più cost effective orientarsi su altre azioni per rinfrescare la stanza da bagno, dal colore agli accessori, etc) e aspirazioni estetiche (pur partendo dal presupposto di non volersi concedere il bagno di Vladimir Putin, la persona mediamente attratta dalle pubblicità patinate di bagni di 20mq cerca di appagare le proprie aspirazioni inserendo la doccia Makro filo pavimento sul bagnetto condominiale fine corridoio di 1,4 x 3,2 mt, e poi cercando di risparmiare montando le mattonelle di prezzo inferiore, magari "sopra quelle esistenti" e tutto il repertorio annesso di esperienze vissute, senza capire che magari dirottare la spesa della doccia sul riposizionamento degli impianti produrrebbe un risultato qualitativamente molto maggiore) deve avere in tasca 10mila euro per pensare con serenità a rifare una stanza da bagno potendosi orientare nella scelta di sanitari, rubinetterie, accessori, loro disposizione nella stanza, rivestimenti e quant'altro. Se alla fine avrà speso di meno (questo target non è affatto da escludere) tanto meglio: ma il problema è se accade il contrario: se il cliente pensa di stare dentro a 3000 euro per rifare il bagno e poi passo dopo passo, "strappo" dopo "strappo" e concessione dopo concessione, si trova ad averne spese 6500. Ed ora, in questo quadro, secondo l'uditorio medio di chi legge queste pagine in veste di utente, il progettista della rivendita di box doccia Makro potrebbe mai consigliare di destinare la stessa risorsa ad un implementazione dell'intervento edilizio scegliendo una doccia gradevole di media gamma al posto del top della Makro? E l'architetto che lavora direttamente per il cliente? Il muratore potrebbe mai dire che "se si opera in questo modo si può evitare di demolire l'intero pavimento"? E l'architetto del cliente? A questo punto, sgrossato il calcolo per cui (ma vado veramente con l'accetta) un bagno prevede l'investimento di 10mila euro, farei io una domanda candida, sincera e spassionata all'utente di turno: qual'è il valore giusto che è disposto a spendere per la consulenza di un professionista che lo affianchi e lo guidi nel compimento di un'operazione comunque complessa? Sarei sinceramente grato di una risposta dall'utente medio. Entrare nella sua testa e scoprire come ragiona.... mostra di piùquanto costa un architetto?
(50) commentiCaro architetto Masu, forse sarà perché dalla mia foto non si vede nemmeno un capello bianco: puntualmente li dimentico a casa prima d'uscire :) ma l'ordinamento con cui sono lauerato io è lo stesso tuo, la mentalità pure, il modus operandi altrettanto. Il problema è che le varie leggi, leggine e decreti con cui ci scontriamo quotidianamente non ti lasciano scampo: devi per forza sottostare a ciò che ti impongono. Pertanto il preventivo non solo è obbligatorio, ma è la prima cosa che bisogna consegnare ad un potenziale cliente, poi se quet'ultimo firma il relativo contratto, si comincia finalmente a parlare di archittettura. Che tristezza. Qui poi abbiamo una legge regionale che in nome della tutela delle libere professioni, celando il reale scopo per cui è nata, impone la sospensione dei titoli edilizi se non si allega il contratto, la dichiarazione del tecnico attestante il come, il quanto ed il quando è stato pagato, nonché la copia dei bonifici ricevuti. Per intenderci, come se non bastassero i concetti di onoraio congruo ed onesto, la trasmissione automatica di ciascuna pratica da parte dei vari enti all'AdE, i pagamenti obbligatoriamente fatti a bonifico su un conto dedicato all'attività ed ispezionabile a piacimento, fatture elettroniche, ecc. Fatto tutto ciò, purtroppo, nel tempo che rimane, se e quando rimane, si fa l'architetto. Capisco che la situazione non sia uguale nelle varie regioni italiane: diciamo che in Basilicata, essendo una piccola regione priva di problemi seri, le autorità preposte ai vari controlli, proprio perchè non ci sono grosse emergenze, finiscono per concentrare il proprio operato su eventuali irregolarità spicciole e quindi guai al committente se il suo tecnico non ha fatto il contratto corredato di preventivo e non ha dichiarato di essere stato pagato. Ma vedrai che prima o poi, un poco alla volta, si uniformeranno tutte le regioni e quindi l'architettura, quella che ci hanno insegnato con quell'ordinamento a cui tu ti riferisci, quella artigianale, sartoriale, passerà ovunque in secondo piano rispetto a concetti di venale materialismo. Quindi è con enorme tristezza che ti consiglio di prepararti a discutere prima di onoraio e poi di architettura perchè, il preventivo e relativo contratto è già obbligatorio in tutt'Italia, le leggi regionali sulla "tutela delle libere professioni" sono, che io sappia, già attuate in quattro regioni su venti, ma in molte delle sedici rimanenti, si sta lavorando già in tal senso, con buona pace dei validissimi e condivisibilissimi concetti da te espressi.... mostra di piùCappotto interno in una camera da letto
(13) commentiMirella, l'avevo immaginato che non poteva fare il cappotto esterno, ma quanto ho scritto era per consigliarle cautela nel fare il cappotto interno perché spendereste soldi senza risolvere il problema, lo sposterebbe solo in altri punti della stanza. Un paio di domande: in che regione abitate? Che clima c'è, secco o umido? Che tipo di riscaldamento avete? Tenete la camera da letto calda o un po' fredda? La parete della stanza che è ammuffita ed è rivolta verso l'esterno della casa, in che direzione è orientata? A nord? Sicuramente è una parete fredda, su cui appunto si va a condensare l'umidità prodotta sotto forma di vapore acqueo nella stanza quando si abbassa la temperatura della muratura e lì ridiventa acqua (rugiada). Quella data situazione termodinamica si chiama infatti "punto di rugiada". Per mantenere asciutta e sana la parete basterebbe che il muro non raggiungesse mai quella particolare temperatura che fa diventare il vapore acqueo rugiada. Ci sono in commercio dei piccoli sensori che avvisano quando una determinata parete sta per raggiungere il punto di rugiada, momento in cui dobbiamo ventilare (per far uscire umidità) e poi scaldare un po' di più la stanza. Non è facile mantenere questo equilibrio, soprattutto se l'aria esterna è molto umida, a volte più umida di quella interna. In questo caso un deumidificatore serve, oltre che aumentare un po' la temperatura del riscaldamento. Il cappotto interno sicuramente aiuterebbe a mantenere un po' più calda la stanza, a disperdere meno calore, ma lo faccia progettare da un termotecnico, per evitare di creare ponti termici altrove, su cui si condenserebbe di nuovo il vapore acqueo della stanza. Sul web si trovano le tabelle dei punti di rugiada, o "dew point". Aiutano a calcolare, in base alla temperatura della stanza, alla temperatura della parete e alla percentuale di umidità presente, a quanti gradi si forma la condensa. Per esempio, se in casa ho una temperatura di 20 gradi, ma la percentuale di umidità presente è il 70%, la condensa si forma sulla parete se questa si raffredda e raggiunge i 14,4 gradi. Quindi man mano che scende la temperatura esterna il rischio aumenta.... mostra di piùFabricamus Architettura e Ingegneria
4 anni fastefaniasasso61
4 anni faUltima modifica: 4 anni faFabricamus Architettura e Ingegneria ha ringraziato stefaniasasso61Fabricamus Architettura e Ingegneria
4 anni faBartolomeo Fiorillo
4 anni faUltima modifica: 4 anni faFabricamus Architettura e Ingegneria ha ringraziato Bartolomeo FiorilloArchitetto Michele Abbate
4 anni faFabricamus Architettura e Ingegneria ha ringraziato Architetto Michele AbbateFabricamus Architettura e Ingegneria
4 anni fastefaniasasso61
4 anni faUltima modifica: 4 anni faFabricamus Architettura e Ingegneria ha ringraziato stefaniasasso61Fabricamus Architettura e Ingegneria
4 anni fastefaniasasso61
4 anni faUltima modifica: 4 anni faFabricamus Architettura e Ingegneria ha ringraziato stefaniasasso61stefaniasasso61
4 anni faUltima modifica: 4 anni faFabricamus Architettura e Ingegneria ha ringraziato stefaniasasso61Bartolomeo Fiorillo
4 anni faUltima modifica: 4 anni faFabricamus Architettura e Ingegneria ha ringraziato Bartolomeo Fiorillostefaniasasso61
4 anni faUltima modifica: 4 anni faFabricamus Architettura e Ingegneria ha ringraziato stefaniasasso61
Sponsorizzato
Ricarica la pagina per non vedere più questo specifico annuncio
Architetto Michele Abbate