se non paghi niente preventivi

4 anni fa

buongiorno, vi sembra normale che un rivenditore di cucine importante ti faccia un paio di progetti con preventivo ( non consegnato ma solo a voce) e che se vuoi ulteriori info come marca cerniere, o rivedere le caratteristiche dell'anta o valutare altro devi prima dare un acconto? io lo trovo inaccettabile, non posso bloccare una cucina solo perché hai speso tempo a farmi due_tre progetti!!! cosa ne pensate?

Risposta in evidenza

Franco2018

4 anni fa

Un preventivo è il solo modo che un venditore ha per convincere un cliente a fare un acquisto: se non è capace a farlo, ad usare i modi opportuni per "accaparrare" il cliente ... è meglio che cambi mestiere ...

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Commenti (55)

lucia
Autore originale
4 anni fa
io il disegno sono riuscita a memorizzarlo quindi quello è chiaro, non trovo giusto che se chiedochiedo un secondo o terzo appuntamento per vedere bene la rifinitura dell'anta o le caratteristiche delle cerniere questo non sia possibile. del resto non penso che ad un primo appuntamento tutti riescano aad individuare la propria cucina, io per le meno voglio sentire più mobilieri prima di decidere da chi comprare. cmq la.mia proposta di fare il preventivo a nome fi mio marito è nata dal fatto che la ragazza mi ha detto che per direttive aziendali non ppoteva cocontinuare con me
lucia
Autore originale
4 anni fa
io ho girato veneta cucina, lube, arredo 3 che vende anche aran e nessuno mi ha lasciato un preventivo scritto. non lo trovo
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Q
(8) commenti
Uh, tanta roba! Così si dice ora? Scusa, un chiarimento: Ma a parte il SEO (e c' è così tanto da dire che nemmeno ci provo) e la grafica ( "decoro" secondo te...e può anche essere) non ho visto nominare nel tuo vademecum un mimimo accenno relativamente alla cosa più importante per qualsiasi sito (e per qualsiasi settore, servizio/prodotto, BtoC o BtoB che sia) : i contenuti ! Quelli chi li fa? Il cliente ? Speriamo di no... I contenuti, quelli che ti fanno vendere, ti fanno percepire in un modo corretto, ti posizionano (quelli sì che lo fanno) e ti fanno collocare nel cervello delle persone subito, immediatamente, a chi ti rivolgi/ target / se puoi servirmi, ecc, ecc, quelli che fanno la differenza tra un sito che "funziona", viene letto, capito, è chiaro cosa fai e il valore che vendi ( non parlo delle solite frasi copia e incolla e autoelogi, parlo di marketing, comunicazione, attraverso testi abbinati a foto belle si, per forza, che facciano passare un concetto di professionalità/serietà/eccellenza senza nemmeno doverlo sottolineare con una scritta, anche perché è il minimo sindacale se stai vendendo/presentando nel tuo sito web un prodotto o offri/ proponi un servizio serio, ecc, insomma tutte quelle cose fondamentali che assieme "costruiscono" e restituiscono al cliente del tuo cliente l'immagine che farà sì che quel prodotto/servizio diventerà il suo prodotto o il suo servizio ! ) In sintesi per chi ci legge: io vado in una web agency e da signor nessuno, perché non ho mai avuto un sito, mi trasformo con il sito di una web agency, che tutti trovano ( ...tutto da vedere ) in un'azienda che viene vista, funziona e vende. Mhhh... intendiamoci, io non ce l'ho con te, nemmeno ti sto attaccando, ho incontrato così tante web agency o smanettoni di SEO o consulenti in tanti anni di lavoro che il tuo mettere in allerta sui cialtroni è una giusta mossa! Purtroppo vale per un po' tutte le professioni, c'è chi si sveglia creativo e oggi vuol fare l'architetto, designer, arredatore d'interni perché ha imparato a usare autocad o un programma 3D... Ma un sito è esattamente come una brochure o una presentazione aziendale o un film o un video ...(ll modo di comunicare é differente in ognuno di questi strumenti, precisiamo, a scanso di equivoci) se tecnicamente è ok, se è facilmente fruibile, se è stato pagato il giusto (anche lì e tutto da capire) ma non dice niente... che valore ha ottenuto il cliente? Io inizierei da qui ed è la parte più dura da snocciolare. Chiaramente, se il cliente sa già tutto e il marketing, se lo fa lui perché ha tutte le competenze per farselo, allora nessun problema, voi siete la mano giusta (tecnologia ecc, non sto sminuendo il tuo lavoro!) e loro il cervello ok! Ma non è mai così ! Io lavoro a due centimetri di distanza, da anni e ogni giorno, da chi si occupa quotidianamente di alcune delle attività che hai nominato sopra e so bene il tempo che ci sta dietro, problematiche, burocrazia, problemi tecnici, tantissima competenza, continuo studio e aggiornamenti, prove e test, come per tutte le attività fatte bene, quindi, ho il massimo rispetto per lui... senza di lui il mio lavoro non vivrebbe, ma senza il mio, non vive il suo! Mi sono dilungata e non era nelle mie intenzioni giuro, ma il tema è molto complesso, ecco perché, come dici tu, la gente non sa che pesci pigliare e a volte rimane fregato! Succede anche se compri la lavatrice che costa meno o .....tenetevi .....il frigo in offerta e vi giuro non c'è la luce ! Ho visto anche questo! Ma se ne accorgono a casa! Che dire ... Il cliente dovrebbe in primis capire molto chiaramente dove vuole arrivare e cosa realmente gli occorre per farlo (inutile vendergli la Ferrari se deve fare casa ufficio, che distano tra loro un chilometro, eppure tanti lo fanno, perché pensano al loro portafogli e non alla vera esigenza di chi hanno di fronte, una cosa che non paga mai!) e quale è il suo vero budget per ottenere tutto ciò E poi sceglierà chi gli ha fatto la migliore impressione, chiesto il giusto e rassicurato su tutti i se e ma ... Forse relativamente alla Ferraro... è un po' come comprarsi l'auto nuova: giri tutti i concessionari a parità di cilindrata, accessori, prestazioni, consumi, anni di garanzia, simpatia e disponibilità (anche alle domande più assurde e quindi ore e ore a fare formazione al tuo probabile cliente su cosa sta comprando, ovvio lui mica è esperto di motori no?) del venditore, autorevolezza del brand, esperienza dell'amico che già l'ha acquistata, ecc poi decidi! Inoltre, questa é una metafora che prende in considerazione solo alcune questioni legate a un acquisto importante, perché l'auto non te la fanno esattamente su misura, ma il sito si ( parlo sempre di contenuti poi anche il resto può essere fatto ad hoc,nei limiti...)! Quindi ciò che aggiungerei, che dovrebbe "emergere" ed essere ben chiaro nel rapporto cliente/venditore sito é che quella soluzione é studiata apposta per lui (certo il tema w.press é disponibile a tutti e chi te lo vende a 1000 euro e costa 70 e lo si vede on line!....beh no comment, come dici tu, io nemmeno glielo venderei...lo compra lui e la licenza é sua) quindi, rispetto reciproco, io per i suoi soldi e lui per il mio tempo! una buona giornata e un buon lavoro! antonella Ps se cerchi il mio sito www.antonellanatalis.it é off line da anni, era vecchio decrepito e mi remava contro, ho dovuto toglierlo anche se molto carino era tecnologia anteguerra! Il bello e il brutto di avere troppo da fare per poterselo creare e non poterlo delegare ... perché il sito non me lo fa il web designer ma lo facciamo assieme!
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Help: Ingresso buio e con pavimenti non uniformi!
Q
(33) commenti
Gent. Sig.ra Paparo, vorrei solo far riflettere che molte volte si guardano gli spiccioli e si perdono le migliaia di euro. Molti ad esempio non battono ciglio per pagare un aperitivo 10 euro ma si indignano a spendere 10 o 20 euro in più per una maniglia che dovrà durare anni, o non sanno neanche che con l'equivalente di una cena in più possono prendere in un buon prodotto in un centro specializzato con tutte le garanzie di qualità ed un servizio completo, o che un un piccolo progetto mirato e contenuto avrebbero la soluzione migliore e magari anche risparmiando su prodotti che un progettista sa come e dove reperire e far modificare. Ora, non ho pregiudizi ( a dire il vero mi vengono quando le mie orecchie sentono "pavimenti in vinilico similceramica" il dubbio che l'intervento fosse intercontinentale mi è venuto, però la signora non deve vendere casa e fare interventi posticci, deve abitarci) nè è mia intenzione boicottare marchi, ho chiesto gentilmente di evitare di fare pubblicità a centri fai da te low-cost in una piattaforma di "professionisti".... è questione di buon senso, ma Il punto era incentrato sul criterio di scelta in base al prezzo . Non sarebbe forse meglio fare le cose poco per volta ma farle bene? si spende meno e si arreda meglio. Officine mi offre uno spunto con l'esempio che ha fatto del supermercato vs negozietto sotto casa per identificare meglio quello che volevo dire: dalla sua metafora direi piuttosto che preferisco bere una bottiglia di vino buono saltuariamente piuttosto che il vino fatto con la polverina tutti i giorni. Preferisco mangiare il pollo 2 volte al mese ma ruspante allevato naturalmente preso dal mio macellaio di fiducia piuttosto che un pollo gonfiato in 20 giorni con ormoni e antibiotici a 3,90 euro x 8 cosce al ipermercato ( perchè finchè si acquista in base al prezzo es. 3 euro per otto cosce, di polli ruspanti finirà che non ne troveremo più e li faranno magari crescere con 4 cosce così rendono di più, eccheccivuole! ogm più ogm meno... ) potrei continuare all'infinito ... ma il concetto è che: il quanto si spende dipende dal come si spende. Veda sig. Paparo, non si tratta di budget, quando il cliente viene da me, come suppongo da altri pro, ed ha budget limitato una soluzione la troviamo sempre perchè nei posti specializzati non si trova solo il top di alta gamma ma professionisti che consigliano come spendere meglio .Spero di non avervi annoiato troppo! Buona serata
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Che fare quando i professionisti si comportano scorrettamente?
Q
(25) commenti
Giusto come esempio, la morma del FVG prevede (pag 20) per i dipendenti "Inoltre, nelle attività che prevedono la manipolazione di alimenti (ad esclusione delle rivendite di tabacchi con vendita di caramelle e similari): l i servizi devono essere interni all’esercizio o comunque collegati con passaggio interno;" Ora, se ho capito bene, nel caso in questione lo spogliatoio ha un accesso esterno ai locali dell'esercizio (ipotizzo da un cortile interno cui insistono due porte, quella dell'esercizio e quella dello spogliatoio). E questo spogliatoio include il bagno per i dipendenti. Ne discende che la norma suddetta sarebbe violata e quindi il primo architetto ha ragione ed il secondo torto, Vale lo stesso nella regione dell'utente Freccia? Qualcuno ha una visione diversa su quanto riportato dal Friuli Venezia Giulia? Inoltre pag 25 recita "Lo spogliatoio, preferibilmente, non deve comunicare direttamente con il gabinetto (wc)." il che peggiora le cose, ma la parola preferibilmente viene in aiuto (le solite cose all'italiana :D ) Infine "dovrà essere collocato possibilmente vicino ai locali di lavoro e riscaldato durante la stagione fredda. Se gli spogliatoi sono situati in un edificio separato da quello che ospita i locali di produzione deve essere previsto, ove possibile o ove ritenuto necessario per ragioni igieniche, un passaggio riparato al fine di evitare che i lavoratori siano esposti alle intemperie;" E "ove possibile" smentisce il primo punto! W l'Italia!!!!
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Maison du monde si o no?
Q
(15) commenti
A mio avviso comprare da una foto, soprattutto a quella cifra, è sbagliato a prescindere, io avrei l'ansia! Soprattutto se non puoi fare il reso! Quindi mi farei 80km e la andrei a visionare presso il punto vendita. Per quanto riguarda Maison du Monde in generale, come hanno già scritto prima di me, purtroppo non vale il prezzo che costa! Il legno è mooolto fine, ok è massello, ma non è paragonabile ad un mobile di falegnameria o di antiquariato. Fossi in te cercherei qualcosa di simile altrove: conta che tantissimi mobili di Maison, soprattutto la linea "classico chic", riprendono nelle forme i mobili "delle nonne" che trovi nei vari mercatini di antiquariato o su subito.it dai privati. Certo, poi vanno sistemati e quindi devi mettere in conto il costo del restauro, ma il legno è di tutt'altra qualità. Oppure, come già suggerito, porta la foto da qualche falegname e fatti fare dei preventivi. Altrimenti ci sono i vari kavehome, milliboo e superstudio che offrono mobili simili a "prezzo ikea" (ovviamente paghi per quello che offrono, spesso e volentieri laminato). Ti riporto la mia esperienza: mia madre ha una vetrina in stile chabby di Maison du Monde, in negozio i vetri sembravano chiari, portati a casa erano palesemente fumè... Non ti dico l'arrabbiatura! è andata anche in negozio a protestare ma effettivamente erano chiari per l'effetto ottico dato dalle luci in negozio. Da vedere è molto bella ed in sala da pranzo fa la sua figura, ma le ante sono posticce, i vetri fanno rumore quando si apre e chiude, insomma, io mi aspetto una cosa del genere da un mobile ikea in laminato che costa 200 euro, non da una vetrina pagata quasi 700. Conta che al mercatino dell'antiquariato di lucca, poco tempo dopo, trovai una vetrina in stile chippendale restaurata e rifatta in bianco: un amore. Prezzo 700 euro (che poi ai mercatini c'è sempre un margine di trattabilità)... A saperlo era da comprare quella e lasciare la vetrina da Maison du Monde :)
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Hermann
4 anni fa
Ultima modifica: 4 anni fa
Premesso che rispetto molto il lavoro e la professionalità degli architetti che collaborano con i mobilifici, ma questo modus operandi che lei ha descritto mi sembra controproducente... Come lo potremmo chiamare, "come perdere un cliente"? Per vendere la cucina bisogna fare in modo che il cliente sia soddisfatto della proposta (e i dettagli non sono insignificanti, anzi, se il cliente torna più di una volta vuol dire che è quasi convinto a procedere nell'acquisto), della competenza dimostrata dal mobiliere, della disponibilità, dei servizi aggiuntivi. Nel dubbio che i clienti, progetto finito e preventivo in mano, poi vadano a comprare da altri, a minor prezzo, posso capire che a loro dispiaccia aver lavorato gratis, e non veder retribuito il tempo trascorso a progettare la cucina. Per questo apprezzo i mobilifici che propongono chiaramente e fin da subito al cliente il progetto a un prezzo concordato, di solito simbolico, che poi scontano sul prezzo della cucina qualora l'acquisto venga poi confermato.

Diciamo che questo scoraggerebbe i perditempo e quelli già intenzionati fin da subito ad andare a comprare altrove.

Comunque, a me una cosa come la vostra non è mai accaduta, sono sempre stato accolto e seguito con estrema disponibilità e cortesia, si vede che questi da cui siete stati voi han già troppi clienti...
lucia
Autore originale
4 anni fa
sì Hermann V. anche secondo me il loro atteggiamento è stato indice di "come perdere un cliente", forse ne hanno tanti e nn gli interessava prenderne un altro. peccato!
Hermann
4 anni fa
Sì, e comprendo il suo sfogo. Di questi tempi, un cliente in più è prezioso, e va, come dire, coccolato un po'. Oltretutto il cliente insoddisfatto fa un pessimo passaparola. Quindi non perdono un cliente soltanto.
PRO
User
4 anni fa
Purtroppo è prassi di molti negozi di arredamento- in genere lo fanno perché se vi lasciano disegno e preventivo ovviamente andate da un'altro rivenditore a vedere se vi fa un prezzo migliore.
Hermann
4 anni fa
Ultima modifica: 4 anni fa
Un politica un po' perdente, sul lungotermine. Non ho mai visto, nemmeno in tempi pre crisi, la coda di gente in fila per farsi fare preventivi nei mobilifici (al contrario dell'IKEA). A volte gli architetti stanno e stavano per ore senza un cliente, per cui quando ne arriva uno, hanno sia il tempo che la convenienza per soddisfarne tutte le aspettative, con cortesia, tanto più se ritorna per avere altri dettagli, ché significa che è interessato. Ho sempre acquistato cucine nei mobilifici, andando con le idee chiare e il mio progetto, interessato quindi solo ad avere il preventivo in base a questo e facendo perdere poco tempo, ma poi ho giustamente acquistato dove avevo riscontrato maggior professionalità, esperienza, serietà e non ultima la cortesia, a parità di prezzi e qualità del prodotto. Se il progetto ha un costo (e di solito è compreso nel prezzo della cucina, non si creda che sia gratis) venga stabilito e concordato subito col cliente, e considerato quale acconto se si concluderà il contratto.
PRO
Falegnameria Grelli
4 anni fa
Nella nostra falegnameria i preventivi sono gratuiti e particolareggiati. Se il cliente viene in sede passiamo tutto il tempo necessario,anche nei fine settimana,a spiegare tecniche costruttive,materiali e finiture.Onestamente,forse perchè facciamo solo su misura e quindi non c'è un programma standard come ha chi vende cucine o arredi di produzione,i progetti li facciamo a conferma avvenuta.

Nel suo caso se un paio di progetti gllieli ha fatti (mi sembra normale che non glieli abbia consegnati) se sono stati disponibili a risponderle,credo che sia normale che per proseguire le chiedano un impegno.
PRO
RAIMONDO MASU TEAM
4 anni fa
Ultima modifica: 4 anni fa
Falegnameria Grelli Danilo, ma voi non siete venditori, negozianti...voi non vendete il nulla, voi rischiate, siete costruttori di poesia per abitare! altro mondo.
lucia
Autore originale
4 anni fa
Falegnameria Grelli Danilo beh, onestamente non sono d'accordo, per me continuare significava avere informazioni dettagliate sulle cerniere e poter rivedere l'anta. leggendo su houzz mi sono accorta che a questi dettagli non aveviavevo pensato in fase di progetto. e dalle discussioni lette la qualità di uma cucina dipende molto dalle cerniere, quindi se permette prima di firmare vorrei capire di che cerniere parliampparliamo. non chiedevo un altro progetto ma info dettagliate su quello su cui aveva lavorato la ragazza. però evidentemente sono troppo esigente e probabilmente la gente decide con più facilità di me.

per esempio andando da un altro mobiliere mi è saltato all'occhio che nelle ante di laminato in base a cose sono rifinite si può notare l"incollatura" del foglio di laminato oppure no....beh questo è un dettaglio estetico importante che a primo impatto non avevo considerato, oppure la certificazione sulla bassa emissione di formaldeide.....beh onestamente non credo di dover pagare per avere queste info solo perché hai passato due pomeriggi a farmi il progetto. se vuoi vendere devi darmi tutti i dettagli, credo!
stefaniasasso61
4 anni fa
Ultima modifica: 4 anni fa
allora deve farsi vedere un modello di cucina io devo dire che avevo girato molti mobilieri prima per informazioni senza farmi fare un progetto solo per vedere le cucine in esposizione la star _time della veneta cucine per es è uguale sia che ne fai 2 metri sia che ne fai 10 la cerniera è quella sia del laminato che del laccato modello oyster , poi avevo preso in considerazione la Meson e altre marche avevo ancora da fare le carte che già guardavo cucine ... se entra e chiede già progetto loro glielo fanno ma pensano che sia già decisa per quella marca .. per me l equivoco nasce dal fatto che lei ha bruciato incosapevolmente le tappe .. tutto qua cambi citta vada fuori si faccia vedere dei modelli diversi mettendo mani avanti che è ancora agli arbori..
PRO
Falegnameria Grelli
4 anni fa
RAIMONDO MASU TEAM che bella cosa che mi hai scritto.Grazie
PRO
RAIMONDO MASU TEAM
4 anni fa
Ultima modifica: 4 anni fa
Lucia lei ha ragione dal suo punto di vista, ma l'effetto prospettico rende tutto sovrapposto, in realtà i vari pezzi del ragionamento stanno su piani differenti e non interagiscono se no per l'effetto ottico. Se lei va in un negozio le cucine non le roducono, ma usano sistemi di case produttrici e li assemblano, alcune volte anche adattandole. Un costruttore invece , come Danilo i mobili li progette e produce, sempre diversi, e usa diversi tipi di ferramenta a seconda di cio che vuole ottenere. Quindi è normale che nei mobili su misura si possano trovare soluzioni tecniche differenziate (oggi più che le cerniere la qualità la fanno le guide). Cio che voglio dire è che sono due filiere inconfrontabili e pur partendo dallo stesso punto il progettista di una filiera non agisce allo stesso modo dell'altro, al punto che il progettista della filiera del negoziante può essere sostituito da un venditore. La differenza del progettista (venditore) che segue l'industriale è che conosce tutto sul sistema usato per produrre la propria cucina(...) ma può non sapere nulla del resto del mondo delle cucine, Il progettista del su misura è esattamente il contrario e potrebbe verificarsi il caso che di quella secifica produzione potrebbe saperne meno del venditore.

La mia opinione, se lei vuole fare sino in fondo e senza pagare onere, un percorso come quello che ci sta raccontando, provi a andandare dal negoziante oltre che con suo marito, con un professionista, come Volpi , o Roberta Tognoni ad esempio, vedrà che potra ottenere molte più informazioni.
PRO
Falegnameria Grelli
4 anni fa
Lucia sul preventivo il tipo di ferramenta di regola è specificato.Comunque in 2 pomeriggi,se la persona con cui ha parlato è competente,dovrebbe averle descritto e fatto vedere ogni minimo particolare.
lucia
Autore originale
4 anni fa
grazie amici di houzz per tutti i consigli, sicuramente un su misura nn si può confrontare con un prodotto industriale, di questo ne sono super cosapevole. l'errore probabilmente è stato nel non avere un preventivo scritto e quindi tanti dettagli nn li ho potuti verificare. cmq cambierò approccio. grazie a
Hermann
4 anni fa
Ultima modifica: 4 anni fa
Da tante (non tutte, ovvio) ambientazioni di cucine che vedo nei negozi, si deduce che non sono progettate da architetti, ma solo assemblate, in modo da accontentare l'occhio ma senza nessun rispetto dell'ergonomia. Per esempio, vedo spesso il frigo e la dispensa lontani dal lavello ma vicino a forno e fuochi. Poi, come disporre gli elementi a casa propria dipende molto da dove sono situati attacchi, scarichi, prese elettriche, e a questo servono i rilievi fatti a domicilio da parte dei mobilieri, tuttavia l'ergonomia dovrebbe essere maggiormente considerata, per evitare problemi e per motivi di sicurezza. Insomma, preventivo è una cosa, la cucina costa un tot a seconda di quanti elementi si acquistano, il progetto è un'altra cosa, ovvero come disporre bene questi elementi.
lucia
Autore originale
4 anni fa
Salve cari amici di houzz, Vi aggiorno sulla ricerca della mia cucina. ho chiesto ad un altro negozio di cucine, dove ero andata già due volte, che volevo un altro appuntamento per verificare cerniere e tipo di anta ( non famoso rivenditore incriminato in questa discussione).... molto carinamente mi hanno dato tutte le spiegazioni del caso, mi ha detto che tra le cucine Aran e arredo3 che loro stesso vendono le cucine Aran sono di una qualità superiore che hanno le cerniere blum e che anche le ante sono diverse le casse sono ignifughe Insomma mi ha dato tutte le spiegazioni del caso e come sospettavo nel caso di ante laminate si vede il foglio di laminato incollato sulla anta e quindi ci siamo direzionati sulla anta di legno dove questo brutto effetto estetico ovviamente non c'è
lucia
Autore originale
4 anni fa
quindi per dire che ogni negozio ha il proprio approccio lei addirittura mi ha detto che mi rifà il progetto in funzione di questi cambiamenti, quindi anta in legno abbiamo modificato il top e alcune Altre cose senza dover pagare nulla puntini puntini quindi negozio che vai modus operandi che trovi
Hermann
4 anni fa
Vede che qualche negoziante "vecchia maniera" (tradotto: "Buone maniere") ancora c'è? Sono contento ^_^ Buon acquisto!
lucia
Autore originale
4 anni fa
per curiosità in base alla vostra esperienza nel campo è vero che le cucine aran sono di qualità superiore ad arredo 3? rispetto ad una Scavolini, lube, veneta cucine, a che livello posso collocare aran? me la consigliate, considerando che vorrei una buona duratura
lucia
Autore originale
4 anni fa
cucina
lucia
Autore originale
4 anni fa
@Hermann grazie
PRO
Bartolomeo Fiorillo
4 anni fa
i rivenditori di cucine, camere e mobili in generale, fanno quello che dovremmo fare noi professionisti.....ossia si fanno pagare prima di dare informazioni tecniche e progetti.
Hermann
4 anni fa
Ultima modifica: 4 anni fa
Sempre tenuto conto che non intendo sminuire il concorso della progettualità nella vendita di una cucina, che deve avere la sua giusta retribuzione, secondo me c'è una sostanziale differenza. Se intendo costruire/acquistare una casa nuova, ho due possibilità: 1) mi rivolgo ad un architetto e pago il suo onorario; 2) mi rivolgo ad una impresa di costruzioni che ha già un progetto approvato, che mi consente qualche opzione da concordare, e pago il prezzo della casa finita all'impresa, in quanto il costo del progetto è già incluso nel prezzo. Vendere una cucina ricade nel secondo esempio, il costo del progetto dovrebbe già essere incluso nel prezzo della cucina.

Il progetto non è solo un preliminare per redarre il preventivo, ma è imprescindibile, indispensabile: senza progetto/preventivo non posso concludere la vendita, quindi, ponendo ostacoli vari alla definizione del progetto io venditore perdo la vendita, perdo il cliente, perdo la preziosa fonte di pubblicità data da un buon passaparola (soprattutto ora in cui tutto viene messo in piazza sul web).
Cuiprodest?
4 anni fa
Ultima modifica: 4 anni fa
Mi perdoni architetto Fiorillo, qui parliamo di rivenditori di prodotti industriali finiti, credo sia un po' diverso. Quando acquista una moto o un'automobile e chiede informazioni "tecniche" sui singoli modelli lei paga il rivenditore per averle? Non mi pare che l'utente volesse un progetto, aveva chiesto che tipo di cerniere utilizzasse un determinato modello di un determinato marchio
stefaniasasso61
4 anni fa
Ultima modifica: 4 anni fa
torno in discussione : la Veneta cucine nel mio caso mi ha fatto un preventivo dicendomi poi che con le misure mi avrebbe mandato il render prima di avere in render in mano ho dovuto versare 2000 euro ma ci aveva già dato un foglio con elenco di tutto . A bonifico effettuato ho avuto documentazione completa e da li è iniziato il sopraluogo.. le misure precise e un secondo e un terzo... sopraluogo .. mi hanno anche risolto il problema del nuovo muro non perfettamente allineato con un listello in acciaio .... Altrettanto è stato per i sanitari del bagno...e i mobili del bagno..hanno visto a dire il vero che ero decisa a comprare da loro...
PRO
Bartolomeo Fiorillo
4 anni fa
Se è solo sulle cerniere allora ha ragione l’utente..!
lucia
Autore originale
4 anni fa
Sì il progetto lo avevamo già definito negli incontri precedenti Quindi quello che chiedevo era un incontro per avere informazioni circa l'anta e le cerniere e vedere nel dettaglio se il foglio di laminato si notava o meno Ma come ha detto qualche utente in precedenza se vuoi vendere dovresti essere disponibile a dare tutte le informazioni possibili e immaginabili ad un cliente. Almeno questo è il mio punto di vista
lucia
Autore originale
4 anni fa
Poi se ti chiedo di fare una piccola modifica al progetto che può consistere nello spostare i fuochi nell'angolo piuttosto che in linea come avevamo visto fino a quel momento non credo che sia uno sforzo esagerato impossibile da fare o che chissà quanto tempo richieda Quindi sinceramente non penso che bisogna pagare bisogna pagare per un cambio di questo tipo
lucia
Autore originale
4 anni fa
Può inoltre ci tengo anche a dire che spesso noi clienti andiamo anche con delle idee ben definite Infatti i progetti che mi sono stati fatti li ho suggeriti io sono andata lì con le idee chiare di due tipi di disposizione Quindi alla fine voglio dire onestamente non è che chissà quale sforzo abbiano dovuto fare
PRO
金 Silvana G. | Interior designer e Home stager
4 anni fa
le ultime "piccole modifiche" che son state chieste a me, prevedevano di rifare il disegno
stefaniasasso61
4 anni fa
a volte andare con le idee ben definite può avere dei vantaggi e degli svantaggi nel senso che spesso ci si mette in testa qualcosa visto su riviste o su internet o case di parenti e amici che nel nostro caso può non andar bene o per spazio o per impianti, badget .. ecc e il rivenditore/ progettista diventa matto per accontentarci....se però un commerciante vuole vendere ad un certo punto accetta anche di discutere sulle modifiche all'ultimo momento sempre in fase di progettazione ...una volta fatto l'ordine è difficile tornare indietro ... a fare degli schizzi o a mano o computer capisco che è un impegno ma fare delle modifiche dopo è ancora più difficile ...
lucia
Autore originale
4 anni fa
@stefaniasasso61 esatto parliamo proprio di veneta cucine e sicuramente una volta fatto l'ordine non si torna indietro. a questo punto mi viene da ribadire che negozio che vai, modus operandi che trovi. ora per fortuna nel negozio che vende aran abbiamo trovato una persona molto più disponibile, che ci ha fornito tutte le info richieste, ora aspettiamo solo il suo preventivo per una cucina con la stessa disposizione di veneta cucina ma in legno. vi aggiornerò
PRO
Fabrizia Cantoni arredatrice
4 anni fa
Sono comunque ore di lavoro
Hermann
4 anni fa
Fabrizia, ha ragione, e ne siamo tutti consapevoli, tuttavia il costo del progetto preliminare (e anche di questo siamo consapevoli) è compreso nel prezzo finale della cucina. Si tratta di commercio, e non di libera professione. Ma anche se si lavora come arredatore per un mobilificio o uno show room si viene pagati solo se si conclude la vendita, e quindi è tutto interesse dell'arredatore, o del mobiliere, non far scappare il cliente che dimostra il suo interesse chiedendo dettagli e approfondimenti anche nei giorni successivi. Per fare un paragone, ho visto commesse/i di negozi di scarpe tirare giù mezzo negozio per cercare di accontentare probabili clienti indecisi, che alla fine se ne sono andati senza acquistare niente. Anche quelle erano ore di lavoro, ma nessun negoziante di scarpe ha mai chiesto a un cliente "dal secondo paio in poi o mi compra le scarpe o non gliene faccio più provare nessuna".
Cuiprodest?
4 anni fa
Ultima modifica: 4 anni fa
In un caso del genere sarebbe sufficiente fornire il listino prezzi, così il preventivo se lo fa il cliente da solo. Ma penso che non vogliano fare neppure quello. E allora penso sia giusto rivolgersi altrove :)
stefaniasasso61
4 anni fa
No rischia di fare un preventivo che non corrisponde
PRO
金 Silvana G. | Interior designer e Home stager
4 anni fa
per i preventivi e le configurazioni fai da te c'è il planner ikea, ti permette di valutare tutte le disposizioni e vedere le variazioni nei prezzi a seconda di cosa viene inserito
Hermann
4 anni fa
Ultima modifica: 4 anni fa
金 Silvana, il planner IKEA è perfetto per configurare cucine con moduli di larghezza pari (20, 40, 60, 80 cm), per i moduli di larghezza dispari (15, 30, 60, 90) esistono il configuratore https://it.kitchenplanner.net/ e il Visual Planner di Diotti https://www.diotti.com/it/cucine/progetta-la-tua-cucina-componibile
PRO
Fabrizia Cantoni arredatrice
4 anni fa
Buon giorno! Quello che intendo dire non è che non si debbano fare i preventivi o che si debba essere fiscali e fare pagare ogni respiro ma,credo ci debba essere da parte del cliente la consapevolezza che non si possono fare 20 preventivi da più rivenditori. Spesso è solo curiosità e ci sta, ma non si deve esagerare perché un progetto porta via un sacco di ore!
PRO
金 Silvana G. | Interior designer e Home stager
4 anni fa
peccato non poterli unire ;) :D

allora diciamo ikea e diotti, che almeno sai subito su che range di prezzi sei ;)
Hermann
4 anni fa
Fabrizia, su questo siamo d'accordo, e penso che qualunque persona normalmente impegnata non abbia a sua volta tanto tempo da dedicare alla ricerca di una cucina. Mai girati più di due o tre mobilifici, nella mia vita, e sono sempre andato con il mio disegnino pronto e le idee chiare, avrò fatto perdere mezz'ora al massimo e solo dove ho poi acquistato. Di solito si fa un giro negli show room e mobilifici vicini a casa per vedere cosa offrono, e sempre di solito si vedono ambientazioni di cucine standard col prezzo "totale" esposto, sufficienti a darci una idea di quanto si possa andare a spendere e a fare confronti tra le varie marche, ma poi, decisa l'estetica, siamo obbligati dagli stessi venditori a dover fare un progetto/preventivo, non abbiamo altra scelta. E se questo passaggio obbligato per entrambi, venditore e cliente (senza progetto niente preventivo, senza preventivo niente acquisto) diventa anche una imposizione, della serie "o confermi e lasci caparra oppure niente modifiche al progetto", mi sembra che si sconfini nella minaccia. Deterrente, a parer mio, per qualsiasi commercio.
lucia ha ringraziato Hermann
PRO
Fabrizia Cantoni arredatrice
4 anni fa
Ogni eccesso non serve ne in un senso ne nell’altro
Hermann
4 anni fa
Esattamente, è contrario a quel clima di fiducia che si dovrebbe instaurare tra venditore e cliente, soprattutto quando riguarda scelte così impegnative come l'arredamento di casa.
Cuiprodest?
4 anni fa
Dice bene Hermann (come sempre). Poi aggiungerei che i planner di Diotti o di Ikea possono darti un'idea della spesa acquistando da questi rivenditori. Se la cucina è di un'altra marca, o il fabbricante fornisce il listino prezzi oppure per convincerti a spendere dovrebbe come minimo farti un preventivo :)
Hermann
4 anni fa
Ultima modifica: 4 anni fa
La disponibilità, l'attenzione e la cura per il cliente fanno la differenza. Personalmente, acqusto e ritorno solo dai negozianti che hanno queste caratteristiche, di maleducazione e scontrosità ce n'è anche troppa, oramai, in giro, e quindi premio, con le mie scelte e i miei soldi, le persone che dimostrano ancora un po' di calore umano, gentilezza e cortesia.

Peccato perdere un cliente praticamente "sicuro" per un fiscale attaccamento a politiche e direttive di negozio, che per il cliente si traducono in freddezza e ostilità.
PRO
Architettare
4 anni fa
Ultima modifica: 4 anni fa
Buongiorno, noi seguiamo spesso i clienti nell`acquisto della cucina. Siamo convinti che, come in tutte le questioni, la domanda e l`offerta si debbano incontrare; soprattutto umanamente. Insomma, anche li` ci si sceglie a vicenda. Ci sono venditori che hanno una certa professionalita` e forniscono un reale servizio dando a volte risposte senza bisogno di tante domande e ci sono poi venditori che si limitano a vendere un prodotto, che ti riempiono di pensili o armadi ogni millimetro anche se hai quindici metri lineari di spazio e che non forniscono un servizio (preventivo incluso) neppure pagandolo. Questo indipendentemente dalla marca venduta. Ci sono poi i clienti, quelli con le idee formate o quelli che, mentre aspettano che si formino, pongono al venditore domande esistenziali (cuciniamo in due ma litighiamo sempre) formule chimiche del materiale per vedere se si macchia con la curcuma o conferme di prestazioni come se dovessero caricare i pensili di piatti di piombo o lavare i ripiani con l`acido solforico. La soddisfazione del cliente? Rimane sempre un interessantissimo fenomeno indipendente da tutto quanto detto sopra. Noi non abbiamo un rivenditore o una marca preferita se ci chiedono un consigli per noi niente supera una cucina disegnata su misura e fatta dal falegname!
Utente-996795543
2 anni fa
Cara Lucia, te lo spiego io il motivo per cui un rivenditore di cucine non ti rilascia preventivi e disegni se non hai comprato ancora. Naturalmente il venditore avrebbe dovuto darti tutte le spiegazioni sulle cerniere e quant'altro. Io progetto cucine da vent'anni e ti posso dire che i clienti ed il mercato sono cambiati e che c'è molta confusione e frode nel mercato. Quando tu vai in un negozio di cucine, dopo che hai scelto come dovrebbe essere la tua cucina e i materiali, un progettista serio lavora mediamente 6/8 ore per te, poi tu vedi la tua cucina progettata secondo i tuoi desideri ed entusiasta ne chiedi il prezzo. Ecco che vedi il mostro! ....a questo punto dici che ci vuoi pensare su, che il prezzo è andato un po oltre le tue aspettative e che vuoi confrontare quel prezzo con altri prezzi sul mercato. Chiedi un offerta per iscritto disegni con la scusa di volerli guardare a casa con calma e domani con la lista completa di tutto e disegni ti presenterai in un altro negozio dove un furbetto che non ha lavorato x 8 ore con un paio di trucchi e magari vedendoti una cucina otticamente uguale ma di meno valore e qualità guadagnerà. Ed un venditore che ha lavorato seriamente x 8 ore no e non solo ma rischia anche in questo modo di perdere il lavoro. Ti sembra giusto?
a_bandini
2 anni fa
Bisognerebbe sentire anche l'altra campana. Capire il contesto. Magari semplicemente non vi siete "usmati". Comunque direi che se i due progetti (con preventivo) sono stati presentati, il venditore ha fatto la sua parte. Magari il minimo indispensabile, ma ci siamo.

Se poi uno venisse da me per chiedere il preventivo di una cucina e si finisse per discutere di cerniere, mi sa che reagirei male ;-)

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se non paghi niente preventivi

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