Attraverso quale canale avete conosciuto il vostro architetto?

Commenti (31)

Hermann
Autore originale
4 anni fa
Personalmente, per quanto riguarda il passato avrei dovuto votare "Altro", in quanto lavoravo nel settore edilizio e avevo modo di conoscere personalmente vari architetti ed ingegneri, potevo valutare il loro modo di lavorare, la loro capacità comunicativa. L'ultimo e attuale, invece, l'ho contattato cercando un architetto qualificato Casa Clima nella mia zona utilizzando il loro sito www.agenziacasaclima.it. Mi serviva appunto la consulenza e un progetto per un grosso intervento di ristrutturazione che prevedeva interventi complessi di adeguamento energetico e strutturali. Sono contento della mia scelta, ho trovato grande professionalità, conoscenza delle problematiche e delle soluzioni che mi stavano a cuore, grande capacità comunicativa e di relazione.
Hermann
Autore originale
4 anni fa
PS Purtroppo l'architetto che ho scelto non è iscritto ad Houzz...
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Q
(18) commenti
Ciao Alessandra ,nella tua inserzione domandi quale sia la figura idonea alla quale rivolgersi . Dovresti cercare un progettista poeta che sappia creare l’armonia architettonica e d’arredo, che sappia dare a casa tua un valore aggiunto; che sappia cioè rendere la tua abitazione veramente la casa dei tuoi sogni. Quest’ultima è, a mio parere, la persona che per prima dovrebbe essere coinvolta nell’aiutarti a pianificare i tuoi lavori, ad individuare lo stile architettonico d’arredo, a concretizzare e a guidarti nelle scelte e nello sviluppo delle tue necessità. Proprio per questo la figura del progettista poeta è una figura fondamentale per lo sviluppo del progetto di casa tua. Attraverso la sua esperienza e la sensibilità, maturata negl’anni, dovrebbe essere il tuo faro guida. Credimi questo è l’unico modo per attuare la strategia corretta, per non incorrere in errori che comporterebbero continue modifiche dei lavori, inficerebbero il risultato qualitativo ed estetico, ma soprattutto porterebbero a raddoppiare i costi previsti. Ora come scegliere il tuo professionista? Ovviamente non esiste la figura professionale ideale che vada bene per tutti; ogni persona, per fortuna, è differente, con esigenze, sensibilità e necessità diverse e ciò rende il nostro lavoro una nuova sfida ad ogni incarico. Informati sul professionista a cui vuoi rivolgerti, guarda, osserva le sue realizzazioni e le emozioni che esse stimolano in te, cerca di comprendere la funzionalità dei suoi progetti in base alle tue esigenze. In questo modo, non ti sarà difficile individuare tra molti colui il quale possa fare per te .... Gianluca@internitreviso.it www.internitreviso.it
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In cucina, l'architetto ha sempre ragione?
Q
(26) commenti
le rispondo con vero piacere ringraziandola per la disponibilità. Vorrei aggiungere giusto una chiosa per meglio dettagliare il mio ragionamento. Nel proporle di chiedere al suo architetto un progetto ho semplicemente voluto dire(seguendo l'insegnamento di una storiella zen che conclude nell'indicare le cose che non si vedono il luogo dove porre maggiore attenzione) che l'architetto al contrario del muratore, idraulico, elettriciste, ma anche dello strutturista e dell'esperto di risparmio energetico,che vedono una parte del complesso lavoro per dare Forma a un Luogo dell'Abitare,...per ogni scelta che fa, il progettista , ha sempre come obiettivo il suo Abitare la quotidianità con i desideri, i bisogni , e le fantasie che ancora non sono state espresse con domande. Questo è il significato fertile di "anticipare" e di "progetto" che indicavo nel mio primo intervento...certo nel posizionare lo scarico del lavello o nel decidere circa la coibentazione potrà non esserci fantasia, ma le assicura che c'è molta immaginazione utile per predisporre presidi non solo contro il formarsi delle muffe o di prevenire infiltrazioni, ma anche e soprattutto per permettere a ciò che lei chiama "fantasia" di espandersi sino a lambire le domande di futuri bisogni. Il punto di applicazione delle scelte progettuali non è solo nel punto temporale e spaziale d intervento, ma è nel punto futuro in cui si dovrà agire per soddisfare un Bisogno (preparare il pranzo del Natale del 2020). Ovvero, non prevedere con tolleranza coerente la posizione dello scarico per il lavello della cucina, limiterà, dopo, l'uso di uno spazio e dunque le capacita prestazionali del sistema Abitare coerente con il suo vivere. Lei comunque sembra essere sulla buona strada. raimonod
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Aiutatemi a creare il servizio di progettazione on-line che vorreste!
Q
(148) commenti
Grazie Volpi, mi sento davvero onorata. Lo dico col cuore. Sono molto attratta dal vostro lavoro, e non è un caso che durante i miei lunghi soggiorni annuali a Parigi (per lavoro) visito con particolare accanimento il centre Pompidou: architettura e design sono opere d'arte. Sono affascinata anche dai piani urbanistici che immagino come la creazione che può aggiungere spazio e non sottrarlo alla comunità. E la fama ha poco valore, ne ha invece, il talento, il gusto, l'armonica visione di insieme, quel pizzico di psicologia e la montagna di pazienza per venire incontro alle esigenze confuse di un committente. I vostri lavori - di architetti o di interior designers - non hanno solo la cornice o un basamento di marmo... Ma anche una cucina di 3mq può essere una opera d arte da guardare e riguardare. Io non ho mai avuto la Tv e la sera - smessi i "panni curiali", ovvero quando smetto di scrivere e studiare - passo ore e ore a guardare i vostri lavori, come sfogliassi un catalogo d'arte. Bellissima la citazione, arch. Fiorillo. E' vero: siete creatori di sogni. Mai definizione fu più vicina al reale. Me ne disse una anche altrettanta bella, l'arch. Giacomo Leone, un grande amico da poco scomparso (l'aveva letta non ricordo dove): la differenza fra Dio e l'architetto è il dettaglio - proprio il dettaglio è uno dei vostri valori aggiunti.
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Dilemma Architetto
Q
(12) commenti
Buonasera Sara....lettera chiara? da profana direi di sì, nel senso che è specificato tutto ciò di cui si occuperà e anche il prezzo. Le modalità e i tempi non sono descritti e non so se questo possa essere tema di discussione...di certo devo riuscire ad avere un incontro chiarificatore...ti faccio un esempio: ho inviato un messaggio via whatsapp il 24 per chiedere un appuntamento in modo da iniziare a vedere qualcosa....al momento non ho neanche potuto vedere un abbozzo di progetto e non ho proprio ottenuto risposta, neanche un “ci sentiamo appena trascorse queste feste...”. Per questo sono molto avvilita e sconcertata...è vero che a questo punto devo telefonare, ma mi lascia perplessa il comportamento e non avendo mai interagito con professionisti del settore, perché è la nostra prima casa, non so cosa sia normale e come comportarmi, ovviamente.
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PRO
Bartolomeo Fiorillo
4 anni fa
Ultima modifica: 4 anni fa
Io non posso dire attraverso quale canale l’ho conosciuto il mio architetto..sarei troppo di parte..! ;-)
Hermann ha ringraziato Bartolomeo Fiorillo
Hermann
Autore originale
4 anni fa
Ultima modifica: 4 anni fa
Arch.Fiorillo, il sondaggio, rivolto ai privati o ad altri PRO non architetti, penso sia utile anche a voi architetti, per capire quali canali sono più fruttiferi. Voi, caso mai, scrivete cosa vorreste trovare in un architetto se foste al posto dei clienti, o come vi proponete con i clienti.
PRO
金 Silvana G. | Interior designer e Home stager
4 anni fa
io ho votato altro, per la mia zona ho il "mio" architetto (lo conosco da quando ancora studiava a Ferrara :D )

se mi servisse in una zona su cui lui non lavora probabilmente sentirei qua, da voi che leggo più spesso e relativamente alla zona in cui servisse
Hermann ha ringraziato 金 Silvana G. | Interior designer e Home stager
Hermann
Autore originale
4 anni fa
Devo dire che qui su Houzz ho avuto modo di visionare i progetti realizzati da molti architetti, e avrei l'imbarazzo della scelta, alta qualità, idee fuori dal comune, un vero piacere per gli occhi e la mente.
vecchiosetter
4 anni fa
Ultima modifica: 4 anni fa
Ho votato altro, lavoro nel settore edile quindi quotidianamente ho rapporti con ingegneri geometri architetti, quando ho avuto bisogno per esigenze personali mi Sono rivolto a qualcuno di loro
Hermann ha ringraziato vecchiosetter
PRO
OFFICINE VITTORIO COLOMBO SAS
4 anni fa
Anch’io x lavoro ho avuto modo di collaborare con diversi architetti e quando ho avuto necessità mi sono rivolta ad uno di loro x empatia. Ma ho avuto modo di conoscere su questo sito un Pro che mi ha particolarmente impressionato per il suo approccio progettuale e a lui mi sono rivolta per approfondire una tematica che mi stava particolarmente a cuore. Non solo ho trovato un professionista serio e preparato ma anche una persona che ti
sa ascoltare e sentire accolta/o. Non è il solo pro conosciuto. Ho avuto modo di chiedere consiglio anche ad altro Pro, per tematiche più di competenza legislativa, e ho potuto apprezzare anche in questo caso una grande disponibilità, competenza e gentilezza.
Hermann ha ringraziato OFFICINE VITTORIO COLOMBO SAS
Hermann
Autore originale
4 anni fa
Ultima modifica: 4 anni fa
Fa davvero piacere, OFFICINE. Apprezzo che lei abbia sottolineato quanto sia gradita dai clienti, oltre alla competenza, la capacità di dialogo, relazione, ascolto. In fin dei conti un progetto è come un figlio, viene concepito dal cliente e dall'architetto, e vederlo crescere seguito con cura ed interesse è ciò che più dona soddisfazione, sia al professionista che a coloro che vi andranno a vivere.
PRO
RAIMONDO MASU TEAM
4 anni fa
Ultima modifica: 4 anni fa
Hermann V. no! personalmente non considero il progetto (e quindi l'oggetto che ne consegue) figlio! no, ci sarebbero troppi cordoni da tagliare edipo da risolvere, lutti...no da molto tempo immagino il lavoro del progettista come quello di un capotreno, le persone salgono, interagiscono, scendono...le prendi in un punto e le porti a destinazione. Nessuno saluta il capotreno, magari riprendono lo stesso treno e ogni volta sono contente, qualchevolta un po contrariate...ma non sempre i ritardi sono responsabilità del solo capotreno, anche se ogni volta si impegna per recuperarne parte.
Hermann ha ringraziato RAIMONDO MASU TEAM
Hermann
Autore originale
4 anni fa
Ultima modifica: 4 anni fa
Arch. MASU, immagino che capiti anche un po' così, magari nelle grandi città. Forse nei piccoli centri è diverso, si vedono praticamente ogni giorno le case a cui si è lavorato, a incontrare e a parlare con le persone che ancora ci vivono, le quali mi fermano per strada e ancora mi chiedono un consiglio o mi manifestano la loro contentezza per i lavori fatti, anche se risalgono magari a vent'anni fa. E' una soddisfazione. Personalmente ho sempre vissuto ogni progetto esecutivo come un qualcosa di mio, ci ho messo la stessa cura, passione e attenzione che avrei usato per la casa della mia famiglia, e ancora adesso, passando davanti a quei mattoni, balconi, finestre, tetti, non vedo dei muri, ma tutto ciò che ha contribuito a realizzarli, il lavoro mio e dei colleghi, gli aneddoti, gli scherzi, le amicizie nate sul lavoro, le sfide e le difficoltà superate grazie allo sforzo e alla collaborazione di tutti, e quando si trattava di ristrutturazioni, i sorrisi di contentezza e soddisfazione dei clienti.
PRO
Architetto Michele Abbate
4 anni fa
Il mio lo conosco fin da quando sono nato. Me lo ritrovo ovunque vado. Lui in genere ci tiene a questo tipo di sondaggi e so per certo che da lui arrivano per passa parola. Insomma gli amici dei suoi clienti. Poi arrivano a lui perché lo suggeriscono anche molte ditte edili, mobilieri, rivenditori in genere. Ma secondo me molto dipende da dove opera un ipotetico professionista. Se in piccoli centri, per quanto possa essere ampio il suo raggio d’azione, conta sempre e solo il passaparola. In grosse città contano anche altre forme di pubblicità. Non so siti web, pubblicità elettronica ecc.
Hermann ha ringraziato Architetto Michele Abbate
Hermann
Autore originale
4 anni fa
Michele, ricordi quando i codici deontologici degli ordini professionali impedivano agli iscritti di potersi fare pubblicità? Poi le regole sono cambiate, ma non da molto, mi pare.
PRO
Architetto Michele Abbate
4 anni fa
Beh! Maria Grazia. Sono certo che se i professionisti di cui parli sono architetti, sappi che tale categoria è fatta prevalentemente di persone disponibili. Sono anche certo che ad entrambi faccia molto piacere che tu li apprezzi e sicuramente ti saranno grati per questo. Almeno, al posto di uno dei due io lo sarei. Perciò, se mi è concesso, ti dico grazie da parte loro.
Hermann ha ringraziato Architetto Michele Abbate
PRO
Architetto Michele Abbate
4 anni fa
Ultima modifica: 4 anni fa
Si Hermann certo che lo ricordo: mi sono iscritto con quelle norme in vigore. In realtà a prescindere dalle norme in vigore, non trovo corretto farsi pubblicità. Dal mio punto di vista è poco professionale: trovo giusto che siano gli altri a parlare di me, sia bene che male. Insomma il proporsi, il pubblicizzarsi per me un po’ sminuisce le figure professionali. A prescindere dal campo in cui operano
Hermann ha ringraziato Architetto Michele Abbate
stefaniasasso61
4 anni fa
Ultima modifica: 4 anni fa
sentivo parlare dai miei genitori di 2 architetti uno anziano che suppongo morto ed abitava sopra un alloggio di famiglia, una più giovane affermata a cui mia mamma si rivolse diverse volte e invece la prima volta che io mi rivolsi a un architetto avevo 17 anni e l'avevo conosciuto in un pellegrinaggio a Lourdes era una ragazza laureata da poco della mia citta che aveva già progettato una chiesa diventammo anche amiche.
Hermann ha ringraziato stefaniasasso61
Hermann
Autore originale
4 anni fa
Ottima esperienza anche la Sua, Stefania.

Michele, ma sai, dal 2000 in poi si era arrivati a un punto che non si potevano più tenere le briglie troppo strette agli iscritti, soprattutto dopo il sopraggiungere del web: ora, se non si ha una pagina su FB, Instagram, Linkedin, e se non si hanno recensioni, pare che non si sia nessuno...
PRO
Architetto Michele Abbate
4 anni fa
Si Hermann, certo che lo so. Ma nonostante tutto ciò, rifiuto dì adeguarmi. Con l'unica eccezione di Houzz, sito a cui mi sono iscritto per mere questioni di rilassamento e non certo lavorative, non mi trovi né su FB né da altre parti. Insomma, a prescindere da quali norme deontologiche siano in vigore, non trovo corretto il farsi pubblicità, soprattutto quando quest'ultima è palesemente scorretta e di parte. Ma non lo faccio solo per le professioni, in genere lo faccio per tutto. Non so, se ad esempio supponiamo che mi serva un certo mobile ed un mobiliere mi dica: "prendilo da me: come i miei non li trovi da nessuna parte", sta tranquillo che da lui non compro.
PRO
RAIMONDO MASU TEAM
4 anni fa
Ultima modifica: 4 anni fa
come cerco un architetto ? o per meglio dire come cerco un idraulico, un elettricista, un ingegnere, o un trova robe? Anche il mio Mobiliere a smesso di cercare e quindi si fa trovare...Non per essere simpatico a Picasso che lui trovava, meglio rubava o almio professore di composizione che aveva inventato la "continuità" per rubare meglio... no ormai dopo che il passaparola è un oggetto vintage falso, non rimane che ...sfilare in passerella, caricato a molla e mostrarsi come si mostrano i mostrati detro un vetro di plastica perche a lui piace al naturale.. Alzi la mano chi non ha mai rubato un'idea dopo aver coltivato l'ignoranza ... come trovo un architetto , che sia più bravo di me... perche è nel trovare la necessità di dare un nome a una azione ancora da compiere, non c'è un modo per trovare fuori dalla geometria , e non c'è morale o etica nelle parole prima che ritornino a essere rumore, ma c'è un labirinto vergine che mostra la sua rosa e l'unico filo possibile è il profumo della sua innocenza. Noi difficilmente vediamo una grande scritta su una mappa geografica... ecco per me quello è il canale coerente per trovare qualcosa che so di non sapere.
Hermann ha ringraziato RAIMONDO MASU TEAM
PRO
RAIMONDO MASU TEAM
4 anni fa
Ultima modifica: 4 anni fa
ps. anche gli architetti cercano architetti, non lo sapevate?, normalmente è per scaricare le colpe delle ineficenze proprie, ma forse è la stessa ragione per la quale lo cercano i clienti... non vi pare'
Hermann ha ringraziato RAIMONDO MASU TEAM
PRO
Architetto Michele Abbate
4 anni fa
Si Raimondo, vero anche quello che dici tu. Figurati che, per ironizzare in merito, all'università, per convalidare l'iscrizione ad un corso di progettazione (non ricordo quale) ci diedero come tema d'anno "Il falso d'autore", così lo definì il docente. In sostanza lo scopo era insegnarci a non scopiazzare e venne fatto facendoci capire che calarsi nei panni di un collega famoso, capire i suoi perché, usare le sue idee, se fatto con criterio, cioè conoscendo la storia dell'artista, le sue opere, le maglie architettoniche che usava ecc. era si possibile, ma richiedeva un tale sforzo ed un tale lasso temporale che tanto valeva, far da se senza copiare nessuno.
Hermann ha ringraziato Architetto Michele Abbate
PRO
RAIMONDO MASU TEAM
4 anni fa
" far da se senza copiare nessuno." affermazione pericolosa, spero non la senta il perfido Borges!!!
PRO
Architetto Michele Abbate
4 anni fa
:) tranquillo Raimondo: dovrebbe essere morto se non ricordo male. Ma se anche non lo fosse, allora che sappia che in genere non mi tange ciò che si può pensare, a torto o a ragione, di me. Tanto più in questo caso, in cui riportavo solo lo scopo del tema d'anno: ovvio che ognuno di noi faccia professionalmente ciò che può con le proprie capacità, anche se queste ultime sono di solo mero scopiazzamento.
Hermann
Autore originale
4 anni fa
Il termine "scopiazzare" lo si può anche interpretare da un altro punto di vista. Preferisco la versione "imparo da chi è più bravo o ha idee migliori, mi lascio ispirare". E' anche un segno di umiltà, riconoscere che nella vita c'è sempre da imparare, che c'è chi è meglio di noi, in ogni campo. Il contrario sarebbe presunzione e arroganza, altro atteggiamento sbagliato all'estremo opposto. Quelli che si chiamano "faccio bene solo io", e lavorare con queste persone è sempre fonte di tensione e frustrazione. C'è anche chi è peggio di noi, e allora, in quella occasione, i Maestri possiamo anche essere noi, possiamo insegnargli qualcosa, se è una persona abbastanza umile e desiderosa di migliorare. Sono, a mio avviso, normali relazioni di arricchimento reciproco, se si ha il giusto atteggiamento da entrambe le parti. Qui su Houzz imparo molto, e ringrazio tutti voi per le ispirazioni che mi date, anche se a vostra insaputa. Nella vita pensiamo di avere abbastanza mezzi e conoscenze per poter fare al meglio il nostro lavoro, ma quando scopriamo qualcosa di nuovo (e quindi da chi lo ha ideato e proposto) è una schiarita, una illuminazione, e se usiamo questa scoperta nel nostro lavoro, nella nostra vita, secondo me è un vantaggio per tutti. Con questo escludo il copia incolla di lavori interamente fatti da altri, ovvio. Quella è mera speculazione e furto di opera intellettuale, esecrabile e pure reato. Mi affido all'autostima e alla correttezza di chi Professionista lo è non solo sulla targa appesa al portone, ma nel suo modo di lavorare e di porsi. Buona giornata a tutti, felice week end!
Hermann
Autore originale
4 anni fa
Procedura corretta, fidarsi è bene, controllare e verificare è meglio. Non significa essere diffidenti, è solo normale e consigliabile prudenza e accortezza.
PRO
Bartolomeo Fiorillo
4 anni fa
Ultima modifica: 4 anni fa
Poi da professionista a professionista, mi è capitato di dover cercare un professionista in certi casi quando ho dovuto fare qualcosa fuori dalla mia zona..ed in quel caso otre al mio team, mi sono avvalso di figure del posto per espletare altre prestazioni e in quel caso senza che ci prendiamo non giro, o ti rivolgi a quello più in voga..(tanto ti serve come riferimento tra te e comune) o lo Cerchi tramite web con lo stesso metodo che ho detto prima.

A meno che l’incarico non richieda tutt’altro e qui entriamo in progettazioni articolate e complesse dove c’è bisogno di una sede sul posto e in quel caso cambiano tante cose.
Hermann ha ringraziato Bartolomeo Fiorillo
PRO
Bartolomeo Fiorillo
4 anni fa
Ultima modifica: 4 anni fa
Ma di base va detto che un professionista va scelto per le sue competenze, le sue conoscenze, , per le cose che ha fatto e realizzato e non perché fa dei bei rendering, perché veste alla moda o ha una bella faccia, o un bel carattere.

Una casa, un arredo, una struttura, un ponte non se ne fregano del se sei cordiale o scostumato, bello o brutto...hanno bisogno di essere realizzate bene e senza problematiche per l‘incolumità propria e delle persone.
PRO
RAIMONDO MASU TEAM
4 anni fa
Ultima modifica: 4 anni fa
solo una chiosa, l'argomento è interessante. La responsabilità. Ma non quella dell'aver copiato , quella cioè del render conto, Mi sto riferendo alla responsabilità della scelta e alla responsabilità dell'atto che agisce quella scelta. Il momento in cui tutte le regole sono sospese e agisce la tua in solitaria, andando a trasformare una parte di un sistema. Una attimo di eccezionalità che tuttavia cambia il sistema e non potrà tornare più indietro. Ecco in quell'attimo non esiste il falso, il vero, esisti l'individuo che agisce con una bomba in mano e si fa esplodere...Si, io la penso cosi, Nel memento in cui anche solo affermando, agiamo, indetermino a tal punto il sistema, come i cerchi nell'acqua, che nessun risultato che seguirà sarà lo stesso. Non serve a nulla fare la parte delle vergini sagge, con scorte di olio in abbondanza, siamo tutti vergini stolte con olio sempre insufficiente per il "ritardo dello sposo"... rido
Hermann ha ringraziato RAIMONDO MASU TEAM
Hermann
Autore originale
4 anni fa
Ultima modifica: 4 anni fa
Infatti non mi dispiace affatto, e non diminuisce la mia stima nei suoi confronti, quando il mio architetto mi propone una soluzione di un suo collega. Anzi! Se è la soluzione migliore tra tutte quelle possibili, comprese le sue, ha fatto il mio interesse, e di ciò gli sono grato. E' questo che intendevo con umiltà, che non significa "umiliazione" o mancanza di fiducia in se stessi. Bisogna essere come spugne, al giorno d'oggi, per non cristallizzarsi e rischiare di restare ancorati a certezze e convinzioni, per non restare indietro, tutto è ormai troppo veloce. Trovare la giusta misura non è facile, ci vuole il connubio equilibrato di un albero, ovvero solide radici unite a crescita e proiezione verso l'esterno e l'alto.
Virginie P.
4 anni fa
Buongiorno! Ho votato "passaparola", ma in realtà l'architetto l'ho "ereditato" dalla mia famiglia, anzi, tutto lo Studio. Nonni prima, genitori poi, infine io e i miei fratelli, ci siamo sempre avvalsi dello stesso Studio torinese, una dinastia familiare che si tramanda la professione di generazione in generazione. Una fiducia consolidata e mai tradita.
Hermann ha ringraziato Virginie P.

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