IL CASCO IN CANTIERE, VIENE USATO IN MODO CORRETTO..?

4 anni fa

Ultima modifica:4 anni fa

I diversi colori degli elmetti.

In Italia non esiste una legge che regolamenta e stabilisce la distinzione del personale per il colore dei caschi. Ma C'è un decreto normativo che può essere preso come riferimento orientativo ed è il D.M. 13 luglio 1990, n. 442, Allegato A, Capitolo 2, p.to 2.1.05, che asserisce che sul cantiere il personale si distingue per il colore dei caschi:

- preposto ai lavori, casco rosso o copricasco rosso (o anche capo cantiere...oppure addetto all'emergenza e primo soccorso)

- operatore abilitato, casco giallo; (operai generici)

- personale ausiliario, casco bianco (ingegneri, gli architetti, geometri ecc....)

- tecnici impiantisti oppure elettricisti ed idraulici, elmetto grigio

- coordinatori per la sicurezza, elmetto blu

Comunque la scelta dei colori dei dispositivi di protezione individuale è a discrezione del datore di lavoro.

Ma al di la delle direttive del D.M. 13 Luglio 1990...lo usano davvero tutti..?

Risposta in evidenza

Paola

4 anni fa

Buongiorno, vedo che i corsi on line proseguono.
Giusta la riconoscibilità tramite i colori, si usa tra camerieri e maitre al ristorante, tra il personale medico, perché non in cantiere?
Nella vita reale ne vedo pochini, così come altre protezioni che sarebbero obbligatorie.
Vedo anche lavori eseguiti sottotraccia e non so quanto impattino in un caseggiato mesi di martelli pneumatici per scavare tracce, togliere porte e finestre, aggiungere peso con pavimenti sopra i preesistenti.
I morti sul lavoro sono sempre troppi e la sensibilizzazione sul tema non è mai troppa.
Grazie e saluti

Ordina per:Più vecchia

Commenti (152)

PRO
Roberta Tognoni
4 anni fa
vedo che qua nessuno si sbilancia allora proverò io a postare la formula (anche se sono un po' fuori allenamento) v= radice quadrata di 2x9,81x facciamo 7 metri di altezza

Il calcolo lo lascio a voi

Speriamo di non fare un figuraccia con strutturisti, fisici ecc.
PRO
Architetto Michele Abbate
4 anni fa
Ahi, ahi, ahi Roberta: ti sei giocata lo stage :)

Nel tuo esempio ci sono due errori (fosse stato solo uno forse lo stage lo facevi ma due ......:) )

Prima di tutto va detto che con quella formula (non esattamente quella) non ottieni la velocità di un corpo in caduta libera tipica del moto rettilineo uniformemente accelerato, immobile all'inizio e senza considerare l'attrito che l'aria da li dove il corpo è in caduta. Non la velocità ma il tempo. Quindi non v= ma t= ed è il primo. Poi, il resto della formula sarebbe radice quadrata di due volte l'altezza diviso la forza di gravità quindi nel tuo esempio sarebbe radice quadrata di ((2x7)/9,81) ossia radice quadrata di 14/9,81 e cioè 1,19 s ed è il secondo. Bene ora si può calcolare la velocità che è pari al tempo per la gravità, quindi pari a 1,19s per 9,81m/s2 cioè 11,87m/s.
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(15) commenti
Buongiorno Lucia, oltre alle valide proposte postate dalle colleghe, provo a proporle anche la mia, magari troverà qualcosa di utile cui poter attingere: All'ingresso un armadio per i cappotti, oltre all'utilità funziona anche da schermo visivo per non avere la zona cottura a vista non appena si entra. La cucina ho provato a disporla a "L" per avere più piano di lavoro, con un banco snack per 3/4 persone, anch'esso utile in caso di maggior uso del piano lavoro. Una zona funzionale che parte dall'ingresso e arriva alla vetrata del soggiorno che divide e contiene (cappottiera, colonne frigo-forno, tv, piccola zona home office. Il divano pensato in quella posizione per due motivi: poter guardare fuori e avere privacy quando si apre la porta di ingresso. Il tavolo da pranzo parallelo alla parete di fondo, magari sulla stessa una bella carta da parati, e una sospensione (lampadario) di design, creeranno una gradevole vista, d'impatto, entrando in casa. :-) buone decisioni per domani!
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(31) commenti
Il termine "scopiazzare" lo si può anche interpretare da un altro punto di vista. Preferisco la versione "imparo da chi è più bravo o ha idee migliori, mi lascio ispirare". E' anche un segno di umiltà, riconoscere che nella vita c'è sempre da imparare, che c'è chi è meglio di noi, in ogni campo. Il contrario sarebbe presunzione e arroganza, altro atteggiamento sbagliato all'estremo opposto. Quelli che si chiamano "faccio bene solo io", e lavorare con queste persone è sempre fonte di tensione e frustrazione. C'è anche chi è peggio di noi, e allora, in quella occasione, i Maestri possiamo anche essere noi, possiamo insegnargli qualcosa, se è una persona abbastanza umile e desiderosa di migliorare. Sono, a mio avviso, normali relazioni di arricchimento reciproco, se si ha il giusto atteggiamento da entrambe le parti. Qui su Houzz imparo molto, e ringrazio tutti voi per le ispirazioni che mi date, anche se a vostra insaputa. Nella vita pensiamo di avere abbastanza mezzi e conoscenze per poter fare al meglio il nostro lavoro, ma quando scopriamo qualcosa di nuovo (e quindi da chi lo ha ideato e proposto) è una schiarita, una illuminazione, e se usiamo questa scoperta nel nostro lavoro, nella nostra vita, secondo me è un vantaggio per tutti. Con questo escludo il copia incolla di lavori interamente fatti da altri, ovvio. Quella è mera speculazione e furto di opera intellettuale, esecrabile e pure reato. Mi affido all'autostima e alla correttezza di chi Professionista lo è non solo sulla targa appesa al portone, ma nel suo modo di lavorare e di porsi. Buona giornata a tutti, felice week end!
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(235) commenti
Già dottoressa. Ma a parte le regole, per esperienza professionale, capite le idee progettuali rese al cliente con i render, poi esecutivamente, bisogna fare i conti con le scelte reali: ognuno fa le proprie scelte di pavimenti, colori, arredi. Certo, distributivamente il posizionamento dei mobili, il tipo di pavimento, la disposizione degli organi illuminanti si avvicinano molto ai render fatti in fase progettuale, ma le reali scelte sono diverse. Il pavimento non è mai esattamente quello dei render, i colori di tutto, anche se leggermente, cambiano in corso d'opera, si rimane colpiti da mobili diversi da quelli inseriti nei render. Ciò che rimane uguale sono solo gli aspetti distributivi, insomma. I veri render, si fanno quotidianamente in cantiere, adeguando l'idea progettuale di continuo, procedendo di pari passo con le scelte reali fatte dal cliente. Ovviamente i render servono: il cliente ha subito la percezione di come utilizzerà gli spazi, capisce in che stile sarà la propria casa, come deve orientarsi nelle scelte fatte nei vari negozi ad esempio capendo se deve vedere, in fase di acquisto un gres o un parquet o altro grosso modo di un determinato colore, ecc. Ma nulla di più. Il reale si fa giorno dopo giorno in cantiere e capita anche soventemente che, nonostante i render, l'impegno posto ogni giorno, le spiegazioni fornite di volta in volta al cliente, l'accompagnarlo seguendolo negli acquisti, si comprino arredi sproporzionati per gli ambienti che finiscono per "guastare" il progetto. Ai miei clienti capita spesso con i mobili da bagno, con le isole in cucina e soprattutto con i divani. Sempre decisamente enorme rispetto sia alle piante arredate, sia ai render, sia alle raccomandazioni fatte a loro ed al mobiliere di turno.
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Roma - Cercasi professionista ..."multitasking"!
Q
(9) commenti
Buongiorno, sicuramente una bella iniziativa l'acquisto di un immobile degli anni 60 e "trasportarlo" nel nostro secolo. Ci sono materiali, sistemi costruttivi, impianti ecc. decisamente diversi..quindi l'analisi deve essere molto meticolosa. La cosa più importante è l'armonia degli elementi e delle soluzioni, dei tagli e dei volumi, per rendere unico e confortevole l'oggetto. Condivido pienamente le grandi aperture, che rendono viva l'abitazione, La luce del sole è vita, è energia, quindi risparmio energetico sia di illuminazione che di calore, La scelta dei materiali deve essere accurata ed oculata, ci sono prodotti green ed a costo contenuto che risolvono e rendono salutare l'ambiente, direi indispensabile visto il contesto. Assolutamente consigliato un professionista, che possa comprendere le esigenze, le richieste, le sue volontà e le trasformi nell'oggetto dei suoi desideri. La distanza non è da considerarsi un problema, anche noi da anni lavoriamo su Roma, non ultimo un appartamento degli stessi anni, rivisitato in chiave industrial, un altra bella sfida con la completa soddisfazione della cliente,
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Hermann
4 anni fa
Ultima modifica: 4 anni fa
E speriamo che cadano solo neve, piume, foglie secche e bolle di sapone :)
PRO
Architetto Michele Abbate
4 anni fa
E togliamo pure la neve dall'elenco Hermann :)
PRO
Bartolomeo Fiorillo
Autore originale
4 anni fa
Non posso lasciarvi un po’ da soli, che dalle moto su strada, salite sui tetti e buttate giù le cose.

Rientriamo in tema su..! ;-)

hahahahhahah
Hermann
4 anni fa
Ultima modifica: 4 anni fa
Era appunto per tornare in tema "sicurezza in cantiere", Archimotociclisti :D

Michele, proprio niente niente neve? nemmeno quella lieve lieve della notte di Natale?
PRO
Architetto Michele Abbate
4 anni fa
Dai se si scoglie subito, diciamo mezza giornata va bene, ma non di più :)
PRO
Architetto Michele Abbate
4 anni fa
Ok Bartolomeo, ma nel frattempo togliti da sotto al tetto che ti vediamo: sei senza caschetto :)
PRO
Bartolomeo Fiorillo
Autore originale
4 anni fa
Hahahahah fatto..!
Hermann
4 anni fa
Ultima modifica: 4 anni fa
Tornando agli elmetti di protezione, e così per tutti gli altri dispositivi di protezione dei lavoratori, ricordiamo anche che le sanzioni per l'omissione del loro uso non sono solo a carico del datore di lavoro o del RSPP, ma anche imputabili al lavoratore stesso, sia per non averli indossati sia per non aver segnalato il mancato ricevimento degli stessi. Giusto per responsabilizzare anche i dipendenti, oltre ai responsabili. La propria sicurezza va pretesa, e adottata in prima persona.
stefaniasasso61
4 anni fa
Comunque anche la grandine sulla zucca fa male !!!! La mia particolamente dura ..... comunque Arch Fiorillo a 5 anni la sua moto immagino andasse a pile anche io a 4-5 andavo sui go kart ...anche sulle piste da sci è prudente avere l casco .. vai per il casco !!! ( Mi dicono in famiglia di non fare l'indisponente ma qui su HOUZZ Voi PRO state allo scherzo ... perdonatemi finche non potro riprendere a camminare romperò le scatole !!!!!!) Buona serata in allegria !!!
Bartolomeo Fiorillo ha ringraziato stefaniasasso61
PRO
Bartolomeo Fiorillo
Autore originale
4 anni fa
No @stefaniasasso61 era una mini moto a miscela..
stefaniasasso61
4 anni fa
Dai Fortissima !!!!!!!
Bartolomeo Fiorillo ha ringraziato stefaniasasso61
stefaniasasso61
4 anni fa
Ultima modifica: 4 anni fa
Col motorino ? Mini moto microbe !! Io non parlo perchè il motorino me lhanno comprato e lho lasciato in garage perche mi faceva paura non so perchè, ho preso subito patente a 18 anni ed ho girato sempre come adesso che faccio venezia _ san remo /nizza, Venezia _ LIvorno _ Olbia ecc giro giro anche in montagna con la neve in auto, ma non andrei col motorino neppure a comprare il pane !!! Bravo Arch Fiorillo !!!!
Bartolomeo Fiorillo ha ringraziato stefaniasasso61
PRO
Bartolomeo Fiorillo
Autore originale
4 anni fa
mini moto 49cc
stefaniasasso61
4 anni fa
Ultima modifica: 4 anni fa
forse ce n erano piu allora di adesso ? Usavano di più 40 anni fa ? Erano molto costose ? penso che mio padre anche se voleva rendermi autonoma e indipendente il più possibile ..fosse stato anche un prezzo abbordabile non so se avrebbe mai pensato a regalarmerala da piccola cosi ...mi hanno dato ( a parte bambole e BARBIE CON ANNESSI, dolce forno ecc ) triciclo e bicicletta ,pattini , anche quelli da ghiaccio e non sono neppure portata a pattinare ..la montagna e lo sci si quello l' ho fatto col casco negli ultimi anni ma le piccole moto no ... !!! Non ho avuto neppure fratelli .. non ricordo i miei cuginetti ...giocavamo sempre al mare !! ADESSO GUARDO COME é FATTA MINI MOTO 49CC
PRO
Bartolomeo Fiorillo
Autore originale
4 anni fa
Poi dopo anni di moto su strada quali:

gsx 500 a miscela, cbr 600, Yamaha r1, cbr 900, da 5-6 anni ho solo uno scooter 500 cc..! ;-)
PRO
Bartolomeo Fiorillo
Autore originale
4 anni fa
Ricordo ancora che con 200 lire facevo il pieno..a quel tempo ai distributori c’erano le colonnine per la miscela..oggi solo senza piombo..!
PRO
Bartolomeo Fiorillo
Autore originale
4 anni fa
Ultima modifica: 4 anni fa
Dopo la mini moto e prima delle moto serie, ho avuto un fantic motor 4 marce che Michele dovrebbe conoscere e ricordare se appassionato di motori, una vespa 50 rossa...che ancora ho, un 125 della Gilera il KZ e poi quelle elencate in precedenza..!
stefaniasasso61
4 anni fa
Ultima modifica: 4 anni fa
Mia sorella le ho chiesto si ricorda la mini moto di un nostro cuginetto io no!! Iil motorino si mi pare mi avessero preso un Benelli o Garelli nome cosi ( rivenditore inquilino di mio papa ) ricordo benissimo le vespe la Piaggio di Finale Ligure , la Gilera moto si.. la ricordo ne parlavano i miei compagni di scuola! La vespa avevo pensato a comprarla ma mi dicevano che non era stabile alla fine da brava paracula ho preso la vecchia Fiat 128 di mio papà ...
stefaniasasso61
4 anni fa
kz kAVASAki?
PRO
Bartolomeo Fiorillo
Autore originale
4 anni fa
Ultima modifica: 4 anni fa
No no kz 125 avevo appena 16 anni quando avevo il kz.

Era come questa in foto
stefaniasasso61
4 anni fa
Ultima modifica: 4 anni fa
mio marito che è del 69 mi dice che tutti i maschi da ragazzini sognavano il 125 !! Doveva essere bella moto per l'epoca ! Io non me ne intendo e salivo sulle moto degli altri ( mi portavano ) i primi tempi senza casco poi poco dopo col casco ... Mio marito è caduto da moto una volta e non c è piu voluto andare ....uno dei miei nipoti è come me non ha mai voluto la moto ha preferito a 18 anni auto , uno si ha uno scooter che usa in estate.. Mi fa bene un po di cultura motociclistica !!! Comunque non costano poco neppure le moto fanno tanto la disponibilità economica e la passione. Auguroni !!!
PRO
Bartolomeo Fiorillo
Autore originale
4 anni fa
Io dopo l’incidente sono risalito di nuovo sulla moto dopo un anno circa. La passione era più forte ed infatti ancora oggi vado in moto con scooter 500
stefaniasasso61
4 anni fa
Ultima modifica: 4 anni fa
si ma proprio questione di passione ..io anche avevo avuto incidente stradale ( non per colpa mia ) mio marito temeva non risalissi in auto invece non me nè importato niente ho ripreso subito a macinare km ( sono prudente, vado piano ) infatti adesso sono blccata a letto e sembro una tigre in gabbia ho sindrome del piriforme ( non posso camminare, ne guidare, ne stare seduta nella mia carriera ospedaliera è prima malattia dal 2006 se ho influenza prendo ferie ) pare che una delle cause oltre alla aria condizionata ghiacciata a cui mi sono esposta sudata da incosciente, sia o uno stiramento o la troppa guida perchè ho tutti gli esami negativi ( RX e risonanze magnetiche negative ) infiammazione e gran dolore !! Ma non voglio annoiarvi coi miei problemi !! MEGLIO LE MOTO !!!
Paola
4 anni fa
Eh, ma in Liguria Stefania, senza motorino non vai da nessuna parte: resti bloccato nel traffico da giugno a settembre!
Senza contare che i paesaggi sono spettacolari!!!
Saluti
Da Torino al mare in Liguria (non mi ricordo neanche dove) in due sul ciao, senza casco naturalmente , come se fosse la cosa più normale del mondo!
Che pazzi!!!
Non c'è bisogno di calcolare la velocità: andava pianissimo, specialmente verso il col di Nava.
Lo so, sono andata di nuovo fuori tema
Paola
4 anni fa
Allora parliamo della sicurezza delle mani: che ne dite di quelle belle maniglie rettangolari e spigolosissime che vanno tanto di moda?
Le abolirei per legge come armi improprie.
Saluti
PRO
Bartolomeo Fiorillo
Autore originale
4 anni fa
Ultima modifica: 4 anni fa
Oggi hanno iniziato a smontare il ponteggio ad un cantiere..la soddisfazione dell’impegno messo, le discussioni con le maestranze, le giornate passate in Cantiere..tutto inizia a svanire quando vedi che l immobile viene fuori cosi come lo avevi pensato.
stefaniasasso61
4 anni fa
Ultima modifica: 4 anni fa
si infatti Paola tutti con il motorino fuori solo io nel garage ma alla fine con l auto anche se rientravo alle 3 mia mamma era piu tranquilla e molti dei nostri genitori preferivano i figli in auto.

Il col di nava statale 28 la strada dei torinesi ancora adesso, vengono con le moto in estate !!! A quest ora tutti fuori tema.... ma il casco sempre sul lavoro dove necessario e in moto e sugli sci e anche in bici !!!! maniglie spigolose ? adesso ci farò caso ! Grazie Paola ....
Paola
4 anni fa
Era uno spunto per architetti, interior designer etc etc quello delle odiosissime maniglie spigolose: pessimo feng sui davvero!
Il casco ci vorrebbe anche in casa, per evitare le capocciate sugli spigoli delle ante!!!
Saluti
PRO
Bartolomeo Fiorillo
Autore originale
4 anni fa
Ha ragione Paola..mia figlia a due anni per correre in giro per la casa andò a sbattere con la fronte su uno spigolo di un mobile ed ebbe 5 punti. E posso comprendere la sua osservazione in casa.
PRO
Roberta Tognoni
4 anni fa
Adesso è tardi, domani riprendo in mano le formule e vediamo se riesco a rientrare in lista per lo stage :-)
Però che puntiglioso Michele, avevo cercato di semplificare un po' ma proprio non si può fare. Certo da uno che manda lo stesso appartamento con indicazioni diverse per verificare se effettivamente si sprecano a fare un calcolo personalizzato, cosa potevo aspettarmi. :-)
PRO
Architetto Michele Abbate
4 anni fa
ahahahahah Roberta. Dai, non è essere puntiglioso mettere al numeratore di una frazione ciò che invece deve stare al denominatore :) Nemmeno calcolare una cosa e farla passare per altro :) Vabbé dai, per questa volta sei perdonata ma mi raccomando ...... non farlo più :)

Beh! Se il calcolo invece di riferirsi a quella particolare casa si riferisce ad una simile, ipotetica ..... soprattutto poi se il calcolo che ti mandano è irrealizzabile.
PRO
Architetto Michele Abbate
4 anni fa
Ahhhhhh! Bartolomeo!!!!! Ma per chi mi hai preso!!!!! Guarda che sono giovanissimo!!!!! Come faccio, alla mia giovane età a conoscere il fantic motor a quattro marce?????

E' solo stato il mio secondo motorino, prima avevo una vespa 50 s bianca che mio padre mi sequestrò perché l'avevo portata a 125 (pezzi Pinasco). Poi una Vespa PX 125 e quindi un Ducati 900, subito rivenduto per i motivi che sai. Poi sono stato seriamente tentato dalla classica Ninja ZX 12R, ma non l'ho mai presa.
PRO
Bartolomeo Fiorillo
Autore originale
4 anni fa
iro Fantic morto..ma lo sai che l’ho tolto solo due anni fa..lo tenevo in deposito come Ricordo della mia prima moto a marce, ma poi l’ho dato ad uno he sicuramente lo avrà rimesso in sesto e restaurato.

Era uguale a questo il mio
PRO
Architetto Michele Abbate
4 anni fa
No a me ci pensava mio padre a farli sparire. Figurati che per il PX ero all'università, tornai a casa per we una volta, scesi in garage per prendere l'auto e notai che mancava qualcosa: il PX. Era sparito anche quello, così come la 50 s e il F.M.
PRO
Bartolomeo Fiorillo
Autore originale
4 anni fa
No no..mio padre era più amante di me per le moto..ed i motori in generale.

se fosse stai per lui avremmo avuto il deposito pieno..era un meccanico e le risuscitava alcune. Pensa che restauro per un cliente una moto Guzzi anni 60-70 credo, trovata in un deposito di una caserma dismessa.

peccato che non ho le foto.
PRO
Architetto Michele Abbate
4 anni fa
Il mio invece non è che avesse qualcosa contro le moto, solo conosceva suo figlio che all'epoca non è che avesse la testa proprio a posto a posto e quindi evitava come poteva. Per farti capire ti racconto la storia della vespa 50s, del perché me la comprò. A 14 anni cominciai con la frase: "Papà mi compri il motorino"? La sua classica risposta, sempre secca era: "No, a te no". Questo fino a quando, un giorno, un amico mi prestò la sua vespa elaborata per un giro e superai, su una ruota sola un'auto. Non mi resi conto che in quell'auto c'era mio padre. Tornato a casa mi fa: "Domani vai da Lellino (così si chiamava il rivenditore Piaggio) e ordinati la Vespa, che almeno, se muori, muori con il tuo motorino". :)
PRO
Bartolomeo Fiorillo
Autore originale
4 anni fa
Bellissimo..altri padri hahahahaha
PRO
Architetto Michele Abbate
4 anni fa
Già :)
PRO
Bartolomeo Fiorillo
Autore originale
4 anni fa
Diciamo che in un certo senso ed a loro modo, quei padri adottavano sicurezza a modo proprio...! Ma comunque al di là di tutto c’erano meno incidenti, quindi si era più prudenti a prescindere..!
PRO
Architetto Michele Abbate
4 anni fa
Si decisamente si, meno auto, meno motorini, meno moto. Nella nostra incoscenza eravamo "più protetti" dallo scarso traffico, non certo dalle tue parti, ma qui era così.
PRO
Bartolomeo Fiorillo
Autore originale
4 anni fa
Michele eravamo più responsabili, al di là del poco o alto traffico.
PRO
Architetto Michele Abbate
4 anni fa
Ultima modifica: 4 anni fa
Tu sicuramente, non lo metto in dubbio. Io certamente no, faticavo a conformarmi: mi dava fastidio qualsiasi cosa bisognava fare perché "stava bene far così" o perché "su una ruota sola, in motorino non si va". Un po' questa cosa, come lato negativo del mio carattere, mi è rimasta. Odio gli schematismi, il conformarsi alle abitudini, alla cultura del luogo. Me ne frego di tutto e tutti, insomma, se per me una certa azione va fatta, la faccio senza chiedermi: "ma poi cosa si penserà di me"? Si, ero educato bene, a scuola andavo bene ecc.: avevo tutti i requisiti per cui si potesse essere fieri di me, tutti meno uno: non rispettavo tutto ciò che è "standard", che "sta bene fare", che "bisogna fare". La responsabilità? All'epoca giuro che non sapevo cosa fosse.
PRO
Bartolomeo Fiorillo
Autore originale
4 anni fa
Ultima modifica: 4 anni fa
Idem Micheleee..responsabile sicuramente ma non bravo nel senso della parola ..wuaaaa ero un folle, andare su una ruota era d’obbligo..andare a saltare sulle rampe di terreno neanche te lo dico, fare le curve imclinati A filo asfalto neanche a parlarne e non racconto le cose senza moto..! Io sono un anti conformista da sempre. :-)

pensa che all’esame di stato per l’abilitazione, tutti fecero una villa con terrò piano perché era più comoda così, io con due tetti sovrapposti con una difficoltà unica..infatti la mia sezione fu oggetto di discussioni all’orale..! ;-)
PRO
Roberta Tognoni
4 anni fa
Trascurando l'attrito dell'aria (certo Michele non trascura niente, quindi me ne ricorderò la prossima volta anche si parla di un ipotetico mattone).
Ho eguagliato le due formule e continuo ad avere lo stesso risultato.
Certo non posso contraddire un fisico quindi prossimamente riesumero' i miei libri di fisica e....
Ma cosa mi fa fare houzz!
PRO
Architetto Michele Abbate
4 anni fa
Ahahahahah. Non ci posso credere. Hai abboccato Roberta: sei andata davvero a controllare. Come sempre in fisica esistono sempre più maniere per arrivare allo stesso punto. Almeno una con più passaggi e la stessa in versione più abbreviata :)

E ....... certo che va trascurata l'aria, perché se non a trascuri, il mattone in caduta libera ipotizzata da notevole altezza, una volta raggiunta una certa accelerazione dovuta alla gravità ed alle leggi che sei andata a rispolverare :) poi per l'attrito dell'aria non accelera più (moto uniformemente accelererato), ma continua a velocità costante.

Però dai, adesso non andare a controllare: fidati :)
PRO
Roberta Tognoni
4 anni fa
Mi fiderò, via, anche se ho l'indole di S. Tommaso :-)
PRO
Architetto Michele Abbate
4 anni fa
Brava: la tua è semplicemente una delle abbreviazioni possibili sulle equazioni che ho postato io. Ma è sempre la stessa cosa: ecco perché i risultati sono uguali :)
PRO
Architetto Michele Abbate
4 anni fa
Ultima modifica: 4 anni fa
Cioè il sistema di equazioni è:

t=radq(2h/g)

v=tg

Ora, nella seconda equazione puoi sostituire a t radq(2h/g) ottenendo v=radq(2h/g)g. Se elevi il tutto al quadrato ottieni v al quadrato =(2h/g) x g al quadrato che è equivalente a v al quadrato =2hg ossia la formula che hai riportato tu. Perfettamente la stessa cosa.
Bartolomeo Fiorillo ha ringraziato Architetto Michele Abbate

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IL CASCO IN CANTIERE, VIENE USATO IN MODO CORRETTO..?

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