Ristrutturazione capanno agricolo

4 anni fa

Buonasera possiedo un capanno agricolo di circa 100 mq di forma rettangolare con copertura in legno a falde e coppi , La struttura è in mattoni di tufo e la pavimentazione in cemento grezzo. La mia domanda riguarda una possibile ristrutturazione/bonifica senza spenderci un occhio della testa. Volevo dargli un area molto rustica senza stravolgerlo troppo. Il tetto è in discrete condizioni. Sono presenti anche le nicchie per le finestre ma per adesso sono soltanto state montate grate per evitare che gli animali entrino dentro. Mi era stata proposta la possibilità di passare calce viva come si faceva anticamente per bonificare e "tappare" imperfezioni o buchi. Può essere una soluzione fattibile con il tufo? Per il discorso finestre che consigli potete darmi?

Ringrazio in anticipo le persone che mi risponderanno

Commenti (5)

PRO
Studio Typo
4 anni fa
Buongiorno, temo che dovrebbe essere un pò più preciso, dalla sua "domanda" non si capisce quale sia il punto: vuole una ristrutturazione senza spenderci troppo e non vuole stravolgerlo, ma noi non sappiamo in che condizioni sia effettivamente (valutabile solo con un sopralluogo) e quale sia lo scopo della ristrutturazione, poi chiede un consiglio sulle finestre... In che senso? Se metterle o no? (ovviamente sono ironico). Deve essere più preciso su tutti i punti su cui ha dubbi, e deve caricare qualche foto così che possiamo darle consigli mirati e consapevoli.
Stefano de Camillis
Autore originale
4 anni fa
Grazie per la risposta . Ha ragione sono stato poco preciso spero di aggiustare il tiro adesso.

Le condizioni del capanno sono quelle di un capanno in disuso da molti anni ( è usato come deposito di attrezzi) quindi molto rovinato. Due ingegneri facendo un sopralluogo mi hanno detto che la struttura portante e il tetto sono integri anche se in pessime condizioni di manutenzione. Vorrei continuare ad usarlo come deposito, sopratutto di mobili,ma in questi anni tutto quello che è stato riposto dentro si è rovinato perchè ,io credo, non avendo finestre e le porte chiudendosi male entrano animali,polvere, umidità, e quant'altro. Quindi la mia domanda era se bastasse passare calce viva per "bonificare" . Per il discorso delle finestre volevo sapere per rendere il posto più protetto possibile da agenti esterni è meglio l'inserimento di finestre o basta chiudere anche con semplici pannelli in legno le nicchie?
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Q
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Salve Graziella, Ho appena concluso e consegnato un progetto simile per un accessorio agricolo da trasformare in villa! Questi progetti sono sempre molto interessanti da sviluppare perché nascondono un potenziale niente male e per lo più nascosto. Sarei felice di poterle dare una mano nella creazione di questo suo desiderio. Se fosse interessata mi contatti pure all'indirizzo v.severini@severiniassociati.it o attraverso il mio account houzz. www.severiniassociati.it se vuole dare un'occhiata al sito. Non abbiamo ancora caricato il progetto di cui le parlo ma lo faremo certamente dopo le ferie. Resto a disposizione per eventuali richieste in proposito. Viviana
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Giardino da rifare...
Q
(12) commenti
Ciao Matteo, io personalmente preferirei usare il letame equino dell'allevatore per avere un tessitura più soffice del terreno. Quelli in commercio sono meno olezzanti e di sicuro meno pieni di quel "qualunque cosa" che i maiaili possono aver mangiato, ma a questo punto chiediti anche se sia il caso di usare il letame tout court, e in generale prodotti animali, di mangiare la carne e usare gli antibiotici. Inoltre non c'è nessuno studio scientifico che spieghi o provi che ciò che hanno mangiato gli animali possa passare nei tessuti vegetali attraverso il terreno, e di conseguenza all'essere umano, se parliamo di orto e non di giardino, ovviamente. Di certo nessun animale sopravivrebbe in allevamenti intensivi senza antibiotici o altri farmaci, che comunque entrano nel "grande circolo della vita", ma in che grado e sotto quale forma, gli studi sono purtroppo pochi e poco conclusivi, soprattutto poco affidabili poiché a volte finanziate da società farmaceutiche o ecologisti radicali. Se poi i maiali sono tenuti molto "bradi"... di certo il letame pellettato non viene da Disneyland, sempre da allevamenti intensivi: solo che è pastorizzato e tutti i germi cattivacci vengono distrutti dal calore, ma anche molta della componente umica muore. Parrebbero domande banali, ma c'è chi se le fa e ti assicuro che per chi cerca di fare un giardinaggio consapevole, trovare una mediazione non è davvero facile. Questa è una scelta che spetta a te: dal punto di vista agricolo cambia molto il fatto che il letame del fattore, per quanto maturo, ha molta più paglia e una consistenza soffice, una carica umica maggiore anche se più "diluita" per quantità. Se è davvero maturo sarà secco, quindi dovrai lavorarlo bene con la fresatrice. Riguardo le erbacce: ripresentarsi a terreno fresato è il loro lavoro! È quello che fanno in natura, quindi bisogna ripetere più volte l'operazione, eliminando non solo la parte aerea, ma anche la radice (perciò ti parlavo di sarchiatore). Usare il diserbante è semplice, ci sono molti siti che spiegano come deve essere usato al meglio e facendone minor spreco, quindi ti rimando a quelli: io non lo consiglierò mai. Potete certo evitarlo, ma avrete più lavoro da fare, specie i primi anni, ma se lo fate bene, ne godrete maggiormente i risultati. Ovvio che le erbacce si ripresentano sempre. Non esiste giardinaggio esente dall'estirpazione delle malerbe. Una volta che avrete preparato bene il terreno, copritelo con un telo nero o con uno strato di pacciamatura alto almeno 15 cm, meglio 20 (inutile barare, con 2 cm di pacciamatura non si fa nulla). Questo rallenterà la germinazione delle erbacce, che richiedono luce solare per germinare. La pacciamatura inoltre alla lunga rende soffice il terreno. Ovviamente è molto più costosa, specie se parliamo di una grande estensione di terreno. Comunque dalla tipologia di erbacce descritte il tuo terreno dovrebbe essere di medio impasto, pesante ma tutto sommato drenanate, e non molto ricco di nutrienti, quindi sicuramente un reintegro di minerali va fatto. Pratoline e fragoline non sono male come erbacee spontanee da prato fiorito, pensaci se vuoi salvarle: sono adatte a zone ombrose, a me piacciono molto.
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Ristrutturazioni Rustico
Q
(8) commenti
Buongiorno Alessio. Sono ammesse al Superbonus anche le spese sostenute per interventi realizzati su immobili che solo al termine degli stessi saranno destinati ad abitazione, a condizione che nel *provvedimento amministrativo che autorizza i lavori risulti chiaramente il cambio di destinazione d’uso del fabbricato (ad esempio, da strumentale agricolo in abitativo). Segue una FAQ del sito dell'Agenzia delle Entrate https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/web/guest/faq1 E’ possibile fruire del Superbonus se oggetto degli interventi di efficienza energetica e/o antisismici è un magazzino o un deposito (categoria catastale C/2) o è in categoria C/6 (Stalle, scuderie)? Nella circolare n. 24/E è stato precisato che sono ammessi al Superbonus gli interventi su immobili a destinazione "residenziale". Sono, inoltre, ammessi al Superbonus anche le spese sostenute per interventi realizzati su immobili che solo al termine degli stessi saranno destinati ad abitazione, a condizione che nel provvedimento amministrativo che autorizza i lavori risulti chiaramente il cambio di destinazione d’uso del fabbricato (ad esempio, da strumentale agricolo, in abitativo). Tale possibilità - già consentita ai fini del cd ecobonus nonché del cd sismabonus disciplinati dagli articoli 14 e 16 del decreto legge n. 63 del 2013 (cfr. da ultimo circolare n. 19/E del 2020) - riguarda anche gli interventi ammessi al Superbonus che non costituisce una “nuova” agevolazione. In particolare, per effetto del richiamo contenuto nell’articolo 119 del decreto legge n. 34 del 2020 ai citati articoli 14 e 16 del decreto legge n. 63 del 2013, è possibile fruire del Superbonus – nel rispetto delle altre condizioni e adempimenti previsti dalla norma agevolativa - anche relativamente alle spese sostenute per interventi che comportino il cambio di destinazione d’uso del fabbricato originario in abitativo purché, come detto, tale variazione sia indicata chiaramente nel provvedimento amministrativo che autorizza i lavori. Altre FAQ dell'Agenzia delle Entrate relative a questo soggetto: Posso usufruire del Superbonus nel caso di spese di ristrutturazione per la riduzione del rischio sismico o per l’efficientamento energetico effettuate su un’unità collabente? Sì. Sempre che siano rispettati tutte le condizioni e gli adempimenti previsti, si può usufruire del Superbonus per le spese sostenute anche sulle unità collabenti, ovvero per gli immobili classificati nella categoria catastale F/2. Ulteriori dettagli su questa faq sono contenuti nella Risposta n. 326 del 9 settembre 2020 - pdf. *provvedimento amministrativo = pratica edilizia (CILA, SCIA, Permesso Di Costruire)
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bonus 110 sottotetto non riscaldato
Q
(33) commenti
Davide Priori, può darsi che non tutte le spese che ha sostenuto, sostiene e sosterrà rientreranno nel 110. Può darsi che alcune le detrarrà solo come normali spese di ristrutturazione, al 50%. La coibentazione del tetto, però, potrebbe rientrarci, nel caso in cui la sua superficie equivalesse al 25% della superficie disperdente lorda dell'edificio https://www.studiomadera.it/news/388-superficie-lorda-disperdente. Il tetto è parte comune dell'edificio. Potreste anche prendere in considerazione il cappotto per l'intera casa, se alla fine vi conviene. La Legge di Bilancio ha esteso il beneficio del Superbonus anche al proprietario di un massimo di 4 unità ubicate nello stesso fabbricato. Stralcio dalla risposta n. 58 del 27 gennaio 2021: https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/documents/20143/3057124/Risposta+all%27interpello+n.+58+del+27+gennaio+2021.pdf/0c2de96d-bfe7-c96d-bc38-0d1204f8de05 "Va, tuttavia, precisato che la lett. n), del citato comma 66 dell'articolo 1 della legge di bilancio 2021 ha modificato il predetto comma 9, lett. a) dell'articolo 119 del decreto Rilancio, prevedendo che il Superbonus si applica anche agli interventi effettuati «dalle persone fisiche, al di fuori dell'esercizio di attività d'impresa, arte o professione, con riferimento agli interventi su edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate, anche se posseduti da un unico proprietario o in comproprietà da più persone fisiche». Può farlo anche il familiare convivente del proprietario/i, se ne sostiene le spese. Idem se l'intero edificio ha una caldaia centralizzata e, nel caso fosse di vecchia generazione, la cambiaste con una a condensazione. Glielo consiglio di nuovo: senta il suo architetto, o geometra, quello che si è occupato della richiesta del Permesso di Costruire e cambio di destinazione d'uso del sottotetto.
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PRO
Falegnameria Grelli
4 anni fa
E' ovvio che l'inserimento di finestre protegge più che semplici pannelli inchiodati.Per quanto riguarda la calce viva si diciamo che bonifica,ma bisogna capire quanto va bonificato.Ma agli ingegneri che hanno fatto il sopralluogo non glielo ha chiesto?
PRO
Studio Typo
4 anni fa
Purtroppo bisogna capire cosa solo le "pessime condizioni", nel primo commento diceva che il tetto è in condizioni discrete mentre adesso dice pessime, questo non ci facilita le cose; sicuramente l'umidità non va d'accordo coi mobili e delle finestre sarebbero sicuramente meglio di semplici pannelli. bisogna capire poi se piove dentro e se ci sono ristagni d'acqua quando capita; resta anche da vedere se c'è umidità di risalita, e altre cose. Poi lei parla anche di animali, ci sono tracce? Purtroppo ci sono tante informazioni che noi attraverso un forum non abbiamo e ci viene molto difficile esserle d'aiuto, men che meno senza foto... Io credo che il sopralluogo di un esperto sia insostituibile.
Stefano de Camillis
Autore originale
4 anni fa
Per pessime intendo muri scrostati, travi (che sono a vista ) molto rovinate ma vi parlo solo di un punto di vista estetico ,superficiale, visto che due professionisti dopo il sopralluogo mi hanno confermato che l'integrità strutturale è buona cioè in poche parole non crolla. Essendo solo un intervento estetico , di bonifica se cosi si può dire, mi è stato consigliato da altri, non da i due ingegneri venuti solo per un controllo della struttura,di passare la calce viva cosi ,senza fare troppi interventi, si può ripulire la superficie sia dei muri che del soffitto (travi a vista) .

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