Aggiornamento casa
Francesca
4 anni fa
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Commenti (66)
Francesca
4 anni faSilvia Rossi
4 anni faDiscussioni simili
RISTRUTTURAZIONE - CASA INDIPENDENTE
(12) commentisolo una indicazione: fatevi fare un progetto da progettista competente, NO da imprese , NO da tecnici esecutivi. Un progetto che dia le risposte ai vostri bisogni e alle vostre aspettative, (progetto significa: calcolo della quota di ricapitalizzazione, disegni , capitolati, stima dei lavori, ...non preventivi ;quelli li farete quando sarete certi sul da farsi...se li chiedete prima indeterminate le imprese, loro difficilmente prenderanno sul serio un progetto ridotto. Redatta questa prima fase , verificate quanto del Progetto, può essere realizzato subito e quanto posticipato e quanto non realizzato. a quel punto , progetto Esecutivo e richiesta di preventivi... Non affidatevi a venditori di elisir di lunga vita!... mostra di piùHai mai fatto controllare il tuo impianto elettrico? No????
(0) commentiImpianto elettrico: l'hai mai fatto controllare? Norme CEI 64-8 L’impianto elettrico è una componente tecnica fondamentale negli ambienti domestici e negli ambienti di lavoro. L’ impianto elettrico deve essere a norma per garantire a chi vi abita e/o lavora la sicurezza e il confort necessario. Per questo le norme che ne disciplinano costruzione e installazione sono rigide e attente all’aspetto sicurezza. L’esecuzione dell’impianto deve avvenire infatti solo da parte di imprese e/o tecnici qualificati abilitati dalla Camera di Commercio . Al termine dei lavori la ditta esecutrice deve rilasciare la DICHIARAZIONE DI CONFORMITA‘ del lavoro eseguito, in quanto è l’unica modalità per certificare e dimostrare che il circuito è a norma. La dichiarazione di conformità dell’ impianto elettrico è regolata dal Decreto Ministeriale 37/2008, secondo il quale un impianto per essere a norma deve avere: il quadro elettrico che contiene tra gli interrutori il salvavita, chiamato interrutore differenziale con la funzione di proteggere le persone e le abitazioni da incendi e scosse elettriche, perchè entra in funzione bloccando l’emissione di energia e l’interrutore magnetotermico, in cui la parte magnetica protegge le persone dal cortocircuito mentre la parte termica dalla sovraccorente. la messa a terra, è il dispositivo che consente di disperdere a terra l’energia elettrica che fuoriesce dall’impianto. prese elettriche e interrutori. circuiti elettrici. cavi conduttori di idonea sezione Il D.M. 37/2008 non impone di mettere a norma gli impianti esisitenti prima dello stesso decreto, ma regola le procedure da attuare sui nuovi impianti e su eventuali modifiche a quelli già esistenti. Gli impianti elettrici precedenti al D.M. 37/2008 devono essere conformi alle discipline che li regolavano, attraverso il DICO (certificato di conformità), nel caso in cui il proprietario lo avesse smarrito, può richiedere il DIRI (dichiarazione di rispondenza) che può essere rilasciato da un impiantista oppure da un tecnico di un’impresa abilitata. La nuova normativa sugli impianti elettrici è la Cei 64-8 ( Comitato Elettrotecnico Italiano) aggiornamento 8.1 pubblicata nel settembre del 2016 per gli impianti elettrici civili. Questo aggiornamento normativo individua alcuni parametri specifici per l’efficientamento energetico negli impianti elettrici a bassa tensione, sia per la progettazione di nuovi edifici che di risistemazione e riqualificazione energetica di edifici già esistenti. Vengono presi in considerazione quattro settori di intervento: abitazioni, edifici commerciali, edifici industriali e infrastrutture. Per quanto riguarda gli impianti elettrici a livello residenziale, viene introdotto il concetto di prestazioni minime obbligatorie, richiesti per ottenere la certificazione. La nuova norma introduce anche una nuova responsabilità, non solo per progettisti e tecnici installatori, ma anche per lo stesso utente finale. Il quale ha la facoltà di richiedere, prima dell’inizio dei lavori, uno specifico dimensionamento dell’impianto interno di tre livelli prestazionali. La messa a norma si traduce quindi di un Livello Base, di un Livello Standard e di un Livello Domotico. Questa classificazione degli impianti elettrici in tre livelli descrive ciò che gli utenti potranno scegliere nel momento in cui, rivolgendosi a un installatore qualificato decidano di installare un nuovo impianto oppure di rinnovarlo. Livello base (1) si traduce in un numero minimo di punti luce e punti presa e un numero minimo di circuiti installati, che variano a seconda della superficie della casa e ai differenti locali interessati. Livello standard (2) prevede il medesimo numero di punti luce e punti presa del livello base, con l’aggiunta di alcuni servizi ausiliari, quali il videocitofono, l’anti-intrusione e il sistema di controllo carichi.Quest’ultimo serve per ridurre i consumi energetici e ottimizzare l’uso di energia elettrica. Livello domotico (3) prevede un ulteriore aumento delle dotazioni rispetto al livello base e standard, deve poter gestire almeno 4 funzioni domotiche, come l’impianto di video sorveglianza, gestione della temperatura, automazione di serrande, remote control via mobile, impianto hi-fi diffuso, sistemazione rilevazione fumi e/o gas. In caso di ristrutturazione o manutenzione degli ambienti domestici e/o di lavoro è necessario : Verificare che l’impianto rispetti la normativa vigente la Cei 64-8, facendo eseguire controlli da tecnici abilitati almeno ogni 5 anni. Nel caso in cui, l’impianto avesse più di 15 anni, dopo la perizia del tecnico abilitato, ci fossero delle difformità rispetto alla norma, è obbligatorio provvedere alla sua messa in regola, rivolgendosi a tecnici certificati. Se invece l’impianto dovesse essere obsoleto, occorre realizzarne uno nuovo, sulla base delle normative di legge (Cei 64-8). La riparazione e la messa a norma degli impianti elettrici in singole unità e negli spazi condominiali, beneficia delle detrazioni fiscali del 50% (cifra massima detraibile è 96.000 euro) I due terzi della abitazioni italiane non rispettano le norme sulla sicurezza elettrica: il 13% sono esposte al rischio di incendio per motivi elettrici e nel 18% dei casi manca il differenziale elettrico obbligatorio per legge. Più della metà degli impianti, il 52%, rischia la fulminazione per componenti elettriche danneggiate o in cattivo stato (fonte LaStampa 2017) Una regolare manutenzione dell’impianto elettrico di casa, effettuato da personale abitilitato e certificato, è fondamentale in termini di sicurezza domestica e obbligatorio da un punto di vista legislativo. Per le richieste di sopralluoghi e verifiche del vostro impianto elettrico domestico da parte di tecnici abilitati e certificati, Automazione&Sicurezza , Vi invita a compilare il form nella sezione dedicata nel nostro sito oppure chiamandoci al numero 02/95300645.... mostra di piùCasa in fase di arredamento
(5) commentiSpero che le foto si vedono almeno un po è tutta vuota come ben vedete a una parete c'è la TV .. E il mio compagno vorrebbe farci una parete a carton gesso invece del solito mobile parete ma non so ancora se seguire la sua idea perché non ho proprio idea di come verrebbe .. A voi chiedo come L arredereste?? Mi manca tutto le pareti che dite?? E la trave posso fare qualche cosa per abbellirla?? Grazie a tutti... mostra di piùProfessionisti da Casa: Come Stai Organizzando il tuo Tempo?
(13) commentiQuesto è uno dei momenti in cui sono più felice della scelta fatta a suo tempo di unire ‘casa e bottega’. ‘Ma non finisci mai di lavorare, così! Non stacchi mai!’ Mio marito ed io ci occupiamo da sempre di progettazione e realizzazione di giardini e terrazzi: abbiamo il nostro vivaio produttivo e sperimentale; abbiamo il nostro giardino e il nostro terrazzo. Non possiamo fare a meno di tutto ciò e chi, come noi, vede il proprio lavoro come una missione, non ha nessuna difficoltà a lavorare la domenica o la sera, naturalmente prendendosi tempi di sosta in momenti non convenzionali. Poi ci spostiamo per seguire i nostri cantieri in tutta Italia. Quando le nostre tre figlie erano piccole, questa scelta mi consentì di seguirle negli studi, di organizzare le feste con i loro amici, di accudire la casa e farne un luogo accogliente, senza trascurare il nostro lavoro. Il tutto con il preziosissimo aiuto di nonni vicini e disponibili. Ora che le bimbe sono donne, e due hanno scelto di vivere, in modo autonomo, sotto al grande tetto di questa nostra ‘maison de famille’, lo smartworking ci consente di condividere piccoli momenti di relax: il caffè di mezza mattina, il light-lunch in terrazza al sole, la preparazione della torta dopo cena… Nulla di molto diverso dalla quotidianità, perché la nostra attività non è tra quelle ‘bloccate’ dai vari Decreti. Tuttavia, questa situazione inattesa e molto sfidante impone una riflessione sul modo di abitare. Noi siamo tra quelli fortunati: viviamo in un piccolo ma ben servito paese di campagna, con un ettaro di terra attorno. Ma chi vive in appartamento come sopravvive? Con la motivazione che non c’è tempo per prendersene cura, molte persone rinunciano a terrazzi e giardini, preferendo evadere appena possibile: corse al parco, weekend all’estero, vacanze ‘altrove’. Si perde così il bello di vivere bene a casa propria. Confido che questo momento di ‘domiciliari’ porti a riconsiderare il modo di progettare le nostre abitazioni: non devono necessariamente essere grandi, ma dotate di adeguati spazi vitali. E io considero uno spazio esterno vero (non chiuso da tetti e vetrate che diventa una nuova stanza) necessario come un gabinetto o una cucina. Le leggi possono aiutare, e anche un'abbassamento dei costi di acquisto e delle rendite catastali. Il BONUS VERDE è un piccolo, apprezzabile, segno, ma ritengo che un BONUS ENERGIA E AMBIENTE sarebbe molto più sensato: dobbiamo capire che le piante sono indispensabili aldilà di qualsiasi retorica. E dobbiamo continuare a ripeterlo perché se ho appena ricevuto una richiesta di coprire il giardino di una villetta a schiera con prato sintetico ‘perché non abbiamo tempo di curare le piante’, molti non hanno ancora ben chiara la situazione… Eppoi abbiamo tanti, deliziosi borghi da ripopolare in Italia: potenziare lo smart working può consentire a tante persone di scegliere di vivere meglio, in luoghi sani e magnifici. Chissà che da un problema non nasca un’opportunità: la scelta spetta a noi…... mostra di piùCuiprodest?
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