Sostituzione radiatore bagno

Commenti (18)

Franco2018
Autore originale
4 anni fa
Ovviamente non chiamo un termotecnico per un radiatore!
PRO
Silvia Pancani
4 anni fa
Ciao Franco, dai un occhiata anche a questi http://www.tubesradiatori.com
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(5) commenti
Esatto, uno split che richiede un motore esterno, che faccia caldo o caldo/freddo come preferisci tu. Per un radiatore a muro elettrico i consumi salgono in effetti perchè è quasi come una stufetta ma fissa. Però se smantelli tutto e rifai l'impianto elettrico la distribuzione dell'impianto di riscaldamento la dovrai togliere comunque ed a quel punto mettere un radiatore in più sarebbe più funzionale.
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(13) commenti
buongiorno, il rifacimento sembra essere il consiglio più corretto, comunque togliendo la vasca che è lunga cm 170 al di sotto della stessa si troverà il massetto del bagno senza pavimentazione il che rende necessario o montare un piatto doccia equivalente in lunghezza (e largo solo cm 70) o avere mattonelle per pavimentare, per il blocco del soffione non sarebbe un problema ma la doccia deve stare dove ora c'è il comando della vasca. Una verniciatura alle mattonelle penso può essere un buon compromesso, ma i sanitari rimarrebbero gli stessi? può postare le foto delle altre pareti? Sicuramente Monica saprà suggerire le migliori vernici per una riverniciatura completa del bagno. buon lavoro Maurizio Ravasi
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Sostituzione vasca con doccia
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(6) commenti
questo sito (che io ho appena usato per un box doccia 70x90 e mi sono trovata benissimo, consegna perfetta a Milano come concordato e rapidissima) vende un box doccia 60x100 (sempre che la sua doccia sia angolare, con uno dei due lati accostato al muro, non mi è chiaro) https://www.acquistaboxdoccia.it/vendita/box-doccia-angolare-porta-scorrevole-60x100-cm-trasparente box doccia con 3 lati 60x100x60 qui https://www.acquistaboxdoccia.it/cerca?utf8=%E2%9C%93&t=Box+doccia+3+lati+60x100x60 con porta a soffietto qui https://www.acquistaboxdoccia.it/vendita/box-doccia-3-lati-con-2-ante-fisse-e-porta-a-soffietto-60x100x60-cm-opaco oppure in questo sito con lato fisso https://www.deghishop.it/box-doccia-60x100-apertura-battente-con-parete-fissa-cristallo-opaco.1.4.383.gp.36686.uw piatti doccia 60x100 https://www.acquistaboxdoccia.it/cerca?utf8=%E2%9C%93&t=piatto+doccia+60x100
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Consiglio sostituzione vasca con walkin o parete vasca
Q
(5) commenti
Dunque, con una larghezza del wc da 170, e la vasca esistente di larghezza 70, potresti pensare a sostituire meramente la vasca con la doccia, anch'essa di larghezza 70 come proponevi; tieni conto che il piatto doccia è bene sbordi di 1-2 cm sul pavimento esistente, ma piazzando il vetro del piatto doccia, come usualmente si fa, a circa 1 cm. all'interno del filo del piatto, la distanza tra sanitari e vetro sostanzialmente non cambia. Se volessi una distanza maggiore dovresti andare su sanitari più corti, i cosiddetti salvaspazio, ma implicherebbe la loro sostituzione, un intervento su allaccio carichi e scarichi, ed un intervento a terra di adeguamento della pavimentazione. Suppongo che, se vuoi mettere la doccia da 150, quest'ultima sia la misura anche della vasca; a questo punto le opzioni che ti si pongono sono due: mettere il vetro di chiusura parallelamente al lato lungo e lasciare l'accesso libero al walk-in in testa (ma non so quanto spazio libero hai dopo la vasca), oppure lasciare una porzione libera sul lato lungo per l'accesso, ma questo ti impone di prendere un secondo vetro per la chiusura della testata, con conseguente aumento del prezzo. C'è poi da tenere conto l'aspetto della rubinetteria: preferisci soffione, doccino, deviatore e miscelatore tutti a sè stanti o ti va bene l'asta saliscendi senza doccino e miscelatore/deviatore a parte? Perchè nelle docce strette e lunghe quale è quella che piazzeresti, normalmente il corpo erogatore lo si mette in testata, per cui dovresti comunque fare un lavoro di scasso per lo spostamento delle linee di carico, che al momento sono sul lato lungo della vasca. Dovresti poi anche pensare alla piastrellatura della fascia verticale che sta tra l'attuale bordo della vasca ed il nuovo piatto docci: hai piastrelle di riserva di quelle esistenti? Insomma, se il tuo budget non è altissimo, meglio pensare semplicemente alla posa di un vetro a parziale chiusura del lato lungo, viceversa sii sicuro che le piastrelle usate a suo tempo siano ancora in commercio o di averne una discreta quantità di scorta.
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PRO
Architetto Michele Abbate
4 anni fa
Certo Franco, capisco che non chiami un termotecnico per un radiatore, ma oltre a cercare la compatibilità in termini di Watt, ricerca pure la compatibilità in termini di contenuto d'acqua ed esponente n che non sono numeri buttati li a casaccio e che non servono a niente: potresti rischiare di squilibrare l'impianto e ritrovarti con ambienti che non riscaldano abbastanza. Certo, poi potresti intervenire sui detentori per "sistemare" lo squilibrio, ma insomma ........ parliamoci chiaro i sldiche non vuoi dare al termotecnico, se squilibri l'impianto, poi li dai al tuo fornitore energetico a x euro a bimenstre per il resto della vita utile della tua casa. Ovvio: ognuno è libero di spendere i propri soldi come meglio crede, ci mancherebbe altro ma almeno ora lo farai con cognizione di causa.
PRO
Donato Iannece
4 anni fa
quantomeno, prima di qualsiasi acquisto, chiedi consiglio in un negozio di termoidraulica. Solitamente hanno al loro interno tecnici esperti che possono indirizzarti sull'acquisto nel caso decidessi di fornirti da loro
Franco2018
Autore originale
4 anni fa
Architetto Abbate grazie per i consigli e la pulce nell'orecchio. In effetti il nuovo termo ha una capacità di 10,60 l, contro i 1.2 l del precedente (che mi paiono un po' pochini - ma sarà giusta quella tabella?) ... Mi sa che occorre rifletterci meglio.

Però al momento solo un termo devo cambiare, non rifare tutto l'impianto. Poi magari fra un anno/due cambiamo la caldaia; ed infatti già che spacchiamo, sto facendo mettere il tubo di scarico x la condensa. Ed in quel momento si che si ritarerà tutto.
PRO
Architetto Michele Abbate
4 anni fa
Di nulla Franco.

Si che può essere giusto il valore del contenuto d'acqua. Purtroppo se passi da un radiatore in ghisa ad uno di alluminio, per giunta un termoarredo, il contenuto d'acqua è completamente differente. Ecco perché, conoscendo bene il campo, ti facevo notare la cosa: il motivo era proprio quello. Fosse stato immaginabile un aumento di qualche decilitro, anche un litro, manco avrei commentato.

Ma infatti, non ti ho scritto che devi rifare l'impianto, ti ho solo consigliato di prendere un nuovo radiatore che abbia più o meno le stesse caratteristiche del vecchio, intese come Watt, delta T, esponente e contenuto d'acqua. Essendo anche termotecnico, oltre che ad occuparmi di impianti in genere, ti dico che piccolissime variazioni non è che influiscano più di tanto, ma sinceramente, se passi da ghisa ad alluminio o da ghisa ad acciaio, la vedo davvero dura trovre qualcosa di compatibile. Tanto più che vuoi un termoarredo: è ancora più improbabile che tu riesca a trovarlo. Però, mettila così: se è vero che sicuramente non riuscirai a trovare nulla di compatibile, se ti orienti su quei materiali, se è vero che è impensabile rifare l'impianto per un solo radiatore (veramente lo sarebbe anche con la sostituzione della caldaia), diciamo che un modo maccheronico, ma semplice di riequilibrare il tutto, anche se va in barba alla normativa vigente (chi se ne fr..a), anche se tende ad inficiare la logica che spinge alla sotituzione della caldaia (presumo) standard, visto che stai predisponendo il tubo di scarico della condensa, anche se produrrai un po' di più ci Co2 ed avrai consumi un po' più elevati è il seguente. Se vedi che hai problemi a portare a regime tutti i radiatori, più o meno nella stesso tempo, aumenta la temperatura di mandata dell'acqua in caldaia di qualche grado alla volta fino a quando non ti trovi in equilibrio di nuovo. Lo so, così non avrebbe molto senso la sostituzione della caldaia ma che puoi farci? Assolutamente nulla, tranne ovviamente orientarti su un radiatore dello stesso materiale di quello che già hai e che presumo, funzioni ancora bene.
Franco2018
Autore originale
4 anni fa
Grazie architetto Abate per i vari consigli. Giusto per avere un'idea delle attuali caldaie, ho capito bene che adesso operano a temperature più basse? Ed infatti molti termo sono consigliati/ottimizzati per delta T 30.

---

Comunque il Get Up non potrò metterlo perché troppo largo (ho confuso la misura del muro, cui toglieremo un pezzo) . Sto guardando il Relax Power (o l'Over Power) che a parità di W, necessita di molta meno acqua del Get UP: 4 lt invece di 10 lt. L'attuale termo in alluminio è di 2 lt. Quindi avrei uno sbilancimento molto inferiore, solo il doppio e non 5 volte!
Franco2018
Autore originale
4 anni fa
Ultima modifica: 4 anni fa
Un'idea sulle caldaie me la son fatta con questi due articoli

https://www.studiomadera.it/news/86-caldaia

https://www.professionalteam.biz/scrivania-tecnica/350-radiatori-a-bassa-temperatura-sfatiamo-il-mito.html

presi a caso. Mi par di capire che con un sistema a radiatori l'opinione comune/corrente sia quella di usare caldaie ad alta temperatura. La bassa temperatura la si usa sopratutto nei sistemi a pannello radianti.

Ma questo senso comune è di fatto comtrastato dalle aziende dei radiatori, tipo la IRSAP appunto, che invece li ottimizza proprio per la bassa temperatura, come spiega ad es. qui

https://www.irsap.it/it/download/download/2777
PRO
Architetto Michele Abbate
4 anni fa
A volte basta molto poco, in termini di contenuto d'acqua, per squilibrare significtivamente un impianto. Per potertidare la certezza che lo squilibrio che subirà il tuo impianto a sostituzione del terminale avvenuta, bisognerebbe conoscere la situazione pre intervento. In altre parole può anche essere ed esempio che l'equilibrio attuale sia già al limite o addirittura che abbia già uno squilibrio minimo compensato in altra maniera. Insomma l'unico modo che avresti per garantirti la menesima condizione di equilibrio è che esponente, contenuto di acqua e watt siano i medesimi. Ovviamente non troverai mai un radiatore che abbia perfettamente gli stessi valori di quello che leverai. Che poi i valori siano in delta t 30, o 50 poco cambia.
PRO
Architetto Michele Abbate
4 anni fa
Si vabbè. Hanno voglia loro a scrivere cose che sono chiaramente finalizzate a politiche commerciali. Gli impianti siano essi a convezione o a irraggiamento, devono essere in equilibrio punto. Che poi si tenda ad avere radiatori "più performanti", nel senso che ti puoi permettere il lusso di abbassare la temperatura in caldaia è vero. Ma fa da padrone dempre e solo l'equilibrio: se non si ha un impianto in equilibrio il modo "maccheronico" di risolvere è e sarà sempre far correre l'acqua nei circuiti ad una velocità e temperatura maggiore. E come si fa? Alzando la temperatura di mandata direttamente in caldaia .......... poi si possono scrivere fiumi di parole, suffragate da apporti tecnologici vari che la fisica dice e dirà sempre altro. Un po', per capirci come i ventilconvettori di oggi: ti dicono che sono in grado di fare anche una parte di irraggiamento, ma per me (ed anche per la fisica) fino a quando butteranno aria trattata faranno sempre convezione, come del resto la stessa parola dice. Hai voglia tu a chiamarli fan coil invece che ventilconvettori :)
Franco2018
Autore originale
4 anni fa
Comunque vedo che da delta t 50 a delta t 30 i watt si dimezzano o quasi: e quindi la tanto decantata ottimizzazione per le basse temperature dove è finita? Alla fine è un po' quello che si diceva nel secondo link che ho messo

https://www.professionalteam.biz/scrivania-tecnica/350-radiatori-a-bassa-temperatura-sfatiamo-il-mito.html

Abbassi la temperatura di 20 gradi ma raddoppi i radiatori (in dimensione e/o tempo di accensione). Ma alla fine si risparmia davvero? Probabilmente si, se il rapporto combustibile/calorie prodotte non è lineare.

Da capire quanto ci sia di corretto nella figure indicate da IRSAP con dei termo che funzionano a 70 gradi piuttosto che a 50 (forse più corretto dire 60/40).
PRO
Architetto Michele Abbate
4 anni fa
I valori differenti di delta t, tra 30 e 50 ma anche tra un certo numero ed un altro, non è che comportino differenze di calcolo, Franco. Semplicemente indicano a noi temotecnici con quali valori di scala si deve fare il calcolo. Tant'è che quasi sempre, nelle schede tecniche relative ad un certo radiatore trovi valori di delta t sia in base 30, sia in base 50, sia anche in altre basi. Ma alla fine se si fa il calcolo di un certo radiatore per un cetro impianto in una certa posizione geografica, in certe condizione ecc., stai tranquillo che se fai il calcolo utilizzando i delta t dei vari radiatori a 30 e per quel radiatore ad esempio ti servono 10 elementi, se rifai il calcolo in base 50 sempre 10 elementi ti vengono fuori e sempre dieci saranno anche se conideri un qualsiasi altro valore di delta t. In altri termini non confondere il salto termico con la capacità di generare calore di un certo radiatore. Sono due cose diverse. Con delta t si indica il salto termico, la differenza di temperatura che c'è tra radiatore ed ambiente da trattare, rappresenta il calore che il radiatore rende ipotizzando certe condizioni. come dirti, se supponiamo che l'acqua giri nel radiatore a 70° e la temperatura dell'ambiente è 20° si sta ipotizzando un delta t 50, ma nulla a che vedere con il numero di elementi necessari per trattare quell'ambiente in un certo lasso di tempo e con certe variabili. Quello è altro, non può essere tabellato, perché dipende da tantissime variabili. Puoi facilmente capire con un esempio stupido il perché. Non è che un radiatore, a parità di elementi, potenze, case ecc. possa riscaldare allo stesso modo una camera al polo nord e la stessa camera all'equatore e nulla ci può fare il salto termico consideratoper il suo calcolo.

Quanto alle figure, lascia stare che è meglio: apri un altro capitolo che riguarda più la differenza tra convezione e irraggiamento, nulla a che vedere con i delta t.
Franco2018
Autore originale
4 anni fa
Ultima modifica: 4 anni fa
Penso di aver capito perché i cosiddetti termoarredi sono molto più grossi dei radiatori in alluminio e necessitano di molta più acqua: perché sono meno efficienti essendo sopratutto fatti di tubi rotondi che quindi offrono la minore superficie possibile per la scambio termico con l'esterno: un buon radiatore di alluminio invece presenza una fortissima alettatura che facilita lo scambio termico e quindi minimizza la necessità di acqua.

Poi la faccenda dell'esponente mi par di capire che serve solo a fare il calcolo dei watt ad una temperatura differente dallo standard delta T 50 gradi: ed infatti usando l'apposita formuletta vengono esattamente i numeri che si trovano già riportati a delta T 30 gradi (o altri valori quando ci sono).

Mi sto quindi orientando per un

https://www.irsap.it/it/prodotti/flauto-65

30 tubi, largo 456, 599 W, 4,10 litri

che è circa equivalente all'attuale di cui però ignoro marca e modello preciso. Purtroppo molte marche fanno modelli simili ma leggermente diversi.

Ma quadra anche usando anche questo sito x il calcolo del fabbisogno

https://www.architetto.name/certificazione/dati-climatici.php

Dimensionamento #

Coeff. 38; coeff. termico adattato 38.0; dimensionamento di massima ≈ 0.61 kWh ≈ 2081.41 Btu ≈ 524.50 kcal

E poi confido nelle termovalvole per tenere la temperatura corretta :-)
PRO
Architetto Michele Abbate
4 anni fa
Bravissimo. Hai capito quasi tutto. Tutto meno il funzionamento della termovalvola. Quella serve quando il terminale è efficiente. Cioè se l’acqua al terminale non arriva sufficientemente calda o non arriva ad una velocità accettabile, se non c’è equilibrio, la termovalvola serve a poco o a nulla. Più che la termovalvola devi affidarti al detentore (quella valvola con regolatore che in genera sta nella parte bassa dei terminali). Con quella strozzi o apri di più la quantità di acqua che arriva al radiatore in certo lasso di tempo. Ciò significa che dal detentore puoi “regolare” un tantino meglio velocità e temperatura dell’acqua. Qui esistono ancora impiantisti in grado di dare i giri “giusti” a ciascun terminale a “naso”. Immagino esitano anche lì da te. Se si tieni conto che dovranno “smanettare” un po’ con tutti i terminali e se alla fine non c’è la fanno, potrai sempre aumentare la temperatura in caldaia.
Franco2018 ha ringraziato Architetto Michele Abbate
PRO
Architetto Michele Abbate
4 anni fa
I termoarredi, in genere, da calcolo, risultano quasi sempre insufficienti per bagni di dimensioni comuni. Il grosso guaio e che non sono modulari come i comuni radiatori. Il flauto e uno dei pochi che, con le sue varie dimensioni, fa eccezione a ciò che ti ho appena scritto tra i vari termoarredi comuni.
Franco2018
Autore originale
4 anni fa
A beh, certo ... la termovalvola era nell'ipotesi che il termo fosse più grosso del necessario. Mentre ovviamente bisognerà agire sul detentore per la dovuta regolazione.

Grazie.
PRO
Architetto Michele Abbate
4 anni fa
Sempre di nulla Franco, ma dovrai agire unpo' su tutti i detentori e non sul singolo detentore e forse, sulla temperatura di mandata.

Italia

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