Houzz Logo Print
webuser_569001846

Povera camelia...

Michela
4 anni fa

Ciao a tutti,

ho ereditato una camelia (direi japonica, rosa un po' screziato).

Non sta malissimissimo, però diciamo che non fa molto più che vivacchiare.

Ha macchiette varie sulle foglie ed è tutta un po' spampanata e piangente.


Quest'inverno come primissimo intervento le ho tolto un sottovaso mostruoso di 80 cm (!!!) sempre pieno d'acqua e l'ho sollevata con dei blocchetti, e sembra già stare un po' meglio. Poi ho spuntato i rametti secchi e quelli più danneggiati.


Adesso è fiorita, in modo abbastanza dignitoso (senz'altro meglio degli anni scorsi).

Le foglie recenti non hanno un aspetto terribile.


Penso avrà bisogno di essere nutrita, e forse potata (a quanto so - e vedo - nessuno ha mai fatto né l'una né l'altra cosa).

Non credo che l'esposizione sia un problema, è nell'unico angolo riparato (sia dal sole a picco che dal vento) del terrazzo.


La prima cosa che vorrei fare però è rinvasarla, anche questo non è mai stato fatto: l'ho sempre vista in quello stesso "vaso" (una paiolona di plastica), di sicuro lì dentro ormai non ci sarà altro che radici e forse marciumi. Ho anche l'impressione che sia troppo grande per lei (diametro quasi 50) ma può avere un senso rinvasare una pianta in un vaso più piccolo?


Non ce la più faccio a vederla in quella specie di bidone della spazzatura!

Ogni consiglio è ben accetto :)


Eccola:








Commenti (12)

  • Michela
    Autore originale
    4 anni fa

    Grazie, ho letto l'articolo suggerito - come già molti altri simili che se non altro mi confermano che quanto fatto finora è corretto. Non rispondono però alla mia domanda...


  • PRO
    Lidia Zitara
    4 anni fa

    Ciao Michela, su Houzz è presente un articolo su come coltivare le camelie, ti consiglio di leggerlo. Allora, la tua non è malmessa come credi, ha una clorosi ma questo è abbastanza usuale per le acidofile trascurate. Il momento ideale per travasarla non è adesso, ma in autunno, e ti consiglierei di rimandare. Mai trapiantare una creatura così delicata quando è fiorita, norma che comunque vale anche per le altre piante da fiore. Hai fatto bene a sollevarla dal sottovaso, irriga con acqua distillata o con acqua lasciata riposare tenendo la cuticola superficiale del terreno appena umida, specie in estate. Le camelie non si potano, mai, a meno che non ci sia del legno marcio o secco da eliminare. Ovviamente devi tenerla alla luce filtrata, non diretta, se non al tramonto o appena al mattino. Invece ha del senso rinvasare in un vaso più piccolo, specie le piante con apparati radicali fini e superficiali, come le camelie, ma per capirlo devi estrarla dal vaso, e ti consiglio di farlo in autunno, non ora. Un vaso troppo grande, che spesso si accompagna a terriccio industriale, tende a inzuppare troppo, causando marciumi. Se non è successo, non credo dovrei rinvasare in uno più piccolo, ma in uno più grande (di pochissimo, appena quattro cm di diametro). È importante durante il rinvaso dare piccoli colpetti alla zolla di terra per far scaricare il vecchio terriccio (fallo quando la zolla è asciutta: la terra viene giù più facilmente) senza però scomporre il pane di radici. Non comprare mai il terriccio industriale per acidofile, che non serve a nulla, ma fattelo in casa con sfatticcio di foglie (o raccogli del terriccio sotto castagni o querce, fatti salvi permessi, la sede ARPA della tua zona può indicarti dove è possibile farlo, oppure chiedi a chi ha un giardino. In ogni caso fare da sé il terricciato di foglie non è complicatissimo), aggiungi sabbia da acquariologia a reazione neurta o acida, non quella edile, e ghiaietto di pezzatura fine, mai argilla espansa sul fondo, mai, con nessuna pianta se non è una vera e propria igrofila. Per ora io non concimerei, ma tenderei a vedere la reazione a somministrazioni di sequestrene e ferro chelato, che dovrebbero eliminare la clorosi, ma devi comunque somministrarli a cadenza regolare. In seguito userei fertilizzante liquido specifico per acidofile. Un consiglio: una volta a settimana irriga con té molto blando o con acqua a cui hai aggiunto mezzo limone spremuto, un po' di birra o un tappo di aceto: questo mantiene il livello di pH acido. Usa con molta cautela concimi animali, privilegia le farine di roccia, il compost e lo sfatticcio di foglie con aggiunta di sabbietta da acquario. Come copertura vanno bene le foglie di felce sminuzzate.

    Michela ha ringraziato Lidia Zitara
  • PRO
    Lidia Zitara
    4 anni fa

    ma di nulla! È un piacere!

    Michela ha ringraziato Lidia Zitara
  • Michela
    Autore originale
    4 anni fa

    Scusami Lidia (e Francesca)!

    Ma a volte capitano cose che non sto qui a raccontare, non si tratta di ingratitudine né maleducazione.

    Avrei potuto riservarmi di leggere con calma e intervenire in modo più articolato appena possibile, ma intanto ringraziarvi - questo sì. Mi dispiace, e lo faccio ora.

  • PRO
    Lidia Zitara
    4 anni fa

    ehm, scusa tu! non mi ero accorta, ma ho risposto qui a un altro messagio! oddio, tra presbiopia e stanchezza sono da rottamare! Come va la pianta?

    Michela ha ringraziato Lidia Zitara
  • Nina
    4 anni fa

    Avrei una domanda per Lidia Zitara (non so come si linka) pertinente alla discussione e anche più in generale per chi coltiva in vaso.

    cosa sarebbe meglio usare al posto dell’argilla espansa sul fondo dei contenitori? Mi sono sempre chiesta anche io come sia possibile che un materiale che resta umido a lungo possa contrastare i marciumi radicali, ma alla fine la uso e le mie piante stanno bene.

    ....pura fortuna? Con cosa corro ai ripari?

  • PRO
    Lidia Zitara
    4 anni fa

    Il drenaggio NON deve restare umido, mai! Non sarebbe drenaggio altrimenti! L'argilla espansa tende ad assorbire umidità, va bene per le piante igrofile, tipo il papiro, ma deve essere in uno strato ben alto, anche di 20 cm, in vasi grandi. Il drenaggio migliore sono i sassi comuni. sassi, sassi di pezzatura media raccolti dal bordo strada, dalla campagna, da dovunque capiti (fatte salve le norme di raccolta in luoghi protetti e sulle spiagge). Ci sono poi i grossi sacchi di "spezzato" che si comprano nei negozi di materiali edili, che vanno benissimo, ma sono un po' aguzzi (quelli più levigati sono più costosi). Va abbastanza bene anche la pomice, leggera e porosa, e moltissimi inerti sintetici di nuova realizzazione, che mantengono pH neutro ma drenano molto bene. Ci sono tantissimi negozi che li vendono. Se comunque tu usi l'argilla espansa e le tue piante stanno bene, perché cambiare? Si vede che hai un bhuon pollice verde e ci sai fare con la gestione delle irrigazioni. Se ti trovi bene così, come dicono gli inglesi "never change a winning team". Non esiste la fortuna in giardino. Quindi vuol dire che hai occhio e buona manualità. Se va bene così, non modificare la gestione dei vasi, a meno che non ravvisi problemi di eccessivo ristagno.

  • Michela
    Autore originale
    4 anni fa
    Ultima modifica: 4 anni fa

    Cara Lidia, siamo appena potuti rientrare e quindi in questo mese la camelia è rimasta affidata alle cure della pioggia abbondantissima (e davvero, menomale che avevo tolto quel malefico sottovaso, altrimenti sarebbe affogata).

    Finita la fioritura, mi sembra sia improvvisamente cresciuta, e meno macchiata ma forse più palliduccia.

    Ora mi procuro i prodotti indicati, hai suggerimenti particolari su dosi e frequenza o va bene seguire le istruzioni?

    Certo non l'avrei rinvasata in fioritura, povera creatura, e seguirei volentieri il tuo consiglio di aspettare l'autunno, se non fosse che nel frattempo è stato abbattuto nel giardino dei vicini l'albero che le filtrava il sole.

    Non riesco a pensare a un'altra posizione adatta se non spostandola in giardino, e a questo punto forse, per non disturbarla più del dovuto, forse potrei intanto traslocarla con la sua tinozza e, se si troverà bene, trapiantarla direttamente in terra.

    Dove si trova ora difficilmente potrà affrontare l'estate (sempre se arriva...)

  • PRO
    Lidia Zitara
    4 anni fa

    Ahi, ahi. Le camelie possono ben vivere anche in pieno sole, ma a patto di avere cure adeguate e non in vaso. Se pensi che sia meglio spostarla in piena terra, fallo prima che il tempo diventi arso, e scava una buca ben profonda dove il terreno sia appena umido e morbido, a est o a ovest (preferibilmente a est o nord-est). La terra con cui riempirai la buca deve essere ottima, con pochissimo concime chimico, anzi, nulla in questa stagione, neanche il classico pugno "di fondo", a reazione acida (come ti ho detto, provvedi a recuperararla da amici o associazioni ambientaliste, mista a sabbia da acquariologia. Metti tre, quattro cucchiaino di farina di roccia per una buca di 50 cm di profondità e diametro, copri in modo che la pianta sia alla stessa altezza del terreno e annaffia bene per eliminare tutta l'aria. Poi vedrai che il terreno tenderà a scendere un po', è normale, aggiungi un po' di terriccio in superficie(ma non coprire il colletto) e riannaffia. Lascia assestare la pianta. Se ingiallisce le foglie o iniziano a cadere, ecco, quello non lo vedrei come buon segnale. Non c'è porprio modo di tenerla in vaso fino all'autunno? Che massime ci sono da te? Tieni conto che comunque questo maggio è freddo, puoi osare. Comunque l'irrigazione dovrà essere perfetta durante tutto il corso dell'estate e non mi attenderei troppi fiori il prossimo anno.

  • PRO
    Lidia Zitara
    4 anni fa

    drenaggio sotto come ti ho spiegato, anche in piena terra va messo sempre

Italia
Personalizza la mia esperienza utilizzando cookie

Houzz utilizza cookie e tecnologie simili per personalizzare la mia esperienza, fornire contenuti per me rilevanti e migliorare i prodotti e i servizi di Houzz. Premendo su "Accetta", acconsento all'utilizzo dei cookie, descritto ulteriormente nell'Informativa sui cookie. Posso rifiutare i cookie non necessari cliccando su "Imposta le preferenze".