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enrica_guida84

certificazione SOA

Enrica Guida
5 anni fa
Salve. devo avviare ristrutturazione casa in un palazzo del '500 soggetto a vincolo ex lege 1039. Non ha più elementi di pregio artistico già da prima della totale ristrutturazione post terremoto dell'80 in Campania. È comunque necessaria la ditta certificata SOA? devo sostituire impianti, infissi, pavimenti, spostare posizione di un bagno. esiste un elenco ditte SOA? ( sono in penisola Sorrentino)

Commenti (8)

  • Clos Di
    5 anni fa
    ciao se hai bisogno di una ditta con attestazione SOA ti posso aiutare io, mio padre ne ha una... e siamo di caserta
  • Enrica Guida
    Autore originale
    5 anni fa
    Grazie ma io ancora non ho capito bene. Dovrei essere OG2 ma la mia è una ristrutturazione di un edificio privato che, sebbene sotto vincolo,(1089) non ha nessun pregio artistico vista la ristrutturazione post terremoto 1980. Dovrò far fare i lavori ad una ditta SOA o posso farne a meno? Ufficio tecnico del comune dice che deve dirmelo la soprintendenza, quest'ultima dice che non dipende da lei ma è la legge a richiederlo. Di quale legge parla???? grazie al Teseo che mi aiuterà ad uscire da questo labirinto
  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    5 anni fa

    Ciao Enrica. Premesso che non sono "aggiornatissimo" in merito agli edifici tutelati, ti scrivo quello che so io, diciamo sicuramente valido fino a qualche anno fa.

    Dunque, affinché l'edificio sia tutelato dalla ex 1089, deve esserci un decreto apposito in cui ci sia l'immobile stesso. Poco importa se, con il tempo e con altri interventi si siano più o meno persi i caratteri culturali del bene, Se c'è in decreto, valenza persa oppure no, l'edificio è tutelato. Cosa significa? Significa che la Soprintendenza ne esercita la tutela ed ha voce in capitolo sugli interventi che si vogliono fare o che si rendano necessari per quel determinato bene culturale.

    Ora (qui entra in campo la mia mancanza di aggiornamento agli ultimi anni in materia), che io sappia, non esiste una legge che obblighi i committenti privati a sceglierre ditte OG2, ma la soprintendenza, a cui bisogna mandare il progetto affinché possa esprimere il proprio parere vincolante, la prescrive sempre (almeno nelle mie zone funziona così), quando non lo fanno scrivono frasi come ditte qualificate in restauro dei beni culturali, ditte con esperienza certificata in restauro dei beni culturali o roba del genere che per loro, almeno qui è così, significa sempre e comunque che abbiano l'OG2.

    In sostanza l'obbligo legale non ci dovrebbe essere, ma esercitando loro il potere vincolistico sulle scelte che si fanno per gli edifici privati tutelati, lo impongono. A mio avviso poi (considera che non sono avvocato ma architetto), il fatto che la soprintendenza possa dire la sua, anche se manca una legge che ti obblighi (salvo che non l'abbiano emanata negli ultimi anni) di fatto ti costringe, a scegliere una dita OG2, se la soprintendenza te lo cita come prescrizione. In altre parole, se l'edificio è tutelato, pronto il progetto (che ricade nelle competenze esclusive dell'architetto: le altre figure tecniche non potrebbero e nota che anche qui sto usando il condizionale) e mandato alla soprintendenza, se quest'ultima ti prescrive l'uso di ditta OG2, anche se non citato in maniera chiarissima, di fatto sei obbligata a prendere una ditta che abbia tale SOA: a prescindere dall'esistenza o meno di una legge specifica che estenda l'obbligo anche per i lavori privati, in caso di condenzioso, sicuramente avrebbe la meglio la soprintendenza, perché a lei sono demandati i poteri decisionali sul come portare avanti gli interventi sui beni culturali.

  • Enrica Guida
    Autore originale
    5 anni fa
    Grazie. Ovviamente il progetto verrà fatto da un architetto e presentato per approvazione alla soprintendenza nel totale rispetto delle regole e del vincolo che tutela l'edificio. Il fatto che continuo a non capire è a quale legge devo fare riferimento. Mica mi si può imporre la ditta SOA senza un riferimento legislativo? Cmq grazie mille
  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    5 anni fa

    Funziona così: anche se la casa è tua, il fatto che sia un bene culturale, implica che è patrimonio della collettività. In pratica non "sei tu" a decidere come e cosa fare (ovviamente sto esagerando per farti capire il concetto), ma la la collettività. Come fa la collettività a poterlo fare? Demandando le proprie decisioni alla soprindendenza. Insomma è un po' come se il soprintendente abbia "una quota di proprietà" con potere decisionale superiore al tuo su casa tua. Dato questo potere, ripeto, anche se, che io sappia, non c'è una legge che obblighi ad usare una ditta OG2 per i lavori privati, se la soprindendenza te lo prescrive (e lo fa perché se è vero che non c'è obbligo OG2 per i privati, è altrettanto vero che se un privato fa lavori che distruggono il bene culturale è responsabile e perseguibile la Soprintendenza) se nel tuo caso prescrivono l'uso di una OG2, anche se solo in maniera velata, c'è poco che tu possa fare, anche legalmente.

    E' un po' come per i terreni edificabili. Dal 1977 in poi, il terreno è del leggittimo proprietario che può coltivarlo. Il diritto edificatorio invece, è della collettività che lo cede al leggittimo proprietario del suolo solo quando questo ha pagato (sempre alla collettività attraverso il Comune), gli oneri di costruzione. Cioè gli oneri di costruzione, altro non sono che la cessione del diritto di costruire di un certo suolo, dalla collettività al leggittimo proprietario. Lo so, sembra strano sia per i suoli, sia per i beni culturali, ma purtroppo è così.

  • Enrica Guida
    Autore originale
    5 anni fa
    Ti ringrazio moltissimo. È che mi fido di più della ditta che conosco , che lavora benissimo e con cura e non mi va di affidare casa mia ad una ditta estranea solo perché si forgia di una sigla e che proprio in virtù di quella sigla ha maggiore esperienza in lavori pubblici (ponti, scuole e chiese) e non privati. Cmq grazie a te finalmente ho capito.
  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    5 anni fa

    Di nulla. Comunque sia ti capisco, ma dall'esperienza che ho in materia, se la cosa ti può consolare, devo dirti che tutte le volte che da tecnico mi sono trovato ad essere obbligato a dover avere a che fare con una ditta OG2, sia io che i clienti ci siamo trovati benissimo. La SOA non la danno al "primo che passa" ma solo a ditte che abbaino per fatturato, per esperienza in quella particolare categoria di opere e per conoscenze tecniche determinati requisiti. A dirla tutta, con loro si dialoga tranquillamente, in realtà anche con le soprintendenze: non credo che ti troverai male, insomma, anche se, in realtà, a parità di lavori con la tua impresa di fiducia, spenderesti quasi sicuramente meno.

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