Info su detrazioni 2019
chiara b.
5 anni fa
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Commenti (15)
chiara b.
5 anni faDiscussioni simili
detrazioni solo su un'unità abitativa??
(1) commentiL'agenzia delle entrate, nella guida Febbraio 2019, parla di unità immobiliari. Lei può chiedere le detrazioni fiscali per ogni SUB che risulta in catasto. Ovviamente dovrà aprire due pratiche diverse; ognuna riferita al SUB specifico. Le detrazioni le potrà chiedere in relazione all'IRPEF versato. Se i SUB ( UNITA IMMOBILIARI ) sono entrambi i suoi, avrà comunque il limite di non poter detrarre più dell' IRPEF che versa annualmente. ESEMPIO: - SUB 1 - APPARTAMENTO 1 - IMPORTO RISTRUTTURAZIONE = 20000 EURO DETRAZIONE 50% = 10000 EURO IN 10 ANNI - OVVERO 1000 EURO DI DETRAZIONE ALL'ANNO DAL SUO IRPEF - SUB 2 - APPARTAMENTO 2 - IMPORTO RISTRUTTURAZIONE = 20000 EURO DETRAZIONE 50% = 10000 EURO IN 10 ANNI - OVVERO 1000 EURO DI DETRAZIONE ALL'ANNO DAL SUO IRPEF SE PRESENTERA' ENTRAMBE LE PRATICHE (SCIA/CILA) POTRA' DETRARRE 2000 (1000+1000) EURO/ANNO PER 10 ANNI. SE RICADE NEI CASI DI ATTIVITA' EDILIZIA LIBERA POTREBBE ANCHE EVITARE DI FARE LA PRATICA, ED AVERE LE DETRAZIONI, SE GLI INTERVENTI A FARSI SONO PRESENTI TRA QUELLI APPROVATI PER RICEVERE LE DETRAZIONI. RIFERIMENTO: https://www.agenziaentrate.gov.it/wps/content/nsilib/nsi/agenzia/agenzia+comunica/prodotti+editoriali/guide+fiscali/agenzia+informa ING. GIULIO CANZANELLA... mostra di piùaiuto detrazioni confusione totale
(31) commentiArchitetto Abbate, ne approfitto nuovamente della sua disponibilità. Riprendendo il punto 2) del mio precedente discorso, oltre alla ristrutturazione, sto effettuando una coibentazione interna. La ditta che mi effettua la ristrutturazione produrrà quindi una fattura distinta per la coibentazione, in modo da poterla inserire nell'ecobonus. Posso far rientrare anche tutti i lavori accessori per la coibentazione vera e propria, ovvero controsoffitti (qui mi sembra ha già detto di si ad un altro utente), manodopera, ma anche per quanto riguarda intonaco e pittura dei muri confinanti con la parte esterna dell'appartamento? Non essendoci asseverazione, visto che la coibentazione non era presente prima, basta che il tecnico (penso termotecnico) controlli che siano rispettati i requisiti minimi previsti per legge sulla trasmittanza in base alla scheda del prodotto applicato? Deve farmi una certificazione? Chiedo perché sforerò il limite dei 98.000 per il bonus casa, e vorrei perlomeno riuscire a far entrare il più possibile nell'ecobonus, visto le ingenti spese che sosterrò. Ho dovuto procurarmi una concessione edilizia per ristrutturazione, visto che la disposizione degli spazi tra comune e catasto non combaciavano con la situazione reale.... mostra di piùFotovoltaico: nuovi incentivi 2019 decreto FER1
(0) commentiSei deciso, le tue bollette dell’elettricità sono troppo alte e vuoi risparmiare con un impianto fotovoltaico. Navighi su internet alla ricerca di informazioni e presto perdi il tuo entusiasmo: tante, troppe opinioni diverse. Alla fine conviene davvero installare il fotovoltaico? Per scoprirlo abbiamo deciso di parlare delle 4 aspettative più diffuse sull’energia solare, quanto c’è di vero e quanto no. La prima è quella più diffusa: puoi davvero diventare indipendente dall’energia di rete? Posso raggiungere l’indipendenza energetica con il fotovoltaico Produrre da soli tutta l’energia di cui si ha bisogno, staccare il contatore dell’enel e dire addio alle bollette elettriche. Scenario senza dubbio interessante ma quanto è realmente fattibile? L’indipendenza energetica è il primo mito di chi si avvicina al fotovoltaico, alimentato da strategie commerciali scorrette di alcune aziende. In teoria, diventare 100% indipendenti dalla rete elettrica nazionale è possibile con un impianto fotovoltaico stand alone con batterie per accumulo. Un impianto, però, molto potente e con molte batterie. E molto costoso. Pensiamo alla quantità di energia che utilizziamo nelle nostre case oggi: computer, frigorifero, lavatrice, phon, condizionatori, tv. Per coprire questi consumi abbiamo bisogno di un impianto fotovoltaico a isola che garantisca una produzione energetica elevata e costante. È chiaro che ci sono variabili, come una giornata nuvolosa, in cui la produzione non sarebbe sufficiente al fabbisogno energetico. Quindi, l’indipendenza energetica rimane un’utopia? Attualmente sì, ma la buona notizia è che c’è una soluzione accessibile per produrre fino all’80% dell’energia di cui hai bisogno. Un impianto fotovoltaico con batterie per accumulo ti rende più indipendente dalla rete perché non spreca l’energia che produci. In condizioni favorevoli, un fotovoltaico standard genera più elettricità di quella necessaria per alimentare casa e l’eccedenza viene immessa nella rete elettrica nazionale. Un pacco batterie con accumulo permette di conservare questo surplus di energia e utilizzarlo nelle ore serali/notturne, quando il fotovoltaico non produce. Un modo per sfruttare al massimo le potenzialità del tuo impianto e aumentare l’autoconsumo. Oggi investire nel fotovoltaico con accumulo conviene per i prezzi in costante calo e l’alto livello tecnologico delle batterie. Ma conviene sempre? Questa domanda ci apre una riflessione su un’altra falsa aspettativa sul fotovoltaico. Le batterie per l’accumulo convengono sempre Sai quale deve essere il vero obiettivo di chi decide di installare dei pannelli fotovoltaici a casa? Diminuire il costo delle bollette elettriche e risparmiare soldi ma il primo vero obiettivo è l’autoconsumo. Ovvero, l’elettricità che consumiamo a casa deve essere il più possibile quella generata dall’impianto fotovoltaico. Come abbiamo visto nel paragrafo sopra, le batterie immagazzinano l’energia prodotta durante il giorno e non consumata direttamente e la rendono disponibile nelle ore serali/notturni. Quindi, conviene a tutti installare un accumulo per aumentare l’autoconsumo? Le batterie per accumulo sono convenienti se riescono a farti aumentare l’autoconsumo ed essere meno dipendente dalla rete elettrica. Uno dei casi più semplici in cui il fotovoltaico con storage non conviene è quando il consumo di energia si concentra nelle ore diurne. Se usi elettrodomestici energivori (come phon, forno, lavatrice) soprattutto durante il giorno, avrai già un autoconsumo elevato. In questo caso il modo più efficiente per migliorare le prestazioni del fotovoltaico è ottimizzare la gestione dei carichi energetici. C’è poi un altro fattore da considerare: se hai un autoconsumo elevato e l’impianto ha una potenza bassa, non riusciresti a ricaricare le batterie. Uno studio energetico dei propri consumi è quindi fondamentale per capire se l’accumulo conviene davvero o no. E se un giorno le tue abitudini cambiano e diventa conveniente avere un sistema storage? Il mercato del fotovoltaico oggi offre soluzioni flessibili, ad esempio puoi: Installare un impianto fotovoltaico con inverter predisposto per l’accumulo e aggiungere la batteria in un secondo momento. Installare una batteria modulare e aumentare la potenza dell’impianto e la capacità dell’accumulo se e quando saliranno i tuoi consumi energetici. Posso avere un impianto fotovoltaico a costo zero Se hai deciso di installare un impianto fotovoltaico a casa tua e hai già richiesto dei preventivi è probabile che ti senta parecchio confuso. Il crescente interesse per le rinnovabili ha attirato venditori improvvisati e tanta fuffa. Un’offerta da cui stare attenti è il fotovoltaico a costo zero. È una formula, usata anche da importanti utility dell’energia, che offre impianti fotovoltaici senza investimenti iniziali e prospetta un immediato guadagno. Il realtà, nascosto nelle clausole, c’è un finanziamento che fa sborsare una cifra totalmente fuori mercato. È il caso di una famosa utility che propone un impianto 3 kW a 90€ in 120 rate a tasso zero. La spesa finale sarà di oltre 10.000€, quasi il doppio rispetto alla media di mercato. Scegliere l’azienda installatrice giusta non è solo una questione di prezzo. Un impianto fotovoltaico assicura energia gratuita per 25 anni se progettato e curato correttamente. Anche se la manutenzione richiesta è minima, un controllo annuale e la pulizia dei pannelli assicurano una produzione energetica elevata per lunghi anni. Senza contare che eventi atmosferici eccezionali, che avvengono purtroppo con maggiore frequenza, possono provocare danni ai pannelli. Per questo è opportuno scegliere un’azienda locale, capace di intervenire rapidamente in caso di problemi. Segui questi consigli per aiutarti nella tua scelta: Prendetevi il tempo per navigare il sito web di un’azienda e conoscerla bene: guardate nella sezione lavori gli impianti già realizzati e le recensioni dei clienti. Una buona offerta deve essere accompagnata dalle schede tecniche dei prodotti (moduli, inverter, batterie e strutture). Accertati che in fase di progettazione sia effettuato un check su eventuali vincoli e che le eventuali pratiche siano comprese nell’offerta. Non accettare offerte standard ma richiedi una personalizzata e progettata sulle tue reali necessità. Posso richiedere gli incentivi per il fotovoltaico Nell’ultimo anno si è parlato tanto di un ritorno degli incentivi. Attivi dal 2005 al 2013, erano un contributo finanziario per chi installava un impianto fotovoltaico. Senza dubbio sono stati il volano per la diffusione dell’energia solare in Italia ma hanno anche dato vita ad un malinteso: il fotovoltaico veniva visto come una forma di guadagno diretto e non di risparmio. Oggi sappiamo che l’energia solare è la forma più semplice per raggiungere la (quasi) indipendenza energetica. E i nuovi incentivi? Il decreto FER1, approvato nel 2019, introduce nuovi incentivi ma non per tutti. Solo chi installa impianti fotovoltaici superiori a 20 kW può usufruirne. Non sono previsti contributi economici, quindi, per gli impianti fotovoltaici domestici. Se decidi di installare un impianto ad energia solare a casa tua puoi comunque richiedere le detrazioni fiscali e recuperare fino al 50% della spesa. SITO BE NEXT SRL... mostra di piùConsigli su tipo riscaldamento.
(7) commentiI radiatori svedesi sono radiatori elettrici con resistenza ceramica, a basso consumo. Il vantaggio di questi radiatori, rispetto ad altri radiatori elettrici tradizionali con resistenze ad incandescenza, è che non bruciano ossigeno e non bruciano la polvere, responsabile di cattivi odori. Non ho però esperienza in merito alla loro efficienza, costo, risparmio energetico. Le ho trovato un link abbastanza esauriente su questi prodotti: https://casinamia.com/radiatori-svedesi-opinioni/ Se le convengono oppure no dipende dal costo di acquisto, dalla resa, dal risparmio energetico, dal vostro fabbisogno termico. Intanto, visto che dovrete chiedere un preventivo, il termotecnico, per farvelo, dovrà fare un computo, quello del fabbisogno termico del vostro bilocale (legga in cosa consiste qui www.radiator.stiliac.com/it/area-tecnica/calcolo-fabbisogno-termico.html), che vi servirà come riferimento per comparare anche qualsiasi altro tipo di riscaldamento. Inoltre, poichè l'appartamento è una seconda casa, valutate anche quanto vi costa l'energia elettrica a kw. Restando nella gamma del riscaldamento elettrico, vi sono anche i pannelli radianti ad infrarossi FIR, che riscaldano non per convenzione ma per irraggiamento. I benefici di questi pannelli sono parecchi, innanzitutto si possono rimuovere e spostare, non sono impianti fissi, per cui potrete portarveli via qualora intendeste vendere l'appartamento. Necessitano solo di una presa della corrente, e si possono installare a parete (meglio su quelle perimetrali dell'appartamento, e ad altezza d'uomo), a soffitto, oppure su piedini a pavimento . Alcuni sono decorativi e sembrano veri e propri quadri. Inoltre, e qui sta il grande vantaggio, non generano nella stanza moti convettivi, in quanto non riscaldano l'aria ma tutti gli oggetti nella stanza, le persone che vi soggiornano e le pareti, generando la stessa sensazione di benessere che si ha quando si sta al sole. In assenza di moti convettivi (aria riscaldata che sale verso il soffitto per poi ridiscendere) non vengono sollevati la polvere e i pollini (meno allergie), e l'aria è meno secca (vantaggio per naso, polmoni e la respirazione). Infine sono anch'essi a risparmio energetico e non necessitano di particolare manutenzione. Info qui https://www.eco-network.it/pannelli-radianti-a-infrarossi/... mostra di piùanna tosi
5 anni faanna tosi
5 anni faArchitetto Michele Abbate
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anna tosi