Vano porta da rifinire
paolos86
5 anni fa
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Commenti (9)
Arch Sara Pizzo - Studio 1881
5 anni fapaolos86
5 anni faDiscussioni simili
porta da rifinire senza telaio
(21) commentiUn idea carina per chi ha un po’ Di pratica col fai da te... in un appartamentino che ho e L ho un po’ sistemato e ammodernato per affittarlo, c erano porte scorrevoli interno muro (le classiche col Coprifilo) per farlo più moderno volevo fare le porte rasomuro senza profilo, senza spendere nulla ho tolto i coprifili, posizionato due paraspigoli rifilati a misura, rete per evitare crepe ed ho rasato sul montante in legno... risultato perfetto a bassissimo costo, è diventata praticamente come rasomuro! :-)... mostra di piùPorta o non porta?
(26) commentiEsempio di passaggio rifinito a gesso ( porta in fondo) in questo caso è stata inserita comunque una porta ma il passaggio resta piu moderno visto dalla parte del living In questo caso invece c’e Un telaio di passaggio per rifinire una apertura dove prima vi era la porta... mostra di piùporta nel vano scala
(2) commentiCiao, hai una foto o piantina da postare? grazie... mostra di piùscaldare vano scala
(10) commentiCiao Luca. Vedo di risponderti cercando di non usare termini tecnici, ma la vedo dura riuscirci. Se ho capito bene, la tua è una scala, aperta sul soggiorno che congiunge la zona giorno con la zona notte di casa tua. Bene, questo è quanto ho capito di casa tua. Se è così, il problema che tu hai è legato alla curva del benessere igrotermico che un impianto radiante a pavimento di solito genera. In sostanza, un impianto come il tuo è più in grado, in teoria, rispetto ad uno a radiatori, di dare una temperatura più omogenea nei volumi delle varie stanze riscaldate. Cioè con un impianto a radiatori, gli ambienti si riscaldano per convezione: l'aria calda sale, la fredda scende. Con uno a irraggiamento come il tuo, la temperatura è decisamente più costante procedendo in verticale in ogni stanza riscaldata. Questo è quello che dovrebbe avvenire in teoria. In realtà però non è esattamente così perché il calore si diffonde secondo quella che è la relativa curva del benesser igrotermico. In condizioni ottimali, condizioni che mai si verificano in una casa, la curva tipica data in una casa ben isolata e dotata di impianto a pavimento ben progettato, ben realizzato ed a regime è questa (quella alla tua destra) Ora, come vedi, la temperatura, come correttamente è sempre, a livello dei piedi è più alta, poi prosegue quasi costante e senza distaccarsi molto dalla curva ottimale (quella di sinistra) fino a circa due metri, due metri e mezzo di altezza, poi devia, abbassandosi, proprio di quei gradi che tu avverti in meno salendo la scala. Ma il profilo di cui stiamo parlando è anch'esso teorico. In realtà intervengono altre variabili che di fatto portano l'altezza a cui si ha la deviazione di temperatura un tantino più in basso, nulla di che , ma un po' più in basso. Tutto ciò è perfettamente normale e risaputo da noi tecnici. Cioè sappiamo che in case con la scala a giorno, salendo la scala, prima o poi (a poco più di due metri di altezza) ci si ritrova ad avere quel calo di temperatura dovuto al fenomeno che ti ho appena decritto sommariamente. Cosa facciamo normalmente o cosa sarebbe corretto fare per i nostri clienti? Beh! Di solito (almeno io lo faccio e credo così facciano anche i colleghi) li informiamo del problema così come ho appena cercato di fare con te ed aggiungiamo che se il problema non si vuole, l'unico vero metodo per eliminarlo è integrare l'impianto a pavimento con pannelli a parete (o anche con altro sistema ma sempre ad irraggiamento, anche se a mio avviso sarebbe meglio farlo a parete), posti sulla parete della scala al di sopra dei fatidici due metri di altezza. Va aggiunto, sempre in termini di informazione iniziale, che questa integrazione, di fatto genera un aumento dei consumi energetici e quindi va valutato bene (dal cliente, quindi da te) se tenersi questi gradi in meno per quei cinquanta, sessanta o settanta centimetri finali di scala ed avere un risparmio in bolletta oppure fare l'integrazione a scapito del risparmio economico. Bene, detto questo, la domanda ora è: ammesso che tu voglia fare l'integrazione puoi farla adesso? Certo che si, ma sappi che comunque bisognerà (bisognerebbe) rimettere in equilibrio l'intero impianto (l'equilibrio che ora dovresti avere si perderebbe in funzione dell'aggiunta fatta) e non è detto che si possa riequilibrare il tutto in maniera ottimale. Cosa succede se non si può riequilibrare l'impianto in maniera ottimale? Succede che per far "correre" l'acqua nei circuiti nel modo in cui dovrebbe ma che non si ha più, sei costretto ad alzare la temperatura di immissione acqua nel generatore (caldaia o cosa usi per riscaldare) di diversi gradi, tanti quanti servono per compensare l'equilibrio perso. In termini pratici questo si traduce in ulteriori costi energetici a cui dovrai far fronte. Viceversa, se la differenza di temperatura la avverti prima, al di sotto dei due metri di altezza allora c'è qualcosa che non va o nell'isolamento di casa in prossimità della scala o nell'equilibrio dell'impianto. In quasto caso, l'unica cosa che puoi fare è consultare un termotecnico della tua zona, uno che, con gli opportuni strumenti, veda in maniera scientifica qual'è esattamente il problema e possa consigliarti sul come risolverlo. Ancora, se la scala è chiusa anche sul soggiorno, prova a lasciare entrambe le sue porte su i due piani aperte, magari aumentando di qualche grado (anche solo uno) la temperatura del soggiornonella speranza di risolvere, eccezion fatta per quei diciamo sessanta centimetri finali di scala. Spero di essere stato abbastanza comprensibile Luca. Saluti, Michele... mostra di piùpaolos86
5 anni fapaolos86
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5 anni fa
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