Sostituzione radiatori

5 anni fa

Buongiorno,

vorrei sostituire i radiatori in casa ma, se e dove possibile, non vorrei fare opere murarie per cambiare gli interassi. Ho 6 radiatori (esclusi i termoarredo nei due bagno che sono già stati sostituiti) in tutta casa su tre diversi piani così disposti:

- 1 in cucina (verticale con possibilità di utilizzare in altezza misure da 1800 fino a 2200 mm) qualsiasi interasse in quanto per forza questo andrebbe cambiato (circa 29 m3)

- 1 in sala/salotto con interasse 520/540 mm (circa 58 m3)

- 1 nella camera singola con interasse 540 mm (circa 31 m3)

- 2 nella camera matrimoniale con interassi 600 mm (circa 44 m3)

- 1 nella mansarda (di ben 38 mq) con interasse 670 mm (circa 105 m3)

Vorrei sapere come prima cosa quale formula mi conviene utilizzare per il calcolo calorifero necessario (ovviamente è un calcolo approssimativo perchè andrebbero considerati molti aspetti: cappotto, finestre con doppio vetro, disposizione della casa, ecc...) per ogni vano perchè sia su internet e sia idraulici diversi utilizzano formule diverse.

Considerando che la casa è stata costruita a fine 2004 (non ha cappotto ma è spesso al sole per quasi tutta la giornata) e che vivo in provincia di Ravenna io ho utilizzato la seguente formula:

m3(metri cubi vano)x38=watt necessari

oppure (poco cambia)

m3x32x1,16=watt necessari

In quanto vorrei essere sicuro di montare radiatori abbastanza potenti in modo da non avere problemi di sottodimensionamento termico in futuro.

Come stile/design del radiatore preferisco quelli arrotondati (anche solo leggermente) a quelli totalmente squadrati e come colorazione invece vorrei montare al piano terra due radiatori color antracite (il pavimento è un gres porcellanato effetto legno sbiancato con sfumature avorio 20x120) mentre negli altri piano va benissimo una colorazione neutra come il bianco.

Qualche consiglio sulla marca? Sui modelli che potrebbero fare al caso mia in modo da modificare il minor numero possibile di interassi? Sicuramente quello in cucina va modificato proprio perchè metterei un radiatore verticale invece di uno precedentemente presente orizzontale (per occupare meno spazio in larghezza visto anche la posizione) ma per tutti gli altri? Per quanto riguarda la cucina e la sala/salotto c'è da considerare che sono due vani aperti e comunicanti quindi, mi è stato detto, che è indipendente dove mettere il radiatore più potente (ad esempio io metterei fra i due quello più potente in cucina visto la possibilità di mettere un radiatore verticale senza problemi di altezza piuttosto che in sala/salotto) ma l'importante è che il totale dei due radiatori soddisfi il potere calorifero richiesto totale dai due vani.

Grazie.

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Commenti (5)

PRO
Architetto Michele Abbate
5 anni fa
Ciao Denis ti dico subito che le formulette varie che trovi on-line non vanno bene e non va bene nemmeno cosa l'esperienza di questo o di quell'impiantista ti consiglia. In realtà la fisica tecnica è a tutti gli effetti una disciplina che presume degli studi specifici in merito. Tali studi, portano nel caso che a te interessa, a tutta una serie di considerazioni ed a una serie di variabili che non si possono sitentizzare con una formuletta presa di qua o di la. Alcune variabili sono semplici e facilmente comprensibili da tutti: riscaldare ad esempio un tot di metri quadri in riva al mare in Sicilia non è la stessa cosa che riscaldare gli stessi metri quadri a Bolzano. Già da qui capisci che non può esserci una semplice formuletta che tenga, nello stesso conto, Palermo e Bolzano. Ci sono poi tantissime altre variabili, alcune le hai correttamente citate, e tutte insieme, elaborate con precisi studi ad hoc, portano a ciò che serve a casa tua e credimi quando ti dico che non è la stessa cosa per la casa del tuo vicino. Ma veniamo al dunque per quello che a te interessa. Due radiatori nuovi, delle stesse dimensioni, ma di marca o semplicemente di modello diverso, hanno caratteristiche differenti, possono avere ad esempio una potenza termica differente, un contenuto d'acqua differente, un esponente n diverso. Cosa significa? Significa, per cominciare, che cambiando "ad occhio" questo o quel radiatore, potresti poi ritrovarti (succede quasi sempre) che l'impianto non sia più in equilibrio, che l'acqua non arrivi a tutti i radiatori con la velocità e con il tempo che deve avere. Ora, l'impiantista che usa la formuletta cosa fa? Semplice aggeggia, sempre ad occhio, sul detentore di ciascun radiatore, strozzando ora questo ora quel radiatore facendo in modo, maccheronicamente, che tutti i radiatori riscaldino più o meno nello stesso tempo. Ora tu dirai: "Beh! Se è tutto qua posso fare quello che voglio". E no: puoi fare si quello che credi, ma con la consapevolezza che il tuo impianto consumerà di più o meglio tanto di più quanto più squilibrato sarà. Iradiatori alti potrebbero riscaldarsi solo in parte ecc. Oppure puoi fartelo studiare da un termotecnico, che valutate tutte le variabili ti dirà pure di quale marca, modello e dimensioni sono i radiatori che dovrai mettere per non avere costi energetici inutili. Certo, ti chiederà dei soldi per lo studio, ma essendo alla fine l'impianto in equilibirio, li recupererai nel giro di qualche fattura energetica.
Denis Vitali
Autore originale
5 anni fa
Buongiorno Michele, per cominciare grazie della risposta. Come già detto la casa è stata costruitia a fine 2004 quindi è già stato fatto uno studio da un termotecnico quindi presuppongo che l'impianto sia già equilibrato. Ora il massimo, visto che possiedo ancora i vecchi radiatori, sarebbe scoprire la marca e verificare la potenza calorifera di ogni radiatore preesistente e quindi sostituirli tutti con una con le stesse caratteristiche.
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@Benedetta. Non avevo idea che ci fossero professionisti in grado di aiutare anche nella ricerca dell'immobile giusto. Ha un nome preciso questa figura? Ho paura, però, che investire anche nella ricerca, nel tempo, possa portare a un'ulteriore abbassamento del budget finale. E' da tempo, ormai, che giriamo per agenzie in cerca di casa. La nostra situazione ci obbliga a cercare una soluzione che contempli anche la presenza di una dependance per il nonno e questo, a quanto pare, limita il numero di occasioni fattibili e fa lievitare gli eventuali costi di ristrutturazione finale. Dubito, invece, di riuscire a limitare di molto le spese per il restauro. Anche le case in buono stato, pur quanto già abitabili, hanno rivestimenti o impianti che ci obbligherebbero ad adattarci ad esse quando preferiremmo che sia la casa ad adattarsi a noi. Abbiamo un'idea piuttosto precisa di dove ci piacerebbe vivere (ad esempio non ci piacciono le case moderne poiché le troviamo un po' piatte, le città o comunque i centri urbani molto popolosi e preferiamo, invece, i rustici o le vecchie case allestite con dettagli di pregio e architetture eclettiche). @MR. Apprezzo molto la tua gentile offerta ma la casa in questione non è ancora nostra e, per visionarla, dobbiamo sempre passare dall'agenzia immobiliare, cosa che renderebbe molto difficile organizzare un incontro in orari extra lavorativi. In ogni caso, se decidessimo per questo immobile, saremo obbligati a smantellare pavimentazione e massetto dato che la casa manca di vespaio e, anche per quanto riguarda il riscaldamento, la scelta di un sistema radiante a pavimento, non è solo una scelta estetica ma anche pratica. Le foto che vi ho mostrato sono più generose della realtà: la casa, anzi, entrambe le case, sono davvero davvero piccole. Ci preoccupa molto la progettazione degli interni anche sbarazzandoci dei radiatori, figurati includendoli.. Mi spiace dover declinare. O magari, per ora, rimandare :) Ringrazio entrambi per i consigli e la partecipazione.
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bonus fiscale...aiuto
Q
(31) commenti
Annina, l'allargamento del vano porta è un caso limite ma si, in teoria occorre CILA, a firma di tecnico. Eseguendo la sola opera di allargamento porta ti sconsiglio però di chiedere il bonus mobili. La normativa non è lineare e si rischia la revoca del bonus. Renata, secondo l'AG la sostituzione di caldaia per il conseguimento del risparmio energetico (altrimenti è una mera sostituzione riconducibile alla manutenzione ordinaria) è possibile accedere al bonus, ma anche questo è un caso limite. E' obbligatoria la conservazione della certificazione della caldaia con dichiarazione che dimostri il risparmio conseguito, occorre CILA. E' complicato comunque fare un discorso generale perchè caso per caso ci potrebbero essere cavilli e controcavilli (in barba alle semplificazioni - sig!-) per cui rivolgetevi sempre ad un tecnico di fiducia per farvi consigliare al meglio!
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***URGE SOLUZIONE: BONUS MOBILI 2020***
Q
(31) commenti
No Francesco. Devi sostituire un componente essenziale dell'impianto termico esistente, cioè un generatore. Ad esempio si può togliere la caldaia esistente ed inserire un nuovo generatore come una PDC invertibile o un qualsiasi altro generatore a condizione che il nuovo generatore, tra l'altro, ti garantisca un risparmio energetico maggiore e dimostrato per potere avere il bonus. Infine ti segnalo che forse c'è un problema nella nuova casa. Le case nuove devono già essere conformi che quanto previsto dalla ex legge 10/91. il che significa, tra le altre cose, che le valvole dei radiatori, devono già essere termostatiche. Quindi se non lo sono, dovresti chiederti che razza di relazione legge 10 ti hanno fatto, viceversa, se lo sono già termostatiche (come credo sia), non otterresti alcun risparmio con la loro sostituzione e quindi saresti proprio fuori dallo spirito delle detrazioni per ecobonus e pertanto non potresti già usufruirne, oltre al fatto che le valvole non possono essere considerate come un componente essenziale dell'impianto termico, come un qualcosa cioè, senza del quale l'impianto non funzionerebbe.
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Termovalvole silenziose
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(11) commenti
Ah! Franco, Franco!!!!! Scusami per questo intervento, ma un po' te lo meriti e un po' non saprei come spiegartelo diversamente. Ho buona memoria e quindi ricordo i post e soprattutto cosa dico o come in questo caso scritto, anche a distanza di anni. Almeno per le persone che, come te, un po' mi stanno simpatiche, anche senza conoscerle. Tempo fa e non era l'unico caso i cui snobbavi i termotecnici, tu volevi cambiare un radiatore procedendo "a naso" senza sentire un termotecnico. Sono andato a spulciare nel tuo spazio Houzz per trovare quella discussione https://www.houzz.it/discussions/5695538/sostituzione-radiatore-bagno. In sintesi li c'era un architetto, anche termotecnico, non di quelli iscritti in qualche elenco famoso senza sapere una mazza di termica, ma di quelli non iscritti da nessuna parte, (perché non ne hanno bisogno) se non all'albo di appartenenza, che fa il suo lavoro grazie solo alle conscenze accademiche che ha e che cercava disperatamente di farti capire alcune cosette sugli impianti termici, anche andando al di la della mera sostituzione di quel radiatore. Allora la tua risposta fu: "Ovviamente non chiamo un termotecnico per un radiatore". Immagino che poi tu non abbia "chiamato" il termotecnico, sostituito il radiatore ed ora ti ritrovi con un impianto che funziona male. Già, perché non è che una determinata marca di termovalvole sia meglio o più silenziosa di un altra e nemmeno che le tue non funzionino correttamente: in verità lo stanno facendo maledettamente bene, solo che, avendo tu sbilanciato l'impianto, la pressione a quel radiatore o ad una certo numero di radiatori, arriva in maniera eccessiva, diciamo almeno sopra i 2 bar e non scende in maniera dinamica. In realtà, le valvole termostatiche, a prescindere dal loro produttore, fischiando o ticchettando, ci "parlano". Ci dicono: "guarda che qui la pressione è eccessiva e non scende dinamicamente". Se invece senti come una sorta di gorgoglio è il problema inverso, non arriva abbastanza acqua o non lo fa con la giusta pressione e/o velocità. Magari quel radiatore non lo hai sostituito, ma per qualche motivo il tuo impianto non funziona correttamente.. Cioè, in sostanza, il problema non è la valvola, ma l'impianto. Può essere un semplice problema di regolazione e quindi risolvibile in maniera spicciola, ma anche no. Perdonami ancora, la mia non vuole essere una critica al tuo operato, ma solo non so e non posso scrivertelo diversamente: succede quando non si "chiamano" termotecnici capaci, anche solo per la sostituzione di un radiatore. Qual'è il passo successivo se si continua a non chiamare un termotecnico per eliminare il fastidioso rumore da un impianto che non funziona bene? Beh! Intanto puoi provare a smanettare tra termovalvole, abbassando leggermente la temperatura di quelle che fischiano o ticchettano e contemporanemente agire sui detentori nel tentativo di "equilibrare", nei limiti del possibile l'impianto. Se invece è tecnicamente ancora possibile sul tuo impianto, possono essere montati dei dispositivi che agiscono dinamicamente sulla pressione di ciascun radiatore e .... perdonami ancora, altro che chiamare il termotecnico che quello st..nzo di architetto allora ti consigliava. Il rumore delle termovalvole in realtà ti sta anche segnalando, come ti scrisse sempre quel tecnico, che i soldi per la chiamata del termotecnico, poco alla volta, li stai già pagando in fatture energetiche. Ultimo sistema per non sentire quel fastidioso rumore? L'ultima spiaggia? Ovviamente è solo una provocazione ma puoi sempre sostituire le termovalvole con normali valvole, quelle che si montavano qualche tempo fa, così paghi ancora di più in fatture energetiche ma non senti alcun rumore :D Il problema non sono le valvole termostatiche, ma le tue scelte impiantistiche carenti di qualche cosa, anche di semplici consigli tecnici e del tutto gratuiti come questo e come come quello della discussione citata che immagino ti avrebbe dato allo stesso prezzo ciascun bravo collega.
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PRO
Architetto Michele Abbate
5 anni fa
Ma figurati: per così poco.

Se cambi parte dei radiatori esitenti con nuovi radiatori di caratteristiche differenti l'equilibrio che ora ha lo perdi, anche se la casa, al posto di essere stata fatta nel 2004 fosse stata fatta ieri.

Ripeto: non è solo la potenza termica la variabile da considerare per la sotituzione dei radiatori, ci sono è sono importantissime variabili, l'esponente n ed il contenuto d'acqua che ciascuno di essi ha. Almeno queste variabili andrebbero considerate. Variabii che cambiano di marca in marca, ma anche, a parità di marca, da modello a modello.

L'alternativa? Anche qui, ripeto: ci metti quello che vuoi, strozzi a giri di dententore e paghi il plus che ti arriverà in fattura. Guarda i pro: almeno ora sei consapevole che ti arriveranno fatture più care. E poi, magari, ti arrivano di importi irrisoriamente più cari ........ chi lo sa?
Denis Vitali
Autore originale
5 anni fa
A sto punto mi pare di capire che l'unica soluzione sia interpellare un tecnico termotecnico per una progettazione/perizia.
PRO
Architetto Michele Abbate
5 anni fa
E' quello che ho scritto, Denis, ma è solo il mio modesto parere però.

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