La nuova vita di una vecchia cucina
Irene Dall'Aglio
6 anni fa
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la mia nuova casa vecchia
(5) commentiCalma: comporre l'abitazione si puó associare allo scrivere musica: ogni nota é una nota in sé, ma quando viene suonata acquista una relazione rispetto alle altre note; e tutte le note insieme non sono musica se non vengono inserite in un pentagramma; e le stesse note suonano diversamente se sul pentagramma fissiamo la chiave di Violino o la chiave di Basso. Questo per dire che cosa? Che certamente il singolo pezzo va visto nei confronti di un tutto funzionale, e anche che c'é una scatola, il nostro pentagramma, che dovrebbe essere fissato prima come riferimento secondo una visione di insieme, un "metaprogetto" (non ho mai capito realmente cosa significhi ma fa molto figo citare il termine) nel quale poi trovano posto con naturalezza le singole cose che verranno messe nel tempo perché saranno in accordo con la visione del tutto. Traduco: bisognerebbe formulare un'idea del tutto, una distribuzione delle funzioni, un programma di sviluppo....e se questo programma prevede o funziona meglio organizzando in un certo modo l'architettura dell'abitazione, converrebbe innanzitutto partire da lí. Non mi riferisco per forza a interventi significativi come demolire pareti o modificare stanze, ma anche ad azioni piú circoscritte e mirate: per esempio creare solo una sezione di controsoffitto in cartongesso, ribassando una zona per sottolinearne la diversa funzione rispetto ad un'altra con la sua diversa ragione d'essere. Allora si riparte dalla domanda: che budget ti vuoi dare? Perché solo dall'idea generale di budget si potrá scegliere come ripartire la cifra tra diverse azioni possibili: se saranno fattibili interventi sull'architettura che in quanto riferimento generale dovrebbero essere la premessa necessaria al successivo inserimento degli arredi; se sará meglio calibrare e parzializzare l'intervento architettonico solo ad una parte ritenuta determinante e riservarsi il resto invece per l'acquisto di elementi d'arredo significativi o indispensabili, cosí come anche valutare la rivisitazione/rielaborazione di pezzi giá esistenti per restituirgli una presenza diversa e un aspetto nuovo, contenendo la spesa rispetto all'effetto prodotto. Un professionista serio partirebbe da qui e direbbe:"ok, mettiamoci daccordo su come e quale parte sviluppare del progetto, vediamo se possiamo definire i confini e i parametri per un incarico, e quindi partiamo con uno studio ragionato di cosa si puó e ha senso fare". Io peró forse non sono abbastanza serio come professionista, dunque iniziamo a mettere sul piatto alcuni flash di ragionamento: - dubbio tra appendiabiti e libreria: un momento: sono oggetti che hanno funzioni diverse quindi se si rinuncia al trespolo su ruote deve essere giá risolta la domanda "dove appendo i cappotti?". Mentre si pensa a questo, mettere a fuoco che il trespolo con ruote fa molto "fashion", mentre l'armadio contenitore fa piú "borghese"... peró nell'armadio ci si sbattono dentro i cappotti come cápitano e anche altre cose, mentre sul trespolo devono restare ordinati e abbinati, pena passare dall'effetto "fashion" a quello "casino". - questione primaria lavori di architettura / acquisto dei mobili: vedo in foto che al momento pende la classica lampadina al centro della stanza: ripeto: andrebbe sviluppata in privato la visione di un tutto da perseguire nel tempo, ma in ogni caso la lampadina e l'illuminazione sembrano una questione aperta cui sarebbe meglio dare un verso prima di inserire gli arredi. Valuterei l'ipotesi giá accennata di realizzare un controsoffitto: non lanciarsi in un'opera integrale, ma una parzializzazione ben studiata per ribassare una zona e sottolinearne la differenza funzionale rispetto al resto dell'ambiente. L'effetto scenico, pure importante e con il suo significato, sarebbe in realtá il mezzo per redistribuire punti luce mirati e, fatto con criterio, per portarsi in altri punti della stanza la corrente comandata dagli interruttori, in modo da poter avere, magari, una lampada sulla libreria che si accenda con l'interruttore della stanza. Si puó valutare l'idea di ribassare la zona divano/soggiorno o la zona pranzo, ma sará intelligente far dipendere la scelta dai rilievi della posizione del punto luce attuale: di cose se ne possono fare tante, ma é un attimo sentirsi tirare per le maniche da una moltitudine di specialisti ognuno concentrato sul proprio punto di vista, e veder volare preventivi tra un elettricsta che propone con facilitá di aprire tracce o un cartongessista che suggerisce con leggerezza una controsoffittatura integrale quando si potrebbe raggiungere un effetto degnissimo con un budget inferiore ed un'invasivitá molto controllata. Si tratta in sostanza di pensare con equilibrio tutto insieme, tra cosa é piú bello, come si realizza tecnicamente, e quale elemento vi si potrá inserire in modo piú efficace: tutte queste analisi coesistono e si influenzano l'un l'altra, e sará giustissimo ridimensionare una scelta se questo permetterá di ottimizzare un altro aspetto al quale altrimenti si dovrebbe rinunciare: la somma finale risulterá sempre la migliore possibile: io mi muovo sempre cosí. Riepilogando: - studierei l'aspetto dell'illuminazione; - inizierei ad orientarmi su volumi di controsoffittatura parziali, che si tirano su con poco se chi opera é onesto, per portare il punto luce sopra la zona pranzo e in eventuali altri punti ritenuti determinanti; - lavorando bene sull'illuminazione e considerando che la prima percezione di un tavolo resta la superficie, mi concentrerei sull'acquisto di sedie serie per il tavolo da pranzo, valuterei una lampada da terra che abbia la sua presenza senza arrivare al costo di una "Arco" (ho una realizzazione da suggerire) e lavorerei su recupero e rivisitazione dell'esistente per realizzare il tavolo con una lastra di vetro temperato. Insisto con il riportare tutto il discorso al budget da dedicare, che fará capire se sará lecito pensare a certe soluzioni, se sará possibile pensarne altre e se sará opportuno pensarne altre ancora. Urca: 00:43...per adesso buonanotte! LoP... mostra di piùRidare vita ha una vecchia poltrona
(1) commentinon ho ancora avuto questa occasione! Ti faccio i miei complimenti per la scelta dei tessuti! mi piace molto la nuova poltrona... mostra di piùCucina nuova o vecchia?
(7) commentiBuongiorno Giovanni, effettivamente la cosa migliore da fare è contattare un falegname e farsi fare un preventivo e poi valutare se ne vale la pena. Per aggiornare il look della cucina, oltre a farla laccare di un colore diverso potresti cambiare il top, il piano cottura e il forno.... mostra di piùcasa nuova come disporre una cucina piccola
(4) commentiCiao Silvia, sì, secondo me ci sta l'isola. Non avresti grandi passaggi tra isola e colonne, ma 90 cm sono sufficienti, dall'altro lato puoi lasciare anche solo 80 cm. Oppure potresti fare il top più profondo risolvendo così il problema dei pilastri, una penisola verso la zona pranzo e le colonne dove ora c'è il tavolo Iris... mostra di piùIrene Dall'Aglio
6 anni faIrene Dall'Aglio
6 anni faOFFICINE VITTORIO COLOMBO SAS
6 anni faUltima modifica: 6 anni faIrene Dall'Aglio ha ringraziato OFFICINE VITTORIO COLOMBO SASGloria
6 anni faOFFICINE VITTORIO COLOMBO SAS
6 anni faPaola
6 anni faanto_bagioni
6 anni faGloria
6 anni faanto_bagioni
6 anni faOlga Kolcina
6 anni faIrene Dall'Aglio
6 anni fa
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