riscaldamento a pavimento i pareri discordanti
vittoria95
6 anni fa
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Commenti (15)
vittoria95
6 anni faawbam
6 anni faDiscussioni simili
Pavimento senza fughe con riscaldamento radiante
(3) commentiBuonasera a tutti, per rispondere a Gloria è possibile posare piastrelle in gres senza fughe. Esistono in commercio diversi tipi di piastrelle cosiddette rettificate dotate di un taglio perfetto che consente di accostarle l' una all'altra al millimetro in modo che l'effetto generale sia quello di una superficie unica. Allego una foto con diversi tipi di pavimento senza fughe: due in gres e un in resina a confronto con un pavimento posato in modo tradizionale. Per Antek78: utilizzare un pavimento in gres con un impianto di riscaldamento radiante è possibile poiché per ovviare al problema della dilatazione termica esistono appositi massetti con additivi chimici che evitano movimenti e rotture dovute allo sbalzo termico. Altro consiglio è quello di utilizzare fasce perimetrali lungo i bordi del massetto per stabilizzare lo stesso ed evitare movimenti delle piastrelle. Molto importante resta la conducibilità termica del pavimento stesso: meglio che sia elevata per consentire una resa migliore dell'impianto. Per fare un esempio, il parquet in legno ha una trasmittanza termica più bassa rispetto al gres e per questo funge da parziale isolante, riducendo l'efficienza dell'impianto radiante. Nell'ambito dei gres consiglio di preferire, per questa stessa ragione, una mattonella con finitura opaca in luogo della lucida. Spero di aver risposto con chiarezza, un saluto http://www.studiotecnicogreco.com... mostra di piùRiscaldamento a pavimento?
(16) commentiCiao, come spiegò vecchiosetter, è tutta una questione di bilancio termico - mi spiego meglio: Immagina d'avere un secchio con un buco: a seconda della posizione del buco, l'acqua uscirà più o meno copiosamente. Se sul fondo, la perdita sarà ininterrotta; se sul lato, la perdita dipenderà dall'altezza e dal livello dell'acqua. Se adiacente al bordo, la perdita sarà minima. Analogamente al secchio, la tua casa contiene il calore che le fornisci, ma le perdite sono multiple e diffuse: il pavimento, le finestre, i muri il tetto eccetera. Tuo interesse è minimizzare queste perdite (non le puoi eliminare, solo limitare -anche di molto eh!) perchè quando le perdite sono basse/molto basse -per tornare alla nostra analogia- è come se i fori fossero sul bordo e molto piccoli. coibentare il tetto e la parete nord porta già molti risparmi. Se l'abitazione è 'sospesa' sopra una cantina o garage, coibentarne il soffitto (dei box/cantina) comporta altro vantaggio: stai chiudendo i grossi buchi dai quali esce il calore. Adesso parliamo dell'immissione del calore: se le dispersioni sono poche, ti basterà (relativamente) poca spesa per mantenere la casa al caldo: dovrai integrare meno, perchè disperderai meno. A questo punto potrai usare sistemi a bassa intensità come caldaie a condensazione o pompe di calore, impianti radianti a pavimento (o a soffitto) ed ottimizzare i costi. Tutte rose e fiori? No - vediamo. C'è bisogno di una progettazione termotecnica ragionata. Se non ho capito male (tra le righe) ti stai preparando ad una ristrutturazione abbastanza importante di un edificio di una certa età (coi muri spessi). Ci sono vincoli da valutare (si può fare il cappotto?), i pavimenti si possono rifare (anche lì: puoi/vuoi sollevare 4-5cm di soletta o pensavi di fresarli per alloggiare i tubi del riscaldamento a pavimento? O pensavi di alzare la soglia?), gli impianti idraulici in che stato sono? L'edificio ha vincoli particolari? Il tetto è libero? In che zona stai? Hai già una certificazione energetica? Un consiglio spassionato: investi in una consulenza energetica seria che prenda in considerazione tutti questi aspetti e ti aiuti a capire qual è il mix di interventi più adeguato a te, alla tua casa, alle tue necessità e possibilità (nessuno ha risorse di tempo e denaro infinite). (per partigianeria consiglierei un ingegnere ma, fuor di battuta, ti serve qualcuno che non ti debba vendere nulla oltre la consulenza, serve che non abbia conflitti d'interesse come invece l'idraulico o il caldaista) Se vuoi possiamo continuare l'approfondimento, ma se ci dai qualche elemento in più per ragionare è meglio: limitiamo un po' la lunghezza dei post... ciao... mostra di piùRiscaldamento in casa
(4) commentiSalve Andrea, in realtà i suoi problemi sono due. Uno è l'isolamento della casa, l'altro è il tipo di riscaldamento da adottare. Il primo, dato che la casa è fredda va assolutamente risolto, secondo me. Quindi ben venga il cappotto. Ma basta solo il cappotto? Decisamente no: bisogna isolare tutto, quindi non solo i muri esterni, ma anche i solai e bisogna porre molta cura a quelli che noi chiamiamo ponti ternici in modo che le dispersioni siano ridotti al minimo. Il porticato è sicuramente un ponte termico (punti che disperdono ciò che si produce in casa, sia calore o fresco), ma come tutti gli altri ponti termici, può essere abbattuto o ancora, tenuto in conto. Come isolare non è una cosa che può decidere lei da solo, ma ha bisogno di un termotecnico che le calcoli il tutto con specifici software di simulazione. Così lei sceglierà con lui in che classe vuole portare casa sua e come vuole portarla. Va da se che indipendentemente da quante ore passa in casa, seguendo il suo ragionamento iniziale, se lei a una casa in classe. ad esempio D, riscaldata a radiatori e senza ponti termici abbattuti, consumerà comunque di più di una classe A4 con ponti termici abbattuti e riscaldata a pavimento. Quindi, ricapitolando, prima di tutto, cerchi un bravo termotecnico (anch'io sono del sud, un bel po' di case con relativi impianti li ho calcolati e le posso garantire che d'inverno, l'impianto indipendentemente dal tipo scelto, si accende, il più delle volte pochissimo e d'estate si hanno comunque innumerevoli vantaggi energetici). Quindi lei non deve considerare solo la stagione fredda, ma anche quella calda. Consideri che in una casa ristrutturata tra il 2016 ed il 2017, riscaldata a radiatori e con climatizzatori di tipo split nelle principali stanze, prima dell'intervento gli split erano accesi per un bel po' di ore al giorno, l'estate scorsa, invece, quasi mai. Detto che la prima cosa è la classe, passiamo all'impianto. Lei ha ragione solo nel caso in cui decida di alimentare allo stesso modo i due tipi di impianto. Cioè se alimenta con una caldaia a condensazione o un impianto a radiatori o uno a pavimento, a parità di classe, se quest'ultima fa schifo, consumerà di più con un impianto a pavimento. Ma all'impianto a pavimento può però abbinare, con maggiore efficienza un bel po' di cosine a consumo zero. Tenga conto che in riscaldamento, l'acqua circola in un impianto a pavimento, a circa 20° in meno che in impianto a radiatori moderno e progettato bene. Quei 20° in meno le consentono di poter inserire un impianto solare termico o termodinamico che le darebbe energia termica del tutto gratuita. Sempre con un impianto a pavimento ha senso inserire un impianto fotovoltaico per alimentare una pompa di calore invertibile aria-acqua che le farebbe caldo e freddo in maniera quasi gratis. Potrei ancora continuare, ma credo che ormai abbia capito che solo il suo termotecnico, dati alla mano e simulazioni effettuate, le può rispondere in maniera corretta. Un'ulima cosa: non dimentichi la stagione calda nelle sue decisioni.... mostra di piùCasa anni '20 - Riscaldamento e... altro
(35) commentiBuonasera a tutti, ho trovato molto interessante questa conversazione e provo ad inserirmi per chiedere aiuto. Vorrei ristrutturare una mansarda in un condominio di fine '800 con il parquet originale. Considerando che dovrò rifare tutti gli impianti, quale tipologia di riscaldamento mi consigliate? Ogni parere sarà utile, perchè già so che se chiedo al mio architetto ed al mio idraulico mi diranno "lascia stare e fai caldaia a condensazione + split per aria condizionata". Grazie... mostra di piùalice beltrame
6 anni favittoria95
6 anni faUser
6 anni favittoria95
6 anni faUser
6 anni favittoria95
6 anni faUser
6 anni faCOSTRUZIONI ROMA SRL
6 anni faArchitetto Michele Abbate
6 anni faUltima modifica: 6 anni faArchitetto Michele Abbate
6 anni faCOSTRUZIONI ROMA SRL
6 anni faArchitetto Michele Abbate
6 anni faUltima modifica: 6 anni fa
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Architetto Michele Abbate