si può vivere in assenza di pensiero?
RAIMONDO MASU TEAM
6 anni fa
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Commenti (38)
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Si può trasformare un triste balcone...
(19) commentiper il pranzo proprio no perché la dimensione del tavolo sarebbe piccola, ma per la colazione assolutamente si!! Bisogna innanzitutto organizzare bene l'area disponendo gli arredi nel posto giusto. 1)Userei una panca progettai e realizzai per altri cliente, la quale diventa anche tavolo con due sedute(ideale per il balcone in foto), le dimensioni sono quelle giuste per quello spazio. 2)Poi, va assolutamente disposta l'illuminazione per avere una bella atmosfera anche nelle ore di buio e no che faccia solo scena, ma che dia carattere a quel posticino (da fotografare). 3)Poi, ancora, piante, piante e piante, non troppo invasive, ma qualcosa di controllabile che scende da quelle travi e che si affaccino dalla ringhiera (no rampicanti, che sono si belle ma ad un certo punto esagerano!!!). 4) alla tettoia aggiungerei assolutamente una grondaia. Niente cascata d'acqua quando piove. Ci pensa già alla grande la pioggia che cade naturalmente a sporcare il tutto.... mostra di piùCosa si intende per elementi contrastanti di un ambiente ?
(22) commentiCornelia, che dire, si intende proprio ciò che ritroviamo in questo ambiente; i casi sono due o decidi di prendere delle decisioni o vivi nel tuo esuberante ed eclettico mondo senza chiedere nulla a nessuno. Le scelte cromatiche fatte di contrasti estremi (pavimento rosso con parete verde, lampadario multicolor con mobili e tappezzeria stile fine 800, porta ed ingresso calato nella favole di “Frozen” .... legno con marmoverde e oro....è come se nel tempo tu abbia riempito con tutto tutto ciò che ti piaceva senza considerare l’ insieme. In realtà i propri gusti e la propria personalità non possono essere oggetto di giudizio altrui la tua cucina verde e rossa è la copia amplificata e ancora più contrastata di un famoso quadro di Vang Goh.... ma non si può vivere in un quadro espressionista giocato sui contrasti percettivi. Quindi risulta molto difficile darti un consiglio se prima non ci dici come realmente desideri che ti si aiuti e se desideri un aiuto perche il titolo del tuo post parla solo di contrasti. Se ti dovessi dare un consiglio per armonizzare partirei dalla tabula rasa salvando solo il parquet, ma probabilmente cozzerebbe col tuo modo di essere. Se però ora ti senti in crisi vuol dire che questa disarmonia non ti convince più quindi se posso consigliarti, cerca una immagine di living con uno stile che desidereresti e postalo in modo che sulla base di quello ti si riesca a dare un aiuto un po’ mirato.... mostra di piùPosa parquet su sabbia, di cosa si tratta?
(20) commentiSi certo Virginie, scelta anche bio, nel senso che non utilizzando collanti vari ......... un po' lo è. Ma in verità il concetto di bio in edilizia mi fa un po' rabbrividire, nel senso che sono drastico. Per me non c'è bio nel momento in cui almeno un componente di un certo lavoro edile, non lo è. Ad esempio, se considero la posa a secco del parquet che le ho descritto e poi sotto ci metto fogli di guaina che è derivata dal petrolio e a lungo andare rilascia oli o sostanze varie che proprio salutari non sono ........... Che bio è? Insomma, generalizzando, per una qualsivoglia tecnica costruttiva moderna si consideri, alla fine, del cemento, del collante, dele malte ecc. si usano sempre. Hanno voglia i produttori a scrivere bio sulle confezioni che la chimica dice altro. Nelle mie zone lo scarso successo del parquet è dovuto ad una pluralità di fattori. Si comincia con il clima che è decisamente più mite di altre zone per passare agli aspetti economici. Ovunque, per costruire una casa ci si impagna il sudore di una vita intera e se si ha a che fare prevalentemente con famiglie mono reddito, indipendentemente dalla zona in cui si vive, il parquet diventa un "diamante", un "sogno" che "vorresti ma non puoi". All'aspetto economico, poi va a collegarsi quello culturale con il: "se proprio devo spendere tot anni del mio sudore per un pavimento, deve durare una vita". Così muore in concetto del parquet vissuto, bello proprio perché racconta ogni singolo istante della tua vita in quella casa, a vantaggio del gres, spesso finto legno, a volte anche più costoso del parquet, del marmo a macchia aperta ecc. Insomma, alla fine, magari si scelgono anche materiali costosi, ma che abbiano una maggiore resistenza all'usura, scartando proprio quella che, secondo me, è la migliore caratteristica che abbia il parquet: il raccontare di te. Magari arrivasse l'influenza vietrese. Vietri dista da qui 200 km. Non sono tantissimi km, ma sono quanto basta per usare poco anche le maioliche vietresi. Poi Virginie, Raimondo ha ragione da vendere. La tecniche costruttive storiche, l'uso sapiente che si faceva illo tempore dei materiali, le forme usate sotrattutto in tempi lontanissimi, quelli dell'Urbe, ci insegnano moltissimo, hanno del sorperndente. Loro non potevano conoscere determinati concetti scientifici di tecniche costruttive, le reazioni di un certo componente ad un certo carico eppure le forme ed i materiali che usavano erano più che coerenti con i concetti scientifici nati molto dopo. Addirittura assottigliavano i materiali dove lo sforzo era ed è minore. Infine, penso che il vero motivo per cui si è smesso, nel secolo scorso, di usare il parquet a secco è legato prorpio ad aspetti strutturali. Mettere pesi superflui, non giustificati o comunque evitabili in una casa, non fa bene alla sismica. Almeno lo sconsiglierei ad un mio cliente per questo motivo, oltre che al mio drastico pensiero sul bio in edilizia.... mostra di piùSiamo di quelli che si soffermano sul prezzo ? o andate oltre?
(18) commenti...proprio cosi...e' quello che cerco di trasmettere...io dico sempre che il prezzo deve essere l' ultima cosa che il cliente deve prendere in cosiderazione...deve prima richiedere informazioni dettagliate sul prodotto e sul modo in cui deve essere installato...dopo di che puo' andare muoversi per vedere se trova altri professionisti che gli spighino qualcosa in piu' sul tutto ..nei dettagli...in questo modo ...per sintetizzare ...potra' avere le carte in regola per capire prima di tutto chi ha di fronte...cioe' un professionista che lavora esclusivamente per fare soldi nell ' imnediato o un professionista che ti ispira fiducia perche' ti fa' percepire l' amore per quello in cui crede e propone , trasmettendonti sicurezza, affidabilita' ..percependo anche che avrai tutto il suo supporto anche dopo anni che ti ha eseguito il lavoro...e a questo punto credo che il costo o il prezzo diventera' per l' 85% del tutto insignificante nella scelta che farai ...perche' da quel momento in poi la tua priorita' non sara' piu' il prezzo ma i contorni!... mostra di piùRAIMONDO MASU TEAM
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Roberta Tognoni