Houzz Logo Print
gabriele_luzi

LED, un mondo sconosciuto:"chi di voi sapeva tutto ciò?"

Da professionista illuminotecnico la cosa che più mi infastidisce, da qualche mese a questa parte, è l’utilizzo improprio e scorretto dei watt come metro di giudizio dell’efficienza dei prodotti a led. Quante volte avrete sentito frasi come “Questo apparecchio ha una sorgente da 15w, da 18w, 50w, bla,bla,bla”, oppure “Questo proiettore è da 20w ma a me serve da 30w”?
Questa brutta abitudine di paragonare l’efficienza dei prodotti ai watt assorbiti ce la trasciniamo dietro dalla vecchia epoca illuminotecnica, dove le lampadine alogene, a ioduri metallici o fluorescenti, avevano consumi ed efficienze pressoché standardizzate. Una marca piuttosto che l’altra produceva lo stesso tipo di lampada, con assorbimenti uguali (35w-70w-150w per le ioduri, 18-26-32-42w per le fluorescenti compatte e così via …), con efficienza simile e con lo stesso attacco per portalampada, ecc … .


Ebbene, nell’epoca attuale scordatevi la cattiva abitudine di cui sopra e proiettatevi nella logica che il led è sì una fonte luminosa ma non, e ripeto NON, è una lampadina. Il LED (acronimo di light emitting diode) non è altro che un diodo a giunzione, cioè un accoppiamento di due semiconduttori, che nel processo di ricombinazione elettrone-lacuna emette fotoni, cioè radiazione luminosa. La lunghezza d’onda di questi fotoni dipende dal materiale semiconduttore utilizzato, dalla differente lunghezza d’onda dipende il colore dell’emissione luminosa.
Tutto questo per dire che il giusto metro di giudizio per considerare l’efficienza di un apparecchio con sorgente led ( o più semplicemente flusso luminoso) è il LUMEN. Attenzione, il consumo energetico di un prodotto è sempre un aspetto importante da tenere in considerazione, perché tutti noi siamo bramosi di ottimizzare i costi della bolletta energetica di casa, dell’ufficio o dell’azienda, ma non determina la bontà di un apparecchio piuttosto che un altro . Un esempio facilissimo : incasso a soffitto equipaggiato con led di primissima marca (PHILIPS ad esempio) ha un assorbimento di 24w (+ 3w di alimentatore) con un flusso luminoso di 3365 lumen (Lm). Un incasso con led di importazione potrebbe garantire lo stesso flusso ma con un assorbimento di 50w. E’ lampante quindi che il consumo non è un metro di giudizio corretto per il led. Se si ragiona al contrario, si potrebbe scambiare il prodotto da 50w “sconosciuto” come più efficiente di quello da 24w con diodo PHILIPS, ma NON LO E’! Inoltre, il led Philips (o di qualsiasi altra marca affidabile e riconosciuta come CREE, TRIDONIC, CITIZEN, TOSHIBA, ecc…) è garantito fino a 2 anni e, ultimamente, addirittura fino a 5, con un certificato scritto che lo attesta. Il prodotto di importazione lo è? A chi vi dovreste rivolgere per un’eventuale sostituzione in garanzia? A chi segnalereste l’anomalia di funzionamento a sei mesi dall’installazione?
Inoltre, il flusso luminoso si distingue in NOMINALE (quello dichiarato dal produttore con “dati di laboratorio” e relativo al solo diodo led) e REALE (o flusso di sistema), cioè quello che veramente viene emesso dall’apparecchio acceso! Facciamo quindi attenzione anche a questo ulteriore aspetto.
SIDE, azienda brianzola produttrice di apparecchi esclusivamente made in Italy, ad esempio dichiara entrambi per poterci agevolare al meglio nella scelta del prodotto che più ci occorre.


La seconda cosa che trovo non meno fastidiosa di quella sopra citata è la pretesa delle persone di spendere poco in cambio di prodotti top. Signori, non raccontiamoci panzane, nessuno di noi ha mai avuto una Ferrari fiammante pagandola “solamente” ventimila euro. L’affidabilità, l’estetica, l’efficienza, sono elementi che comportano una determinata spesa, non necessariamente esosa o esagerata, ma solitamente più alta di quella eventualmente sostenuta per apparecchi di importazione. Sono questi elementi a differenziare il buon prodotto da quello economico e spesso poco affidabile. La nostra necessità di spendere poco è spessissimo figlia di un unico subdolo errore : si pensa all’illuminazione solamente a lavori quasi ultimati, senza un pianificazione vera e propria e con un budget ormai quasi del tutto eroso da spese di ristrutturazione, di arredamento, ecc … . E qui mi appello soprattutto a chi progetta per attività commerciali ma anche ai commercianti stessi : la LUCE, se usata nella maniera corretta, è l’arma in più di un’attività. Potrete rivendere capi firmati e di ottima fattura ma se li esponete sotto una “cattiva” luce, state certi che perderanno fascino ed appeal.


Quello dell’illuminazione a led è un mondo nuovo, complicato, pieno di variabili, e richiede competenza professionale, preparazione, costante aggiornamento. Per questi motivi il mio consiglio è di rivolgervi a figure, come quella del consulente illuminotecnico, sempre più importanti e determinanti, perché guidano il cliente nella scelta dei prodotti più funzionali e affidabili. Non sottovalutate nemmeno l’ipotesi di contattare direttamente le aziende costruttrici di apparecchi di illuminazione, meglio se Made in Italy!




P.s. :
L’era consumistica in cui viviamo ci ha inoltre abituato a ragionare, appunto, da consumatori incalliti. Altro esempio : acquistiamo una lampadina nella grande distribuzione (supermercati) griffata con il logo della catena in cui solitamente andiamo a fare spesa. Dopo 5 mesi cessa di funzionare. Cosa facciamo? La ricompriamo, ovvio, tanto l’abbiamo pagata cinque, sette, nove euro. Sicuramente il riacquisto non ci farà fare la fame. Ma se quella lampadina fosse marchiata OSRAM e l’avessimo acquistata da un professionista, da un grossista di materiale illuminotecnico e avesse smesso di funzionare ventiquattro o trentasei mesi dopo? La pretesa è quella di vedersi sostituire la lampadina incriminata, pagata forse cinque o sei euro in più . Se pretendessimo la garanzia, entro i termini di legge, a tutti, che siano essi importatori o big dell’elettronica, ci sarebbe una rapida e rigidissima selezione naturale. I prodotti “sconosciuti e poco affidabili” scomparirebbero del tutto, proprio come i nostri dubbi.

Commenti (24)

  • PRO
    GABRIELE LUZI | Lighting Designer
    Autore originale
    6 anni fa
    Buongiorno Lidia, inizio col dire che il mondo dell'illuminazione a led deve essere considerato come tecnologia pura. Non c'è un rapporto lumen/watt standard poiché di led ce ne sono di tutti i tipi e di tutte le efficienze. Essendo un'utilizzatrice finale ti consiglio di ragionare prendendo come punto di partenza i lumen sviluppati dalle vecchie fonti luminose (dicroiche, alogene lineari, fluorescenti e incandescenza), le più usate nelle civili abitazioni, anche se pure qui entrano in scena delle variabili che non menziono per non creare confusione. Faccio un esempio: la cara "vecchia" dicroica da 50w sviluppava 800lumen circa (valore nominale), di cui reali circa 600. Ora in commercio ci sono lampadine 7-10w che hanno lo stesso flusso luminoso. Hai ragione quando dici che il mercato delle lampadine è diventato variegato, l'intero mondo dell'illuminazione ormai lo è. Per questo le figure specializzate stanno sempre più emergendo e sono sempre più richieste.
    Hai ragione anche quando dici che una lampadina led non dovrebbe durare un solo mese (ma nemmeno 5-6 aggiungo io), ma dovremmo essere inflessibili su questo pretendendo la sostituzione in garanzia sempre e comunque, che si tratti di un acquisto fatto al discount o da rivenditori specializzati.
  • PRO
    Bartolomeo Fiorillo
    6 anni fa
    Ultima modifica: 6 anni fa

    Personalmente non sono un tecnico illuminotecnico, ma credo che andrebbe detto una sola cosa e non tante parole tecniche che servono solo agli addetti ai lavori.

    Andrebbe spiegata la differenza tra "watt, lumen e lux". Semplicemente per far capire agli utenti non addetti ai lavori cosa comprano, cosa avranno da quel prodotto e cose restituirà in termini di illuminazione.

    in ordine e sinteticamente:

    1) watt..misura il consumo; 2) lumen..misura l'intensità della luce; 3) lux..la quantità di luce necessaria in un ambiente.

  • PRO
    GABRIELE LUZI | Lighting Designer
    Autore originale
    6 anni fa
    Caro Bartolomeo, anche i privati dovrebbero conoscere le basi tecniche del led. Dire sommariamente cosa sono watt, lumen e lux, senza spiegare la correlazione tra loro è come non aver parlato. Inoltre nell'articolo spiego che andrebbe ragionato in lumen, i watt devono essere valutati solamente per una questione economica. Come tutti noi abbiamo imparato termini tecnici sui nostri smartphone (una volta cellulari) dovremmo sensibilizzarci in tal senso anche sull'illuminazione. Ti garantisco che non ho usato chissà quali termini tecnici. Di variabili tecniche nel led ce ne sono a bizzeffe e non ne ho parlato apposta perché avrebbe riguardato solo illuminotecnici.
  • PRO
    CAFElab Studio
    6 anni fa

    Il lumen però è un valore poco intuitivo, una cosa è il flusso luminoso prodotto dalla sorgente, un'altra è quello che esce dall'apparecchio che può essere influenzato da una marea di cose, schermature, colore, ottica, lenti ecc

    e' più semplice ragionare in termini di lux, i diagrammi non sono difficili da leggere
    Dire che il mercato è variegato è voler essere gentili, in realtà è un far west!

    Le grandi catene di distribuzione propongono solo lampade da battaglia a 6500k (così il flusso luminoso è maggiore)

    I rivenditori che si fanno il loro *studio di progettazione* in casa con neolaureati/neomasterizzati che conoscono solo le lampade che vendono e fanno progetti illuminotecnici senza senso sovrapponendosi a noi professionisti.

    Tra l'altro è la stessa cosa fanno che i maggiori produttori
    (Ti porto i clienti e mi fai concorrenza? Giuro non ho mai capito il comportamento di questa gente)

    Tornando all'utilizzatore finale, il vero problema che riscontro in molte situazioni è il mancato utilizzo del corretto colore della luce.
    Al di là dei tecnicismi, è un bel passo avanti che aiuta molto il comfort visivo saper utilizzare nel giusto contesto la giusta tonalità di colore
    è un argomento non proprio facile da comprendere e nel nostro blog lo abbiamo affrontato spesso

    Il colore della luce

    colore e luce

    luce calda o luce fredda?


  • PRO
    Bartolomeo Fiorillo
    6 anni fa

    Gabriele...io credo molto umilmente che un utente non è tenuto a conoscere le basi tecniche come lei asserisce, ma a conosce cosa sta comprando, cosa sta usando e se quel prodotto gli consente di risparmiare...e sopratutto ad essere consigliato.

    Se fosse come dice, non avrebbe senso che esistesse lei, non avrebbe senso che esistesse la figura del perito o ingegnere, nel mio campo non avrebbe senso che esistesse l'architetto.

    Quindi per chiudere penso che in generale ci debba si essere informazione, ma che la stessa sia comprensibile a tutti..tecnici e non.

    Buona domenica.

  • PRO
    GABRIELE LUZI | Lighting Designer
    Autore originale
    6 anni fa
    CAFElab sono d'accordo quasi su tutto tranne che sul discorso lampade da battaglia 6500k che, personalmente, vedo sempre più proposte da fantomatici arredatori (li ho trovati sul bancone di una pasticceria!) o da importatori cinesi. I Lux li ritengo validi solo per i progettisti in quanto il loro valore viene calcolato tramite software, un consumatore dovrebbe abituarsi, a mio parere, in lumen. Sono d'accordo quando dici che ci sono delle variabili, ma c'erano (e molte di più) con le lampadine tradizionali e nessuno di noi le aveva mai prese in considerazione.
  • PRO
    Bartolomeo Fiorillo
    6 anni fa

    CAFElab credo che forse sia sbagliato dire che le lampade a 6500 k siano di battaglia.

    Precisiamo per gli utenti che non lo sanno che quel valore indica la luce bianca e non la maggiore illuminazione di battaglia. Sembra maggiore proprio perché bianca. In merito al colore della luce quello è soggettivo e personale, ma non serve ad illuminare, ma a creare scena.

    tutto il resto è discutibile.

  • PRO
    GABRIELE LUZI | Lighting Designer
    Autore originale
    6 anni fa
    Bartolomeo sono d'accordo, le informazioni che io ho dato sono veramente basiche, proprio rivolte ai consumatori. Ripeto che il led ha centinaia di variabili che dobbiamo conoscere noi tecnici (valori tipici, reali, assorbimenti reali, temperature di dissipazione, fosfori, lenti, ottiche, durate, garanzie, ecc...) e che, infatti, non ho minimamente menzionato.
  • PRO
    CAFElab Studio
    6 anni fa

    Ma vedi, Bartolomeo Fiorillo quello che scrivi è la dimostrazione che una mezza informazione su un argomento così complesso porta più a equivoci che altro,

    Le lampade a luce bianca fredda, 6500K (kelvin) hanno effettivamente un flusso luminoso maggiore, non sembra più luminosa, fa proprio più luce!
    La luce bianca si suddivide tipicamente in 3 tonalità:
    bianco-calda, bianco-neutra, bianco-fredda


    L'utilizzo
    della tonalità più adatta ad ogni situazione influenza moltissimo il
    comfort visivo, naturalmente il colore più gradito è una scelta
    personale che può dipendere da sesso, età, cultura, nazionalità,
    stagione, clima ecc

    Ma il colore della luce è soggettivo e personale fino ad un
    certo punto, esistono studi, come per
    es il diagramma di Kruithof che si basa su risultati statistici


    a chi interessa può trovare più informazioni su questo nostro vecchio post


    Il lux non rappresenta la quantità di luce necessaria, ma la quantità di luce che illlumina una superficie, è ben diverso, e in questo senso trovo che sia più intuitivo per l'utente finale, perchè da un valore diretto alla quantità di luce che cade sul piano.

    Il lumen invece è la quantità di luce che "esce" da una lampadina, ma a
    un utente impreparato vuol dire poco.

    Per esempio, ho una lampada da tavolo e per leggere comodamente la vecchia norma UNI stabiliva 300lx, mi serve sapere che lampadina devo metterci, come faccio?
    Consultando un diagramma conico so con relativa certezza a che distanza dal piano deve essere una tale lampadina per ottenere i miei 300 lux

    Con i lumen devo andare a guardare la curva fotometrica, molto meno intuitiva.

  • PRO
    GABRIELE LUZI | Lighting Designer
    Autore originale
    6 anni fa
    Ok, potrebbero essere più intuitivi i lux indicati in un diagramma conico di un tale apparecchio piuttosto che di una lampadina. Tale diagramma però è figlio del flusso luminoso dichiarato dal costruttore, molto spesso un valore nominale anziché reale. Sono poche le aziende che dichiarano il flusso luminoso reale o effettivo. Spero che fra qualche anno il consumatore abbia iniziato a capire che valori vanno presi in considerazione.
  • PRO
    Bartolomeo Fiorillo
    6 anni fa
    Ultima modifica: 6 anni fa

    Cafelab lei fa un po' come gli avvocati ed i giudici..interpreta a modo personale le parole.

    io ho scritto senza interpretazione e senza equivoco questo:

    1) watt..misura il consumo; 2) lumen..misura l'intensità della luce; 3) lux..la quantità di luce necessaria in un ambiente.

    Per Il secondo intendevo appunto la luce che emana una lampadina o corpo illuminante..ma capisco che bisogna stare attenti ai vocaboli ;-)

    ma sui lux la spiegazione che ha dato manca di testo e visto che secondo me è copiata in parte da Wikipedia andrebbe completata..: "ossia la quantità di luce che illumina una superficie posta a 1 m di distanza perpendicolarmente ai raggi, tale cioè che ogni m² di essa riceve il flusso luminoso di un lumen (un lux = un lumen/m²); simbolo lx. Ora Forse è completo..! ;-)

    detto ciò credo che poco interessi tutto questo se non a chi ha voglia di farsi una cultura personale (parlo di utentine potenziali clienti).

    in merito alle colorazioni esistono si tre scaglioni, ma che a loro volta raggruppano altrettanti sotto valori.


    per tutto il resto Rimandiamo a Wikipedia. ;-)

    E come dico sempre contano i risultati non i servizi..!

  • PRO
    GABRIELE LUZI | Lighting Designer
    Autore originale
    6 anni fa
    Ragazzi non si litiga. Però condivido il fatto di criticare solo se si ha le competenze per farlo.
  • PRO
    GABRIELE LUZI | Lighting Designer
    Autore originale
    6 anni fa
    Nessuno ha mai detto ad altri di tacere o di non dire la propria, ognuno ha dei metodi lavorativi differenti, al di là dell'oggettività sugli argomenti tecnici del led. C'è troppa confusione su questa nuova fonte luminosa ed il mio scopo era solo quello di iniziare ad indirizzare le persone verso un ragionamento diverso, del tutto nuovo dal metodo di valutazione delle vecchie fonti luminose.
  • PRO
    Bartolomeo Fiorillo
    6 anni fa
    Ultima modifica: 6 anni fa

    E ci sta riuscendo Gabriele..ma quando leggo che ci sono soggetti che sembra che sappiano tutto sinceramente neanche sto lì a confondermi.

    Grazie per le informazioni che ci da..!

  • PRO
    Light Gallery
    6 anni fa

    Gabriele, trattando illuminazione ed utilizzando led dal 2006, sono problematiche quotidiane.

    Dieci anni fa forse era più semplice in quanto le potenze permettevano principalmente illuminazione decorativa, mentre il resto solo a costi esorbitanti.

    Altro problema è che molti pensano che il led sia eterno mentre negli anni è capitato di avere molti problemi nonostante l'utilizzo di aziende di alto livello.

  • PRO
    CAFElab Studio
    6 anni fa

    Io ho sempre ritenuto che non ci sono lampade superiori ad altre ma ogni tecnologia ha i suoi punti di forza e l'utilizzo preferenziale.
    Indirizzarsi solo ed esclusivamente sul led è limitante, certo ti permette di ottenere risultati cose ingombri e una semplicità manutentiva senza paragoni.

  • PRO
    Arch Sara Pizzo - Studio 1881
    6 anni fa

    Grazie Gabriele,

    per aver sottolineato il passaggio da watt a lumen quando si parla di led perchè è una informazione fondamentale da dare anche ai non tecnici.

    Nel mio condominio si sono convinti di dover sostituire le lampade delle scale con led di pari watt...:-D

  • PRO
    GABRIELE LUZI | Lighting Designer
    Autore originale
    6 anni fa
    Buongiorno Sara, grazie per la comprensione e per aver colto il nocciolo della questione. Le lampadine Led nei condomini hanno durata media di 1 anno e mezzo/2 perché ciò che ne determina la vita è il numero delle accensioni.
    Solitamente i lumen da prendere in considerazione per il relamping di un condominio (cioè lasciando vecchio corpo illuminante e lampada Led)sono 700-800 max
  • PRO
    GABRIELE LUZI | Lighting Designer
    Autore originale
    6 anni fa
    Buongiorno Light Gallery, sicuramente il Led ha una durata maggiore rispetto alle vecchie fonti luminose con una decadenza pari quasi a zero (entro le ore di vita dichiarate dalle aziende produttrici, es. 50.000 ore) a differenza ad esempio di una ioduri metallici che, oltre a rendere il 50% di quanto dichiarato (flusso recuperato dalle ottiche) hanno una decadenza di circa il 20% dopo sole 2.000 ore di funzionamento. Il Led, a seconda della sua uscita, potrebbe avere un calo di prestazioni dopo le ore dichiarate.
  • PRO
    GABRIELE LUZI | Lighting Designer
    Autore originale
    6 anni fa
    Light Gallery, il Led non è eterno ma nel 95% dei casi il Led integrato (non la lampadina) cessa di funzionare a causa del l'alimentatore. Gli attuali in commercio infatti hanno una durata Max di 30.000 a fronte di quella spesso dichiarata del Led di 50.000. Sono concetti tecnici che spettano a noi illuminotecnici, dobbiamo essere bravi a trasmetterli e farli comprendere all'utente finale.
  • PRO
    Arch Sara Pizzo - Studio 1881
    6 anni fa

    Capito grazie, proverò a convincerli.

  • PRO
    Light Gallery
    6 anni fa

    Gabriele, si è vero, raramente l'alimentatore raggiunge la vita del Led come ore, in passato però il Led moriva anche per una mancanza di dissipazione corretta, specialmente quando hanno iniziato a salire con le potenze. Thorn qualche anno fa nei downlignt montava anche una ventola all'interno del dissipatore (ma poi diventavano rumorosi).


  • PRO
    GABRIELE LUZI | Lighting Designer
    Autore originale
    6 anni fa
    Verissimo Light Gallery, una volta la dissipazione corretta era di difficoltosa realizzazione poiché i Led scaldavano molto più di quanto non lo facciano ora. Tu hai menzionato le ventoline (la cosiddetta dissipazione attiva) che, col depositarsi della polvere nel tempo, causavano vibrazioni fastidiose. Oggi, grazie al progresso della tecnologia Led che permette al diodo di sprigionare un valore più accettabile, si hanno quasi esclusivamente dissipazioni passive (senza ventola). Consideriamo che il Led deve rispettare una certa dissipazione, per questo insisto nel prendere meno in considerazione i prodotti molto economici e per nulla in considerazione quelli di importazione.
Italia
Personalizza la mia esperienza utilizzando cookie

Houzz utilizza cookie e tecnologie simili per personalizzare la mia esperienza, fornire contenuti per me rilevanti e migliorare i prodotti e i servizi di Houzz. Premendo su "Accetta", acconsento all'utilizzo dei cookie, descritto ulteriormente nell'Informativa sui cookie. Posso rifiutare i cookie non necessari cliccando su "Imposta le preferenze".