Come migliorare un pian terreno poco luminoso con la nuova ristruttura
Maryme
7 anni fa
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Commenti (13)
Falegnameria Grelli
7 anni faDesearq Studio
7 anni faDiscussioni simili
La nuova tendenza "Gli orti in città"
(9) commentiLeggo ora la discussione e credo che mai come in questi mesi la riscoperta del rapporto diretto con la natura sia un elemento fondamentale per cavalcare un vento di cambiamenti che spira da molti anni. E' triste pensare che il benessere della società porti ad un cosi grande distacco da bisogni primari quali il rapporto con la natura. Quanti milioni di individui osserva la natura esclusivamente da un vetro? Quanti sono quelli che toccano il terreno nelle loro giornate? E quanti tra questi senza averne una sensazione di fastidio? Insomma senza scomodare i massimi sistemi è chiaro che non siamo fatti per vivere in bolle di vetro e acciaio a centinaia di metri da terra con aria trattata meccanicamente ed alla temperatura smepre costante. Dobbiamo vedere cosa accade ad una pianta quando l'eccessivo sole ustiona le foglie, quando le abbondanti pioggie rinvigoriscono le radici, quando le grandinate maciullano le foglie e spezzano i rami, quando la siccità mette alla prova la rusticità...insomma il distacco forzato dalla natura non consente alla nostra mente di mantenerne il fondamentale rapporto bilaterale, ci preoccupiamo solo di ciò che dobbiamo ricevere dalla natura e non ciò che dovremmo dare. Siamo nati giardinieri della terra, per millenni abbiamo operosamente svolto il nostro ruolo, poi in poco meno di due secoli abbiamo smesso. Sono certamente considerazioni molto ovvie, ma dovremmo farle ugualmente tutti, forse i mesi di lockdown sono serviti un pochino a farci ragionare (a me è successo) su quale sia la strada giusta da percorrere per aiutare la giusta coesione tra noi e la natura. Nei momenti più bui della civiltà moderna si è riscoperta sempre la natura come essenziale, a questo link orti di guerra ed ancora i giardini della vittoria si può trovare una testimonianza che credo in tanti troveranno abbastanza attuale, ovviamente con i distinguo del caso! Ma il concetto di base è che dobbiamo avere il rapporto diretto e personale con la natura per poter sentire nostra la cosa più importante che ancora abbiamo. Queste sono solo riflessioni personali e nulla di più, ma è confortante vedere che anche i grandi studi di architettura, quelli che hanno anche un peso mediatico, cerchino una strada per codificare un linguaggio architettonico/urbanistico nuovo e mai come adesso urgente! Uno tra i tanti, perchè per fortuna ad oggi sono tanti, vorrei condividere una riflessione dell' Arch. Mario Cucinella la citta ideale di Cucinella ma come questo ci sono centinaia di pensatori nel mondo che teorizzano su questo argomento. Ogni periodo storico ha le sue correnti e penso che a fatica e contrastati da radicati modi di agire e pensare stiamo entrando nell'epoca del rinascimento verde. Speriamo bene, ma proviamo anche a fare oltre che sperare.... mostra di piùHo bisogno di consigli per la mia nuova bicocca!
(14) commentiGentile Stefania, creando una zona ufficio dedicata e riservata, lo spazio si restringe, e per avere distanza adeguata tra divano e tv non c'è alternativa. Optando per una parete attrezzata creiamo un tunnel all'ingresso togliendo luce e spazio e sacrifichiamo molto la zona ufficio. La nicchia all'ingresso è lunga quasi 2 metri, si potrebbe inserire un armadio ripostiglio da 110 cm vicino alla porta d'ingresso e un mobile tv con mensole nella restante parte. Nel mio progetto ho cercato di "esaudire" i tuoi desideri, d'altra parte lo spazio è limitato e bisogna sfruttarlo al massimo! Una buona illuminazione a led sopperisce alla scarsa luce naturale. Con simpatia, Matteo.... mostra di piùAcquisto prima casa:nuova costruzione o ristrutturazione radicale?
(6) commentiIl tema è spinoso e assai complesso! Nuovo o ristrutturato non dice granchè perchè tutto dipende da chi ristruttura e chi costruisce! Di buoni esempi ce ne sono parecchi in entrambi i casi, ma credo che a tutti interessi di più comprendere dove prestare attenzione per non rimanere scottati con un investimento sbagliato che potrebbe segnarci la vita! Siamo in Italia si potrebbe dire, ed invece ho fatto esperienze terribili anche all'estero... Partiamo dall'inizio: tutti ci diranno che l'investimento proposto è il meglio della piazza, l'impresa è la numero uno e il costruttore un vero e proprio galantuomo che ci mette prima la faccia e poi, se c'è, il guadagno! Sicuramente è vero, ma prima di piazzare in mano a qualcuno qualche centinaio di migliaio di euro, meglio munirsi di un tecnico di fiducia che faccia qualche verifica ad hoc! Un commercialista ci potrà dire se impresa e costruttore hanno società storiche oppure aperte ad hoc. In ogni caso è importante informarsi circa la serietà delle persone coinvolte! Fondamentale una verifica puntigliosa dei permessi e delle autorizzazioni. In caso di ristrutturazione è importante fare anche una bella verifica sullo storico! Un bravo tecnico, sveglio, preparato e puntiglioso ci darà tutte le risposte del caso. Una verifica del capitolato è fondamentale. E' importante sapere cosa ci danno e se tutto ciò che il commerciale ci ha promesso con sorriso e pacca sulla spalla è inserito nella descrizione dei lavori o rimane un inutile "entre nous". Il capitolato con tutte le promesse del commerciale devono essere inserite nel preliminare! E' importante capire se ci sono garanzie! Tutti ci diranno che l'impresa è seria e comunque risponderà per 10 anni ai vizi occulti... ma poi magicamente le imprese portano i libri in tribunale e tanti saluti alla "residenza la mimosa srl" e la "residenza la mimosa & C." appena costituita, non è più la stessa cosa! Rivalersi poi su direttore dei lavori e il progettista (quelli sono professionisti e non possono fallire) non è sempre facile! Un buon Notaio ci aiuterà a mettere insieme un compromesso capace di tutelarci e ci darà buoni consigli su come non rimanere "delusi" dall'operazione quando andremo a rogito. Durante i lavori poter contare sul proprio tecnico è sempre una bella cosa in quanto ci saprà dire se i lavori proseguono coerentemente al capitolato e alle specifiche di legge oppure si riscontra qualche distrazione! Nei momenti focali poi una supervisione non fa mai male (in qualità di CTP ho visto, per citare qualche esempio, impermeabilizzazioni di terrazzi senza risvolto sulla muratura che portavano acqua in casa, sottofondi inconsistenti che cedevano dopo qualche mese, impianti di climatizzazione che non avrebbero climatizzato nemmeno il van di Barbie, isolamenti acustici inesistenti, cappotti esterni da barzelletta, senza contare fessurazioni da due dita su murature, facciate e setti, ecc. ecc,)... Insomma, se sei interessato ad un acquisto di un immobile in costruzione, nuovo o ristrutturato che sia, il mio consiglio e di non fidarti mai delle brochure patinate ma fatti aiutare da un bravo tecnico e da professionisti di tua fiducia, spenderai qualcosina in più, ma dormirai (più) tranquillo! Facci sapere!... mostra di piùQuali sono veramente i consigli per avere un giardino bello e sano?
(80) commentiUn buon modo per avere un giardino facile è fare ciò che hanno fatto i precedenti proprietari di casa mia: hanno piantato bulbi e piante che diventano "selvatiche", oleandri rododendri ortensie palme heucera e pini vari. Hanno scelto quel tipo di pianta che puoi dimenticarti che esista. Io le chiamo "basiche", poco selezionate, quelle che trovi facilmente in campagna o nei boschi. E le hanno piantate 30 anni fa quando probabilmente le piante erano molto più robuste, perché il rododendro Saffo che ho piantato io è morto e il loro è vivo e vegeto IN PIENO SOLE. Per cui devi scordarti le piante dai mille colori che ti fanno anche il caffè: sono troppo esigenti e ci vuole una laurea in astrofisica davvero. Per il resto.. non bisogna studiare moltissimo.. Ti guardi attorno e vedi cosa funziona dai vicini. Ti cerchi un bel vivaio con qualcuno molto disponibile e competente e lui saprà indirizzarti. Sole ombra che terriccio mettere. E aiuta molto comprare piante da vivai che "creano" in loco, di tanti hybiscus che ho piantato sono sopravvissuti solo quelli presi al mercatino di paese. Quelli bellissimi ( e super selezionati ) importati da Sgaravatti in Sardegna sono tutti morti. E guardare le piante: sono molto chiaccherone e se non sono felici, te lo dicono subito. Poi uno col tempo, ci fa l'occhio.... mostra di piùMaryme
7 anni faBartolomeo Fiorillo
7 anni faeleonora burzichelli architetto
7 anni faStudio Pisaroni
7 anni faStudio Pisaroni
7 anni faMaryme
7 anni faeleonora burzichelli architetto
7 anni faMaryme
7 anni faMarianna Di Gregorio
7 anni faMaryme
6 anni fa
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silvia piccioni architetto