Come riconoscere una web agency seria
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Commenti (8)
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I siti web fatti dai "cugggggini"......o peggio ancora da pseudo prof!
(6) commentiSfatiamo un mito / leggenda metropolitana" che molti dei "non addetti ai lavori" credono: "per essere in prima pagina su Google si debbono investire migliaia di € all'anno"..... NO! A meno che vogliate provare a scalare le prime posizioni con keywords generiche ("casa", "hotel", ecc) oppure con moltissima concorrenza anche internazionale questo NON è vero. Lo studio, il professionista, l'attività locale ha bisogno nel 90% dei casi di posizionarsi con keywords tipo: "tipo attività + provincia e/o comune di interesse". Ovvio che posizionare "Hotel a Milano" è ben diverso che posizionare "Hotel a Novara". Partiamo da alcuni presupposti fondamentali: A) Nessuna ditta seria può garantire di raggiungere la 1° pagina di Google anche pagando cifre astronomiche. Anche mettessimo "sul piatto" 1 milione di € è sempre Goolge che decide [modalità ironica ON] e, sino ad ora, non accetta ancora "mazzette" :D [modalità ironica OFF] B) Un professionista serio avrebbe dovuto realizzare un sito web "Google friendly" quindi già dovrebbe essere stata svolta una ricerca sulle keywords di interesse del cliente, aver consigliato il giusto nome a dominio, aver ottimizzato il sito "on-page" e monitorato la situazione. Eventualmente se e dopo alcuni mesi non si è ancora posizionati come si vorrebbe si iniziano a fare modifiche on-page e si può iniziare a pensare ad iniziare le operazioni "off-page" tipo link building (con "cervello".....) personalmente non mi è mai capitato un caso nel quale dover arrivare a questi "estremi".... C) Sono assolutamente contrario a questi "pacchetti" da €/mese che mi "puzzano tanto" di poca serietà e di "giocare" sulla ignoranza del cliente. (300€ al mese? vediamo se indovino... famosa azienda Spa dell'Emilia Romagna?) Imho tutti (tranne un paio di casi: mi viene in mente il sito web di una onoranza funebre al quale ho dovuto aggiungere delle pagine per aumentare la visibilità) ) i siti web che ho realizzato sono riuscito a posizionarli solo grazie alla struttura, i testi ed i tag fondamentali. Ed i clienti sono contenti....... mostra di piùIl web non rende! .... o non si è capaci a farlo rendere?
(0) commentiNella ricerca di possibili clienti ogni settimana posso tranquillamente affermare che "ne sento di tutti i colori". Tantissime aziende, anche di una certa dimensione, vedono il web quasi come fosse un "gioco per ragazzini"...... Ci si affida all'amico, al "cuggino", al grafico (senza offesa ma un grafico ed un webmaster sono una cosa diversa) o, purtroppo, ad un webmaster incompetente e/o disonesto e poi, una volta realizzato il sito web, la pagina facebook,ecc..... si abbandona tutto a se stesso!!!! Dopo alcuni mesi/anni ed aver "buttato via soldi" (la parola "investito" pare non si riesca a concepire.....) alla fine si decide di abbandonare internet........ "perché non rende" ! Alcune case history 1) Di recente ho analizzato una azienda o, specificando, una gelateria tra le più antiche e conosciute sita in un capoluogo di provincia con più di 100.000 abitanti. Tale società l'avevo avvicinata nel 2014 / 15 e subito, quando hanno sentito parlare di web, si sono dichiarati "non interessati"... tanto non serve (!) Dopo più di un anno si sono affidati (l'ho scoperto in questi giorni) ad un grafico... ed a Giugno hanno messo online il sito mentre era già esistente la pagina su Facebook Situazione attuale: Sito web "bellissimo" ma: A) Non a norma (la società rischia varie ammende variabili tra i 200 ed i 32.000€....) B) Ottimizzazione SEO pari a ZERO: il sito si trova in 4° pagina cercando "gelateria a [nome comune]" Almeno la pagina FB è seguita con un aggiornamento abbastanza costante. --- 2) Altra gelateria della stessa città (che ci volete fare probabilmente è il caldo... e che sono goloso di gelato ^^ ). Sito web: A) Non a norma (nemmeno la p.iva, proprio nulla!) B) Ottimizzazione SEO vicina a ZERO: il sito si trova in 2° pagina cercando "gelato a [nome comune]" mentre proprio non esce con: "gelateria a [nome comune]" C) Sito NON responsive: non si adatta automaticamente alla visualizzazione da dispositivi mobili. D) Numero di telefono inesistente e/o sbagliato! E) Non sono nemmeno presenti/inseriti in Google Maps..... Pagina Facebook: ultimo aggiornamento 17 Dicembre 2015 con gli auguri di Natale......... --- 3) Società che vende articoli per animali. Nella mia zona hanno ben 4 punti vendita anche di discrete dimensioni. Noto che: A) Non hanno sito web B) Non sono nelle mappe di Google C) Solo pagina facebook Provo a contattarli.... l'ufficio amministrativo mi "rimanda" all'ufficio marketing (si hanno un ufficio marketing!)........ in brevi parole mi presento e spiego la loro situazione "disastrosa": dall'altra parte sento la voce scandalizzata della signorina che mi risponde "ma come lei si presenta così dicendo queste cose, mandi una mail e se sarà mai il caso la contatteremo"..... ovviamente NON mi hanno ricontattato...... Ovviamente ognuno è libero di pensarla come vuole ma è ridicolo che: A) Si ignori internet ed il web (nel 2016!) B) Ci si affidi alle persone più variegate invece che ad un webmaster professionista oppure ad una Web Agency ..... come se, per riparare la propria macchina, la si portasse da un falegname.... C) Una volta "speso" per il sito e/o facebook si abbandona il tutto per mesi e mesi.... Ed infine ci si lamenta che il web non rende! Ne siamo proprio sicuri? :-)... mostra di piùChe fare quando i professionisti si comportano scorrettamente?
(25) commentiGiusto come esempio, la morma del FVG prevede (pag 20) per i dipendenti "Inoltre, nelle attività che prevedono la manipolazione di alimenti (ad esclusione delle rivendite di tabacchi con vendita di caramelle e similari): l i servizi devono essere interni all’esercizio o comunque collegati con passaggio interno;" Ora, se ho capito bene, nel caso in questione lo spogliatoio ha un accesso esterno ai locali dell'esercizio (ipotizzo da un cortile interno cui insistono due porte, quella dell'esercizio e quella dello spogliatoio). E questo spogliatoio include il bagno per i dipendenti. Ne discende che la norma suddetta sarebbe violata e quindi il primo architetto ha ragione ed il secondo torto, Vale lo stesso nella regione dell'utente Freccia? Qualcuno ha una visione diversa su quanto riportato dal Friuli Venezia Giulia? Inoltre pag 25 recita "Lo spogliatoio, preferibilmente, non deve comunicare direttamente con il gabinetto (wc)." il che peggiora le cose, ma la parola preferibilmente viene in aiuto (le solite cose all'italiana :D ) Infine "dovrà essere collocato possibilmente vicino ai locali di lavoro e riscaldato durante la stagione fredda. Se gli spogliatoi sono situati in un edificio separato da quello che ospita i locali di produzione deve essere previsto, ove possibile o ove ritenuto necessario per ragioni igieniche, un passaggio riparato al fine di evitare che i lavoratori siano esposti alle intemperie;" E "ove possibile" smentisce il primo punto! W l'Italia!!!!... mostra di piùProgetto cameretta bimba
(64) commentiIvy Niki, grazie, è una grande soddisfazione leggere quanto ha scritto, incominciavo a dubitare che si stesse perdendo del tutto la funzione di anticipazione che il progetto costruisce ovvero non è solo avere idea della possibile soluzione, ma è necessario individuare chi deve agire le azioni, e come e con quali strumenti quelle azioni porteranno alla Forma desiderata. E' coerente come si è scritto in interventi precedenti, che ogni azione presuppone un progetto, anche bere un bicchiere d'acqua. Bisogna riconoscere il bisogno, individuare la causa, eliminare la causa e intervenire sul bisogno. Per fare questo bisogno progettare e attivare attidi trasformazione e, quasi sempre, per agirli abbiamo bisogno di altri. Nell'abitare la difficoltà sta nel fatto che l'oggetto\risposta è spesso confuso con la risoluzione del problema. E' l'USO, e dovra essere contenuto nel progetto, la risoluzione e questo avverrà in un tempo più o meno lungo. Ma tutto questo non vale nulla se nel progetto d'uso non sono contenute le istruzioni per l'uso, ovvero la creazione coerente del contesto di riferimento nel quale la soluzione dovra essere agita (non si è mai uguali nell'agire) e questo è fatto di contenuti e relazioni anche agiti lontani dalla posizione in cui è individuato il bisogno. (vi sarà capitato spesso di portare pezzi della vostra casa nel l'ufficio o per strada, oggi con smartphone è ancora più semplice). Qui è il committente che dovrà fare il passo più lungo, cioè portarsi nella consapevolezza che parte della soluzione è nella sua capacità di essere la soluzione, tu puoi avere la ferrari ma se non la sai guidare è meno di una bicicletta. Le soluzioni migliori si hanno quando il committente riesce a spostarsi dalla sua domanda (e dall'apparente soluzione contenuta in essa) nel nuovo campo di indeterminazioni che la sua stessa domanda ha attivato. Quello che spesso chiamiamo appartenenza è nella forma superficiale l'immediata riconoscibilità, ma nel profondo sarà nei modi di agire la quotidianità secondo nuovi criteri posti proprio dal problema che sta chiedendo un cambiamento. Qui è la funzione dell'Architetto.... mostra di piùAntonella Natalis
7 anni faJotaro Giovani
2 anni faGianluca Molina
2 anni faMegumi Gio
2 anni faUltima modifica: 2 anni faGianluca Molina
2 anni fa
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Antonella Natalis