CONISIGLIO SU POSA PARQUET

7 anni fa

buongiorno a tutti

devo decidere come posare il parquet…come suggerite? meglio incollato o flottante? vantaggi e svantaggi dell'uno e dell'altro..? grazie mille

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Commenti (2)

PRO
Angolo Perfetto Interior, Staging e Materiali
7 anni fa
Buongiorno Alessandra, le posso elencare una serie di differenze per le due pose, posi sarà lei a effettuare la scelta più adeguata.

Posa Flottante:

- posa fai da te, senza un professionista

-se sotto abbiamo un pavimento esistente, che non si vuole tirar via

-se c'è molta umidità

- se si pensa un domani di recuperare il legno e posizionarlo da un'altra parte

- il massetto o il supporto risulta non regolare

Posa incollata:

- posa fatta da un professionista, risulta stabile e "inamovibile"

- la scelta del pavimento è "definitiva", fatta per durare nel lungo periodo, con possibilità di levigatura a distanza di molti anni

- consigliato per la posa in bagno

- non si sono giunti di dilatazione tra gli ambienti (poi dipende dalla direzione di posa)

Può essere una linea guida, poi è una questione di preferenza. Io personalmente se avessi cassetto incollerei.
PRO
Nicarch
7 anni fa
Buongiorno,

concordo sulla necessità di affidarsi a posatori esperti per il montaggio del parquet quando lo si incolla e mi soffermerò solo sulle questioni da tenre in considerazione per una posa con incollaggio.

Il parquet anche se prefinito è un materiale vivo che assorbe o cede umidità all'ambiente circostante.

Se si è effettuata una ristrutturazione con il rifacimento del massetto ( sottofondo), questo deve essere specifico con leganti idraulici a media/rapida essiccazione prevedendo dei giunti di dilatazione (anche il parquet deve avere l'interruzione in corrispondenza del giunto).

Prima della posa è necessario verificare che l'umidità del sottofondo sia inferiore o uguale a 1,8% La misurazione deve essere effetturata con l’igrometro al carburo.

L'immobile prima della posa deve essere già dotato di finestre e la pittura alle pareti data da almeno 10 gg.

Le doghe non devono arrivare a toccare le pareti, per consentire la dilatazione del legno lasciando circa 1,5 cm, il battiscopa andrà a coprire questo spazio tra parete e parquet.

Se non si rispettano queste regole basilari, il parquet potrebbe assorbire l'umidità che il sottofondo continuerà a rilasciare o l'umidità dell'aria in assenza di infissi, gonfiandosi oltre le tolleranze lasciate dai giunti (se realizzati), con la conseguente formazione di spinte laterali che in prossimità del centro della stanza provocano il distacco e linnalzamento delle doghe.

Spero di esserle stata di aiuto

Arch. Silvia Carrozzi
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Si certo Virginie, scelta anche bio, nel senso che non utilizzando collanti vari ......... un po' lo è. Ma in verità il concetto di bio in edilizia mi fa un po' rabbrividire, nel senso che sono drastico. Per me non c'è bio nel momento in cui almeno un componente di un certo lavoro edile, non lo è. Ad esempio, se considero la posa a secco del parquet che le ho descritto e poi sotto ci metto fogli di guaina che è derivata dal petrolio e a lungo andare rilascia oli o sostanze varie che proprio salutari non sono ........... Che bio è? Insomma, generalizzando, per una qualsivoglia tecnica costruttiva moderna si consideri, alla fine, del cemento, del collante, dele malte ecc. si usano sempre. Hanno voglia i produttori a scrivere bio sulle confezioni che la chimica dice altro. Nelle mie zone lo scarso successo del parquet è dovuto ad una pluralità di fattori. Si comincia con il clima che è decisamente più mite di altre zone per passare agli aspetti economici. Ovunque, per costruire una casa ci si impagna il sudore di una vita intera e se si ha a che fare prevalentemente con famiglie mono reddito, indipendentemente dalla zona in cui si vive, il parquet diventa un "diamante", un "sogno" che "vorresti ma non puoi". All'aspetto economico, poi va a collegarsi quello culturale con il: "se proprio devo spendere tot anni del mio sudore per un pavimento, deve durare una vita". Così muore in concetto del parquet vissuto, bello proprio perché racconta ogni singolo istante della tua vita in quella casa, a vantaggio del gres, spesso finto legno, a volte anche più costoso del parquet, del marmo a macchia aperta ecc. Insomma, alla fine, magari si scelgono anche materiali costosi, ma che abbiano una maggiore resistenza all'usura, scartando proprio quella che, secondo me, è la migliore caratteristica che abbia il parquet: il raccontare di te. Magari arrivasse l'influenza vietrese. Vietri dista da qui 200 km. Non sono tantissimi km, ma sono quanto basta per usare poco anche le maioliche vietresi. Poi Virginie, Raimondo ha ragione da vendere. La tecniche costruttive storiche, l'uso sapiente che si faceva illo tempore dei materiali, le forme usate sotrattutto in tempi lontanissimi, quelli dell'Urbe, ci insegnano moltissimo, hanno del sorperndente. Loro non potevano conoscere determinati concetti scientifici di tecniche costruttive, le reazioni di un certo componente ad un certo carico eppure le forme ed i materiali che usavano erano più che coerenti con i concetti scientifici nati molto dopo. Addirittura assottigliavano i materiali dove lo sforzo era ed è minore. Infine, penso che il vero motivo per cui si è smesso, nel secolo scorso, di usare il parquet a secco è legato prorpio ad aspetti strutturali. Mettere pesi superflui, non giustificati o comunque evitabili in una casa, non fa bene alla sismica. Almeno lo sconsiglierei ad un mio cliente per questo motivo, oltre che al mio drastico pensiero sul bio in edilizia.
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Posa su sabbia pavimento Laminato.
Q
(5) commenti
Escluderei la soluzione con la sabbia. Difficile da livellare...con possibilità di "sporcare" gli incastri mentre si posa e la conseguente difficoltà ad un risultato confacente. Direi che l'uso di una base in carton feltro...3/5 mm potrebbe fare al caso suo. Ho già realizzato pavimenti così e il risultato è veramente buono. Il carton feltro ha una buona adattabilità, è un buon deterrente per l'acustica e leva quella fastidiosa ridondanza sonora quando cadono oggetti sul pavimento...
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