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vito_bozzi

Divano orizzontale o divano verticale?

Vito Bz
7 anni fa

dopo diverse peripezie e dopo tantissimi consigli, sono giunto al definitivo della mia abitazione.


nello openspace mi piacerebbe inserire un divano, ma ho un dubbio sull'orientamento : meglio orizzontale o verticale?


inserire il divano in maniera orizzontale (immagine 1)

permetterebbe a chi pranza di vedere la tv, visto che verrebbe montata sulla parete a nord.


porre un divano verticalmente (immagine 2) permetterebbe di inserire un sofà più grande ma la tv che verrebbe posta sulla parete laterale non sarebbe visibile da chi siede a tavola.


sicuramente, nell uno è nell'altro caso vorrei inserire un camino a pellet per riscaldare L openspace. cosa ne pensate?

Commenti (37)

  • PRO
    Benedetta Biscaldi
    7 anni fa

    Vito, premesso che hai allegato due immagini identiche, io preferisco la prima soluzione, in modo che la tv sua visibile anche dal tavolo da pranzo e dal divano si veda l'ingresso. Per quanto riguarda il numero di posti a sedere in salotto, potresti risolvere il problema aggiungendo una o due poltroncine. Vedo che alla fine hai deciso di ruotare il tavolo da pranzo come consigliato in un post precedente!!! Ciao!

  • Vito Bz
    Autore originale
    7 anni fa
    ecco il divano ruotato.
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  • Vito Bz
    Autore originale
    7 anni fa
    e per.il camino a pellet. sarebbe in grado di riscaldare L ambiente?
  • PRO
    Benedetta Biscaldi
    7 anni fa

    Confermo che preferisco la soluzione 1.

  • PRO
    Benedetta Biscaldi
    7 anni fa
    Ultima modifica: 7 anni fa

    Il camino a pellet e' in grado di riscaldare l'ambiente, devi sceglierne uno con una potenza adeguata alla volumetria dell'ambiente. Se stai realizzando un nuovo impianto, potresti sceglierne un modello tipo termocamino, in grado di scaldare anche l'acqua a servizio dei radiatori. Se invece il camino viene utilizzato solo per la zona giorno, non sovradimensionarne la potenza altrimenti rischieresti di avere una differenza di temperatura eccessiva tra il soggiorno e gli altri ambienti.

  • Vito Bz
    Autore originale
    7 anni fa
    sempre a pellet?
  • PRO
    Benedetta Biscaldi
    7 anni fa

    La scelta tra legna e pellet dipende molto dalla facilità con cui riesci a reperibile l'uno o l'altro combustibile. Per quanto riguarda il costo, tieni presente che legna e pellet hanno poteri calorifici differenti. In ogni caso per il pellet stai attento a non sceglierne di scadente (avresti troppa cenere come residuo e produrresti meno calore rispetto ad un pellet di buona qualità).

  • Vito Bz
    Autore originale
    7 anni fa
    grazie di tutti i consigli. un ultimo quesito. all arredamento disegnato, dovrei aggiungere altro mobile? la cucina sta bene come progettata o potrebbero esserci altre soluzioni interessanti ?
  • PRO
    Benedetta Biscaldi
    7 anni fa

    Vito, e' difficile rispondere: Mi sembra che l'attuale disposizione dei mobili sfrutti a pieno lo spazio, ma per dirti se "sta bene così" bisognerebbe vedere un vero e proprio progetto con cui visualizzare altezze e materiali di arredo e finiture...

  • PRO
    Lorenzo Pasqualucci, designer | www.lop.it
    7 anni fa

    Soluzione 1, ma ti puoi permettere un divano da 3 metri: non sono situazioni cosí frequenti: io la sfrutterei tutta. Dalla pianta leggo che una scala sale al soggiorno, che appena salito hai una probabile porta finestra di fronte aperta su un terrazzo: lancio una terza ipotesi: divano ad L che si presenta "ad accogliere", quindi "orizzontale" come dici tu, ma appoggiato alla parete tra porta finestra e accesso alla zona notte (2,60mt disponibili) con la penisola che sporge dal lato della porta finestra... Al centro della stanza mobile (tutto da valutare e da costruire: basso, alto, tipo libreria aperta, etc etc) dove sará disposto il televisore, che verrá ruotato di 180gradi a seconda che debba servire la zona pranzo o la zona divano.


  • Vito Bz
    Autore originale
    7 anni fa
    grazie del consiglio Lorenzo! cosa pensi della cucina? è L unica disposizione possibile?
  • PRO
    DNA Design Nature Architectural
    7 anni fa
    Io proporrei un'altra soluzione
    celeste: è il divano
    Giallo: il tavolo caffè
    Verde: due poltrone
    Arancione: cambio disposizione per aver più spazio davanti alla finestra balcone

    Perdonate la grafica ma disegnare con le dita sul cell nn è facile
  • PRO
    DNA Design Nature Architectural
    7 anni fa
    Oppure un divano ad angolo con una poltroncina
  • Vito Bz
    Autore originale
    7 anni fa
    e per la cucina?
  • PRO
    DNA Design Nature Architectural
    7 anni fa
    Vito che intendi per domanda della cucina???
  • Vito Bz
    Autore originale
    7 anni fa
    secondo te , va bene la soluzione come disegnata o è possibile un'alternativa migliore?
  • PRO
    Lorenzo Pasqualucci, designer | www.lop.it
    7 anni fa

    Eddai, Vito Bozzi: ma come faccio a risponderti? Chi sei? Cosa fai? Come vivi? Se hai 30 anni, sei un rampante Mc Kinsey, le tue serate prevedono tre ragazze a cena ogni sera e dieci amici per l'happy hour ogni week end ti suggerirei di dedicare alla cucina quella che è attualmente la camera da letto più grande e lasciare tutto lo spazio del soggiorno per una convivialità glamour e mondana :) !

    Scherzi a parte inizierei chiedendomi cose, per arrivare poi a risposte, dalle quali infine desumere ipotesi: da quello che vedo e che leggo il nord è il fronte in alto, mentre il sud è in basso: questo mi suggerirebbe di dedicare tutta la zona sud alla funzione di soggiorno / pranzo e localizzare la cucina in alto....però c'è la scala: che scala è:? Presumo di accesso al piano, quindi importante, quindi lasciare proprio una cucina come approccio al piano mi pare proprio sbagliato....però una persona giovane e disimpegnata che possa insomma interpretare la zona dove si preparano i cibi quasi come il bancone di un bar, insomma una roba dove non c'è ogni giorno la pirofila con l'arrosto bisunto della sera prima...

    Al contrario per una famiglia con i bambini che attaccano gli adesivi di My Little Pony sulla cucina di design della quale non si è ancora estinto il finanziamento....beh, forse davvero farei una cucina abitabile separandola dal soggiorno: la cucina a vista è davvero molto bella, ma richiede una vita reale adatta ad interpretarla, altrimenti diventa una sofferenza vera: odori di cucinato in soggiorno e impossibilità di posporre il riordino e la pulizia dell'ambiente ogni volta che la si usa, pena vedere la pila dei piatti sporchi dal divano: io, ogni volta che si considera l'ipotesi della cucina aperta sul soggiorno, sviluppando con il committente un ragionamento serio e ben articolato, vedo che arriviamo sempre alla necessità almeno di poter dividere e separare gli ambienti anche se non in modo fisso e permanente.

    Un'ipotesi che potrebbe sconvolgere l'evidente voglia di open-space che traspare dal progetto: sali la scala e arrivi al piano: hai uno spazio di disimpegno di circa 1 metro di fronte a te, poi un muro: una parete (vedremo poi come trattarla dal tutto chiuso al sopraluce in cristallo a qualunque altra cosa: ora pensiamo alla funzione). C'è penombra: davanti agli occhi non hai aperture, la porta finestra che dà sul terrazzo non la vedi.

    Condizionato a girarti a destra ruoti su te stesso, avanzi di un passo e ti si apre il mondo sul soggiorno pranzo affacciato sulle finestre che danno sul balcone.

    Percepisci in prospettiva un bel tavolo da pranzo e una generosa area divani / living.

    Alla tua sinistra corre la parete che ti sei trovato di fronte appena salite le scale: avanzi, e sempre alla tua sinistra si apre il passaggio di un corridoietto che porta alla zona notte dove sono ubicate le stanze, esattamente come compaiono ora in pianta.

    Appena imboccato questo corridoietto, sulla tua sinistra si apre una porta: è la porta della cucina: uno spazio di circa 3,20 x 3,40 mt, che trae la propria luce dalla porta finestra aperta sul terrazzo a nord.

    Dopodichè si apre un mondo sulla possibilità di chiudere questa stanza come ci pare: muratura fino ad una certa altezza e sopraluce trasparente per restituire luminosità all'accesso dalle scale....fino all'utilizzo di vetri elettrocromici: la cucina è completamente a vista dietro una superficie trasparente: quando "si accende la luce" (insomma a comando specifico) i vetri diventano opachi e non si vede più cosa c'è dietro. Costa, ma fa parecchio figo.

    Poi basta, oh: come si fa a parlare nello specifico in modo appropriato solo con una piantina? L'architettura di interni o è una disciplina frivola, di facile approccio, e allora ci siamo fatti la nostra piacevole chiacchierata, oppure è una roba fatta di sensibilità, di gusto, di know-how, e allora richiede l'analisi di una moltitudine di dati e la visione sul posto per ascoltare l'ambiente quando ci parla (in genere è sempre lui, alla fine, a dire quale è la strada migliore).

  • Vito Bz
    Autore originale
    7 anni fa
    :-( non ho capito dove va la cucina nella tua peoposta
  • Vito Bz
    Autore originale
    7 anni fa
    e comunque, ti ringrazio tantissimo per i consigli. sei stato molto minuzioso nello descrivere i particolari con l'ausilio della scrittura ...
  • PRO
    Lorenzo Pasqualucci, designer | www.lop.it
    7 anni fa

    cerco di "far vedere" le cose... per me il disegno è un passaggio successivo.

    Riassumendo: la cucina va proprio davanti alla scala, separata dall'ambiente da una parete, parete che è un metro più in alto della linea della parete che, a destra in pianta, separa la camera grande dalla zona dove hai messo la cucina attuale.

    In pratica la cucina ha l'accesso al terrazzo "di sopra".

    Naturalmente questa parete che separa la cucina non taglierà tutta casa ricongiungendosi alla parete della attuale camera grande, ma lascerà il passaggio per accedere alla porta della zona notte.

    Ancora in altro modo (non ho voglia di fare disegni): la cucina è dove DNA ha inserito gli elementi di arredo colorati :)

  • PRO
    OFFICINE VITTORIO COLOMBO SAS
    7 anni fa
    Io avrei approfondito questa bozza con l'arch. Paola Lovera - Interior Design
    02/11/16
    Gentile sig. Vito.......... con sta casa mi ha sfinito! Ho fatto anche la rima:)
    La mia idea è questa:

    Se le interessa, approfondiamo seriamente e privatamente. Altrimenti in bocca al lupo!
  • PRO
    OFFICINE VITTORIO COLOMBO SAS
    7 anni fa
    Se non sbaglio Lorenzo un po' riprende anche la tua idea la bozza di Paola....quindi mi sembra che la vostra sia una delle migliori proposte papabili....assolutamente da approfondire, direi!
  • Vito Bz
    Autore originale
    7 anni fa
    io ho posto ho una domanda. le risposte sono state altre e ne approfittato per approfondirle.
  • PRO
    Lorenzo Pasqualucci, designer | www.lop.it
    7 anni fa

    ...Ma Vito ce l'ha la barca?

    No perché ad un certo punto si deve arrivare ad un dunque per cui servono i sopralluoghi e i discorsi seri; non si riesce a "sviluppare" solo con le piantine....:)

  • Vito Bz
    Autore originale
    7 anni fa
    evidentemente L obiettivo di chi ti gira i propri consigli è sempre quello di "vendere" la propria consulenza. Ecco perché ognuno da la propria soluzione. in fondo, io ho chiesto semplicemente la disposizione del divano
  • PRO
    OFFICINE VITTORIO COLOMBO SAS
    7 anni fa
    Vito hai avuto buone idee, puoi scegliere a chi rivolgerti in assoluta libertà. O non rivolgerti....direi solo grazie a chi ti è stato d'aiuto. Ancora buona fortuna! ;))
  • PRO
    Lorenzo Pasqualucci, designer | www.lop.it
    7 anni fa

    @Vito: non inizierei a litigare (poi non saresti il primo, da quanto ho letto in giro); piuttosto inviterei tutti a riflettere sull'argomento che trovo molto interessante e che in fondo definisce il nocciolo, il senso, di Houzz.it.

    Dire che l'obiettivo di chi gira consigli è sempre vendere la propria consulenza è ingeneroso (altrimeni nessuno risponderebbe mai ad alcuna richiesta). Lo definirei piuttosto un auspicio, una speranza, un "sai tu se...", e francamente non ci vedo nulla di male da parte di chi esercita esattamente questa professione.

    Sarebbe allora lecito supporre che chiunque chieda consigli abbia come unico obiettivo quello di non pagare una consulenza di arredamento professionale, che altrimenti avrebbe un suo costo.
    Probabilmente la verità è che in effetti nessuno pensa di spendere per una consulenza di architettura di interni, ma (purtroppo) lo fa del tutto in buona fede perchè la maggiorparte del "pubblico" ritiene di essere in grado di allestire da sè la propria realtà abitativa (salvo poi chiedere consigli al professionista).

    Il purtroppo riguarda il fatto che in questo gioco la posizione di rimessa è, ahimè, sempre quella dell'interior designer, dell'architetto, del progettista.

    Sottoporre un problema arredativo o architettonico in modo appropriato è una cosa che richiede metodo, e la maggiorparte di chi lo fa qui non lo ha (a buon diritto: non è il suo lavoro); farlo senza metodo però costa relativamente poco tempo perchè non si analizzano, non si tengono in considerazione e non si esprimono tutta la serie di parametri necessari a descrivere il quadro esaustivo della situazione e quindi a definire un corretto brief di progetto. Ecco, questo tempo risparmiato lo deve spendere il progettista che risponde: per riflettere, ricostruire, sollecitare chiarimenti.

    E' comunque un dato di fatto, mi sembra di poter affermare, che l'impegno di chiedere una consulenza (frequentemente minimizzata come parere o consiglio) è interesse di chi la chiede, dunque una certa applicazione si presume dovuta.

    Il professionista, invece, per esprimere un parere che lo definisce come tale ha bisogno di tempo per snocciolare le varie ipotesi, selezionare quelle realizzabili sulla base dei loro perchè, e magari pure rappresentarle in un modo leggibile per la parte che chiede. In questo senso, allora, gli deve essere riconosciuto almeno il carattere di "concessione", di un'attenzione dedicata, di un tempo impegnato: di un gesto comunque generoso anche se non del tutto disinteressato verso chi chiede aiuto.

    Sintetizzando in poche righe potrebbe significare questi interrogativi:

    1) per gli architetti: ha senso, rappresenta un investimento reale, essere attivi su Houzz.it?

    2) per i clienti: vi aspettate davvero di "chiedere un consiglio" (magari senza nemmeno allegare una pianta: succede, succede) e ricevere indietro un progetto esecutivo, quotato, con indicazione dei costi e dei tempi di realizzazione? (e soprattutto appropriato, perfettamente calzante la realtà specifica e intima di una persona della quale non si conosce nemmeno l'identità)...

    3) per Houzz, cui va l'ammirazione maggiore: ma non sarebbe corretto, pertinente, "democratico", chiedere una piccola, piccolissima cifra, a chi sottopone richieste di pareri architettonici su "design dilemma"? Gli si assicura di essere seguito da professionisti in grado di accompagnarlo alla soluzione finale, gli si permette di scegliere il professionista che più gli si aggrada; il professionista potrebbe essere incentivato a dedicarsi in modo approfondito alla tematica, sottoponendo tempo e competenze che, altrimenti, saranno sempre centellinate al ribasso.

    Così, solo "pour parler".

    Nel caso specifico di Vito mi disorienta constatare che tutto parte da una planimetria che contempla già una parete divisoria dell'ambiente cucina. Spero non abbia già demolito e poi ripensato all'opportunità di riavere il muro (!) :)

  • PRO
    massimo damiani
    7 anni fa

    Sig. Vito, voglio inserirmi nel dare un aiutino alla Sua domanda. Lo schema che ha rappresentato, come impostazione di massima per me va bene, però, inserirei delle piccole correzioni. Considerando che una cucina completa misura mt. 2.70, Lei ha una parete di mt. 4.00, più che sufficenti, percui mi sembra che la penisola sia sproporzionata, potrebbe essere più raccolta e permettere un facile passaggio pur rimanendo gradevole. La zona pranzo avrebbe più spazio, lo metterei di quelli che si allungano per le cene con amici. Il divano ha una giusta posizione, non metterei un divano ad angolo, è l'acquisto il più sbagliato in assoluto, la poltrona d'angolo è molto costosa e non ci si siede, ma accompagnerei lo stesso con poltrone laterali allargando l'area giorno. Se poi vuole spendere, restringerei la camera di mq. 16 spostando le parete a ridosso delle colonne, portandola ad una misura di mq. 14, sembra poca roba ma si vede la differenza. Spero di aver fatto cosa gradita.

    Cordiali saluti.

    Massimo Damiani

  • Vito Bz
    Autore originale
    7 anni fa
    ma il divano, e veniamo alla domanda.del.post, in orizzontale o verticale rispetto alla pianta della casa?
  • PRO
    massimo damiani
    7 anni fa

    Orizzontale.

  • PRO
    MakeUpYourHouse di Monica Taroni
    7 anni fa
    Vito, solo per farti capire una cosa molto terra terra: gli arredi che tu hai disegnato non sono in scala e non hai tenuto conto dei passaggi....va da sé che hai bisogno di un progettista che ti aiuti e definisca meglio le tue idee
  • PRO
    DNA Design Nature Architectural
    7 anni fa
    Vito
    Sembra che il tuo post sia una presa in giro
    Ma che cerchi qualcuno che ti faccia il progetto a gratis?!?!?!!?
    Ho trovato questa immagine di un altro tuo post
  • Vito Bz
    Autore originale
    7 anni fa
    e una delle bozze preparate dal mio architetto. questa è leggermente diversa da quella definitiva e può prevedere solo un divano posto in maniera orizzontale.

    nel progetto definitivo vi è la possibilità di inserire il divano sia in maniera orizzontale che verticale, per cui ho ritenuto di chiedere agli esperti di houzz quale sia la posizione più idonea e funzionale.

    letto un quesito, uno, poi , è libero di rispondere.
  • PRO
    massimo damiani
    7 anni fa

    Sig. Vito, ma il suo architetto che dice, è contento di questo suo richiedere ad altri il progetto di casa sua, se paga un architetto perchè chiede a noi se il divano deve essere orizzontale o verticale, il suo architetto è in grado di consigliarla, si o no !!!!. se lo paga e lo ha scelto, !! è anche una questione di serietà.....io mi allineo con DNA Designer ed interrompo il colloquio.

    Se io fossi il suo architetto avrei dato le dimissioni da tempo.

    Massimo Damiani

  • Vito Bz
    Autore originale
    7 anni fa
    caro, io ho chiesto un consiglio perché mi piace avere punti di vista alternativi ad una soluzione. se al mio architetto non piace questo atteggiamento, questi e libero di non assistermi, come lei è libero di non rispondere al mio post!
  • PRO
    massimo damiani
    7 anni fa

    Lasci perdere il caro.......

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