AIUTO PROGETTO MANSARDA 98-100MQ
8 anni fa
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- 8 anni fa
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avremmo bisogno di aiuto sugli ambienti della casa piu' disordinati!
(37) commentiTra i mobili che dovrei.......eliminare, c'e' una credenza/madia che avevo in sala con dentro il sevizio buono di bicchieri in cristallo! Pero' mi viene un dubbio: siccome dovro' arredare la sala in stile moderno, se invece di darla via la dipingessi di bianco? O anche in grigio argento? Dovrebbe andare davanti ad un tavolo in vetro con basi in pietra! Che ne pensate? Mi date un consiglio? Grazie infinite a tutti! P.s: : Nella foto si vede non benissimo, ma spero che renda l'idea!... mostra di piùQuale grès effetto legno scegliere?
(116) commentiAndrea Mantuano, come te io adoro l'effetto legno ma non la praticità del legno per questo sto rifacendo i pavimenti in gres porcellanato effetto legno. Il legno richiede molta cura e manutenzione ed inoltre se si hanno dei bambini è veramente poco pratico, mentre il gres è pratico (non si rompe, non si rovina) e sopratutto è facile da pulire e lo trovi in una miriade di colori e formati. Chi dice che tra anni passerà di moda o addirittura è già passato di moda ora secondo me non considerà che chi lo monta è perchè gli piace non solo per praticità quindi se anche tra 3 anni sarà passato di moda ma a me piace cosa mi interessa? Deve piacere a me la casa è la mia no? Ci sono case che a me non piacciono minimamente (anche qui su houzz e fatte da architetti famosi o altro ma io non ci vivrei mai). Tutto questo per dire che se a te piace una cosa falla perchè poi in futuro ti pentiresti di non averla fatta. Non conoscevo il pavimento in bamboo, però sembra carino, ma io sono stato in una delle più grandi industrie che producono gres porcellanato di ogni tipo e che vendono in tutta Europa e si trova a Pavullo (Modena). Veniamo ora ad un mio modesto parere: intanto, come molti dicono, dipende anche dall'arredamento che intendi utilizzare e io aggiungerei che dipende anche dal vano e dalla metratura stessa dei vari vani. La cucina/salotto è diversa da un bagno o una camera da letto o addirittura da una mansarda. Inoltre se l'ambiente è piccolo scegliere un colore scuro appesantisce il tutto e soprattutto dà poca luminosità ed un senso di restringimento. Al piano terra (dove ho cucina abitale che confina con sala/salotto e un piccolo bagno/lavanderia) io ho scelto un gres porcellanato effetto legno misure 20x120 (proprio perchè mi piace l'effetto dato dalla listella lunga) di colore bianco (o meglio sbiancato con riflessi avorio) in modo da avere luminosità e rendere alla vista l'ambiente più ampio mentre al primo piano (camere da letto, corridoio e bagno) ho scelto un gres porcellanato marrone ma non troppo scuro. Ti consiglio comunque o di andare direttamente da un produttore per vedere dal vivo i colori o di fari spedire dei campioni. Ad esempio alcuni campioni che hai postato, io li ho visti dal vero e sono belli da vedere per una piastrella ma a lungo stancherebbero e sono più idonei all'utilizzo in locali (ristoranti, pub, ecc... mi riferisco ad esempio a quelli colore grigio con disegni non lineari internamente). L'industria che ho visitato e da cui ho comprato il gres è questa: ENERGIEKER (www.energieker.it) che fornisce campioni senza alcun problema. Altro consiglio (almeno io per scegliere ho fatto così): se hai i campioni li metti vicini uno all'altro sul pavimento e da un punto di vista più alto (tipo una scala) li guardi e così capirai quello che ti piace di più e che con il tempo ti stancherà di meno. Purtroppo sto ancora finendo di posare i pavimenti ma nel frattempo posso allegare foto del bagno (non ancora terminato in quanto manca il box doccia e il termoarredo cromato). Ciao spero di esserti stato di aiuto.... mostra di piùHelp ristrutturazione casa, vedete qualche errore clamoroso?
(19) commentiIo sono convinto che o avete proprio trovato il professionista sbagliato (puó succedere in tutti i settori, dunque non si puó escludere per principio), oppure, e mi permetto di pensare molto piú probabilmente, non vi siete fatti capire: il fatto che il professionista abbia cercato una soluzione cercando di effettuare meno demolizioni possibili, al di lá di tutto significa che ha cercato una soluzione a vostro vantaggio: la demolizione e l'interpolazione degli ambienti nella concretezza del cantiere non ha parametri di costi lineari come l'azione sulla carta dove spostare da qui a lí è esattamente la stessa cosa. Io penso si possa scommettere sul fatto che il professionista che avete contattato, a fronte di una attribuzione di incarico concreta con l'obiettivo di raggiungere la migliore soluzione per voi, sia disponibilissimo a considerare ed analizzare tutte le variabili possibili in dipendenza dalle ricadute funzionali piú o meno valide di una certa scelta rispetto ai suoi benefici, alla presenza di vincoli tecnici (l'intenzione di "ristrutturare" non definisce di per sé la possibilitá di abbattere il pilastro di un edificio per liberare lo spazio per un soggiorno, per capirsi) alla vostra disponibilitá di spesa, e tutto il resto delle valutazioni complesse che concorrono alla redazione di un progetto che sia realmente tale. Spero si capisca che, proprio in quanto analisi complessa, un progetto concreto non si puó sviluppare senza la giusta successione di azioni (di cui la prima è sempre il sopralluogo o quantomeno la descrizione molto esaustiva del reale, che non si puó ridurre ad una vaga piantina da agenzia immobiliare) e senza l'investimento di una quantitá di tempo. Spesso in questa piattaforma si perde di vista il fatto che il piú modesto giardiniere viene retribuito 10€ per annaffiare le piante per un'ora, mentre (tra i professionisti ci si domanda spesso il perché) secondo un immaginario diffuso dovrebbe essere a costo zero riversare nel computer i dati metrici di una pianta, analizzare le implicazioni note e produrre una rappresentazione per quanto elementare o appena abbozzata di una qualsivoglia soluzione, che di ore ne impegna ben piú di una soltanto. Non sará sicuramente stato il vostro caso, ma vi invito comunque a capire che se non si chiarisce in modo solido e concreto il valore del rapporto tra committenza e professionista, il secondo sará sempre indotto a proporre quanto di piú rapido e meno impegnativo possibile perché lo potrá affrontare solo come "approccio" per far capire come si potrebbe procedere tra tante strade, con il puro semplice e onesto scopo di raggiungere un impegno economico definito tra le parti prima di affrontare realmente nella sostanza lo sforzo necessario per costruire una "progettazione" che sia veramente espressione del nome. Dall'altro lato, invece, il primo approccio viene sovente interpretato esso stesso come progetto, ovvero risultato finale, e spesso da questo si traggono giudizi definitivi sul professionista. Non è colpa di una cattiva fede della committenza (esiste comunque anche quella): è colpa di un'abitudine di sistema all'acquisto del prodotto "da vetrina", giá nella sua veste definitiva, giudicato e scelto solo dopo averne verificato la soddisfazione; ma il progetto non è un prodotto da vetrina. "Progettare" su misura per un committente come nel caso delle situazioni che si espongono qui, non puó avere queste caratteristiche, perché si tratta di una progettazione non standardizzata. La progettazione di una sedia per un'azienda di produzione ha costi molto elevati e raggiunge il proprio risultato finale dopo mesi di gestazione: questi costi sono spalmati sulla vendita al dettaglio di decine di migliaia di esemplari, permettendo di proporre al cliente finale il prodotto da 300 euro che puó essere visto per come è da prima del suo acquisto, e acquistato a fronte della spesa solo dopo la certezza che quel prodotto soddisfi i nostri desideri (a volte neanche cosí riesce). Il prodotto, quella sedia di cui parliamo, è peró la stessa e parte dallo stesso progetto per la signora Maria e per la signora Giovanna. Quando la signora Maria e la signora Giovanna, invece, chiedono all'architetto il progetto per gli interni della propria abitazione, chiedono progettazioni singolari, specifiche, individuali: non sono azioni che il professionista puó standardizzare per raggiungere un "prodotto" del suo lavoro da rivendere per unitá: in pratica difficilmente l'architetto potrá produrre il progetto per gli interni di un appartamento e rivenderlo come pubblicazione a 10 euro per copia, tale che l'ipotetico cliente se lo acquista come un libro per ristrutturarsi casa. Spero, con questa noiosa filippica, di aver dato un piccolo ulteriore contributo per educare la committenza a capire le dinamiche che governano il processo di progettazione, che é qualcosa di maledettamente serio, che per raggiungere la sua vera efficacia non puó essere minimizzato a due righe scambiate su internet su una non meglio definita piantina. Non si puó considerarlo "il suggerimento gratuito di un amico di chat": quello non è "un progetto" e il professionista che lo suggerisce non è "un incapace": semplicemente non vi sta fornendo "un progetto": vi sta dicendo "signori, la vostra realtá e il vostro problema possono avere una soluzione; noi siamo in grado di fornirvela; la soluzione è complessa e consiste in un processo articolato di cui noi possiamo costituire una parte piú o meno estesa, dal controllo del tutto alla fornitura di una sola parte di esso; se siete seriamente disposti a perseguire il raggiungimento di questa soluzione raccogliamo gli elementi, definiamone i costi, e procediamo secondo quelle che sono le vostre disponibilitá ed i vostri desideri per quanto possibile". Pensare che tutto questo possa essere sintetizzato in un'operazione a costo zero ricavata dalla lettura di quindici risposte di frequentatori di un forum, è qualcosa che oggettivamente non ci si dovrebbe aspettare nemmeno entrando in un negozio di casalinghi cinese: l'equivoco sta tutto lá.... mostra di piùSondaggio Houzz: Quale metodo usate per tenere ordinata la casa?
(29) commentiI Giapponesi ci sembrano maniaci dell'ordine anche perché hanno pochissimo spazio (le case hanno costi altissimi) e altre tradizioni e abitudini, a cui noi non riusciremo mai ad assoggettarci. Il metodo della Kondo per riporre i vestiti sarà pratico e funzionale dal punto di vista dello spazio che occupano, ma cosa mi dite della vestibilità di una camicia piegata e arrotolata? Se mi assicurate che non fanno una piega ci provo anche io, ma preferisco vederle appese, anche per identificarle subito. C'è differenza tra le camicie anche se, per ipotesi, fossero tutte dello stesso colore: colletti e polsini diversi, maniche corte o lunghe, perderei un sacco di tempo a catalogarle ed etichettarle per distinguerle une dalle altre se fossero dei semplici pacchetti in un cassetto. Meglio averne poche, a questo punto, ma ben appese e ben stirate. E poi i cassetti sono comodi solo fino ad una certa altezza, per poterci "guardare dentro", da lì in su lo spazio va sfruttato in un altro modo. I miei punti di forza nella pulizia della casa sono: - pochissime superfici irraggiungibili e quindi facili ricettacoli di polvere e difficili da pulire, oltreché pericolose perché necessitano di scale (niente pensili, armadi e dispense sì ma alti a tutta parete, librerie sì ma chiuse da ante vetrate); - pavimenti liberi il più possibile, anche perché ho il robottino aspirapolvere che non ho voglia di disincastrare ogni volta, quindi divani, madie, cassettiere e letti a gambe alte, sanitari e mobili bagno sospesi; - ninnoli e soprammobili: pochi ed esposti a rotazione; - materiali facili da pulire e con prodotti ecologici, anche solo con acqua e microfibra; - niente tendine alle finestre. Per il disordine, dobbiamo sempre arginarlo, abbiamo soprattutto la tendenza ai "librocumuli" (pile di libri sui comodini, sui tavolini).... mostra di più- 8 anni fa
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Annarita Di NoviAutore originale