Chi si cimenterebbe in questa impresa :) ?
Marco Pane
8 anni fa
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Marco Pane
8 anni faMarco Pane
8 anni faDiscussioni simili
Trave si o trave no?
(16) commentiCiao Rossella, premetto che non sono qui a fare il guastafeste o a fare polemica, voglio solo essere d'aiuto. Vorrei farti alcune domande, ovviamente mi baso soltanto su ciò che hai postato. 1) La trave che vedo si trova tra la futura cucina e l'accesso al bagno di servizio? 2) la parete dove è predisposta la porta scrigno è quella del bagno? 3) la finestra che si vede in foto è l'unica fonte di luce della cucina? Ti chiedo questo per due semplici motivi: 1) vedendo la posizione della porta scrigno, non credo che ci sia un antibagno e quindi non a norma. 2) la cucina mi sembra un po' povera di luce naturale. Spero che tutto quello che ho ipotizzato non sia veritiero. Scusa se mi sono permesso... mostra di piùChe fare quando i professionisti si comportano scorrettamente?
(25) commentiGiusto come esempio, la morma del FVG prevede (pag 20) per i dipendenti "Inoltre, nelle attività che prevedono la manipolazione di alimenti (ad esclusione delle rivendite di tabacchi con vendita di caramelle e similari): l i servizi devono essere interni all’esercizio o comunque collegati con passaggio interno;" Ora, se ho capito bene, nel caso in questione lo spogliatoio ha un accesso esterno ai locali dell'esercizio (ipotizzo da un cortile interno cui insistono due porte, quella dell'esercizio e quella dello spogliatoio). E questo spogliatoio include il bagno per i dipendenti. Ne discende che la norma suddetta sarebbe violata e quindi il primo architetto ha ragione ed il secondo torto, Vale lo stesso nella regione dell'utente Freccia? Qualcuno ha una visione diversa su quanto riportato dal Friuli Venezia Giulia? Inoltre pag 25 recita "Lo spogliatoio, preferibilmente, non deve comunicare direttamente con il gabinetto (wc)." il che peggiora le cose, ma la parola preferibilmente viene in aiuto (le solite cose all'italiana :D ) Infine "dovrà essere collocato possibilmente vicino ai locali di lavoro e riscaldato durante la stagione fredda. Se gli spogliatoi sono situati in un edificio separato da quello che ospita i locali di produzione deve essere previsto, ove possibile o ove ritenuto necessario per ragioni igieniche, un passaggio riparato al fine di evitare che i lavoratori siano esposti alle intemperie;" E "ove possibile" smentisce il primo punto! W l'Italia!!!!... mostra di piùRistrutturazioni: da dove si parte?
(8) commentiBuongiorno Cristina si importante e essere seguiti da un architetto o geometra per modifiche strutturali e cambi di planimetria al catasto. Assolutamente rifare l'impianto idraulico visto che da quanto ho capito intende rifare il bagno nuovo, e lasciare un impianto vecchio non conviene proprio. Per quanto riguarda l'impianto elettrico bisogna fare un sopralluogo per verificarlo in che condizioni e. Per quanto riguarda i pavimenti secondo me le conviene fare tutti i pavimenti, perché rifarli dopo quando abita dentro diventa troppo stressante. La parete può farla in seguito in Cartongesso. Con il cartongesso ha un lavoro in seguito più pulito e veloce e meno invasivo di una classica parete in mattoni. Importante e anche una ditta seria e professionale che esegua i lavori, la nostra ditta di ristrutturazione ha sede a Torino ma operiamo anche fuori il Piemonte, se desidera contattarci per un sopralluogo e preventivo siamo a disposizione.... mostra di piùimpresa per lavori 110% Roma
(34) commentiMa no @Virginie P. l'efficientamento energetico di cui al superbonus, così come disciplinato fino ad oggi, consentirebbe il superamento dei paletti di cui agli obiettivi imposti dalla Comunità Europea, sopratutto per le classi G. Il problema, al più, è l'esatto contrario: lo fa talmente bene, che spesso si rischia di non riuscire a rientrare nel bonus. Ma non per problematiche legate al bonus (che comunque, a mio avviso, sarà rivisto è corretto svariate volte, nell'arco della sua validità temporale, così come accade spesso per gli altri bonus), ma per problematiche legate alle volontà della committenza, che spesso potrebbero essere anche frutto delle proposte non esattamente a costo zero fatte o che faranno le banche. Se, ad esempio, non basta fare il cappotto per far rientrare la trasmittanza media, c'è la necessità (ad esempio per una villetta unifamiliare, dicamo anni 70) di intervenire sulle altre superfici opache, come massetti controterra e tetti e se il committente non è propenso a smantellarli perché ci deve rimettere un po' di soldini o perché non vuole rimuovere il massetto controterra, magari appena rifatto, dove passano gli impianti e finito con una pavimentazione particolare ....... ovvio che potresti esser fuori dal bonus. Altro esempio sono i centri storici, fatti di fabbricati frazionati e quindi individuabili in condomini. La norma ti porta a dover verificare tutto l'edificio e non solo una singola unità immobiliare inserita al suo interno, garantendo all'edificio, anche a fine intervento, un disegno culturalmente univoco che si presuma sia rispettoso della collocazione fisica dello stesso immobile. Non singoli interventi, fatti da mani diverse, con sensibilità culturali differenti. Ancora, per gli immobili tutelati, non importa se dalle leggi del 39, provvedimenti successivi o anche comunali, da la possibilità di fare solo gli interventi trascinati senza i trascinanti. In sostanza, ed a mio avviso, il superbonus funziona bene, talmente bene da "far fuori" chi pensa che la razio sia eseguire i lavori che mi servono senza metter mano al portafogli. Non hai idea di quante persone ti contattano perché, dovendo rifare l'intonaco esterno, pensano al cappotto in 110%, senza però voler nella maniera più assoluta, metter mano anche al tetto, ai muri ed ai massetti controterra. E credimi, c'è anche di peggio. Bene, la norma funziona così bene che o fai gli interventi necessari per abbattere seriamente i costi energetici, CO2 ecc., anche se qualcosa devi pagarla di tasca tua o non fai nulla. Stesso discorso per la parte sismica. Hanno inserito anche le unità collabenti, ma a patto che siano (erano) dotate di impianti di riscaldamento, cambiando anche, affievolendola anche oltre misura, la definizione stessa di impianto termico. Anche qui, per avere un qualsiasi impianto termico, ovvio che non possa trattarsi di un ex pollaio semicrollato, di una vecchia stalla ecc. Insomma loro, i "conti" li hanno fatti bene, forse un po' troppo bene.... mostra di piùAndrea Pacciani Architetto
8 anni faErica Bagnasco Architetto
8 anni faMichela Giusto
8 anni fapaolo geom. erre - garden designer
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8 anni faMarco Pane
8 anni faRAIMONDO MASU TEAM
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7 anni faUltima modifica: 7 anni faTommaso Giunchi Architetti
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7 anni faLidia Zitara
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7 anni famassimo damiani
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