Chi si cimenterebbe in questa impresa :) ?
Marco Pane
8 anni fa
Risposta in evidenza
Ordina per:Più vecchia
Commenti (37)
Marco Pane
8 anni faMarco Pane
8 anni faDiscussioni simili
Ristrutturazioni: da dove si parte?
(8) commentiBuongiorno Cristina si importante e essere seguiti da un architetto o geometra per modifiche strutturali e cambi di planimetria al catasto. Assolutamente rifare l'impianto idraulico visto che da quanto ho capito intende rifare il bagno nuovo, e lasciare un impianto vecchio non conviene proprio. Per quanto riguarda l'impianto elettrico bisogna fare un sopralluogo per verificarlo in che condizioni e. Per quanto riguarda i pavimenti secondo me le conviene fare tutti i pavimenti, perché rifarli dopo quando abita dentro diventa troppo stressante. La parete può farla in seguito in Cartongesso. Con il cartongesso ha un lavoro in seguito più pulito e veloce e meno invasivo di una classica parete in mattoni. Importante e anche una ditta seria e professionale che esegua i lavori, la nostra ditta di ristrutturazione ha sede a Torino ma operiamo anche fuori il Piemonte, se desidera contattarci per un sopralluogo e preventivo siamo a disposizione.... mostra di piùContratto impresa edile per ristrutturazione
(46) commentiBeh! Vediamo di schematizzare un pochino meglio le cose. Fase 1. Si sceglie il professionista o i professionisti che si occuperanno delle varie fasi di progettazione e di realizzazione della nuova costruzione o della ristrutturazione. Bene, prima di tutto questo o questi professionisti devono farvi un preventivo dettagliato contenente, dettagliatamente ciascuna prestazione che farà o che faranno, grosso modo i relativi compensi voce per voce, lo sconto che per legge ciascuno di essi farà sul compenso calcolato e i termini ento cui finirà ciascuna prestazione pattuita (grosso modo perché in questa fase non è ancora possibile essere precisissimi, anche se poi non dovrebbero variare più di tanto in quanto bene o male, computi metrici a parte, i costi medi di ogni intervento, si conoscono. Non so, un operazione banale ma abbastanza efficace, è prendere un intervento simile che il professionista ha fatto recentemente, dividere il costo totale da consuntivo per la superficie o per il volume relativo a quella casa e moltiplicare il risultato per la superficie o per il volume relativo alla nuova operazione. Potrebbe poi correggere il tutto applicando dei coefficienti maggiorativi o riduttivi). E' bene avere più preventivi, come già detto ma la cosa più importante è che si scelgano dei professionisti di cui si abbia piena fiducia. Questo perché durante la relaizzazione saranno loro a controllare ed a far si che tutto vada secondo le previsioni di progetto, costi compresi. Fase 2. Scelti i professionisti si passa, piano piano ad esaminare i vari progetti preliminari che i professionisti scelti elaboreranno e così, in maniera critica, piano piano si arriva alla soluzione progettuale possibile e che, contemporaneamente soddisfi il committente. A questo punto,si redige il computo metrico della soluzione scelta che dovrebbe, grosso modo essere in linea con quanto indicato in fase 1 e se occorre si fanno notare al committente le eventuali differenze in termini di parcella dovuta. Se tutto è fatto come dovrebbe essere le eventuali differenze sia da computo che da parcella dovrebbero essere irrisorie. Se non lo sono, per me, sarebbe già il primo campanello di allarme. Fase 3. Si richiedono i preventivi a più ditte che nel caso di lavori a misura (in genere questa è la forma con cui le ditte accettano i lavori privati) rispondono voce per voce di computo, applicando un prezzo che in genere è minore di quello indicato in computo, ma non è detto che lo sia. Quindi indica il totale. E' importante che le ditte indichino il prezzo lavorazione per lavorazione, perché quel prezzo poi sarà applicato alle effettive quantità di quella particolare lavorazione effettivamente fatte in cantiere. Scelte le ditte, i professionisti elaborano le documentazioni necessarie ai permessi da richiedere e preparano il contratto tra commitente e ditte. Li deve essere indicato tutto, in particolar modo, cosa e come la ditta deve fare, cosa deve fornire lei e cosa invece deve fornire il committente. I termini per finire i lavori (in genere si allega un elaborato chiamato cronoprogramma dei lavori), le penali previste se non si rispettano i termini pattuiti. I termini di pagamento delle lavorazioni fatte (che non possono essere pagate se non accettate dalla direzione dei lavori per conto della committenza). Come saranno calcolati eventuali nuovi prezzi e poi tanta altra roba che non è mai inutile. Infine si allegano gli elaborati opportuni, tra cui l'offerta fatta dalla ditta con i relativi prezzi unitari. Fase 4. Arrivati i permessi, pronto e firmato il contratto, si giunge alla fase più importante: la realizzazione. Qui è importantissimo, a mio avviso, aver scelto, nelle fasi precedenti, un direttore dei lavori che segua passo passo i lavori, che vada soventemente in cantiere (tutti i giorni), possibilmente di prima mattina, prima cioè che l'impresa parta con una certa lavorazione, dandole, di volta in volta le indicazioni del caso. Tutto qua. Vero, come già detto nelle ristrutturazioni capitano degli imprevisti, ma zona per zona, noi professionisti sappiamo già i difetti costruttivi che venivano messi in atto in quella particolare area. Ad esempio, so che al di sopra volte a botte di una certa area del centro antico del mio paese ci sono dei vuoti che dovranno essere riempiti: non si sa quanto siano lunghi, ma se nel comuto metrico hai considerato la lunghezza massima, invece di avere un costo maggiore, poi si ha un costo minore pari cioè sempre alla quantità di lavoro effettivamente fatta. Ecco perchè per me è fondamntale che la D.L. conosca bene la storia dei luoghi e possa andare in cantiere soventemente.... mostra di piùun commento su questa posa pavimento
(33) commentiLe ho inviato le foto di un ultimo lavoro ( realizzato al 4° piano in pieno centro di Milano ) ...Solitamente chiamo sempre una ditta specializzata in sottofondi di mia fiducia...operano con sistema camion-pompa , il prodotto viene poi steso e fratazzato , e in ultimo livellato ad elicottero...Oltre alla rapidità , circa 180mq in meno di una giornata , il risultato è totalmente diverso , del massetto di tipo tradizionale impastato a mano e miscelato di volta in volta , oltre che piu' costoso...... mostra di piùIntonaco che si sgretola
(8) commentiCerto che esistono tecniche in grado di prevenire il problema in fase di costruzione. Se vogliamo sono anche metodi abbastanza banali, come l'isolare le fondazioni con appositi teli prima di porle in opera (comunssimi teli in pvc o roba del genere). Nulla di proibitivo insomma, se fatto in fase di costruzione, ma cosa ben diversa è risolvere la risalita a casa pronta senza che si siano posti in opera almeno i teli. Ovviamente i sistemi esistono da svariato tempo, anche ben prima del 2007, ma spesso non si mettono in opera perché si sottovaluta il problema, anche tenendo conto del fatto che, se si dovesse verificare la risalita, si verificherà diversi anni dopo, quando la casa, il progettista, il D.L., le ditte sono già pagati da "secoli". Ancora, per "stupidi" risparmi (un telo) o perché costruire una fondazione a platea costa più che realizzare la stessa casa, su travi rovesce. Solette con appositi casseri a perdere al piano controterra isolate e magari areate costano più di un semplice getto controterra. Poi i tessuti non tessuti, i teli antiradici, persino i nastri bentonitici ed altre cosette, spesso sono oggetti sconosciuti, sia dalle ditte che, mi dispiace scriverlo, anche da colleghi. Ma sono tutte cose che servono, che possono fare la differenza se usate correttamente. Se non usate potrebbe anche non succedere nulla per diverso tempo, tantissimo tempo, ma la sicurezza non ce la da nessuno. Poi, per quello che costano ed anche per ciò che ci fanno risparmiare in termica, è davvero futile non usarli. Un po' come per i pavimenti su pavimenti, certo, si risparmia così ed in fase statica non succede nulla, ma intanto abbaimo aggiunto un peso in più superfluo, che per quanto irrisorio sia non è detto che non faccia la differenza in fase sismica. E allora? Che risparmio è?... mostra di piùAndrea Pacciani Architetto
8 anni faErica Bagnasco Architetto
8 anni faMichela Giusto
8 anni fapaolo geom. erre - garden designer
8 anni falabzona
8 anni faUltima modifica: 8 anni faGiorgio
8 anni faTOP TAG
8 anni faamestoursini
8 anni faESSEstudioarch
8 anni faLand Arch Zone
8 anni faPlus Concept Studio
8 anni faLuca Farneti
8 anni faIrtem
8 anni faSimona Meraviglia
8 anni faRAIMONDO MASU TEAM
8 anni faArch. Claudia Baldi - MatStudio
8 anni faDanilo Cesana
8 anni faMarco Pane
8 anni faRAIMONDO MASU TEAM
8 anni faUltima modifica: 8 anni faMetamorfosi S.r.l.
8 anni faFo.Ca | Studio d'architettura
7 anni fastudiodonizelli
7 anni faGabriella Siciliano
7 anni faUltima modifica: 7 anni faTommaso Giunchi Architetti
7 anni faflavia benigni architetto
7 anni faPianeta
7 anni faLidia Zitara
7 anni faPaola Lovera - Interior Design
7 anni famassimo damiani
7 anni faFonte del Rustico
6 anni faBartolomeo Fiorillo
6 anni faUltima modifica: 6 anni fa
Sponsorizzato
Ricarica la pagina per non vedere più questo specifico annuncio
IVO MAGNABOSCO