Le Case di Houzz
A Casa di... Paola Russo, Illustratrice e Autrice di Le Paolette
Tutto su Paola: designer, appassionata di moda e creatrice di quadri realizzati utilizzando la tecnica del collage
Le case rispecchiano l’anima e il carattere di chi le vive e ciò può essere vero anche laddove, come in questo caso, chi le vive non le ha comprate né ristrutturate; eppure tutto, dai colori, ai mobili, ai particolari, è in armonia con la sua personalità. Ho incontrato Paola Russo, illustratrice e fondatrice de Le Paolette, a Milano, nell’appartamento che ha affittato da qualche tempo a un passo dal Parco Trotter. Le Paolette è il marchio di fabbrica delle illustrazioni che crea, quadri e ritratti realizzati con la tecnica del collage, un’attività iniziata come hobby e oggi diventata un lavoro (di successo).
Angolo cottura: ante con maniglia a gola integrata, modello Voxtrop bianco opaco di Ikea; sedie bianche: repliche delle DSW di Eames, acquistate su Ebay; lampade sopra l’angolo cottura: lampade e cavi colorati acquistati da Comoretto, Milano, e assemblati
Prima della ristrutturazione, la zona giorno, caratterizzata da un’ampia finestra, era organizzata come fosse una grande (e un po’ ingombrante) cucina, i cui pensili in alluminio correvano lungo il lato destro della stanza: decisamente troppo grande per le dimensioni dell’appartamento, rendeva l’ambiente claustrofobico e toglieva molta luce.
Il padrone di casa ha quindi preferito eliminare la cucina esistente, posizionare un angolo cottura sotto l’ampia finestra e arredare semplicemente il resto della stanza con una bella scrivania di recupero e alcune semplici sedie in legno.
Prima della ristrutturazione, la zona giorno, caratterizzata da un’ampia finestra, era organizzata come fosse una grande (e un po’ ingombrante) cucina, i cui pensili in alluminio correvano lungo il lato destro della stanza: decisamente troppo grande per le dimensioni dell’appartamento, rendeva l’ambiente claustrofobico e toglieva molta luce.
Il padrone di casa ha quindi preferito eliminare la cucina esistente, posizionare un angolo cottura sotto l’ampia finestra e arredare semplicemente il resto della stanza con una bella scrivania di recupero e alcune semplici sedie in legno.
Questa soluzione rende la zona giorno più leggera e luminosa. Le pareti, prima gialline e abbastanza spente, sono state dipinte di bianco e una fascia verde, lo stesso colore che troviamo ripreso nelle sedie e in altri oggetti che arredano la stanza, vivacizza l’ambiente. Attorno al tavolo Paola ha sistemato alcune seggiole bianche da lei acquistate, mentre le seggiole verdi in legno sono del padrone di casa.
Una bella ceramica di Caltagirone troneggia sul tavolo.
Alle pareti, inoltre, ha appeso delle riproduzioni di Fortunato Depero e una tavola optometrica acquistata a Montreal.
Il pavimento della zona giorno è un gres che imita le venature del legno. Il proprietario lo ha trovato quando ha acquistato la casa e ha deciso di non cambiarlo.
Una bella ceramica di Caltagirone troneggia sul tavolo.
Alle pareti, inoltre, ha appeso delle riproduzioni di Fortunato Depero e una tavola optometrica acquistata a Montreal.
Il pavimento della zona giorno è un gres che imita le venature del legno. Il proprietario lo ha trovato quando ha acquistato la casa e ha deciso di non cambiarlo.
Lavello: modello Havsen in ceramica bianca a due vasche di Ikea; Mattonelle colorate appoggiate sopra il lavandino: Tiger
Paola ha arricchito l’angolo cottura con alcuni oggetti a lei cari, come le mattonelle colorate con disegni di animali e la scatola di acciughe che proviene dallo storico mercato della Vucciria di Palermo.
Paola ha arricchito l’angolo cottura con alcuni oggetti a lei cari, come le mattonelle colorate con disegni di animali e la scatola di acciughe che proviene dallo storico mercato della Vucciria di Palermo.
Divano: Soderhamm di Ikea; lampada da terra in ferro: Leroy Merlin, acquistata usata; bauli verde acqua: Maison du Monde
Sotto il soppalco in legno che separa la zona giorno dalla zona notte, un divano, una lampada verde verde acqua e alcune ceste di vimini, su cui Paola ha applicato dei pon-pon, arredano il salotto di casa.
I rotoli di carta che Paola utilizza per i suoi collage sono invece sistemati sotto la scala.
Sotto il soppalco in legno che separa la zona giorno dalla zona notte, un divano, una lampada verde verde acqua e alcune ceste di vimini, su cui Paola ha applicato dei pon-pon, arredano il salotto di casa.
I rotoli di carta che Paola utilizza per i suoi collage sono invece sistemati sotto la scala.
Le chiedo di raccontarmi quando è cominciato questo rapporto d’amore con la carta.
«Da piccola osservavo mio padre creare pesci colorati utilizzando la tecnica del collage. Crescendo è stato naturale amare e appropriarmi di questa espressione artistica così particolare, che oltretutto mi permette di coniugare le mie due grandi passioni, la moda e il design».
«Da piccola osservavo mio padre creare pesci colorati utilizzando la tecnica del collage. Crescendo è stato naturale amare e appropriarmi di questa espressione artistica così particolare, che oltretutto mi permette di coniugare le mie due grandi passioni, la moda e il design».
Due dei pesci fatti dal papà Paola se li è portati anche qui a Milano!
Le Paolette sono collage coloratissimi, realizzati con tessuti, carte e qualsiasi altro materiale che si presti ad essere incollato.
Inizialmente ritraevano i volti di personaggi celebri (come quello di Frida Kalo, che vediamo in cucina) e Paola li teneva per sé o al massimo li regalava agli amici.
Gli stessi amici a cui sono piaciuti molto, tanto che qualcuno ha cominciato a commissionarle dei ritratti di familiari.
E così, grazie al passaparola, quasi per gioco, queste illustrazioni da hobby si sono trasformate in un lavoro.
Inizialmente ritraevano i volti di personaggi celebri (come quello di Frida Kalo, che vediamo in cucina) e Paola li teneva per sé o al massimo li regalava agli amici.
Gli stessi amici a cui sono piaciuti molto, tanto che qualcuno ha cominciato a commissionarle dei ritratti di familiari.
E così, grazie al passaparola, quasi per gioco, queste illustrazioni da hobby si sono trasformate in un lavoro.
La maggior parte delle carte che Paola utilizza per le sue creazioni sono carte da regalo o da imballaggio acquistate durante i viaggi in Canada, negli Stati Uniti e in Inghilterra, dove esiste un vero e proprio culto per le scelta della carta che avvolge un regalo!
«La scelta di una carta – spiega Paola – per me avviene sempre d’istinto: possono essere il colore, la texture o la fantasia a catturare il mio interesse».
Le carte da parati predilette sono invece quelle di Jannelli e Volpi, che hanno la caratteristica di essere più facili di altre da incollare.
Nelle valigie in latta Paola conserva i fogli di carta monocromatici in formato A3 o A4 e ritagli di libri, giornali o cataloghi.
«La scelta di una carta – spiega Paola – per me avviene sempre d’istinto: possono essere il colore, la texture o la fantasia a catturare il mio interesse».
Le carte da parati predilette sono invece quelle di Jannelli e Volpi, che hanno la caratteristica di essere più facili di altre da incollare.
Nelle valigie in latta Paola conserva i fogli di carta monocromatici in formato A3 o A4 e ritagli di libri, giornali o cataloghi.
Vasi in ceramica colorata: Ikea; vaso a forma di testa femminile: Cargo Milano
Lenzuola e scatole in tinta: Zara Home
Una scala in legno bianca, arricchita da vasi colorati acquistati da Paola, conduce alla camera da letto sul soppalco, arredata con mobili su misura disegnati dal padrone di casa.
Una scala in legno bianca, arricchita da vasi colorati acquistati da Paola, conduce alla camera da letto sul soppalco, arredata con mobili su misura disegnati dal padrone di casa.
Particolare e bello lo specchio antico sulla mensola accanto al letto, trovato per caso da un amico per strada!
Lavandino: Camille Argent di Leroy Merlin
Nel bagno, piccolo e funzionale, decorato nei toni del grigio ("dal gusto decisamente maschile…!” commenta Paola) spicca un bel lavandino dalla forma arrotondata e semisferica, acquistato dal proprietario.
Chiedo infine a Paola cosa ami di più e cosa, invece, cambierebbe di questo appartamento se fosse suo: mi risponde che ama molto il bianco e la luce, essendo lei nata in una terra di luce e di sole e avendo sempre vissuto in case molto luminose. Se la casa fosse sua cambierebbe i colori del bagno scegliendo una nuance un po’ più calda e femminile.
Trova il professionista più vicino a te, clicca qui.
Chiedo infine a Paola cosa ami di più e cosa, invece, cambierebbe di questo appartamento se fosse suo: mi risponde che ama molto il bianco e la luce, essendo lei nata in una terra di luce e di sole e avendo sempre vissuto in case molto luminose. Se la casa fosse sua cambierebbe i colori del bagno scegliendo una nuance un po’ più calda e femminile.
Trova il professionista più vicino a te, clicca qui.
Paola, che durante la settimana lavora come assistente stile presso lo stilista Andrea Turchi (dal quale riesce a prendere spesso scampoli di tessuto che utilizza nelle sue illustrazioni), nel weekend lavora da casa, seduta alla scrivania ampia e capiente.
Non ha intenzione, per ora, di tornare a Palermo: si è lasciata felicemente adottare da Milano e ha portato in città, con la sua creatività, un po’ del sole e dei colori della sua terra.
Guarda tutte le foto di questa casa
Ti è piaciuta questa casa? Lascia un commento qui sotto e salva le foto più belle in un Ideabook!
Non ha intenzione, per ora, di tornare a Palermo: si è lasciata felicemente adottare da Milano e ha portato in città, con la sua creatività, un po’ del sole e dei colori della sua terra.
Guarda tutte le foto di questa casa
Ti è piaciuta questa casa? Lascia un commento qui sotto e salva le foto più belle in un Ideabook!
Colpo d’occhio
Chi ci abita: Paola Russo
Dove: Milano, zona Parco Trotter
Superficie: monolocale di 40 m² con soppalco e bagno
Anno di ristrutturazione: 2017
Anno di acquisto: 2017
Trentun’anni, nata e cresciuta a Palermo, Paola si è trasferita a Milano dopo la laurea triennale in disegno industriale ottenuta nella sua città natale. A Milano si è iscritta al Politecnico, conseguendo la laurea magistrale in Product Service System Design, che in parole semplici riguarda il design strategico per la progettazione di sistemi su larga scala, come ad esempio un servizio pubblico di bike sharing.
«Non volevo che il design per me rimanesse limitato alla creazione di un prodotto, desideravo fosse qualcosa di più e abbracciasse il concetto di strategia».
Non c’è che dire, Paola, oltre al talento, ha le idee chiare.
La casa in cui vive è un ampio monolocale di 40 mq circa con soppalco, acquistato e ristrutturato nel 2017 da un architetto che, trasferitosi improvvisamente all’estero per lavoro, le ha affittato la casa.