Le Case di Houzz: Estetica e Ricerca Progettuale in una Casa a Torino
Un sottotetto completamente riconvertito coniuga perfettamente senso estetico, materiali innovativi e budget contenuti
La città che ci ospita è Torino, elegante e in continuo fermento culturale, capoluogo del Piemonte e cuore storico del nostro Paese. A farne testimonianza le belle vie del centro definite da palazzi dall’estetica imponente e regale, simbolo di un’Italia sabauda sobria e magnifica.
Segni stilistici ancora ben presenti di un impianto urbano antico e in continuo rinnovamento, avvolto dalla bellezza delle Alpi. Un sistema che conserva tracce tangibili di un’architettura monarchica, imponente e curata, che hanno fatto di Torino uno dei luoghi italiani più interessanti e visitati.
Una città dalla bellezza sobria e non ostentata, ma coinvolgente e affascinante. Tutta da scoprire.
Nel cuore del centro storico, Unduo Laboratorio di architettura – formato dalla coppia di architetti Angela Tomasello e Paolo Delponte – insieme all’architetto Andrea Zanero, hanno recuperato e reso vivibile e abitabile un sottotetto. Alla base del progetto il desiderio di realizzare, senza costi faraonici, qualcosa che mischiasse praticità, bellezza e gusto mediterraneo e che si confacesse il più possibile alle esigenze, estetiche e funzionali, della giovane coppia (con due bambini piccoli) proprietaria dello spazio.
Segni stilistici ancora ben presenti di un impianto urbano antico e in continuo rinnovamento, avvolto dalla bellezza delle Alpi. Un sistema che conserva tracce tangibili di un’architettura monarchica, imponente e curata, che hanno fatto di Torino uno dei luoghi italiani più interessanti e visitati.
Una città dalla bellezza sobria e non ostentata, ma coinvolgente e affascinante. Tutta da scoprire.
Nel cuore del centro storico, Unduo Laboratorio di architettura – formato dalla coppia di architetti Angela Tomasello e Paolo Delponte – insieme all’architetto Andrea Zanero, hanno recuperato e reso vivibile e abitabile un sottotetto. Alla base del progetto il desiderio di realizzare, senza costi faraonici, qualcosa che mischiasse praticità, bellezza e gusto mediterraneo e che si confacesse il più possibile alle esigenze, estetiche e funzionali, della giovane coppia (con due bambini piccoli) proprietaria dello spazio.
L’intervento investe tutti i livelli della progettazione d’interni: dalla composizione e distribuzione degli spazi, fino al disegno del dettaglio d’arredo (come nel caso di alcuni mobili), senza trascurare la fondamentale scelta dei materiali, delle finiture e dei cromatismi d’arredo.
Scelte che hanno dovuto fare i conti con un capitolato di materiali dai costi veramente contenuti.
Interessante, a tal proposito, l’idea di sperimentare superfici inconsuete come il viroc.
Un materiale “industriale” composito e a basso costo, realizzato con una miscela di particelle di legno e cemento resinato. Una componente poco conosciuta in Italia (questo è stato fatto arrivare dal Portogallo) utilizzata solitamente per le facciate degli edifici e qui impiegata come rivestimento per la cucina e per la realizzazione di alcuni elementi d’arredo, fra cui la libreria realizzata su misura.
Scelte che hanno dovuto fare i conti con un capitolato di materiali dai costi veramente contenuti.
Interessante, a tal proposito, l’idea di sperimentare superfici inconsuete come il viroc.
Un materiale “industriale” composito e a basso costo, realizzato con una miscela di particelle di legno e cemento resinato. Una componente poco conosciuta in Italia (questo è stato fatto arrivare dal Portogallo) utilizzata solitamente per le facciate degli edifici e qui impiegata come rivestimento per la cucina e per la realizzazione di alcuni elementi d’arredo, fra cui la libreria realizzata su misura.
Materiali chiari e caldi armonizzano questo elemento davvero importante in tipologie abitative come questa.
La luce che entra dalle grandi aperture, poste sul tetto ma non solo, è enfatizzata dal bianco voluto dagli architetti per contrastare la “pesantezza” del legno.
Così, anche le travi sono state tinte di chiaro nel rispetto di una coerenza cromatica e di un equilibrio fra le diverse superfici davvero ben riuscito.
Lo spazio è armonioso e libero al tempo stesso. Pur non mancando gli elementi decorativi, non si cade mai nella leziosità o, all’opposto, nel minimalismo troppo esasperato.
La luce che entra dalle grandi aperture, poste sul tetto ma non solo, è enfatizzata dal bianco voluto dagli architetti per contrastare la “pesantezza” del legno.
Così, anche le travi sono state tinte di chiaro nel rispetto di una coerenza cromatica e di un equilibrio fra le diverse superfici davvero ben riuscito.
Lo spazio è armonioso e libero al tempo stesso. Pur non mancando gli elementi decorativi, non si cade mai nella leziosità o, all’opposto, nel minimalismo troppo esasperato.
La nuova distribuzione dell’appartamento ruota intorno al grande setto centrale tinto di marrone.
Per il pavimento è stato scelto un parquet in rovere trattato a olio color miele. Una superficie omogenea e continua, interrotta solo in parte della cucina dove per ospitare il blocco delle preparazioni è stato realizzato un “tappeto” in battuto di cemento lisciato e poi trattato con un protettivo.
Una scelta funzionale e cromaticamente compatibile ai pannelli in viroc che rivestono il monoblocco.
L’integrazione con il parquet è perfettamente riuscita.
Ottima e vincente la coesione fra materiali freddi e caldi, data anche dall’impiego delle maioliche siciliane, una caratteristica ricorrente nei lavori di Unduo.
Per il pavimento è stato scelto un parquet in rovere trattato a olio color miele. Una superficie omogenea e continua, interrotta solo in parte della cucina dove per ospitare il blocco delle preparazioni è stato realizzato un “tappeto” in battuto di cemento lisciato e poi trattato con un protettivo.
Una scelta funzionale e cromaticamente compatibile ai pannelli in viroc che rivestono il monoblocco.
L’integrazione con il parquet è perfettamente riuscita.
Ottima e vincente la coesione fra materiali freddi e caldi, data anche dall’impiego delle maioliche siciliane, una caratteristica ricorrente nei lavori di Unduo.
Molti dei mobili sono stati disegnati su misura, fra questi la cucina, composta con materiali e superfici diverse: dal viroc alle maioliche siciliane decorate, realizzate da un’azienda di Caltagirone: Made a Mano che recupera i decori tradizionali adattandoli a tecniche contemporanee.
In questo progetto per la cucina è stata scelta la serie Novecento.
Il piano cottura del blocco delle preparazioni è di Franke, mentre lavello e miscelatore sono di Foster. Per i grandi elettrodomestici: frigo, forno e lavastoviglie è stata invece scelta la Bosch.
In questo progetto per la cucina è stata scelta la serie Novecento.
Il piano cottura del blocco delle preparazioni è di Franke, mentre lavello e miscelatore sono di Foster. Per i grandi elettrodomestici: frigo, forno e lavastoviglie è stata invece scelta la Bosch.
Oltre all’elemento murario marrone ad interrompere il bianco sono state scelte tre tonalità di azzurro legate fra loro. Colori decisi con la committenza e sviluppati con un consulente per il colore, un esperto della Sikkens che coadiuva gli architetti aiutandoli a sviluppare proposte e idee. Case calde e vivibili possono prevedere l’uso del colore, chiaramente quando è il cliente a chiederlo, come è stato in questo caso, in cui l’azzurro è nato da un desiderio dei proprietari che con due bambini preferivano ambienti movimentati e non freddi.
Fra i mobili realizzati appositamente per questo appartamento, la libreria a parete, solo apparentemente esile ed essenziale, che fa da contraltare al solido blocco cucina.
Anche in questo caso, i ripiani sono in viroc (per farla sono stati utilizzati gli scarti di lavorazione della cucina).
Il mobile, con la struttura in ferro, è stato ideato e costruito da Paolo Delponte, uno dei due componenti del laboratorio di Unduo. L’approccio alla progettazione di questo duo è molto interessante e artigianale: nelle loro case, molto spesso, gli elementi d’arredo sono pensati, disegnati e anche realizzati proprio da loro.
Anche in questo caso, i ripiani sono in viroc (per farla sono stati utilizzati gli scarti di lavorazione della cucina).
Il mobile, con la struttura in ferro, è stato ideato e costruito da Paolo Delponte, uno dei due componenti del laboratorio di Unduo. L’approccio alla progettazione di questo duo è molto interessante e artigianale: nelle loro case, molto spesso, gli elementi d’arredo sono pensati, disegnati e anche realizzati proprio da loro.
Un setto alto e profondo dipinto di marrone scuro è l’unico elemento strutturale rimasto dalla vecchia costruzione.
Al suo interno le canne fumarie condominiali. Si tratta della spina dorsale dell’intero edificio, un muro solido e portante mantenuto dagli architetti come dorsale della nuova distribuzione. La scelta del colore, poi, non è stata per nulla casuale, ma come spesso accade nei progetti di Unduo, è stata una valutazione precisa. In questo caso il marrone indica la funzione del muro e la sua particolare valenza.
Al suo interno le canne fumarie condominiali. Si tratta della spina dorsale dell’intero edificio, un muro solido e portante mantenuto dagli architetti come dorsale della nuova distribuzione. La scelta del colore, poi, non è stata per nulla casuale, ma come spesso accade nei progetti di Unduo, è stata una valutazione precisa. In questo caso il marrone indica la funzione del muro e la sua particolare valenza.
In entrambi i bagni c’è una bella e interessante ricerca dei materiali.
Variopinti e di qualità, i rivestimenti del bagno principale compongono sia la doccia creata su progetto in muratura sia la parete del lavabo, entrambe realizzate con le ceramiche decorate Iris1 di Ceramiche Bardelli.
Un modello di piastrelle 20x20 molto decorativo e dal grande effetto scenografico, disegnate da Marcel Wanders per la nota azienda lombarda.
A completare il bagno vaso e bidet di Ideal Standard della serie Connect, scelti anche per il bagno più piccolo e lavabo Pozzi Ginori serie 500 (sospeso in un bagno, da appoggio nell’altro).
Ti potrebbe interessare leggere: Rivestimenti, Fascino Orientale con le Piastrelle in stile Moresco
Variopinti e di qualità, i rivestimenti del bagno principale compongono sia la doccia creata su progetto in muratura sia la parete del lavabo, entrambe realizzate con le ceramiche decorate Iris1 di Ceramiche Bardelli.
Un modello di piastrelle 20x20 molto decorativo e dal grande effetto scenografico, disegnate da Marcel Wanders per la nota azienda lombarda.
A completare il bagno vaso e bidet di Ideal Standard della serie Connect, scelti anche per il bagno più piccolo e lavabo Pozzi Ginori serie 500 (sospeso in un bagno, da appoggio nell’altro).
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Anche nel secondo bagno sono i materiali i grandi protagonisti.
Torna il viroc utilizzato per la parete retrostante il lavandino ben mescolato alla ceramica e al grande ripiano in legno. Un insieme equilibrato e molto pratico data l’impermeabilità e la perfetta lavabilità della superficie composita grigia.
Torna il viroc utilizzato per la parete retrostante il lavandino ben mescolato alla ceramica e al grande ripiano in legno. Un insieme equilibrato e molto pratico data l’impermeabilità e la perfetta lavabilità della superficie composita grigia.
Come l’architetto Tomasello ci ha detto: «La nostra clientela è molto giovane, spesso all’approccio della prima casa, quindi con aspettative alte, ma “fondi limitati”; quello che ci interessa è fare il meglio contenendo i costi. Per questo motivo siamo alla continua ricerca di pezzi e materiali espressivi, ma senza spese pazze».
Anche per questo, per ottenere un buon risultato alla realizzazione di mobili su misura sono stati affiancati arredi a “budget contenuto” come la cassettiera e il grande armadio Ikea che abita la camera da letto: semplice, ma estremamente funzionale.
Come si nota anche nelle stanze a farla da padrone è il bianco, scelto non soltanto per le finiture, ma anche per mobili e complementi d’arredo.
Raccontaci: qual è la stanza della casa ti ha colpito di più? Quali accorgimenti hai trovato interessanti e adotterai per la tua casa? Scrivicelo qui sotto nella sezione Commenti
Anche per questo, per ottenere un buon risultato alla realizzazione di mobili su misura sono stati affiancati arredi a “budget contenuto” come la cassettiera e il grande armadio Ikea che abita la camera da letto: semplice, ma estremamente funzionale.
Come si nota anche nelle stanze a farla da padrone è il bianco, scelto non soltanto per le finiture, ma anche per mobili e complementi d’arredo.
Raccontaci: qual è la stanza della casa ti ha colpito di più? Quali accorgimenti hai trovato interessanti e adotterai per la tua casa? Scrivicelo qui sotto nella sezione Commenti
Colpo d’occhio
Chi ci abita: una giovane coppia di liberi professionisti con due figli piccoli
Dove: Torino
Anno di costruzione: il palazzo è dei primi del ‘900
Anno di ristrutturazione: 2012 - 2013
Architetto: Unduo Laboratorio di architettura con l’architetto Andrea Zanero
Superficie: 140 m²
Il particolare interessante: la casa è stata progettata recuperando e rendendo abitabile parte del sottotetto – prima adibito a soffitta – del palazzo. L’edificio, dentro cui risiede l’appartamento, si trova nel centro storico di Torino ed è sottoposto “a vincolo” (a Torino si dice edificio baffato), ha cioè la facciata protetta.
Questo significa che non può, in nessuna maniera, essere alterata o modificata.